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Autore: Eevaa    20/02/2017    0 recensioni
«Dimostrami che i saiyan non sono solo cattiveria e vendetta, dimostrami che i saiyan possono ragionare, dimostrami che sai controllare la rabbia! Non tornare ad essere l'aguzzino che eri un tempo: sei cambiato! Le questioni umane si gestiscono da terrestri e oramai fai parte di questo pianeta, che tu lo voglia o no. Dammene la prova!» (Cap. 8)
«Io non sono fatto così. Non sono paziente come te, non lo sarò mai. Io non sono una persona buona» bisbigliò nuovamente il principe alzandosi dal tappeto, tentando di non voltarsi ad osservare quello scenario surreale che lui stesso aveva creato. (Cap. 11)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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THE NEWBORN SAIYAN



CAPITOLO 14 - LA POTENZA DEL SUONO
 


Gli occhi di tutti i combattenti, compresi quelli stesi al suolo, si posarono su Eva, la quale chiuse gli occhi inspirando profondamente.
«Non è possibile...» balbettò Gohan stringendo gli occhi, mentre la ragazza si avvicinava pericolosamente all'avversario «tu non puoi essere una saiyan!»
«Figliolo, come? Non ti ho mai raccontato della tua cuginetta Evangeline? Eppure i suoi occhi sono proprio identici a quello del suo sudicio padre» rise Goku riempiendosi i palmi delle mani di luce rossa.
«...Radish» sussurrò Gohan con voce terrorizzata, rivolgendo ancora lo sguardo alla ragazza dai capelli rossi, collegando il suo viso a quello dell'assassino che molti anni prima lo aveva rapito.
Anche Crilin, Yamcha e Tenshinhan rabbrividirono sentendo Gohan pronunciare quel nome. 
«Pagherai anche per lui, nipote» sbraitò Goku alimentando la propria malvagia energia.
«Quello. Non. Lo. Considero. Mio. Padre!» rispose Eva scandendo le parole con rabbia, raggiungendo il nemico senza dare a questi il tempo di replicare 
«E NON CHIAMARMI EVANGELINE!»
I due avversari si scontrarono in cielo proprio sopra gli spettatori, i quali a fatica riuscivano a seguire le mosse. 
Lo scontro durò parecchi minuti, durante i quali gli sfidanti si fronteggiarono abilmente fino a quando il malvagio Goku, con una potente onda di energia, atterrò la saiyan.
«Eva!» gridò Vegeta correndo verso di lei. Prima che potesse raggiungerla, però, anch'egli venne colpito da una sfera di energia ancora più letale. Agli occhi terrorizzati della saiyan l'amico sembrava essere giunto alla fine. 
Vegeta giaceva a terra, immobile, respirando a fatica. Eva, nuovamente accecata di rabbia, si alzò tremando.
«Maledetto... perché fai tutto questoooo» ululò la saiyan, in preda agli spasmi. 
I muscoli si gonfiarono sotto la canottiera nera della ragazza che metteva in evidenza gli addominali scolpiti. Sotto gli occhi sbalorditi degli spettatori ella si illuminò di luce dorata alzandosi verso il cielo.
I capelli lunghi e rossi diventarono improvvisamente dello stesso colore del sole, alzandosi leggermente verso l'alto. Gli occhi scuri e tenebrosi diventarono color verde acqua e piccole scintille simili a fulmini si liberarono dal suo corpo, facendo spostare ciotoli e sassi dal terreno. 
La forza emanata dalla saiyan era tanto immensa quanto pericolosa; nonostante fosse al primo livello la sua aura si dimostrò ancora più forte di quella del nemico, il quale si scansò indietro terrorizzato e colpito allo stesso momento.
Persino Vegeta, aprendo gli occhi a fatica, rimase scandalizzato dalla scena che si stava compiendo di fronte ai suoi occhi «tu sei... una... super saiyan!» balbebettò faticosamente.
«Cosa c'è, malvagio Goku? Non pensavi che una donna potesse diventarlo? Bene, ti do una cattiva notizia: le donne super saiyan dimostrano una forza ancora maggiore degli uomini, a quanto pare» gridò Eva avvicinandosi spavalda al nemico, colpendolo poi in viso con forte calcio, facendo riprendere il combattimento.
Entrambi i guerrieri avevano raggiunto una potenza tale da far tremare il terreno sottostante. Dopo parecchi minuti Eva si decise a infliggere al nemico un'onda energetica di dimensioni a dir poco terrificanti, facendolo sparire nel nulla.
«Eva sei stata grande! Lo hai disintegrato!» disse Crilin compiaciuto, alzandosi da terra per distribuire fagioli magici a tutti i combattenti.

