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Autore: WolfieIzzy    23/02/2017    1 recensioni
Aprile 1795. Eleanor Kenway è su una carrozza diretta a Parigi, dopo aver affrontato un viaggio partito quasi un mese prima da casa, in America. Vuole scoprire di più sulla sua famiglia. Vuole scoprire da dove viene. Vuole diventare un'Assassina come suo padre, Connor. In Francia la aspetta il suo destino, e il Maestro Arno Victor Dorian, che la addestrerà per farla diventare un'Assassina perfetta e con il quale combatterà per il futuro della Nazione. Ambientata dopo gli eventi di Assassin's Creed Unity.
NB: Questa storia cerca di essere il più possibile fedele sia ai fatti storici reali, che a quelli fittizi appartenenti alla storia di Assassin's Creed. Qualsiasi modifica apportata al "canone" storico reale e/o appartenente al mondo di AC è voluta ed è utile ai fini della storia. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arno Dorian, Napoleone Bonaparte, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi porse il braccio, e ci avviammo verso il cancello del palazzo, davanti al quale altre persone stavano lasciando l'invito. 

'Bonsoir, Monsieur et Madame. L'invito, prego.' disse l'uomo dalla parrucca grigia.

Arno glielo porse, e ci fece passare.

Ci dirigemmo verso l'entrata principale e al primo piano, dove si trovava la sala da ballo e dove venivano annunciati gli ospiti. 

Arno si guardava intorno con fare attento e sospettoso, mentre scrutava gli ospiti.

'È pieno di gente losca e membri dei Consigli della Convenzione.' mi disse a bassa voce.

Quando fu il momento di farci annunciare in sala, usò il nome che gli avevo proposto.

'Monsieur e Madame Peltier.' annunciò il goffo araldo, mentre io e Arno cercavamo di passare il più inosservati possibile, anche se dovetti coprire una risatina con il mio ventaglio al nostro ingresso. 

Mi guardai intorno: la sala da ballo era piena di persone che conversavano e danzavano.
 Iniziai a scrutare i volti, e ad allungare le orecchie, ma sembrava che non ci fossero commenti di particolare rilevanza, se non lamentele e paure per la situazione della Francia attuale, e guardando quella scena in effetti era comprensibile: per strada la gente moriva di fame o veniva ammazzata, e qui veniva messo in atto questo penoso ricevimento, il cui scopo mi sfuggiva. 

Presa dal nervosismo, mi feci versare un bicchiere di champagne.

'Il primo e l'ultimo.' disse Arno, guardandomi contrariato. 

Io roteai gli occhi e bevvi il dolce liquido, assaporandone il gusto fruttato. 
Mi sarebbe piaciuto averne ancora, ma all'improvviso Arno mi avvicinò a lui, nascondendomi con la sua figura. 

'Ho visto un mio vecchio conoscente. Dobbiamo spostarci.' disse e mi prese per mano, trascinandomi in uno dei corridoi paralleli dove c'erano molte meno persone. 

Ora avevamo la possibilità di poter girare più liberamente, e infatti trovammo qualcosa di interessante: una porta socchiusa, dalla quale, come avevo imparato recentemente, potevano saltare fuori informazioni succose.

'Coprimi.' dissi ad Arno, mentre cercavo una buona posizione per origliare.

C'erano delle voci maschili...
'Non può andare avanti così, Lagarde. Vi siete fatto ammazzare Carroll davanti agli occhi da degli Assassini, e non siete nemmeno riuscito a farli catturare. Noi abbiamo altre faccende da sbrigare, il popolo è instabile e volubile, e voi sprecate occasioni.'

Lagarde era lì dentro. Mi andò su il battito cardiaco.

'Le bande di malviventi che avevamo ingaggiato sono state quasi tutte decimate. Ora ditemi, cosa dovremmo fare?'

'Non lo so Poulain, non lo so. Siamo in netta minoranza nel Consiglio, ma non possiamo sgarrare di nuovo. Dobbiamo escogitare qualcos'altro per far rinascere l'Ordine.'

Io ero sconvolta, e quando alzai gli occhi vidi Arno che mi fissava incuriosito. 'Alors?' chiese a bassa voce. 

Io gli feci il segno che glielo avrei spiegato dopo, perchè stava arrivando qualcuno.

'Ah beh, guarda chi si rivede.' disse una voce dietro la sua schiena.

Arno si girò e vide l'uomo davanti a lui.

'Napoleone?' chiese a se stesso, incredulo.

'Quanto tempo è passato?' disse l'uomo, che non riuscivo a vedere: mi scostai immediatamente dalla porta, per guardarlo in viso.

