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Autore: LunariaScrittrice    28/02/2017    0 recensioni
Si riprende dal punto in cui Yami (Atem) lascia a Yugi il suo destino, però Yugi non vuole lasciarlo quindi crede che il puzzle del millenio che deruba dalla sacra pietra, possa auitarlo.
Atem inizia a sognare Yugi a vederlo nel suo mondo e Yugi vede egli nei suoi sogni.
Il Faraone infine si dice che non è possibile perchè se fosse significherebbe che Yugi avrebbe accesso al potere delle ombre e così radicare la sua natura.
ATTENZIONE: tutti i fatti inerenti al gioco delle ombre, e conseguenze sono nventat ma ispirati all' anime.
Alcuni punti sono alterati, ma i personaggi li terrò Ic.
Alcuni fatti riportati su Atem sono presi dalla Session 0!
Ciao a tutti, questa è la mia primissima storia su questo anime che mi ha affascinata da sempre.
Questa storia è un mezzo Yaoi, Het.
ci sono dei triangoli amorosi e situazioni nello stile piccoli problemi di cuore, quindi sopportate che comunue oltre la dolcezza c'è il mistero.
Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate, quindi commentate ^o^
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Nuovo personaggio, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Yuugi Mouto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'anime gemelle'
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Capitolo 2

personaggi principali: Yugi, Atem
Personaggi secondari: Amyl
comparse: Anzu
genere: mistero, sospance, azione, romantico, introspettivo.

 


Era solo la mia immaginazione?

Il santuario è stato il nostro  rito di battaglia, lo sai ci speravo che ti battessi ma non potevo darti favoritismi , rri un duellante contro me, dovevo sfoderare ogni carta che ho pensato di mettere nel mio Deck.
Tu sei il solito nanetto, m' intenerisce troppo la tua voce così acuta al contrario della mia possente, inoltre tu sei cosi bianco mentre io di carnagione più scura, formiamo il cioccolato insieme non credi?
Ti ho posto contro le divinità egizie ma sapevo che le avresti battute, del resto ti conosco, e so quanto sei migliorato in strategia.
Mi osservavi sempre quando giocavo vero?
Io ti ho risposto ponendoti altri problemi ma tu in un modo o nell' altro sei riuscito a battermi aggiudicandoti il titolo di " Re dei giochi " e non grazie a me, ma a te.
 mi hai reso fiero di te ma anche triste.

Avevo il cuore che non trovava più pace , se non fosse per il mio temperamento fiero avrei io pianto, avrei io deciso di fermarmi, ma non l'ho fatto, era per il tuo bene Aibou, dovevi crescere allontanarti da me, perché a me del raggiungere la pace non mi interessava, avrei vissuto la tua esistenza con te piuttosto che lasciarti andare ma ormai la porta era aperta, e quando ho visto la mia famiglia pronta ad accogliermi ho iniziato a camminare e tu non mi fermavi.

In certi momenti desiderai abbracciati dirti anche la verità che ho faticato a nasconderti ovvero il mio amore per te, ma come ho compreso, tu ami Anzu giusto?
Ed è anche per questo motivo che me ne vado in modo da non tenermi lontano dalla tua vita.

Sai quando mi sono innamorato?
Era successo quando hai attivato il puzzle: io ero te e tu me, ma ero innamorato del tuo animo, e
con il passare del tempo sei riuscito a cambiarmi, da spietato faraone ribelle che giocava con la magia delle ombre tu mi hai dato quella che chiamano pietà, imparai a non sanzionare più, imparai l'amicizia e il sacrificio, quante volte mi hai salvato per sacrificare la tua anima? Sempre.
Mi hai conquistato, e anche se sei un maschietto non ti darei differenze , io amo il tuo spirito non il tuo corpo, ma tu Aibou se lo sapessi come reagiresti?
Mi allontaneresti o mi accetteresti?
Sono domande che vorrei sapere e che mai ho avuto il coraggio di portele.
La porta si chiude, tu piangi ed io chiudo gli occhi rassegnato, ed infine il silenzio totale in quel posto bianco, casto dove conosco i miei antenati, la mia famiglia, e parlo con mia madre e non smetto di narrarti, ho bisogno di parlare di te, di ricordarti, ma devo lasciarti vivere, sono sicuro che tu mi dimenticherai e che quest' amore é a senso unico.

