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Autore: Darkwriterita    16/02/2017    1 recensioni
Tanto tempo fa, in una Romagna lontana lontana, dove ogni bel figaccione super sexy era gay e ogni gnocca sudamericana irremidiabilmente lesbica, io, Giovanna, giovane ed avvenente ragazza, con l'ego e la perversione molto maggiori dell'altezza, mi ritrovai a dovermi trasferire, insieme a mia sorella in una nuova casa.
La cosa che non mi aspettavo però era che mi sarei ritrovata circondata da due coinquilini non proprio sprizzanti di eterosessualità e una sorella lesbica repressa alla scoperta per la prima volta del mondo del sesso.
Insomma sono circondata da gay e lesbodrammi e questa cosa mi piace un casino!
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, Slash, FemSlash
Note: Lime, Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Il giorno dopo svegliai Roby abbastanza presto, in modo da arrivare a destinazione verso il primo pomeriggio.

Facendo attenzione a non svegliare gli altri due abitanti della casa.

Lasciai un messaggio per avvisarli:" Visto che sembra che Roby non sia più la benvenuta in questa casa spero non vi dispiaccia se si trasferisce insieme a me, baci amari, Giovi"

Prendemmo le nostre rispettive valigie e chiamammo un taxy per farsi portare in stazione.

Durante il viaggio le innumerevoli buche delle loro stradine di campagna stavano cercando di farci venire innumerevoli bernoccoli in testa, ma il peggio era che stavano anche rendendo possibili varie scene compromettenti e pseudo incestuose fra di noi, magari a Roby non dispiacevano, dopotutto sarebbe stato impossibile resistermi, ma per me non fu certo piacevole, per carità niente contro mia sorella, ma preferivo che fosse un bel maschione a toccarmi accidentalmente il seno.

Quando finalmente, dopo mille peripezie, arrivammo finalmente in stazione scaricammo le valigie e pagai il tassista.

Poi andammo verso i binari e ci sedemmo ad aspettare il treno.

"Allora pronta per questa nuova avventura sorellina?"

Lei mi guardò con due occhioni insicuri che mi fecero subito venir voglia di regalarle montagne di cioccolato.

"Io non so se ci riuscirò, ci sono sempre stati mamma e papà a darmi sicurezza, senza di loro non sono sicura di riuscire a fare qualcosa di giusto"

"L'importante è che tu voglia, vuoi fare qualcosa di giusto no?"

"Certo che voglio, ma..."

Io la zittí con un veloce gesto della mano.

"Niente ma, pensa positivo: Ora potrai andare in giro per locali a luci rosse ad abbordare giovani ed indifese ragazze" Ammiccai con fare perverso.

Lei arrossí, abbassò lo sguardo ed infine sorrise, si sorrise, ci stava pensando davvero... Ah che bello fú vedere la mia sorellina casa e chiesa pensare finalmente un po' al sesso.

Purtroppo però non potei rinfacciarglielo visto che il treno arrivó.

Salimmo e ci sedemmo, preparandoci a tre ore di viaggio, così, per combattere la noia, mi venne in mente un'idea, presi il pc e chiamai sul sedile vicino al mio Roby.

"Ehi russa ti va di vederci insieme un paio di porno?"

Lei mi guardó stranita cercando di capire se stessi dicendo sul serio.

Le porsi una cuffietta, che lei prese titubante.

"Allora direi di cominciare con qualcosa a tema lesbo che ti devo dire sono proprio curiosa, anche se non tradirei mai la mia adorata banana"

Roby deglutì nervosa, mentre io avviavo il video che avevo accuratamente cercato in un momento di noia, pregustando il momento in cui avrei visto esplodere l'imbarazzo di mia sorella.

Si perché la cruda realtà era che avevo architettato tutto per vedere come reagiva, non pensate male, è pur sempre la mia sorellina sono curiosa di capire il suo mondo.

Quando finalmente le due tizie arrivarono al sodo, dopo essersi corteggiate tutta la notte a suon di frasi spinte e doppiosensiste notai che Roby incominciava a sudare freddo, mentre la sua faccia si arrossava sempre più.