Era... basso. Più basso di me di una decina di centimetri, di circa venti rispetto ad Arno, e magro. Vestito elegantemente in tenuta militare, giacca blu decorata da fregi dorati e coulottes bianche, teneva il tricorno nella mano destra. Notai subito gli occhi vispi e svegli, grigio-azzurri come i miei, e il naso allungato.

'Molto. Non c'è una stanza dove possiamo parlare?' chiese Arno.

Non avevo idea di chi fosse questo tizio...

Napoleone, se si chiamava così, mi guardò, poi guardò Arno, e ci fece segno di seguirlo. Disse all'uomo che lo accompagnava di aspettarlo fuori dalla porta di una stanza alla fine del corridoio, nella quale ci fece entrare.

'Sono felice di rivederti.' disse Napoleone, sedendosi al tavolo da pranzo al centro della sala. 'A dire la verità, volevo proprio cercarti.'

'Davvero?' disse Arno sedendosi al tavolo dal lato opposto. Mi sistemai vicino a lui.

'Certo che si, ma prima presentami questo bel fiore.' mi squadrò attentamente, e mi sorrise.

'Lei è...'

'Eleanor Kenway, Monsieur...' 

'Bonaparte. Ma chiamatemi pure Tenente, dato che di fatto è quello che sono. Piacere di conoscervi, Mademoiselle.'

'Il piacere è mio, Tenente Bonaparte.' 

'Fai carriera, amico mio.' commentò Arno.

'Così pare. Ma non sono nemmeno a metà del percorso. E tu, Arno? Come stai?'

Arno mi guardò e sorrise. 'Molto meglio, ultimamente.' 

Io abbassai lo sguardo cercando di nascondere il mio sorriso, probabilmente con le guance infiammate quanto lo era il mio stomaco. Se voleva mettermi in imbarazzo, ci stava riuscendo alla grande.

'Capisco. Ho sentito che sei stato riammesso nella Confraternita, dopo aver finalmente eliminato Germain. Congratulazioni, amico mio.'

'Ti ringrazio, davvero.' 

'Comunque quell'offerta per un tuo eventuale ingresso nell'esercito al mio fianco è ancora aperta.' disse.

'Grazie, Napoleone. Probabilmente se ti avessi incontrato un paio di mesi fa avrei accettato, ma... recentemente la Confraternita mi sta tenendo abbastanza occupato.'

'Si, ho sentito dell'omicidio di quel Carroll. Sei stato tu?'

'Sono stata io.' dissi, inserendomi in un modo che non avevo previsto nella conversazione.

'Ah, congratulazioni. Una rosa con le spine. Ottima scelta la tua compagna, Arno, lasciatelo dire.' commentò Napoleone divertito.

'È stata un'allieva ottima, ed è una compagna d'armi ancora migliore, lo ammetto.' disse. Era in vena di complimenti?

'Oh avanti, non elogiarmi così tanto che poi mi esalto.' dissi scherzando, e causai la reazione divertita di entrambi i miei interlocutori.

'Beh Arno, tornando alle faccende serie, ho una proposta per te... per voi. Per gli Assassini.'

'Sono tutt'orecchi.' 

'Sono ben consapevole che la vostra Confraternita sta avendo a che fare con dell'attività sospetta in città, Templare, lealista-estremista o filo monarchica che sia.'

'È la verità. Avete qualche informazione che potrebbe farci comodo, tenente?' chiesi io.

'Un'informazione, un consiglio, un avvertimento. Tutti e tre.' disse, e dopo aver visto le nostre facce incuriosite, andò avanti.
 
'Vorrei offrirvi una collaborazione. Arno, tu sai che io ho sempre sostenuto le attività della Confraternita, nonostante non ne faccia parte.' 

'È la verità. Ma che tipo di collaborazione?'

'Una collaborazione con l'esercito. Al momento non sono in campo con i miei soldati, ma il Governo si aspetta che io vada al confine occidentale alla fine di quest'estate. Hanno gli occhi puntati su di me, sperano di vedere i miei successi per poi sfruttarmi per la repressione qui in città.'

'E tu cosa hai intenzione di fare?'

'Ci sto riflettendo profondamente. Se vado al confine, potrei aumentare le possibilità di acquistare la loro fiducia, e ottenere successi militari. Ma ho bisogno di tenere sotto controllo la situazione qui in città, e con l'esercito non posso farlo. Ho bisogno del vostro aiuto.' disse, guardando Arno.

'Capisco. Ma il nostro aiuto per cosa, esattamente?' chiese lui.

'Volete impedire la rinascita dell'Ordine Templare, colpendoli dall'alto. Quello lo posso fare io. Voi dovrete aiutarmi colpendoli dal basso, nelle strade, dove hanno l'appoggio degli estremisti, dove è la loro vera forza. I Templari al Governo sono decisamente pochi, e li posso gestire io con le conoscenze che ho al Consiglio e alla Convenzione.'

