Film > Now You See Me / I maghi del crimine
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Autore: Roylove    21/02/2017    1 recensioni
Se con i cavalieri ce n'è un altro? Ambientata dopo non you see me 2 , Amy sarà il nuovo personaggio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Pov Amy
 
 
Giravamo in cerca di una gelateria poco affollata , la trovammo a dieci minuti di camminata dal nostro appartamento. Ci sedemmo fuori, non passava molta gente e potevamo tranquillamente consumare il nostro gelato.
-Come mai un gelato?-
-Mi piace il gelato! Da una vita che non lo mangiavo.- Assaggiai il mio gelato alla vaniglia e cioccolato , era squisito.
-Sai a me il gelato non piace molto, ma questo è veramente buono.- Merrit si gustava il suo alla fragola e fior di latte.
-Tu dici che andrà tutto bene? Intendo con il colpo.-
-Sei preoccupata... ti si legge in faccia da quando Dylan ci ha dato la notizia. Ma sta tranquilla, andrà tutto bene, come sempre.-Disse lui con un sorriso.
-Toglimi una curiosità... tu riesci a capire anche chi mente?- Chiesi curiosa.
-Certo che si! Come l'altra sera... hai detto a Daniel che tu non provi nessun interesse per un ragazzo, dicendo di non aver comprato l'uomo giusto. In realtà mentivi, ti piace qualcuno ed inizia con la C, no no, D! Douglas? Drew? No qualcosa di più semplice... Daniel!-
-Wow.. che dire, eccezionale come sempre.-
-Ti piace Daniel. -Disse lui con un sorriso beffardo.
-Si ma tanto lui non si interesserà a me... insomma ha quanto? Otto anni di differenza da me? Non voglio passare per la ragazzina che prende la cotta per un suo amico. Mi limito ad essergli solo amica. - Avevo iniziato a torturare quel poco di gelato che era rimasto nella mia coppetta, Merrit mi guardava sempre più divertito.
-Insomma tu dici che è amore a senso unico.-
-Tu sai qualcosa che io non so?-
-Non ho mai fatto caso al comportamento di Daniel a dire il vero. - Merrit aveva finito da un pezzo il suo gelato ed io neanche me ne accorsi ma era un'ora che eravamo fuori.
-Sai Merrit parlare con te è bello! Dobbiamo farlo più spesso.- Risi alzandosi dal tavolo con lui al seguito.
-Guarda che già lo facciamo quasi ogni giorno. -
Uscimmo dalla gelateria per tornare al nostro appartamento e decisi di prendere in mano il discorso.
-Tu invece? Qualche ragazza?-
-Nah... per ora sto bene così.  Le ragazze prima ti abbindolano poi ti prendono tutto.- 
-Non tutte sono così, basta trovare quella giusta. Sai quella della gelateria è carina!-Risi di cuore vedendo la faccia spaesata del mio amico, era raro vederlo così. 
-Giuro che rivelò tutto ad Atlas.- 
-Non lo farai.-Dissi sicura di me.
Lui si bloccò a pochi passi dietro di me ed io mi voltai verso di lui.
-E chi te lo dice?-Era un tono di sfida?
-Sai ci conosciamo da tre anni e pure qualche cosa di più, ho imparato a riconoscere quando menti. -
-E sentiamo... come avresti capito che mentivo?- Chiese .
-Il fatto che mi vuoi bene... come con gli altri tu non sopporti vedere le persone vicino a te stare male, quindi non faresti niente per farle stare così o peggio ancora perdere la loro amicizia. Tutto giusto?-
Incrociai le braccia al petto in segno di vittoria, un sorriso luminoso si dipinse sulla faccia di Merrit che fece sorridere pure me.
-Tutto giusto Sherlock! Vedo che il tuo spirito di osservazione si sta affinando. Complimenti!- Mi mise un braccio sulle spalle e ci riavviammo verso il nostro appartamento.
-Siete tornati!-Esclamò Daniel senza farci il tempo di rientrare.
-Si abbiamo fatto due chiacchiere.-Dissi sedendomi su una poltrona libera .
-Ma non mi dire...- Disse questa frase talmente piano che per fortuna Merrit non la sentí impegnato com'era a prendere della limonata in frigo, per tutta risposta io e Daniel ci scambiammo un'occhiata che gli fece capire di non essere così acido.
Daniel a differenza di noi aveva una stanza tutta per se, sarà forse perché quello originariamente era solo il suo appartamento, quindi aveva tutto il diritto di avere una stanza tutta per se.
Quella sera a cena le risate erano il piatto forte, a quanto pare Dylan era un bravo imitatore, e quelle risate ci fecero distogliere un pó dall'ansia del colpo. 
Dico un pó perché Daniel era più scontroso del solito mentre lavorava al PC ed io feci il brutto sbaglio di dirgli di rilassarsi e che era troppo acido.
-Per tua informazione io sto lavorando!-
-Ma ciò non ti da il diritto di essere così scontroso!-
-Sarò anche scontroso, ma almeno io penso alla buona riuscita del colpo.-
-E secondo te io a cosa penso? Di certo non sto con le mani in mano!-
-No tu pensi solo ad uscire e andarti a mangiare un bel gelato!-
-Ragazzi ora calmatevi. -Disse Dylan cercando di placare gli animi.
-Secondo te cosa dovevo fare? Scusa eravamo li a guardarci in faccia. La prossima volta allora me ne starò come un manichino sul divano.-
-Dai ragazzi...- Si mise in mezzo anche Jack.
-Sai a volte mi chiedo perché l'occhio abbia scelto proprio te come sesto cavaliere. Non sei buona a fare molte cose ad eccezione fatta di qualche trucchetto da strada.- 
-Stai esagerando Daniel!-Esclamò Lula. 
-Io almeno mi impegno a migliorare. Tu invece non migliorerai mai quel caratteraccio che ti ritrovi!-
-Fammi un favore... vattene da qui!-
Ci fu un attimo di silenzio ed io dopo averlo fissato qualche secondo giro i tacchi e mi avviò verso la porta.
-Come vuoi, me ve vado.-
-Amy aspetta!-Dylan non fece in tempo a fermarmi che io già avevo sbattuto la porta alle mie spalle e stavo scendendo le scale .
Iniziai a vagare senza una meta , piangevo come non avevo mai pianto in vita mia. Quelle parole dette proprio da lui mi ferirono profondamente, questo significava che non teneva a me in nessun modo.
 