Sarò felice per te, almeno finché non morirai e allora portò dirti la verità.
 Prima che la porta si chiudesse mormorai " Aspetto il tuo trapasso. "
ma non potevo dirlo, non ti avrei mai perdonato se tu ti fossi suicidato quando hai tutta la tua vita davanti.
Quando mi rilasso tranquillo dormo un po' accanto a mia madre che mai ho potuto conoscere a causa della sua morte e lei ora mi coccola con sguardo gentile canticchiandomi una ninna nanna cosi da cullarmi nel mio dolce sonno.
Benché sia cosi tranquillo c'e una parte della mia stessa anima che si tormenta, rimpiange e questo viene avvertito da chi mi circonda perché qui si dovrebbe vivere senza rimpianti.

Ho aspettato 3000 anni per questo momento eppure mi sento incompleto.

Mentre dormo sogno il mio dolce Aibou immaginandolo vicino a me , ma la realtà è diversa e benché questo mondo sia l'emblema del piacere e tranquillità non riesco a a stare calmo.
Il mio cuore lo esige, è inutile girarsi attorno, io sono tormentato ma non dal passato ma da lui.
Quanto tempo sta passando?
Mesi? Anni? Non lo so...
Il tempo qui è cosi indefinito che non c'é la vecchiaia.
Non esiste la durata, si perdura qui e basta.
Mesi, giorni, o un attimo forse sono passati? Ma qualcuno vedo vagare verso l'ignoto, stranamente non lo riconosco, è così sfumato e quella nebbia che lo avvolge non aiuta per niente.
Lascio un attimo stare la mia amica che è l'antenata della maga nera e seguo quella sagoma.
Un po' d'insicurezza mi sopraffa.
Ma cosa ci f uno spirito cosi tormentato nel mondo degli Dei?
Oh Ra, ma sta piangendo?
Proprio non lo capisco, non sembra nemmeno della mia stirpe quindi come può essere là se non nel luogo della gente comune morta?
Curioso mi avvicino, e sento solo un nome che solo una persona conosce ed è Yugi cioè il mio Aibou, ma cosa ci fa in un posto simile?
Tremo..
Non può essersi suicidato, non può e perché per me?
Forse sogno ancora?
Il mio desiderio di vederlo è così potente da darmi le allucinazioni?

Rimango ad osservarlo, Lui non si accorge che sono dietro lui e lo sento sempre più che mi chiama in un pianto disperato, facendomi battere l'anima.
Lui sta così male senza me?
No, questo è impossibile, lui vive la sua vita con la sua ragazza, crto non si sono dichierati ma lo so da sempre che l'ama, e ora può averla, no?
Allora cosa c'è di sbagliato?
Mi convinco che sia tutto un sogno, uno strano sogno...

Deve essere così figuriamoci se lui per me piange o si amazza, però voglio toccarlo e cosi gli metto una mano sulla spalla ma in quell' istante prima che i nostri occhi si scontrino lui svanisce e questo provoca in me una spaccatura.

Ma perché allora sognavo... non c'era?
Mi diedi un pizzicotto sulla faccia per poi toccare la fronte con la mano colma di gioielli d'oro .
Che patetico, sono cosi innamorato... ma perché non trovo pace?

No non posso avere pace senza lui, senza sentire la sua voce dolciastra e acuta, senza vedere i suoi occhioni lilla, senza vedere il suo viso da bambino indifeso che pare che il tempo non tocchi mai.

Corro dai miei parenti, loro si chiedono già da tempo cosa mi tormenti ma non ho mai risposto, ma stavolta il desiderio è cosi prorompente che se non ne parlo a qualcuno rischio di esplodere perché sono pieno di sentimenti , e me ne accorgo sempre più io ho un cuore anche se non ho corpo io ho sentimenti. Volontà, desideri.

