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Autore: DANYDHALIA    20/02/2017    4 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Normalmente chi aveva l’ “onore” di vedere in persona il capitano Bogo veniva colto da una sorta di solenne timore reverenziale. Nel caso di Alice la reazione fu di lampante stupore e ..pensieri del tipo  (Però, è molto meglio visto dal vivo. E che bicipiti poi, chissà com’è sotto la camicia!).. pensieri che le infusero un aria compiaciuta con le sopracciglia lievemente alzate e un sorriso che il capitano ebbe difficoltà a decifrare. A prendere la parola fu nuovamente lei. 

-Mewny Alice, Avvocato, piacere di fare la sua conoscenza Capitano Bogo, e che questo sia l’inizio di una buona permanenza accanto a ogni membro della ZPD-     
Terminò lei porgendogli la zampa destra, per tutta risposta, e cortesia il ricambiò la stretta con

-Capitano Bogo, lo stesso vale per me-  in tono altrettanto professionale, suo solito indifferente,rude,lapidario e altrettanto neutrale, pensò Alice                                 (Non poteva essere più Macho >^^<) aggiundo mentalmente compiaciuta. A risvegliarla dal suo sogno a occhi aperti fu sempre la voce del capitano

-Il suo capo mi ha spiegato il ruolo che dovrà ricoprire all’ interno della Centrale. Vedo che ha già fatto conoscenza degli agenti Hopps e Wilde, molto bene.C'è altro che devo sapere?-                                                                 
(Se potessi ti direi tutto di me seduta stante) pensò Alice ancora trasognate ma all'esterno nessuno ci sarebbe arrivato.                                                                                                                                      
-Soltanto che non vedo l’ora di poter sistemare la questione del “Caso Lionheart” il prima possibile, quanto prima dell’ inizio delle elezioni. Ci tengo quanto voi a riportare la nostra città ad un clima più sereno e conviviale. Agevolare un istituzione come la vostra, specialmente dopo il coraggio dimostrato durante gli ultimi avvenimenti, è motivo di grande vanto per me. Prima d’ora non mi era mai stato affidato un caso d’una portata simile e voglio dare il massimo e il meglio che ho per darvi tutto il mio sostegno.D’altro canto avrò bisogno di accurati dettagli inerenti al vecchio caso,per preparare adeguatamente la mia arringa  ed esporre una linea di difesa efficace per il nostro ex-sindaco. Posso contare sulla vostra totale collaborazione e sulla disponibilità di ogni agente?–

-Certo, può contare su ciascuno di noi a partire da ora Miss Mewny, io e la mia squadra saremo ben lieti di supportarla-

-La ringrazio Capitano-

-Gli agenti Wilde e Hopps la scorteranno alla cella in cui Lionheart è stato temporaneamente trasferito per l’occasione. Le forniranno tutti i dettagli del caso che le occorrono, se le serve altro mi trova nel mo ufficio. Faccia un buon lavoro-

-Certamente-
Per tutto il tempo Judy e Nick erano rimasti muti ed esterrefatti dal repentino cambio d’atteggiamento assunto dalla gattina in quei pochi minuti, specialmente per Nick che con una punta d’invidia(considerando i suoi trascorsi) doveva ammettere che era piuttosto brava, una vera attrice, chissà se lo era quanto lui? Una volta usciti dall'ufficio del capitano, ad interrompere il silenzio fu Judy.
-Caspita. Prima..dentro, devo ammettere che sei stata.. sorprendente. Sembravi diversa da com’eri poco fa, come mai..o meglio, perché hai fatto così?-                                                                                 
Con aria altrettanto sorpresa ed interrogativa Alice guardò Judy e dopo Nick, come se lui sapesse la risposta, e poiché non arrivava parlò

-Ma non è ovvio?! Non puoi cominciare a lavorare ad un caso senza prima fare buona impressione al principale. Bisogna essere seri in questi casi, per quanto noioso. E poi sapersi adattare all’ ambiente in cui ci si trova è una peculiarità di noi gatti, così per semplificare le cose mi mostro diversa a seconda di quale persona o situazione lo richieda. Anche in tribunale lo faccio, e ha funzionato sempre, diciamo che sono una specie di “Uno,Nessuno e Centomila” -  

ma Nick e Judy non avevano capito di cosa  Alice stesse parlando (almeno il titolo finale del discorso) con suo sommo disappunto.

-Come? Non vi dice niente!? E’ un romanzo italiano e trasposizione teatrale dei primi del ‘900! Nulla..Vuoto!? Ah, da non credere, se gli autori fossero i Fitzgerald sapreste di cosa si tratta. Mamma mia, come sono ignoranti i giovani d’oggi!-

-Cosa!? Guarda che ho 27 anni io! Non parlarci come se fossi più grande di diritto!- sbottò Nick

-Ed io sarò si e no più giovane di te di due anni!- ribatte Judy

- See.. e diviso x 2 il vostro QI sommato all’ età mentale, riportato a 1 quanto è : 17 – 18?