 
Pov Merrit 
 
Cavolo! La situazione era davvero andata a degenerare, Daniel aveva esagerato, ma devo ammettere che anche da parte di Amy l'accusa non era stata leggera, ma dopotutto come si dice, l'amore non è bello se  non è litigarello. 
-Mah si può sapere che ti è preso?- Dylan era furioso con Atlas.
-Ha cominciato lei!- Si difese lui.
-Credevo di non stare a combattere con bambini delle elementari, ma a quanto pare mi sbagliavo!- 
-Hai sentito cosa mi ha detto?-
-Non mi frega un cazzo ! Tu ti sei accorto invece di ciò che gli hai detto? Daniel l'hai mandata via!-
Noi non potevamo far altro che assistere silenziosi a quel battibecco.
-Tornerà con la coda tra le gambe.-Disse Atlas senza preoccupazione. 
-Non credo...-Mi intromisi sentendo gli sguardi puntati su di me.
-Spiegati.- Disse Lula.
-Il suo sguardo, Daniel l'ha ferita alla grande, quindi non tornerà. -Dissi.
Un senso di ansia mi nasceva dentro, Amy non era di New York, non sapeva dove andare e aveva solo 23 anni ma sembrava più giovane, qualcuno poteva abusare di lei.
-Io vado a cercarla!-Dissi prendendo il mio cappello.
-Veniamo con te !-Disse Lula. 
-Ottima idea... andiamo! Tu vieni con noi, muoviti!-Disse Dylan ad Atlas. 
-Perché dovrei?- 
-Forse non so se ti è chiara la situazione, ma Amy potrebbe essere in pericolo ed è colpa tua, perciò sappi che se gli succede qualsiasi cosa, un ginocchio sbucciato o non oso pensare al peggio, ti reputo l'unico responsabile e fidati che le conseguenze non saranno piacevoli.-Dylan era serio, il suo sguardo era pieno di rabbia e rimprovero verso Atlas che intimorito dalle parole di Dylan si alzò anche se di controvoglia e ci seguí. 
-Dove andiamo?-Chiese Lula. 
-Jack tu controlla verso la riva  del fiume, Lula e Daniel voi  controllerete i quartieri più affollati, mentre io e Merrit cerchiamo per i parchi.-
Ci separammo ed assieme a Dylan iniziammo a controllare centimetro per centimetro ogni parco della zona.
 