Le scene si fecero sempre più spinte, notai che la mia sorellina non riusciva a staccare gli occhi dallo schermo.

"Ma quindi è così che funziona tra due ragazze?" Chiesi io che mi sarei eccitata di più vedendo banane e patate nello stesso cesto di cibo.

Lei si limitò ad annuire lentamente, mentre il suo sguardo continuava ad essere incollato allo schermo.

Poi arrivó il fatidico momento dei gemiti orgasmanti, io guardavo incuriosita, in quanto m'intendevo solo di sesso etero, mentre Roby era sempre più agitata. Fino a che non chiuse bruscamente il computer, togliendosi la cuffia.

"I-io vado u-un attimo in b-bagno" Disse rossa prima di correre via.

"Fa con comodo!" Le urlai sorridendo, sapendo bene a cosa le servisse il bagno.

Mentre ero sola mi arrivó una telefonata dalla signora che mi aveva affittato l'appartamento insieme al marito.

"Pronto signora, sono Giovanna mi dica"

"Ciao cara, volevo solo avvistarti che me io ne mio marito ci saremo per darvi il benvenuto, ma ci penseranno i vostri coinquilini, sono un ragazzo e una ragazza molto simpatici vedrete che vi troverete bene te e tua sorella, chiedi a loro per le chiavi"

Coinquilini eh? La coppia si era lasciata sfuggire questo insulso dettaglio, ma vabbè, sembrava interessante soprattutto per l'elemento "ragazzo".

"Ok signora, grazie per l'avviso"

"Li riconoscerete subito tranquille, appena torneremo anche io e mio marito vi daremo un caloroso benvenuto"

"Grazie! Non vedo l'ora ho sentito che la sua torta al cioccolato è leggendaria"

"Piú che leggendaria cara, ora vado che quel pelandrone di mio marito si è addormentato in bus a dopo"

"A dopo"

Mentre chiudevo la chiamata notai che stava tornando Roby, che mi guardava con la faccia arrabbiata piú tenera che io avessi mai visto.

Il resto del viaggio lo passammo rispettivamente: Lei a guardare poeticamente il paesaggio che si susseguiva fuori dal finestrino, senza degnarmi nemmeno di mezza parola, io a guardarmi un bel porno gay, ora molti probabilmente penseranno male ma, insomma, sono una giovane con tutte le cose al posto giusto, quindi mi servono svaghi del genere, ammetto di essere pervertita, ma se ai maschi etero piacciono i porno Lesbo non vedo perché a me, ragazza etero convinta, non dovrebbero piacere i porno gay.

Il viaggio passó che fú un piacere.

Arrivate a destinazione scendemmo e ci dirigemmo con le nostre valigie nella nostra nuova dimora, fortunatamente era un appartamento vicino alla stazione, quindi non ci volle molto.

Davanti alla porta di quel fatidico numero 23 in quella viuzza nascosta, c'era un ragazzone alto almeno 1,90m con capelli neri e abbastanza lunghi e stupendi occhi azzurri.

"Ok Giovanna trattieniti, non puoi sbavare già al primo incontro, cerca di dare una buona impressione di te una buona volta" Pensai guardandolo.

Roby mi diede una leggera gomitata per farmi risvegliare da tutte le fantasie erotiche chi mi stavano incominciando ad affollare la mente, per poi indicarmi la maglitta verde fluo del tizio che recitava: Sorry girls but I'm totally gay.

Non riesco a descrivere come mi sentissi in quel momento: Ero triste perché quel bel fustacchione preferiva altro, ma nello stesso tempo avevo sempre desiderato un amico gay con cui andare ad arpionare pescioni la sera in giro per locali.

Però almeno sapevo che cosa avrei preso a Roby per natale, una maglietta del genere ma con la versione lesbica... Perfetto direi.

Ci avvicinammo al ragazzo e al suo gigantesco sorriso, stava per presentarsi, ma lo zittí per poi chiedergli come prima cosa:

"Attivo o passivo?"