Sui volti di entrambi si dipinse un colossale broncio rosso notabile all’interno delle rispettive orecchie

-Dai scherzavo, Dio quanto siete carini, per non dire teneri da imbronciati, sembrate quasi una coppia di fratellini-
A quel punto Judy si fece avanti, puntò un indice contro Alice e disse

– Scherza ancora così e non vorrai mai voluto aver a che fare con noi –

-Ooh ne dubito, e da un sacco che sogno di lavorare con voi.. ma se proprio ci tieni..Judy Dudy ..Ok. Farò la Brava-                                      
 e senza neanche il tempo di accorgersene Alice diede un sonoro bacio con schiocco sulla guancia di Judy.
-Coraggio Rock’n Rabbit e Foxtrot, il lavoro ci aspetta. Avanti tutta-

Per due minuti Judy rimase impietrita sotto lo sguardo d’un altrettanto sconcertato Nicholas che rimase basito quanto lei, quando poi anche lui si risveglio dal torpore e le si avvicinò un poco per dire qualcosa lei scattò subito con - Non ..Dire ..Niente -  così fece , raggiungendo a passo spedito e uno sguardo ancora più truce la gatta davanti a lui e lei.

Appena le due furono affianco Alice sorrise ancora alla coniglietta, lievemente sta volta, ma lei per tutta risposta, roteò gli occhi.                                         Per quindici minuti buoni non ci furono altri scherzi o battute da parte della gattina, con grande sollievo di Judy mentre a un passo dietro di loro Nick non la perdeva d’occhio, cercando d’anticipare la sua prossima mossa (nel caso avesse davvero in mente qualcos'altro).
La volpe stava dietro alla gatta con li muso proprio sopra la sua testa. Dato il suo fare guardingo aveva iniziato un respiro pesante, il cui fiato ora muoveva o spettinava i ciuffi della frangetta della gatta, coprendole per una frazione di pochi istanti la visuale per poi coprirla di nuovo (alla velocità di un bambino che gioca ad apri e chiudi con le tende). Nick si accorse che quell'involontario “giochetto” le dava fastidio, quindi cercò d’insistere per renderle le cose ancora più insopportabili. Sotto lo sguardo circospetto d’una poco contrariata Judy, che per quanto volesse che sciocchezze infantili terminassero, non poté far a meno di lasciarsi sfuggire qualche risatina (la resa dei conti stava arrivando).
Ma Alice, con un sorriso a mezzaluna all'ingiù esageratamente allungato e gli occhi ridotti a due fessure, decise di averne avuto abbastanza. Con un colpo di frusta della coda, la gatta acchiappò un mucchietto di polvere appena adocchiato in quel momento, lo posò prontamente sul naso della volpe e questi non poté fa altro che starnutire con un sonoro boato:

-Etchuuuu!!!!!- il boato era così forte che fece eco per tre corridoi ad un incrocio del palazzo, disturbando non poco gli altri agenti 
 -SMETTETELA CON QUESTO CHIASSO!!!- 

e i detenuti nelle loro celle al momento della siesta -FINITELA DI FARE CASINO, SIAMO STANCHI, ALMENO LASCIATECI DORMIRE!!!SBIRRI DELLA MALORA!!-  a cui Judy e Nick reagirono con piccole smorfie di un leggero imbarazzo.

Leggero imbarazzo che rischiò di trasformarsi in sonore risate appena videro Alice, se con i palmi delle zampe non si fossero tappati la bocca: lo starnuto di Nick era stato così forte da lasciare una considerevole quantità di muco sulla testa della gattina, che con un espressione schifata e un tic all'occhio sinistro e l’altro spalancato, cercava di trattenere la calma e il sangue freddo necessari per non dare in escandescenza.                                                                                                                 Con un sibilo di voce disse infine
-..Vado..in bagno..i miei..capelli..hanno..bisogno..di una..ripulita-
Aprì la porta del bagno vicino, ma prima di entrare si girò guardando entrambi, ma soprattutto Nick, con sguardo assassino come per dire “NON RIDETE NEL FRATTEMPO”, e pietrificati da esso i due fecero esattamente così. Si udì solo lo scroscio dell’acqua, lo spruzzo del sapone, un altro scroscio e il rumore dell’ asciuga zampe elettrico ora divenuto il temporaneo fon di Alice. Una volta uscita, asciutta e pulita, ma con pelo e capelli leggermente spettinati, la gatta avanzò con fare solenne verso entrambi gli agenti, poi alzò la testa verso Nick e disse

- Ho provato di tutto: semi di lino, gli oli alle mandorle, la birra..ma il muco di volpe li ha battuti tutti! E’ il balsamo ammorbidente più efficace che abbia mai visto. Quanto credi mi frutterebbe rivendendolo in bottiglia flacone per flacone?-

Il tono usato da Alice era talmente privo d’inflessioni che per un attimo al coniglio e alla volpe sembrò che stesse parlando seriamente, quando poi realizzarono che stava scherzando di nuovo si misero a ridere tutti e tre.

-Suppongo di essermelo meritato. Vi ho fatto saltare un po’ troppe mosche “al naso” da sta mattina- disse poi la gattina sorridendo umilmente

-No dai, giusto un paio- fece Nick con il pollice e l’indice in tono leggermente strafottente, che però Alice apprezzò ridendo ancora.

-Vogliamo proseguire adesso- fece notare Judy sorridendo cordiale.

-Agli ordini Agente – fecero in coro Alice e Nick, e infatti proseguirono.
  
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