 
Pov Amy
 
Central park, mi misi su una panchina in un angolo buio, devo ammettere che oltre alla rabbia avevo un pó di ansia , non conoscevo bene New York e chissà chi girava a quell'ora.
Il parco era deserto, strano di solito era sempre affollato. 
Davanti a un gattino piccolino in cerca della mamma credo, a giudicare dal miagolio. 
-Solo anche tu piccolino?-Dissi tra le lacrime vedendo il gattino che si avvicinava.
-Anche io ora sono sola... non ho più una famiglia...-
Il gattino si mise vicino a me e fece le fusa.
-Forse è destino... forse sono destinata a rimanere sola.-Dissi in lacrime.
-Non è vero... non sei affatto sola.-La sua voce, la voce di Merrit, anche se calma come sempre mi fece sobbalzare, era dietro di me assieme a Dylan. 
-Ma voi.. c-che ci fate qui?- Chiesi con particolare voce ancora rotta dal pianto.
-E lo chiedi anche ? Eravamo preoccupati per te...-Disse Dylan sedendosi al mio lato sinistro, mentre Merrit al mio lato destro scansando  di poco il gattino.
-Credevo di non far più parte della famiglia.- Dissi asciugandomi le lacrime, ma inutilmente visto che continuavano ad uscire copiose.
-Tu farai sempre parte della nostra famiglia. Sei importante per noi.-Disse Dylan con un sorriso.
-E poi senza di te come posso trovare una ragazza?-Chiese scherzoso Merrit abbracciandomi, a quell'abbraccio si uní anche Dylan. 
-Grazie ragazzi.-Dissi affondando il mio viso al petto di Merrit, il suo profumo era buonissimo ed era l'unica persona che veramente mi faceva sentire al sicuro.
-Avverto gli altri che ti abbiamo trovata.-
Dylan prese il suo cellulare e si allontanò dalla panchina.
-Anche gli altri mi stanno cercando?-Chiesi ancora appoggiata con la testa sul corpo di Merrit. 
-Certo! Eravamo tutti preoccupati per te, non ci crederai ma anche Atlas è venuto a cercarti.- Merrit mi mise una mano in testa, lo faceva anche con gli altri era come un segno che voleva dire "ti proteggono io, non avere paura".
-Ci aspettano a casa... Amy, te la senti di tornare? - Dylan era così premuroso con tutti che faceva un pó come da papà. 
-Daniel è ancora arrabbiato con me... non credo sia il caso che torni.- Dissi seria.
-No non è vero! Anche lui è venuto a cercarti e credo si sia già pentito di quello che ti ha detto.-Disse Dylan. 
-Va bene, vengo.-Dissi alzandosi dalla panchina disturbano il gattino che ormai dormiva beato affianco a me.
Ci avviammo verso l'appartamento ma a metà strada mi venne in mente una cosa... era vero che Daniel mi aveva trattata male e detto cose orribili, ma anche io non ci ero andata leggera, così mi ricordai che vicino da noi c'era una pasticceria aperta 24 ore su 24 e presi una tortina monoporzione per scusarmi.
Non appena rientrai a casa Lula mi saltó al collo quasi in lacrime.
-Grazie al cielo stai bene! Non sai quanto ero preoccupata!-Mi abbracciò talmente forte che per poco non soffocai. 
-Lula così mi soffochi!-Risi.
-Scusa!-Lasció la presa.
-Hey... non scappare più!-Mi abbracciò Jack.
-Ma Atlas dov'è?-Chiese Dylan. 
-Sul tetto...-  Disse Jack. 
-Vado un attimo da lui.- Gli altri mi guardarono preoccupati.
