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Autore: katyjolinar    21/02/2017    1 recensioni
Ogni decisione presa ha ripercussioni su di noi e su chi ci sta intorno. Ma le decisioni di un Capo possono avere conseguenze molto più grandi. ATTENZIONE: SPOILER su RTTE!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Dagur 'Lo Squilibrato', Heather, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Ma dove erano andati Hiccup e Astrid?
Semplice: non si erano allontanati troppo dal villaggio, andando a rifugiarsi nella baia isolata dove Hiccup aveva conosciuto Sdentato.
Scesi a terra, avevano lasciato i draghi liberi di giocare e avevano steso una coperta sul terreno, si erano sistemati sopra e poi si erano coperti con un'altra coperta, poiché l'aria, seppure calda, ancora non lo era del tutto.
E, complice la tranquillità del posto, dopo qualche coccola innocente si erano lasciati andare, i vestiti erano stati accantonati e si erano uniti in un'unica entità, liberi da ogni pensiero.
E, dopo, si erano riposati, abbracciati stretti, coccolandosi ancora un po'.
"Prima o poi riusciremo a far l'amore su un vero letto?" chiese Astrid, tenendo la testa sul petto del compagno, che le carezzava dolcemente la treccia.
Hiccup sorrise, baciandola e tirandosi su.
"Piacerebbe anche a me, lo sai..." ammise "Ma quando saremo sposati avremo tutto il tempo di recuperare..."
"Bambini permettendo." completò la bionda, dandogli un bacio sulla guancia.
"A proposito di bambini..." si ricordò il giovane "Spero di non aver di nuovo... sì, insomma... da quando sono nati i gemelli noi non... okay, mio padre mi ha spiegato come fare, ma non so se la cosa funzionerà, anche lui ha detto che non funziona sempre..."
"Stai tranquillo, mi sono fatta dare delle erbe anticoncezionali da Gothi." lo rassicurò lei, prendendogli la mano "Neanche io voglio... non subito, almeno... credimi, Dagur e Val sono a cosa più bella che abbiamo fatto, e ne vorrei altri, ma prima dobbiamo sistemare le nostre vite, e non solo noi... tra poco il gruppo principale si ridurrà ancora, dovrai fare più affidamento sul team A. Se io rimanessi di nuovo incinta non ti sarei utile nemmeno a terra, per gli allenamenti, lo sai. Tanto più che siamo recidivi, tuo padre potrebbe prenderla davvero molto male questa volta."
"Non devi preoccuparti per papà." rispose Hiccup recuperando i vestiti, guardandola poi allarmato "Aspetta, cosa significa che il gruppo si ridurrà?"
"Hai presente due giorni fa, quando a Val sono venute le colichette e Gothi è venuta a casa per visitarla? Con me e Iside c'erano anche Heather, Daisy e Testa Bruta, che mentre era con noi si è sentita male, così Gothi le ha dato un'occhiata." spiegò la ragazza, vestendosi e mettendo via le coperte.
"Testa Bruta sta male? È grave? Moccicoso lo sa?" chiese il castano, sinceramente preoccupato per la sua amica.
"Testa Bruta è incinta." rivelò Astrid "Moccicoso non lo sa ancora, ma penso che glielo dirà entro poco tempo. Ci ha chiesto di non dire nulla a nessuno, ma penso che sappia che l'avrei detto a te, visto quello che è successo tra noi, però quando deciderà di renderlo noto, per piacere, non essere duro con lei."
"Non ho alcuna intenzione di farlo, Astrid." rispose lui, serio "È una bella notizia che Moccicoso e Testa Bruta stiano allargando la famiglia, e posso fare a meno di un membro della squadra per un po', non fa nulla." aggiustò la sella di Sdentato, poi si avvicinò nuovamente alla compagna, prendendola per i fianchi e baciandola "Ora torniamo a casa, abbiamo un sacco di cose da fare."
"Hai ragione... io devo anche dare il latte ai bambini... spero che siano affamati, perché, credimi, fa un male cane, ho troppo latte..." si lamentò Astrid, sfiorandosi il petto, con una smorfia.
Il ragazzo sospirò, aiutando la compagna a salire in groppa al suo drago, poi, insieme, tornarono verso il villaggio.
Atterrarono di fronte alla casa di Gambedipesce, dove avevano lasciato i bambini, i quali, in quel momento, urlavano come degli indemoniati, in braccio a Dagur e Daisy, che, assieme a Heather e Gambedipesce, stavano cercando di calmarli.
"Finalmente siete arrivati!" esclamò il rosso, passando Màn ad Astrid, che era corsa subito, appena aveva visto la situazione "Non sapevamo più che fare per calmarli..."
"Hanno fame, ci credo..." riferì Astrid, prendendo anche Sòl dalle braccia di Daisy e andando a sedersi "Tranquilli, tesori miei, mamma è qui." continuò, lasciando che i bambini si sistemassero per poppare, e facendo in sospiro di sollievo.