« Io credo di aver visto Aibo, ehm, Yugi tutto solo verso il nulla, ma è immaginazione? »
Mio padre chiede.« Figliolo è da tempo che volevo chiedertelo, ma ti tormenta qualcosa? ,»
Io non voglio rispondere ma forse dovrei dopotutto lo noto che sono preoccupati per me. « C'e un ragazzo che credo, no anzi no, sono innamorato di lui ma l'ho lasciato, per farlo vivere nella sua vita , tuttavia me ne pento, mi pento di non avergli nemmeno detto come stanno le cose, di essermi fatto passare per amico quando ero da sempre cotto di lui, da sempre lo proteggo, è stato il volto che ho visto al mio risveglio, mi ha tenuto con sé nonostante fossi maligno. Io usavo il suo corpo per soddisfare i suoi desideri. E non nego lui è preso da una sua amica del cuore, me ne sono sempre accorto ma mai ci ho badato, mi dicevo che dovevo solo renderlo felice, ma con il tempo mi ha trasmesso la passione di un gioco, degli amici su cui contare, quel ragazzo si è persino sacrificato per me per non farmi manovrare...
Ecco si sono tormentato, se prima cercavo il mio passato ora rivoglio il suo presente...
Non so quanto tempo sia passato, ma sto impazzendo o cosa?
Vedo Aibou piangere chiamarmi e... Assurdo, no? -
Seth l'antenato di Seto mormora incrociando le braccia.
« Non c'e modo per tornare dai vivi a meno che non ci sia un collegamento tra te e lui ma tramite ciò che vi univa. »
Quella notizia mi fa capire che non lo vedrò piu. « Beh. L'unico era il puzzle del millenio, ma dubito fortemente che lui sia stato così incosciente da portarlo dietro, provocherebbe il risveglio del gioco delle ombre nella sua anima, dubito che i guardiani l'abbiano permesso.. »
Mia madre chiede preoccupata. « Sei sicuro di averlo visto?
Insomma se fosse dovrebbe essere morto, ma come ha fatto a raggiungere questo luogo protteto dagli Dei? »
A questo quesito non so cosa dire, e mi convinco sempre più che era solo la mia immaginzione quindi chiedo. « Non posso vederlo in nessun modo? »
La donna ci riflette su. « Si potrebbe se lui avesse con sé un oggetto magico, ma gli oggetti del millenio sono andati perduti, e sono stati riposti nel loro luogo d'origine. »
A questo lo credo anche io. « Quindi dato che la magia è ormai sigillata non posso avere modi per tornare giusto? »
Tutti annuiscono con dispiacere e io abbasso le pupille digrignando i denti ma resto a tono freddo. «  Se nel caso il destino portasse qualcuno alla scoperta del puzzle del millennio cosa accadrebbe? »
Qui mio padre entra in argomento. « Non essendo il proprietario non può attingere al suo potere. »
E le mie speranze si spengono. « Solo Yugi potrebbe risvegliarla, ma come potrebbe, lui non ha conoscenze. »
La donna spiega. « beh, il puzzle non perde il suo potere solo si disattiva, ora non ha un' anima imprigionata tuttavia potrebbe a contatto con chi lo ha costruito usare la sua magia, ma sarebbe un disastro perché la sua anima entrerebbe in contatto con le forze oscure, e se lui non è abbastanza forte potrebbe usarlo per fare del male, e sanzionare.»
Atem resta ad occhi scioccati, di suo sa cosa è quel potere l'ho utilizzato spesso, ed è qualcosa che fa nascere proprio la spietatezza, sopratutto se si è susseguiti dalla rabbia. « No, non credo che lui possa avere il puzzle. »
La madre continua spiegando. « La condizione è questa per tornare, riavere di nuovo uno scopo cioè sigillare le forze delle ombre. »
Ed una piccola parte del mio animo sta sperando che Yugi abbia davvero con se il mio puzzle.

Non devo sperarci, ma sarebbe la chiave per tornare, però rischia molto, non sarebbe lui se perdesse la sua innocenza, io ero spietato per quel ragazzo ho persino rinchiuso le persone nel gioco delle ombre, per ogni suo desiderio io ho sempre sanzionato chi lo feriva.
Ma se lui non ha il puzzle come ha fatto ad arrivare fn qui?
E se fosse stato  un sogno?
 Però averlo rivisto anche solo per quei capelli a punta mi ha placato l'animo, chissà che combina ora…

_________________________________________

Passa la ricreazione, Amyl si è data da fare per sminuirmi difronte ai miei amici.
« Ehi, ciao, incredibile siete amici di questo nano? »

La fulmino con gli occhi, decisamente mi sta stancando, ma trattengo ogni frase per la sua clamorosa sconfitta.

