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Autore: misimisi97    15/02/2017    2 recensioni
Ormai Teddy non è più un bambino, bensì un diciannovenne stupendo che frequenta l'ultimo anno delle superiori. Tutte le ragazze fanno la fila per avere una possibilità con lui ma nessuna di loro lo affascina a tal punto. Tuttavia la sua vita sta per essere stravolta dall'arrivo di Isabella ....
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Theodore Grey, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sono le sei e trenta del mattino e la sveglia, come ogni giorno, suona per ricordarci che anche oggi è l’ora di andare a scuola. Meno male questo per me è l’ultimo anno … non ce la faccio veramente più.
Dal corridoio sentii la voce di mia sorella.

Phoebe:” Nessuno vada in bagno!! Devo truccarmi e farmi la doccia … sono indecentemente in ritardo stamattina!!”

(Solo stamattina ….) pensai sorridendo. Mentre mi alzavo per prendere i vestiti la mamma entrò in camera.

Anastasia: “Buongiorno Teddy!”

Sbuffo :” Mamma quante volte te lo dico di non chiamarmi Teddy …. È imbarazzante!”

La mamma rise di gusto.

A:” Tesoro mio ma Teddy è un nome così carino!”

Detto questo uscì non prima di avermi fatto una linguaccia. Alzai gli occhi al cielo. Appena scesi in cucina sentii il profumo della colazione di Gail. Amo quella donna. Papà era impegnato a leggere il giornale e la mamma mi stava versando del succo d’arancia.

A:” Tesoro non puoi monopolizzare il bagno!!! Anche tuo fratello Ted deve andare a scuola!!”

P:” Cinque minuti e sono pronta!! Lo giuro!!”

Tutti ci mettemmo a ridere.

Cristian:” Io non le crederei … l’ultima volta che ha detto così è uscita dopo mezz’ora …”

Mentre i miei parlavano del più e del meno io bevevo il succo d’arancia pensando alla partita di pallanuoto che avrei fatto oggi pomeriggio. Non vedevo l’ora.
Poco dopo stranamente Phoebe uscì dal bagno e appena arrivò in cucina ci fece una bella linguaccia.

P:” Male lingue!!!”

Tutti ci mettemmo a ridere … la nostra piccola Phoebe, sempre allegra  …
Mi alzai, le stampai un bacio sulla guancia e mi avviai in bagno per finire di prepararmi.
Mezz’ora dopo io e Phoebe eravamo seduti in macchina, Taylor ci stava portando a scuola. Mentre si andava notai che mia sorella era impegnata al telefono.

T:” Con chi stai parlando?!”

Phoebe nascose il telefono:” Con nessuno!!! Ma tu fatti i cavoli tuoi!!”

Mi girai indispettito. Lo sapevo che stava parlando con Matt il suo “ragazzo”. Era nella mia squadra di pallanuoto … non mi è mai stato molto simpatico, il tipico ragazzo da una botta e via … Se avesse toccato o fatto soffrire mia sorella l’avrei ucciso.

Taylor:”Ragazzi siamo arrivati!”

Scendemmo dalla macchina, lo salutammo e andammo a scuola. La campanella era già suonata quindi dovemmo subito andare ognuno nella propria aula.
Mi girai, salutai velocemente mia sorella e corsi in classe. Fortunatamente quell’arpia di Miss Smith non era ancora arrivata.
Mi misi seduto al mio banco e iniziai a discutere con i ragazza della partita di pallanuoto. Eravamo tutti carichi, non vedevamo l’ora di giocare. Il mio migliore amico Marc era il più entusiasta.

Marc:” Oggi spacchiamo il culo a quelli stronzi!! E oltretutto oggi nella corsia accanto alla nostra ci sono quelle di nuoto sincronizzato!!”

Tutti fischiarono tranne me. Non c’era nessuna ragazza in quell’istituto che avesse attirato la mia attenzione. L’anno scorso Melissa, la capo Cheerleader ci provava spudoratamente, ma io con altrettanta schiettezza le avevo fatto capire che non m’interessava. Da quel momento ogni volta che passavo davanti al gruppo delle cheerleader nessuna mi parlava … quanto sono strane le donne.
A un cero punto quell’arpia della nostra professoressa entrò.

Miss S. :” Ragazzi tutti a sedere che comincia la lezione!!” La sua voce era squillante e insopportabile. Mentre tutti ci sedevamo disse rivolta verso la porta :” Su forza che aspetti a entrare!!”

Dopo pochi secondi entrò in classe una ragazza. Era veramente bella. Piccola di statura, magra capelli rossi e due occhioni verdi.

Miss S.:” Ragazzi vi presento la vostra nuova compagna Isabella Miller.”