-Tranquilli non ci sarà una terza guerra mondiale.- Sdrammatizzai .
Corsi sul tetto, sapevo che a Daniel piaceva stare li, e come dargli torto, la vista era stupenda.
Aprii la porta, ma non lo Vidi, forse era dall'altra parte del tetto, girai l'angolo e bingo... era lì!
-Hey...-Dissi tormentando il fiocco che la commessa della pasticceria aveva fatto con tanto amore, ma da Daniel non si sentì nessuna risposta.
-Volevo solo darti questa... per scusarmi, non dovevo dirti quelle cose. Avevi ragione.- 
Gli lasciai la tortina ai suoi piedi e feci per andarmene ma fuori bloccata per il polso.
In un nano secondo mi ritrovai abbracciata a Daniel lui sempre serio non lasciava trapelare nessuna emozione.
-Scusami. Quelle cose che ti ho detto... non le pensavo davvero ero solo stressato, sai la parte computerizzata è difficile e io... beh si insomma scusa. Resta con noi, non è vero che sei inutile.
Anche se quelle parole risultavano fredde alle mie orecchio, in cuor mio sapevo che in realtà erano sincere e per di più non avevo mai sentito Daniel scusarsi in tre anni!
- Va bene.-Dissi sorridendo poggiando la fronte sul suo petto.
-Red velvet?-Chiese poi, era capace di rovinare qualsiasi momento magico quel ragazzo!
-Foresta nera... la Red velvet era finita.-Risi guardandolo in faccia.
-Allora la dividiamo.-Disse prendendo la scatolina per poi aprirla.
-Se era Red velvet non l'avresti condivisa?-
-La Red velvet è solo mia!-Disse in tono quasi comico.
Mi porse la tortina ma gli feci cenno che doveva iniziare lui, così gli diede un mozzico poi altri due e poi la diede a me.
Quelle tortine erano davvero piccole accidenti, devo ammettere che la situazione mi piaceva.
-Iniziò ad essere stanca, torno giù.  Vieni con me?-
-Si alla fine sono quasi le due di notte, un pó di riposo non fa male.-
Scendemmo giù e trovammo la luce del salone accesa ma degli altri nessuna traccia. 
-Magari sono andati a dormire .- Disse Daniel. 
-Si è tardi. Notte!-Dissi cercando di non fare rumore.
Dalla porta di camera mia sentii rumori alquanto sospetti di Lula e Jack. Non osai neanche aprire la porta , così decisi di chiedere asilo a Merrit ma Dylan mi aveva preceduto.
L'unica scelta era o il divano ma era scomodissimo o chiedere asilo a Daniel. 
Opta per la seconda, al massimo mi avrebbe cacciata.
-Come mai non sei ancora a letto?- Chiese lui quando aprí la porta.
-Mi serve asilo... Jack e Lula occupano la stanza, mentre Dylan dorme al posto di Jack.
Ti prego!-Chiesi supplicandolo.
-Va bene entra... ma starai dalla tua parte di letto.-
Entrai, era davvero grande la sua stanza, un armadio in un angolo, il letto matrimoniale attaccato al muro al centro della camera e poi uno specchio con tutti i suoi trucchi sparsi in giro.
-Bella camera.-
-Grazie, tieni, ti andranno grandi ma non credo che tu voglia dormire con i jeans e top.- Mi lanció un suo pigiama o meglio un pantalone e una maglietta a maniche corte bianca.
-Grazie.- 
Mi indicò un separé per cambiarmi e così feci. 
Mi andava enorme ma era comodissima, in più aveva il suo odore.
-Bene, buonanotte.-Disse lui non appena mi misi a letto.
-Notte.-
 