Non l'ha capito che ho vinto un campionato, che batto Seto Kaiba, e cosa più bella non sa nulla del Dual monster, e benché sia scorretto ho deciso che sarà là che lei inizierà a rispettarmi, per cui ora faccio solo sguardi annoiati, però poi questa  mi tocca i capelli dicendo.
« Ma sapete assomiglia tanto a quel campione in carica, è suo fan? »

I miei amici rimangono stralunati, cioè lei sta prendendo in giro un ragazzo senza sapere chi sia?
Anzu tuttavia arrossisce ma di gelosia, eccome se è gelosa. « Ehi tu smorfiosa, lascia stare i capelli di Yugi!  »

io rispondo con un sorriso. « Ah, tranquilla, non mi da fastidio… »
E ancora mi stupisco per come stia mentendo, ma i miei sentimenti sempre più iniziano a traboccare specie quando Amyl a detta sua mia amica mi dice.
« Cosa si chiama Yugi? No, non può essere il campione, lui era così alto e bello da morire.»

Anzu se la prende che digrigna i denti. - Ma come si permette?! Io la strangolo. -

io invece chiedo. « Lui è così carino? » e una strana rabbia mi assale.

« Certo, ha occhi così arguti, insomma non lo conosci , era in televisione? » Risponde Amyl arrossendo un po', ed io assumo sempre più un volto contrariato.

Ok, Atem è bello non lo nego, ma occorre fantasticarci?! Ma Che razza di ragazza è?
Anzu ha molto più riguardo, io non la capisco questa, ma come s permette poi a dire che non sono Yugi, siamo identici cambia solo l'altezza e gli occhi…
Devo calmarmi presto la umilierò e a quel punto smetterà d'infastidirmi.

Lo penso con un lieve ghigno ed occhi un po' divertiti.
Non mi reputo cattivo ma una lezione bisogna darla a una così no?

Jonouchi intanto tenta di calmarla. « Ehi stai attenta a cosa dici quei due erano… »
Ma non lo faccio parlare più di tanto perché dico con un sorriso falso. « Già, lui era forte… ah, vado in bagno eh… »
E corro via ma piuttosto che andare in bagno corro verso il terrazzo per poi fermarmi non capendo perché sia così infuriato, cosa può  importarmi a me se Atem piace, se mi supera in altezza, o bravura? Nulla no?

L'ho battuto quindi non mi sento inferiore, allora cosa è che mi ha infastidito?

Non ci arrivo che è proprio il come sia stato osservato da una perfetta sconosciuta; per carità so che le fan ne ha, ma affrontarla così a faccia mi lascia della rabbia come se fosse stato toccato qualcosa di inviolato, proibito, qualcosa che solo io posso sfiorare…

 Ma che cosa mi sta accadendo? Me la prendo per una fan mia?!
 No fan di Atem, l'ha praticamente descritto ci mancava dirgli che era egiziano di carnagione scura e l'avrebbe descritto.

 Devo calmarmi, non posso farmi mettere i piedi in testa da una ragazza, mio Dio sembra la coppia di Jonouchi ancora prima di essermi amico, ma stavolta è diverso lei è mia amica?

Ma un' amica non mi ferirebbe così no?
Per di più prima in classe mi aveva chiesto un' uscita ma ha usato “Appuntamento? “
 e poi perché mi toccava i capelli?
A malapena al mio altro me lo lasciavo fare o Jonouchi ma loro li conosco, questa no.

Intanto dietro di me si sentono dei passi, io mi volto, ed il vento soffia contro me mostrandomi Anzu.
« Yugi, perché non gli dici chi sei? Quella ti sminuisce, ma tu hai tanto valore e lo sai no? »

Io le rispondo con il sorriso. « Potrò sembrarti debole, ma fidati dopo la partita smetterà di parlarmi con quell' arroganza. »

Lei si avvicina a me e mi sorride. « Lo sai anche se hai gli occhi innocenti, altezza bassa sembri certe volte forte quanto il tuo alterego. »

Questa frase mi rincuora e allo stesso tempo mi ferisce.
« Voleva che io mi preparassi ad affrontare le avversità no? È normale che sia cambiato! »

Anzu prende il suo cestino, si siede su un muretto e inizia a mangiare invitandomi a provare i suoi piatti e lei in cucina se la cava bene. « Però a te non manca? A me sì… »

Io digerisco il boccone esprimendo a tono leggero. « N-Non pensarci, è stata la sua scelta, dobbiamo rispettarla. »

Quello che io non riesco a fare, e continuo. « Ormai è trapassato,, si va avanti. »

 Ma perché non gli dico che sto male? Sto diventando un accumulo di bugie e Anzu ci crede?