Hiccup sorrise, osservando la sua famiglia. La loro vita era davvero cambiata in meglio da quando erano nati quei bambini, e ormai faceva fatica a considerare un errore quanto successo un anno prima.
Gambedipesce si avvicinò a lui, guardando anch'egli Astrid e i due bambini.
"Una mamma che si prende cura dei suoi figli è sempre una scena bella da vedere." commentò. 
"Lo è ancora di più quando si tratta della propria compagna e i propri figli, Gambedipesce, credimi." ammise il castano, senza togliere gli occhi dai bambini "Quando sarai padre lo capirai anche tu."
"A proposito di questo, ehm... Hiccup..." confessò il ragazzone "Io e Heather ci sposiamo."
"Sul serio?" esclamò il giovane leader "E mio Fratello non ti ha ancora fatto a pezzi? Quando ero io a volerla sposare ho rischiato grosso."
"Veramente non ero io a volerti vedere morto, Fratello." obiettò Dagur "Ma la tua ragazza."
"Io non volevo ucciderlo." precisò Astrid, facendo una carezza a Màn, che sembrava il più affamato dei due e ancora non si era staccato, neanche per ammirare la mamma, come facevano sempre entrambi i gemelli "Volevo solo evirarlo."
Hiccup balbettò, riparandosi le parti minacciate, tra le risate degli amici, che si fermarono solo quando videro avvicinarsi Testa Bruta e Moccicoso, le cui espressioni erano particolarmente serie.
I coniugi Jorgenson si guardarono, poi la ragazza si avvicinò al loro capo e lo prese per un braccio, trascinandolo poco lontano.
"Hiccup, devo parlarti in privato." disse, andando a sedersi su una delle panche del piazzale.
"Dimmi tutto, Bruta." la incoraggiò il giovane, sedendosi accanto a lei.
"Ecco... Non... Non ti arrabbiare, per favore..." esordì "So che non eri contento quando... quando è successo a Astrid... ma noi... Non era programmato, però..."
Hiccup le posò una mano sulla spalla, rassicurante, e la guardò negli occhi, sorridendole.
"Stai tranquilla, non sono arrabbiato." rispose "In realtà Astrid mi ha già detto tutto. Sono felice per voi, in fondo siete sposati, è giusto che vogliate allargare la vostra famiglia. E poi a Dagur e Val farà piacere avere altri amici con cui giocare, quindi ora non ti preoccupare, stai a riposo e non pensare a nulla se non alla tua salute."
La giovane sorrise, lasciando che l'amico la abbracciasse, mentre il marito si avvicinava, ancora con l'espressione preoccupata.
"Ascolta, Hiccup..." disse, con aria di scuse "Se devi arrabbiarti con qualcuno fallo con me... è colpa mia se..."
"Moccicoso, stai tranquillo." lo bloccò l'altro "Non mi arrabbierò con nessuno, anzi sono felice per voi. Goditi questi momenti, cugino, tu puoi farlo, io non ho potuto, almeno non con i gemelli, e so di aver perso molto." fece un respiro profondo e tornò a parlare con Bruta "A proposito di gemelli... piuttosto di preoccuparvi della mia reazione, preoccupatevi per quella di Testa di Tufo. Tuo fratello, ultimamente, mi è sembrato parecchio giù di morale, e penso che un po' c'entrino anche le nostre situazioni sentimentali."
La bionda annuì, alzandosi in piedi.
"Non so dove sia andato, ora, ma ho intenzione di dirgli tutto appena lo vedo." annuì 
"Spero non si sia cacciato in qualche guaio, come suo solito." continuò Moccicoso. 
"No, eccolo, era in giro con Iside." rispose il castano, indicando i due che tornavano dalla parte alta del villaggio.
"Bel vestito, Iside!" esclamò Astrid, cullando i bambini che, finalmente sazi, si erano accoccolati tra le sue braccia per godere delle coccole della loro mamma "Ti sta davvero molto bene!"
"Grazie, fatto Testa di Tufo per me. Lui stato molto gentile."
Tutti quanti osservarono il ragazzo, che si affrettò a spiegare.
"Astrid mi aveva detto che Iside non aveva dei vestiti invernali come si deve, e gliene ho cucito qualcuno. Che avete da guardarmi così?" esclamò.
La sorella sorrise e scosse la testa, avvicinandosi e abbracciandolo stretto, infine gli parlò all'orecchio.
Il biondo sembrò sorpreso, guardò Testa Bruta negli occhi e la abbracciò di nuovo, ridendo.
Risate che si trasformarono in lacrime di gioia. Sarebbe diventato presto zio!
Quella giornata era iniziata bene, ma si era conclusa anche meglio!
   
 
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