Lui mi guardó con sguardo d'intesa, aveva capito subito che cosa intendessi.

"Passivo, anche se certe volte mi tocca fare l'attivo per far piacere a quelli che rimorchio"

"Quindi ti adegui alla situazione pur di portarti qualcuno a letto"

"Esattamente"

Sorrisi, questa risposta mi bastava per dimenticare la delusione di poco prima.

"Ottima risposta ragazzo o meglio... Fratello, io sono Giovanna, etero, e mi comporto esattamente come te, penso che il futuro ci offrirà molte occasioni per piacevoli discorsi, come dire... Sulle banane"

Allungai la mano, che lui strinse senza esitazioni, anche se ci eravamo appena incontrati entrambi sapevamo che avevamo trovato il fratello/sorella spirituale che avevamo sempre cercato.

"Rolando, piacere Giovanna"

"Piacere mio Rolando, chiamami pure Giovi o Bro se ti va"

"Certo che mi va Bro"

"Grazie Bro"

Mi voltai verso mia sorella che ci stava guardando con il suo perfetto sopracciglio platino alzato e con sguardo incredulo.

"Bro lei è mia sorella minore, Gianroberta"

Lui sorrise e allungó la mano verso di lei.

"Piacere Gianroberta"

"Piacere"

Finite le presentazioni Ronaldo ci aprì la porta, consegnandoci una copia della chiave a testa.

L'appartamento era accogliente, piccolo ma con ogni cosa che serviva per vivere tranquilli e con "ogni cosa" intendo: Un frigo, un divano e una buona connessione wifi.

Poi mi venne in mente un piccolo particolare.

"Senti Bro, ma non ci dovrebbe essere anche un'altra persona in questa casa?"

Lui mi guardó e assicurandosi che non ci fosse nessuno in giro parlò.

"Si c'è ma sta dormendo in questo momento perché di notte lavora, si chiama Rose, vi avviso che è lesbica, quindi potreste sentirvi a disagio, non so"

"Tranquillo dopotutto..." Guardai Roby con sguardo incoraggiante per invitarla a parlare.

Lei sospiró, per poi prendere coraggio con un respiro profondo.

"Dopotutto pure io sono lesbica" Disse Roby.

"In effetti hai quell'aria da: Mi piace l'oscura grotta proibita" Rispose Rolando mettendosi una mano sotto il mento con fare pensieroso.

Il mio Bro era proprio un poeta per dare certi nomi alla nostra inseparabile migliore amica.

"L'oscura grotta proibita?" Chiese innocentemente Roby, che non aveva colto la poetica metafora.

Così io sfoggiai il più malizioso dei miei sorrisi e dopo aver guardato con sguardo d'intesa Rolando parlammo insieme:

"La patata"

Lei arrossí, sembrava quasi che tutto il suo sangue fosse stato convogliato al volto.

"O-oh..." Balbettò imbarazzata.

"Dai ragazze se volete potete appoggiare i bagagli nelle vostre camere mentre ordino una pizza per pranzare, come la volete?"

"Una Napoli per me" Risposi io.

"Per me invece una con le patatine fritte" Rispose mia sorella.

Io le saltai addosso abbracciandola forte.

"Quanto sei adorabilmente infantile e lesbica allo stesso tempo sorellina"

"Perché devi trovare doppi sensi sempre in tutto? Non è colpa mia se pizza e patatine insieme stanno da Dio"

Io ripresi il mio sorriso malizioso.

"Dicono tutte così e poi sia pizza e patatine sono nomi femminili... Illuminati confirmed!"

In quel momento nella mia testa nacque l'assurda idea di una ship femslash con pizza e patatine, la patatizza, si lo so, devo aver sbattuto la testa quando ero piccola.

Il mio Bro ordinó le pizze, che arrivarono appena una ventina di minuti dopo.

"Ecco le pizze!" Urlò entusiasta Rolando.

Noi eravamo in tre, ma arrivarono quattro cartoni.

"Hai preso la pizza pure per Rose?" Chiesi io.