« Beato te che non ami, a me lui piaceva, anche se aveva il tuo corpo… Secondo te sbaglio? »

Per anzu provo dispiacere ma non proprio rabbia anche se l'idea che lui non l'abbia mai pensata in quel senso mi rende sollevato.

« Ma lui è un fantasma no?
Certo è stato nel mio corpo, ma era uno spirito incatenato dal puzzle, adesso lui è felice con i suoi avi; dobbiamo pensarla così. »

Bugiardo, quanto mento, quanto sto tentando di far scordare ad Anzu lui?

« Lo so, ma se per me è difficile per te che eri come la sua anima gemella non ti senti incapace di accettare la separazione? »
Si mette le mani sulle ginocchia, nasconde il viso su esse ammettendo. « Quel giorno quando tu sei uscito per ultimo dal santuario cosa volevi fare? »

Io mi zittisco, e nei miei occhi si può leggere il mio reato, ma forse Anzu potrebbe capirmi no?

No, e se poi me lo rubasse? Il puzzle è mio, lui è solo mio…

Arrossisco a quel pensiero svoltando o sguardo.
 « Te l'ho detto ero inciampato, e poi cosa pensi che potessi fare? Stava crollando tutto… »

Lei mi guarda scettica per poi sorridere. « Giusto, che cosa pensavo… beh, Aspetto di vederti alla partita e di umiliare quella smorfiosa, però stai attento a lei va bene? »

Mi chiedo perché debba starci attento. « Ma sì, tranquilla cosa vuoi che succeda? »

Lei mi guarda profondamente. « Non vorrei che una volta scoperto che tu se proprio Yugi Muto lei si appiccicsse a te ancora di più. »

Io svolazzo una mano. « Ma cosa dici, quella è solo presa dall' immagine dell' mio altro me stesso, l'ha detto no? Alto, occhi sottili, insomma a me mi vede come un microbo. » E ridacchio cercando di non pensare alla fitta a parlare del mio ex alterego.

Anzu non si accorge delle ombre del mio cuore,e se ne va portando dietro il suo pranzo. « Torno in classe, ciao. »

Pure io vado verso la mia classe ormai tornato sereno, parlare con Anzu ha un suo effetto rilassante.

Raggiungo il mio banco e oltre ai ragazzi della classe che tentano di stringere amicizia con me mi ritrovo Amyl che dice. « Ehi Yugi, perché sei scappato da me? »

 E adesso pure mi stalkera?  
« Sono andato in bagno. »

« Bugiardo, Jenouchi non ti trovava più, e poi Anzu mi ha detto che ti parlava, ma insomma mi eviti o cosa? » dice con rabbia, facendomi un po' irritare.

 « In verità non capisco perché t'importi dove vado? »

« Siamo amici, mi ero preoccupata. »

Io proprio non la capisco, ma le ragazze sono svitate? -
« E perchè? »

« Che ne so, tu sei strano, ti metti a ridere falsamente, hai occhi che non hanno vita, insomma non vorrei che ti ammazzassi. »

 Quei particolari a me sconvolgono. « Io non sono depresso! »

« Quando ti ho visto lo sembravi, chiamalo sesto senso! »

« E ti sbagli! Perché dovrei essere depresso? Sono felice: ho una famiglia che mi ama degli amici fantastici e… » e un ragazzo che tengo più di tutti ma non l'ho più e così ritorno a far silenzio

mentre lei chiede. « Lo vedi, hai un problema, è da tutto il giorno che noto questo, allora tento di disrarti, magari ti diverti. »

Io Non l'ascolto proprio ritorno nei miei pensieri.

