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Autore: Angie02bts    26/02/2017    1 recensioni
Da un'odio profondo, ad amore.
Ma prima ci saranno molto conflitti!
(You x Taehyung)
(You x Jimin)
E anche...
(You x Jungkook)
Genere: Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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[Hoseok pov]
Mentre stavamo parlando seduti attorno ad un tavolo abbastanza grande, in modo da farci stare tutti, vedo tornare Jungkook dal bagno sorridendo.
Allora mi chiedo cosa sia successo.
Si siede vicino a me ed io gli chiedo sottovoce…
“Kookie dov’è nostra cugina?”
“In bagno penso”
Mi alzai e andai a controllare, solo che quando mi trovai davanti alla porta del bagno delle signore, sentii qualcuno piangere.
Cosi senza farmi vedere entrai e trovai Y/N che piangeva.
Chiusi la porta alle mie spalle e le corsi in contro.
La feci alzare e andammo nel retro del locale.
L’abbracciai e lei dopo un po’ si calmò.
“Piccola cosa succede?”
“N-niente”
“Non mentirmi”
“O-oppa ti prego”
“No, ora mi dici cosa succede?”
“Basta che non lo dici ai miei fratelli”
“Va bene”
“Jungkook mi vuole portare a letto, perché, ieri sera ha visto me e mio fratello Tae, andare a letto insieme, solo che eravamo ubriachi, quindi non eravamo consapevoli di ciò che stavamo facendo”
“Tu sei forte piccola, non devi scoraggiarti per questo, quando lo vuole fare gli tiri due sberle e vai via”
“Hobie il problema è che poi manda le foto che ha fatto a tutti, e sai come sarebbe la reazione di Yoongi e di Tae soprattutto”
“Si lo so”
“Senti, io torno a casa, è la cosa più logica da fare”
“Piccola non dire questo”
“Hoseok, ho deciso io torno a casa, questa sera”
“Vengo con te!”
“No!! Tu ti devi riposare, tu non dire niente!”
“Sei sicura?”
“Si!”
Lei a un certo punto legò le sue braccia intorno al mio collo, ed io attorno alla sua vita.
Unii le nostre in un bacio pieno di amore e poi mi disse…
“Grazie oppa”
“Lo sai che farei di tutto per te”
Mi baciò di nuovo e poi tornammo dagli altri.
Alla sera siamo tutti pronti in sala e l’unica che mancava era mia cugina, così mi allontano con la scusa di aver dimenticato il cellulare in camera.
Quando arrivo davanti alla porta della stanza di Y/N busso e quando lei mi apre mi sorride.
“Entra pure”
Chiude la porta e poi vedo la sua valigia sopra al letto matrimoniale.
“Sei decisa allora”
“Si oppa”
“Va bene, ma come torni a casa?”
“Ho chiamato un taxi che mi verrà a prendere”
“Ok!”
“Ti posso dare una mano in qualcosa?”
“Si mi prendi le mutande dal comodino?”
“Si”
Le presi tutte e poi gliele porsi.
Quando fu pronta la valigia scendemmo e tutti ci vennero in contro.
Cominciammo a mangiare ed ogni tanto Namjoon faceva delle battute e noi cominciavamo a ridere.
Ad un certo punto Y/N scompare e vedo dalla finestra che sta salendo in un taxi.
La saluto con la mano e torno dagli altri.
Non si accorgono nemmeno della sua assenza.
 