"Si, vedete se non pranza diventa ancora piú intrattabile di come è di solito, non è antipatica, solo un po' scorbutica, ora devo andarla a svegliare"

"Possiamo venire anche noi? Siamo troppo curiose di vedere com'è l'altra coinquilina!" Ammetto che probabilmente quella frase la dissi con un po' troppo entusiasmo.

"Ok ma attenzione a possibili cuscinate improvvise"

Noi annuimmo mentre seguivamo il ragazzo.

Rolando bussò all'ultima porta a sinistra del corridoio.

"Rose, c'è la pizza"

Ma nessuna risposta arrivò dall'altra parte della porta, così Bro bussò piú forte, ma non ottenendo ancora risposta aprì la porta, ci fece segno di seguirlo ed infine scosse la figura infagottata nelle coperte.

La misteriosa figura mugugnò irritata, allora il ragazzo insistette, il risultato fu che la bella addormentata lanciò con rabbia il suo povero cuscino, che andó a finire sul mio bellissimo viso.

Quando riuscì a riavere la visuale libera notai due cose: Che la ragazza mulatta dalla spettinatissima chioma castano scuro indossava un sexy completino intimo molto provocante, che lasciava ben poco all'immaginazione, e che Roby se la stava mangiando con gli occhi, rischiando di morire d'indigestione per via delle sue curve perfette e il sex appil da panterona sudamericana.

Coprì la visuale di mia sorella con il cuscino, visto che tra poco mi sarebbe svenuta sul posto o peggio: Avrebbe avuto un orgasmo li, soltanto guardando tutto quel ben di Dio.

"Ma chi sono ste due Ro?" Disse con un tono scocciato.

"Sono le nostre nuove coinquiline, ci avevano avvisato ricordi?"

"Ah, vabbè basta che non mi girino intorno e non curiosino tra le mie cose e naturalmente non voglio averci nulla a che fare"

Era proprio un piccolo pozzo di simpatia vero?

"Allora tu, persona con cui convivremo in questa casa, primo: Manco ci conosci, se tu rispetterai noi noi rispetteremo te e secondo: Potresti gentilmente metterti qualcosa addosso, che mia sorella sta per esplodere da quanto sei gnocca e sexy"

Vidi Roby affondare la faccia nel cuscino, stava morendo d'imbarazzo.

Rose ci guardó male, soffermando lo sguardo sulla mia sorellina che aveva trovato abbastanza coraggio da far sbucare lo sguardo dal nascondiglio sicuro e re incantarsi a guardare la ragazza mezza nuda di fronte a lei.

"Mammamia non avrei mai creduto di trovarne una così palesemente lesbica, tesoro guarda che se continui a guardarmi le tette in quel modo mi orgasmi in camera" Disse schietta Rose.

Vidi Roby rabbuiarsi, stavo per sclerare, ma lei mi fermò con un gesto.

"N-non p-potresti d-darmi t-torto s-se s-succedesse d-davvero, i-insomma, t-te s-sei c-così b-bella" Rispose Roby con imbarazzo over 9000.

Rose a quel punto sgranò leggermente gli occhi, come se fosse sorpresa, o meglio colpita, da quelle parole e da quell'innocente sincerità, dopo un po' scosse la testa per poi riprendere la sua aria arrogante.

"Ora se non vi dispiace mi prendo la mia pizza e torno a dormire"

Rolando gli porse il cartone, che lei quasi gli strappò dalle mani.

Roby le ridiede il suo cuscino cercando in tutti i modi di guardarla negli occhi neri, peggio di una grotta a tremila metri sottoterra, invece che nella scollatura del completino.

Uscimmo da quella stanza, mi accorsi che la mia sorellina aveva l'aria un po' abbattuta, come darle torto, non era certo stato uno degli inizi migliori di sempre.

Poi mi venne in mente una cosa: Tra le foto di gnoccone in sexy lingerie che Roby teneva in una cartella del computer, non ce n'era una che non fosse sudamericana.

Questo significava che mia sorella aveva appena trovato il suo desiderio erotico in carne e tette ed esso l'aveva trattata malissimo.

Di bene in meglio proprio.




 
   
 
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