La ragazza teneva la testa abbassata. Era imbarazzatissima. Le ragazze vicino a me iniziarono a canzonarla sottovoce. Erano insopportabili.

Miss S:” Si sieda vicino a quel ragazzo moro, il signor Gray.”

La ragazza si avviò vicino a me e si sedette. Da vicino era ancora più bella. Aveva il nasino alla francese con qualche lentiggine. La sua carnagione era perfetta, molto chiara sembrava alabastro, per non parlare degli occhi. Quegli occhi erano magnetici, di un verde chiaro che andava mano a mano a scurirsi in prossimità della pupilla.
Inutile dirvi che non ascoltai una singola parola della professoressa durante tutta l’ora di lezione.
Appena suonò la campanella Isabella corse praticamente fuori dall’aula. Non ero riuscito a rivolgerle la parola, ma avevo notato che durante l’ora anche lei mi guardava di sottecchi. Dovevo assolutamente parlarci.
Quando arrivai a mensa lei non c’era, la cercai con lo sguardo per tutto il refettorio.

Marc:” Hey amico che guardi??”

Teddy:” No niente ….”

La ragazza che prima aveva preso in giro Isabella sghignazzò.
Jennifer, la ragazza più stronza di tutto il liceo. Quando ti prendeva di mira eri spacciato.
Quella ragazza era insopportabile

Jennifer:” Cercava la ragazza nuova … come si chiama …. Ah si .. Isabrutta” Tutti scoppiarono a ridere.

La guardai in cagnesco dopodiché  mi alzai e mi avviai in piscina. L’avrei rivista dopo, durante la partita dato che lei era il capo della squadra di quelle del nuoto sincronizzato, ma avevo bisogno di allontanarmi da lì.
Mi dava fastidio che insultassero quella ragazza …. Non la conoscevano nemmeno ed erano già pronte a prenderla di mira. Erano cose che proprio non sopportavo.
Mezz’ora dopo tutta la mia squadra di pallanuoto si trovava nella piscina. Eravamo tutti pronti, stavamo solo aspettando la squadra avversaria.
Mentre parlavo con Marc e i ragazzi entrarono nella stanza anche quelle del nuoto sincronizzato.
Con mia grande sorpresa c’era anche Isabella.

T:” Ragazzi torno subito!” Mia allontanai dal mio gruppo per andare da lei.

Si trovava in un angolo, distante da tutti e teneva le braccia incrociate. Ora che lo notavo era veramente magra.

Theodore:” Hey ciao!”

Isabella si voltò verso di me e sgranò gli occhi.

Isabella:” C-ciao..” Riuscì a balbettare. Era veramente timida questa ragazza e la cosa mi piaceva.

T:”Piacere io sono Theodore Gray, il tuo compagno di banco”

I:” Piacera Isabella Miller …”

Era minuscola in confronto a me.

T:” Vedo che sei nella squadra di nuoto sincronizzato … forte!”

Le dissi così ma non mi sembrava molto convinta … guardava l’acqua come se potesse mangiarla …

I:” Beh io ….”

Il suono del fischietto ci fece voltare entrambi.
L’allenatore ci voleva a bordo piscina.

T:” Isabella perdonami ma devo andare … comunque piacere di averti conosciuta … ci vediamo in giro …”

Lei arrossì violentemente.

I:” Ciao Theodore e buona fortuna!”

Le sorrisi poi mi voltai e andai verso bordo campo.
Mentre eravamo in piedi ad ascoltare l’allenatore non smettevo di fissarla. Era veramente bellissima.
Lei era sul bordo della piscina che scrutava l’acqua … era terrorizzata.
A un tratto notai che il gruppo delle ragazze di nuoto sincronizzato le si avvicinò. Tra loro c’era Jennifer. Stavano tutte ridacchiando quando a un tratto Jennifer andò verso di lei e le disse :” Allora pulcino spaesato che fai? Non ti butti?!”

Isabella indietreggiò. “N-no  i-io  n-non  r-riesco  a …”

Non riuscì a finire la frase che Jennifer la spinse.
Una volta in acqua iniziò a muoversi velocemente.

Jennifer:” Ma che fai?! Sei impazzita per caso?!”

Le ragazze la deridevano e la rabbia mi assalì. Tuttavia non capivo perché Isabella si agitasse così tanto in acqua.
L’allenatore mi si parò davanti e io non la vidi più.

Allenatore :” Allora ragazzi prestate attenzio …”

Improvvisamente si sentì un urlo.

“Oddio sta affogando!!! Sta affogando!!!!” 

Mi misi davanti all’allenatore e con orrore vidi che il corpo di Isabella andava verso il fondo della piscina …
  
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