Se ne accorge persino una ragazza che sono triste, allora come mai Anzu mi ha detto che sono forte? Doveva essere il contrario no ? -

Fortunatamente la lezione inizia e così Amyl non mi importuna più anche se io per tutta la lezione non faccio altro che disegnare me, l'oggetto millenario e Atem per poi metterci dei cuori solo come simbolo di amicizia mica amore, perché io sono innamorato di lui? Non lo capisco ma indubbiamente questi sentimenti qualcosa significano.

Intanto Amyl mi osserva, lei sta a fianco al mio banco e mi bissbiglia. « Che cosa è quella piramide? »
E rispondo. « Eh?! Ma adesso mi controlli cosa faccio, la vuoi smettere? »

Metto l'astuccio ai limiti del banco e coloro gli spazi bianchi. - Ma perché sono così sfigato, insomma chiedo tranquillità possibile che non ne arrivi?! - poi guardo fuori dalla finestra pensando.

 Atem è morto no, è in un regno degli spiriti, forse potrei vederlo se morissi?

Sbatto le palpebre a quella idea malsana e mi tiro manate sulla faccia.

 No, no, ma cosa penso, sto impazzendo?! Non posso seriamente desiderare di morire per vederlo!

 Sempre più mi accorgo di avere atteggiamenti strani che ad Amyl non passano inosservati, infatti a fine lezione mi chiede. « Ehi depresso cronico, sei pronto alla battaglia? »

Io prendo il mio deck. « Mmh, certo… »
Stranamente dopo quel pensiero mi sento leggermente nauseato e indeciso, alla fine se fosse possibile avrei risolto il mio tormento…

Arriviamo in palestra, c'è un sacco di gente a tifare il mio nome lasciando Amyle interdetta che si chiede come mai io abbia così tanti fan, ma non rispondo solo mi metto in posizione e così lei mentre dico. « Essendo appena nuova ti concedo la prima mossa. »  e mescolo il deck così lo fa lei poi iniziamo la sfida.

Lei in campo mette un mostro oscurità un po' debole e posiziona una carta coperta dopodiché passa la mia mano.

« Molto bene, pesco! » Guardo la carta e la unisco alle altre per poi pensare a una combo strategica. « Posizione un mostro in posizione d'attacco e metto due carte coperte, a te la mossa. »

Chissà come agirà, essendo nuov potrebbe fare molti errori, ma questa è la mia rivincita quindi m'impegnrò a fondo.

Intanto Anzu urla. « Forza Yugi fagli vedere a quell' antipatica di che pasta sei fatto! »

Gli incitamenti dei miei amici mi riportano alla mente tantissimi momenti passati e intanto Amyl passa all' attacco così io attivo una carta trappola che annulla l'attacco.

Poi lei in difficoltà passa a me il turno e così sacrifico il mio mostro per giocare la maga nera e passo subito all' attacco, ma lei mi ferma usando una carta magia che riflette il danno a me.
« Wow, ma allora sei brava. »

Amyl esprime. « Ho solo fortuna… ora tocca a me! »
 Prende una carta che cambia il terreno in oscurità, così i suoi mostri guadagnano punti d'attacco e difesa, poi posiziona il suo mostro in posizione di difesa mentre l'altro viene sacrificato per fare spazio a un mostro oscurità che pare non essere forte ma lei attiva la sua carta magia che aumenta l'attacco del suo mostro quindi va contro la mia maga nera e viene distrutta lasciandomi senza parole.

La mia maga? Altro che novellina, questa ci da dentro… Non posso perdere, ne va della mia reputazione, stanno pure filmando tutti. Cuore delle carte guidami.

Pesco una carta , riesco  a usare una carta magia che aumenta il suo attacco di mille sacrificando i miei life point poi  vedendo che lei usa una carta trappola io l'annullo con un' altra riuscendo a prendere il suo mostro togliendole i primi life point, poi posiziono una carta coperto e le passo il turno.

L'altra pesca la sua carta, non ne trova di granché ma comunque posiziona i suoi mostri in   difesa

e questo mi fa riflettere.

 Ha due mostri perché portarli in difesa? Non credo che non abbia carte per poter contrastare i miei mostri, però c'è quella carta coperta, potrebbe essere una trappola oppure magia? Non posso sapere il suo gioco, però forse posso batterla in una combo se solo pescassi quella carta… Devo vincere anche per me stesso..