'Quindi noi dovremmo colpire gli estremisti e i malviventi che i Templari usano per spaventare la popolazione.' dissi io.

'Esattamente, Mademoiselle.' rispose Napoleone.

'Non è un'idea malvagia.' commentò Arno. 'Agiremo come soldati contro l'"esercito" dei Templari, ovvero gli estremisti e i criminali.'

'Ho sempre saputo che eri un uomo perspicace, Arno.' disse Napoleone. Arno ridacchiò.

'Ne parlerò immediatamente con il Consiglio, e ti farò sapere.' ci alzammo tutti e tre, e ci dirigemmo verso la porta.

'Confido di rivederti fra due giorni a Versailles, al tramonto.' Napoleone strinse la mano ad Arno, e baciò la mia.

'Accompagna i signori alla loro carrozza, prima che qualcuno li veda.' disse al suo sottoposto, che ci scortò verso una scala nascosta che portava all'esterno.

'Grazie, Napoleone.' gli dissi io.

'Grazie a voi. Il vostro supporto è importante.' mi disse, e si avviò verso la sala da ballo, mentre Arno mi prese per mano.

Seguimmo il sottoposto di Napoleone fino alla nostra carrozza e tornammo verso Villa De la Serre, mentre un tremendo temporale estivo stava iniziando.
'Da quando conosci Napoleone?' chiesi ad Arno, mentre eravamo in viaggio.

'Da un paio d'anni. Ci siamo incontrati per caso negli appartamenti del Re, stavamo cercando entrambi qualcosa. Io delle lettere di Mirabeau, il mio vecchio Mentore, lui la chiave di un tempio dov'era nascosto un manufatto dei Precursori, anche se al tempo non me ne accorsi.'

'Un manufatto dei precursori?'

'Esatto. La Mela dell'Eden, per la precisione. È uno strumento con un potere incredibile, in grado di uccidere decine di uomini in un solo colpo. Ma se tenuto nelle mani sbagliate, può provocare dei danni irreparabili. Per questo sono arrivato al tempio in Franciade prima di lui, recuperato la Mela, e l'ho spedita in Egitto, dove sarebbe stata al sicuro.'

'E Napoleone ha saputo che ci sei arrivato tu per primo?'

'Ovviamente no. È stato accusato di diserzione e alto tradimento ed arrestato prima. Logicamente, se l'è cavata in pochi giorni, con la sua furbizia. È un alleato, certo, ma dobbiamo comunque essere cauti se trattiamo con lui.'

'Capisco. Ad occhio sembra molto sveglio e pragmatico.'

'Lo è.' ammise lui. 'È un uomo che sa quello che fa, e soprattutto che sa cosa vuole.'

Arrivati alla Villa fummo costretti a correre sotto la pioggia scrosciante per raggiungere l'entrata.

'Vuoi bagnarti tutto? Corri!' dissi ad Arno mentre attraversavo il giardino della Villa per ripararmi all'interno.

'E tu saresti un'Assassina che fa fuori tre uomini alla volta? Non dirmi che ti spaventano due gocce!' mi disse mentre cercava di prendermi, e quando ci riuscí mi bloccò e iniziò a mimare un ballo da sala sotto la pioggia che continuava a cadere senza sosta.

'Arno ti prego, odio la pioggia! E poi bagnerò tutto il vestito!'

'Oh avanti, signora Peltier, non vorrete negare un ballo a vostro marito!' mi avvicinò a lui e iniziò ad accennare un valzer in mezzo al giardino. 'Magari.' pensai.

'Faccio schifo a ballare, mi dispiace!' cercai di dissuaderlo, ma sembrava non mollare la presa, così mi arresi.

'Non è vero, basta seguire me. Guarda i miei piedi: uno, due, tre. Un, deux, trois.' mi feci guidare e scoprii che in effetti non facevo così pena.

'Ok, ora ci stiamo davvero inzuppando, andiamo. A chi arriva primo!'

'No, ti prego, non riesco a correre con questo vestito!' sbuffai e alzai la gonna che si era anche appesantita per colpa della pioggia, mentre Arno mi aveva già seminato alla grande.

*Angolo dell'autrice*

Salve belli! Allora, che ne pensate a proposito del modo in cui si sta sviluppando la storia? Vi annuncio che il personaggio di Napoleone avrà un ruolo molto, ma molto importante da qui fino alla fine della storia per i nostri Assassini. Che ne pensate del suo arrivo? Secondo voi si rivelerà un alleato degno di fiducia? 
Ci rivediamo al prossimo capitolo! Un bacio enorme <3
Izzy
  
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