 
 
POV Jack
 
 
Che notte! L'unica cosa che mi dispiace era che avessi dovuto sfruttare Amy.
Mi alzai presto senza svegliare Lula ed iniziai a preparare un pó di caffè, erano quasi le 11 quando sentii Merrit uscire dalla sua camera e andare in bagno.
-Hey vuoi del caffè?-Gli Chiesi quando uscì dal bagno.
-Magari! Ho un sonno.-Disse sedendosi su uno sgabello in cucina .
-Avrai tormentato Amy con il tuo russare.- Scherzai.
-Mmmm no ! Veramente Dylan ha dormito nel tuo letto , e sappi che è lui che mi ha tenuto sveglio. -Disse con uno sbadiglio.
Andai a controllare il divano ma di Amy neanche una traccia.
-Ma se da noi non c'è stata e neanche da voi, allora starà da...-Guardai la porta della camera di Atlas e con Merrit ci avviammo per aprirla. 
Piano piano... ringrazio Amy che ha avuto l'idea di oleare le porte che facevano un macello atroce, così non facemmo rumore quando aprimmo. 
E li trovammo sul letto Atlas che aveva un braccio sulla vita di Amy ma che poverina era al bordo del letto, entrambi dormivano alla grande, quindi Chiudemmo la porta.
-Dici che...?-Chiesi quasi sconcertato e non so il motivo.
-Non credo, no.-Disse Merrit più confuso di me.
-Hey che state vedendo?-Chiese Dylan uscendo dalla Camera di Merrit. 
-Oh niente, siamo presenti di un piccolo miracolo.-Scherzó Merrit. 
Dylan aprí lentamente la porta e poi la richiuse , la sua faccia era uguale alla mia e a quella di Merrit. 
-Secondo voi...-
-No!-Esclamammo io e Merrit insieme.
Tornammo a sorseggiare il caffè con un silenzio tombale.
-Quindi credo che sia andato tutto apposto tra loro due ieri notte.-Disse Dylan. 
-Credo proprio di sì. -Rise Merrit. 
-Buongiorno!-Era Lula che si era svegliata.
-Buongiorno!-Esclamammo noi.
-Ma Daniel e Amy? -Chiese .
Noi tre indicammo la porta della stanza di Atlas e lei capí al volo.
-Ma dai!-Chiese stupita.
-Eh si! -Rise Merrit. 
 
 
Pov Amy
 
 
 
Un peso sullo stomaco, ecco cosa mi svegliò.
Aprii gli occhi e mi ritrovai con lo sguardo alla finestra, il sole era già alto. 
Mi girai dall'altra parte e mi trovai il volto di Daniel davanti , i suoi capelli più mossi del solito e l'aria così rilassata.
Russava lievemente e mi fece ridere, ma poi mi accorsi che era il suo braccio sullo stomaco.
Arrossii vistosamente credo dato che le guance mi andarono a fuoco.
Sentii la sua mano spostarsi da sola , la guardai per qualche secondo scivolare via dal mio stomaco e posarsi sulle lenzuola, poi mi rivolta verso il viso di Daniel e notai che i suoi occhi erano aperti ma ancora impastati dal sonno.
-Giorno.-Disse lui stiracchiandosi come un gatto pigro.
-Buongiorno.-Dissi , anche quando dormiva aveva il suo fascino.
-Che ore sono?-Chiese poi stopicciandosi gli occhi.
Notai che al comodino dalla mia parte c'era il suo orologio.
-Le 11.30 , ecco perché ho fame.- Dissi .
Uscimmo insieme dalla Camera e trovammo tutti sull'attenti alla nostra vista.
-Buongiorno....-Disse Daniel quasi in imbarazzo.
-Caffè?-Chiese Jack.
-Uh si grazie!-Dissi andando verso di lui.
Mentre bevevo il caffè sul divano vicino a Merrit, quest'ultimo mi lanció delle occhiate divertite.
-Che c'è?-Chiesi curiosa.
-Oh niente... bella nottata?-Chiese poi ridendo.
-Cosa?-Chiesi stupita.
-Oh andiamo... avete.. si insomma...-
-Oh no! Niente di quello che pensi ... solo dormito nello stesso letto dato che sono stata sfrattata da camera mia.- 
-Quindi niente salto della quaglia?-Rise.
-Ma siete fissati? -Risi dandogli una cuscinata. 
-È solo per informarsi... -Rise.
-Ragazzi hanno anticipato la presentazione... è domani!-Disse Dylan quasi preoccupato.
-Domani?-Chiese Lula.
-Si, dobbiamo prepararci .-
Così facendo dopo una breve doccia e dopo esserci vestiti decentemente iniziammo i nostri bellissimi ed estenuanti allenamenti.
 
 
Continua, allora che essermi ne pare?
 
 
 
  
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