Intanto Anzu dice a Jonouchi. « Quella ragaza è brava, non pensavo… »
 Seriamente non sa chi è Yugi? No non ci credo, altrimenti perché starle così appresso? -
 
intanto io pesco la carta magia che attivo subito per pescare più carte sperando di avere ciò che mi
serve e fortunatamente come sempre appare, quindi l'attivo subito, ricevo così la mia carta andata al cimitero poi la metto in campo facendo tornare la giovane maga nera ed infine attivo una carta che  preleva i punti d'attacco di uno dei mostri avversari a mia scelta e li porto sulla maga nera  poi attivo una seconda carta che cambia i mostri dell' avversario da difesa a attacco e così riesco a vincere la partita dopo averla attaccata con i miei due mostri.

Amyl rimane senza parole, seriamente ha perso? Non ci crede, non vuole crederci ma soprattuto inizia a pensare che forse io sono quel campione che lei tanto ammira e così chiede.
 « Non è che tu sei Quel Yugi che ha vinto contro Kaiba? »

A questo punto ammetto. « Sì sono io, piacere, finalmente sai chi sono. »

E lei mi chiede abbassando lo sguardo tremando giusto perché moltissimi la stanno guardando. « E tu non me lo hai detto per ferirmi? »

Da ammettere vederla in quella posizione così da perdente mi fa tenerezza e dispiacere ma se ripenso a come mi ha trattato per queste ore dico che se lo meritava.
« Non è colpa mia se sfidi le persone senza conoscerle, io ti ho detto che ne ho sentito parlare non che non ci sapessi giocare…Non era mia intenzione batterti o farti vergognare ma tu esageri, nemmeno Jonouchi mi chiamava in quel modo, forse per te è carino, ma per me è fastidioso! »

La ragazza rimane proprio sconvolta, avere un rimprovero proprio da chi stima per lei è un duro colpo tuttavia lei è molto orgogliosa, non vuole ammettere i suoi sbagli benché li sappia. « E tu potevi avvisarmi, io volevo solo distrarti! »

E qui chiedo. « Ma da cosa?! »

« Dal tuo mondo dei sogni! Ti ho visto sei entrato in classe e ti sei isolato, io ho passato quel momento quindi volevo solo aiutarti! »  non  vuole dire della sua vita passata alle elementari di come era emarginata.

« Ti sbagli, io sono un tipo sociavole, ho degli amici sinceri mi bastano loro. » La pongo così però ci ha azeccato io non volevo parlare con nessuno solo pensare ma poi a cosa al mio passato?

Incredibile come questa ragazza sappia capire le persone.

« Quindi è così non vuoi essermi amico… » Forse proprio perché sa che sono chi stima assume uno sguardo malinconico, deluso, uno che mi colpisce e poi la vedo mettersi una mano sotto l'occhio per togliere una lacrima. « ma tu stai… »

Non ho mai fatto piangere una ragazza, anzi è forse ciò che più volevo evitare, l'ho trattata come rivale senza importarmi dei suoi sentimenti.

Lei esprime a tono acto. « Io e te non siamo più amici! Mi hai ferita! Un giorno ti batterò a questo gioco contaci! » Poi corre via mentre io mormoro. « ma che cosa ho fatto? »

Anzu mi abbraccia dicendo. « bravo, finalmente se ne è andata, non la si sopportava più. »

Ma io non ne sono tanto fiero, anzi non ho mai pensato che potesse piangere.
Atem cosa direbbe? Lui… cosa farebbe?

Le uniche volte che l'ho visto comprensivo erano momenti indimenticabili, ma se lo conosco bene cercherebbe di rincuorarla ma io non sono lui e la colpa di quelle lacrime mi logora.
Intanto Jonouchi mi raggiunge proponendo. « Yugi, ti va se dopo andiamo fuori tutti insieme? Ho nuove carte preso, magari mi dai qualche consiglio. »  

Il mio umore mi vieta di stare con loro. « Un' altra volta, devo aiutare con il negozio di nonno… ora vado ciao. »
E me ne vado ignorando come tutti mi facciano i complimenti, vivo solo di quella colpa.

Non poteva sorridere? Maledizione già mi sento uno stupido per non aver fermato Atem, poi per il furto e adesso questa ragazza… Questa giornata è da dimenticare! 

   
 
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