[Y/N pov]
Verso le tre di notte, arrivai a casa mia.
Non avevo nemmeno avvisato i miei genitori che ero tornata a casa.
Pago il signore, che mi ha accompagnato, e poi con la valigia appresso entro nel mio appartamento.
Kookie, il mio cagnolino, era ancora dai miei.
Mi cambio e mi strucco per poi mettermi a letto.
Il mio cellulare per tutta le sera non ha mai squillato.
-Meglio cosi!-Pensai.
Al mattino però fui svegliata da lui.
Guardai lo schermo e vidi che era mio fratello.
Non risposi semplicemente e poi feci i lavori di casa.
Alla sera qualcuno bussò.
Così andai ad aprire e trovai due persone armate, vestite in nero.
Entrano in casa e mi bendano per poi legarmi i polsi dietro la schiena.
Sento che entriamo in un camioncino e dopo un po’ mi fanno salire su un aereo.
Passate due ore di viaggio mi fanno scendere e mi tolgono la benda dagli occhi ed entriamo in un luogo molto brutto.
Uno di loro mi porta dentro e mi butta letteralmente dentro ad una cella.
Poi chiude la porta ed io rimango li al buio e al freddo.
Tre ore dopo circa, entra un ragazzo e mi fa alzare per poi trascinarmi da qualche parte, che si rivelò una stanza buia.
Ad un certo punto si aprirono le luci e vidi che era una stanza per le torture.
“Cosa volete da me?!”
“Stai zitta!!”
Mi butta contro un palo di legno e mi legano di nuovo i polsi solo con delle catene di metallo, situate sopra al grande palo di legno in ebano.
Ad un certo punto cominciano a frustarmi e a torturarmi con dei veleni non letali.
Quando finirono mi slegarono e mi riportarono alla cella, non riuscivo nemmeno a stare in piedi dal troppo dolore.
Passarono gli anni ed io non capivo ancora il perché mi avessero portato in quel luogo tremendo.
Era il giorno del mio compleanno ed ero distesa sulla tavola in legno che mi doveva fare da letto.
Entra in stanza il capo di tutta la struttura e mi dice…
“Tu sei sempre stata ubbidiente a tutto quello che ti dicevamo però sai…non possiamo lasciare tracce di ciò che facciamo alle ragazze solo per il loro sangue, quindi dovrai morire, ma ci devo ancora pensare, quindi avrai il doppio delle frustate e cosi forse morirai e non dovrò più pensare a te”
Io comincio a piangere e mi vengono in mente i miei fratelli e la mia famiglia.
Continuo a piangere e i giorni successivi furono l’inferno per me.
Ed un sera pensai ad alta voce…
“Dio perché non metti fine alla mia vita miserabile?”
La sera prima del giorno stabilito della mia morte entra in stanza la guardia che mi frusta di solito e mi si avvicina, per poi tirare fuori un coltello e cominciarmi a tagliare la pelle sulle gambe e sullo stomaco.
Quando finii continuavo a tremare.
In quelle condizioni sembravo un cadavere ambulante, perché ero calata di 14 kili.
Dai 64 che ero ai 50 che ora sono.
Ad un certo punto la porta della mia cella viene aperta ed entrano due ragazzi.
Uno di loro mi viene in contro e nel buio non riuscivo a capire chi fosse, però quando accesero una torcia vidi chi erano.
Taehyung e Jimin.
Mio fratello mi si avvicina di più e mi accarezza i capelli.
“Come ti hanno ridotto?”
“Sto bene oppa”
“Tae, sbrigati ci potrebbero scoprire se restiamo qua ancora di più”
“Va bene, baby riesci a camminare?”
“S-si”
Mi alzo con molta fatica ed usciamo.
Jimin mi prende in braccio e con più velocità arriviamo in un camion in cui è diretto a casa, perché dentro ci trovo tutti gli altri miei cugini.
Solo che appena mi siedo svengo sul colpo.
Quando mi sveglio eravamo davanti ad una casa mai vista prima.
Taehyung, mi prende in braccio a modo di sposa e mi porta dentro.
Mi stende in un lettino e Jin mi cura le ferite più gravi.
Poi riuscendo a reggermi in piedi mi portano in una camera.
Tutti mi salutano e l’unico che rimane è Taehyung.
“Oppa”
“Baby mi sei mancata moltissimo”
“Anche tu”
“Ora come ti senti?”
“Un po’ meglio, sei cambiato moltissimo”
“Hehe, sono cambiate parecchie cose da quando sei scomparsa”
“Cosa?”
“Beh ognuno di noi è sposato, e i nostri genitori non ci sono più, sono morti in un incidente stradale”
“Mi fa piacere che tu abbiamo famiglia”
 “Ti lascio riposare”
“Oppa puoi stare qua con me?”
“Va bene”
Mi mostra il suo sorriso quadrato e si mette a gambe incrociate vicino a me.
Gli prendo la mano e vedo che la mia è ossa rispetto alla sua.
Ad un tratto non respiro più e comincio a tossire.
Lui chiama Jin che mi fa ingoiare una pastiglia e dice…
“Ha in corpo un veleno che la sta facendo morire”
“Riesci a levarlo?”
“Ci provo”
“Tranquilla piccola…riusciremo a passare anche questa”
“O-oppa”
Jin mi fa bere qualcosa che mi fa vomitare.
Quando finisco mi stendo di nuovo vicino a Taehyung e lui mi dice...
“Ora vado da mia moglie ci vediamo dopo sorellina”
“Oppa, non voglio farti soffrire ancora ma preferirei andare a vivere da sola, stare qua mi sentirei solo a disagio, per favore”
“Ti ho appena ritrovato ed ora te ne vuoi andare da me di nuovo”
“Tae lo faccio soprattutto per te, ti prego, non farmi restare qua, io voglio continuare a vivere ma non qua”
“V-va bene, le chiavi del tuo vecchio appartamento”
Me le butta sopra al letto ed io le afferro.
“Grazie oppa”
Lui se ne va ed io dopo tre giorni prendo una macchina che avevano e saluto tutti con la mano e me ne vado.
Appena arrivo entro e vedo tutte le cose rotte.
Comincio a sistemare le cose essenziali e dopo un po’ sento il campanello suonare e trovo Hoseok con una donna e due bambini.
Gli faccio entrare e gli saluto.
Lui mi abbraccia ma io lo respingo.
“Scusa Hobie oppa ma non voglio”
“Che ti è successo?”
“Preferirei stare da sola, non voglio disturbare la vostra nuova vita”
“Zia!! Ti prego torna con noi, appa ci ha raccontato moltissimo su di te, noi voglio giocare con te!”
“Piccolo mi spiace ma questo non è possibile”
“Zia ti prego!”
La bambina si aggrappa a me e comincia a piangere io la prendo in braccio anche se con un po’ di fatica e la consolo.
Dopo poco entrano in casa di nuovo due ragazzi tra cui uno il capo di dove ero torturata.
Puntano la pistola verso Hobie e stava per sparare, io metto giù sua figlia e mi metto davanti a lui, per questo prendo io il proiettile in pieno petto e cado a terra.
“Y/N!!”
Urla mio cugino.
“Missione compiuta, lei è morta!”
Dice il mio ex capo e se ne va.
Io continuo a tremare e dopo un po’ chiudo gli occhi.



Scusatemi se ci sono errori grammaticali, vi volevo informare che sto già scrivendo il decimo capitolo.
Penso che lo posterò oggi.
Non lo so, comunque volevo ringraziare tutte/i quelle/i che leggono le mie storie.
   
 
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