Tuttavia, dopo poco tempo, il malvagio saiyan riapparve, ancor più adirato di prima.
«Pensavi di averla fatta franca? Illusa. Io sono invincibile! Non c'è modo di riuscire a battermi» urlò il malvagio Goku colpendo ripetutamente la saiyan, la quale cedette sotto la superiorità del nemico, pronto ad eliminarla definitivamente «dì le tue ultime parole, donna saiyan»
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime e, rivolgendo il suo sguardo verso Vegeta, iniziò a sussurrare delle parole poco comprensibili.
 
I'll have the force of light
the power of sound
when I'll find you
I won't let you fall on the ground
I will save you 
and you will save me


Il principe sentì una piacevole forza al suono della voce della ragazza, la quale aveva iniziato a cantare la canzone del dipinto. Una melodia che riuscì ad alleviare la sofferenza di tutti coloro che in quel momento si trovavano a terra.
«Cos'è.. questo.. maledettissimo.. rumore!» gridò Goku, contorcendosi di rabbia, osservato dai combattenti esterrefatti. Il malvagio saiyan diminuì notevolmente la propria aura tentando poi di tapparsi le orecchie. Un suono così puro, così buono e così celestiale rimbombava nelle orecchie del perfido Goku, come se non potessero coesistere il bene e il male allo stesso tempo nel suo cuore.
«La musica! La musica lo sta facendo impazzire» disse Vegeta, alzandosi in volo «Eva, continua a cantare!»
«Non ho voce! Non ci.. riesco» tossì la saiyan priva di forze, interrompendo l'esecuzione. Proprio nello stesso momento il malvagio riacquistò le energie, tentando di avvicinarsi alla musicista. Il principe però, avendo in mente un piano, iniziò a lanciare sfere di energia verso il nemico, lanciando occhiate alla ragazza. 
«Non capisco» grugnì la ragazza, infuriandosi con sè stessa per non riuscire a capire ciò che Vegeta stava cercando di comunicarle. Ci vollero parecchi secondi quando finalmente riuscì a comprendere ciò che l'amico aveva in mente «la chitarra!» disse Eva tra sè e sè. 
La donna saiyan, allo stremo delle forze, si alzò e si mise a correre verso le rocce, dietro le quali poche ore prima aveva abbandonato lo strumento. Nel frattempo il principe, nel tentativo di guadagnare tempo, continuò a battersi contro il nemico. 
«Eva! Dove stai andando?» domandò Crilin confuso, vedendola sparire dietro a un cumulo di pietrisco. In men che non si dica però la ragazza riapparì, imbracciando la vecchia chitarra acustica in legno.
«Noooo» gridò Goku tentando di scagliarsi contro la saiyan, la quale però aveva già iniziato a pizzicare le corde, facendo piegare frenare immediatamente il nemico il quale, indebolito e distratto da quel suono così fastidioso per le proprie orecchie, si accasciò sul terreno.
«Vegeta, adesso!» urlò Eva all'amico il quale, senza perdere tempo, si accanì contro il malvagio prendendolo per le gambe e scagliandolo in aria. 
Immediatamente unì le mani creando una grande sfera di luce bianca «finalmente ti ucciderò, Kaarot!» sussurrò il principe tentando di accumulare nei propri palmi più energia possibile e, accompagnato dal magico suono della canzone di Eva, Vegeta scagliò il suo attacco più potente in direzione del nemico, coinvolgendo tutto ciò che aveva intorno «Big Bang Attaaaaack!».
Il lampo di luce invase l'intera area circostante. Una forte esplosione fece tremare il terreno, spazzando via ogni cosa. Persino i combattenti vennero coinvolti e portati via dall'immensa potenza dell'attacco del principe dei saiyan. 
Il fumo provocato sparì dopo diversi minuti, lasciando intravedere la desolazione sul luogo dell'incontro. Il corpo di Goku si trovava esamine a terra, visibilmente massacrato.
«Il mio sogno si è avverato, ti ho battuto Kaarot!» sussurrò Vegeta ansimando avvicinandosi al corpo, raggiunto in seguito dai compagni. Eva, anch'ella distrutta, si trovava adagiata nelle braccia di Trunks, il quale era riuscito a salvarla dall'esplosione.
I figli di Goku si avvicinarono al padre, ma ancora prima che lo raggiungessero una luce improvvisa ricoprì il corpo del nemico.
«No! Non posso crederci.. non può essere ancora vivo!» gridò il principe, terrorizzato. 
  
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