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Autore: Francy_Kid    01/03/2017    3 recensioni
~ Sequel di "Masque tombé" e di "Amour masqué" ~
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L'estate sta finendo e presto i nostri eroi dovranno tornare a scuola. Papillon è stato sconfitto ed ora convive "pacificamente" con Ladybug e Chat Noir, che ha scoperto essere Marinette e Adrien, suo figlio.
Lila, dopo la sua ultima battaglia contro i due eroi parigini è riuscita a rubare il Miraculous della volpe ottenendo nuovi poteri, ma un giorno si presenterà a lei una donna nel suo bar preferito che le promette ciò che vuole: vendetta e potere.
L'italiano accetta ed i possessori si ritroveranno in una battaglia contro una creatura mai vista.
Molti segreti sulla creazione dei kwami verranno svelati e le bugie che si erano raccontate per anni cadranno.
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Aggiorno il mercoledì ^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Maestro Fu, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The masked serie'
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Cap. 16



Adrien corse giù dalle scale, seguito a ruota dal suo kwami, arrivando nel salone principale, respirando a fatica per la corsa.

Non appena vide Nathalie seduta al tavolo con suo padre e Master Fu non poté fare meno che chiedersi cosa fosse successo.

Pochi minuti prima era entrata Marinette nella sua stanza, avvisandolo dell'aggressione di Lila a suo padre.

La presenza di Nathalie in quel momento poteva essere un problema, ma doveva sapere cos'era successo, e l'espressione sbigottita della donna lo lasciava confuso.

«Adrien, va tutto bene. Lo sa.» disse lo stilista facendo un cenno positivo con il capo.
«In che senso "lo sa"?» domandò il biondo ancora più confuso di prima.
«Ha visto mentre mi trasformavo in Ladybug per soccorrere Gabriel.» rispose Marinette entrando nella stanza dopo che il ragazzo l'ebbe lasciata indietro.
Adrien si sedette su una sedia libera, fissando i presenti mentre cercava di capire. «Quindi, Lila è entrata in casa, ha aggrediti mio padre e Nathalie ha visto te mentre ti trasformavi?» domandò, guardando le persone mah mano che parlava.

La giovane annuì, abbassando il capo.

«Ed immagino che ora sappia tutto.» continuò il biondo, ora guardando Master Fu.
«Esatto.»

Non solo Lila era riuscita ad entrare in casa ed aveva aggredito il padre, ma era successo tutto nel mentre che lui era in camera a giocare ai videogiochi; più ci pensava più si sentiva inutile.

Marinette, come se avesse letto nei suoi pensieri, si mise dietro di lei e gli strinse le spalle, pur sapendo che non sarebbe servito a molto.

«Non rimproverarti, Adrien, Marinette che ha scacciato Lila.» tentò di dire Gabriel, ma notò subito lo sguardo arrabbiato del figlio.
«E se lei non fosse arrivata? Che avresti fatto?»
«Mi sarei trasformato in Papillon.»

Nell'udire quel nome, Nathalie abbassò il capo, mordendosi il labbro.

Molto probabilmente doveva ancora abituata a tutta questa situazione, pensò Marinette, volendo darle un sostegno, ma credeva che l'avesse scacciata.

«È colpa mia se Nathalie ha visto Marinette trasformarsi, dovevo essere lì con te.» soffiò il giovane, stringendo i pugni.
«Così avrebbe visto te trasformarti in Chat Noir per salvare tuo padre e, se la sua allucinazione avesse funzionato su di te, avrebbe preso il tuo Miraculous. Fidati Adrien, è stato meglio così.» rispose Fu in tono severo.

Adrien voltò il capo dall'altro lato, ancora arrabbiato con se stesso.

«Adrien. –fu Nathalie a parlare, attirando la sua attenzione– Hanno ragione entrambi: avrei visto almeno uno di voi trasformarsi e, sinceramente, ora mi sento più sollevata.»

Il ragazzo la guardò confuso e anche Marinette, ancora dietro di lui, restò crucciata.

«Sentivo che ultimamente nascondevate qualcosa e immaginavo c'entrasse Master Fu,» spiegò, facendo cenno con il capo all'anziano. «poi, l'altro giorno, sono svenuta e questa sensazione è aumentata. Pensavo che il signor Gabriel volesse licenziarmi perché non ero in grado di svolgere il mio lavoro, ma poco fa, Master Fu ed il signor Gabriel mi hanno raccontato la verità ed ora mi sento meglio, come se mi fossi liberata da un macigno.» sorrise imbarazzata, arrossendo leggermente.
«Ti sei persino perso la parte in cui tuo padre le diceva che non l'avrebbe assolutamente licenziata perché sennò non c'era nessuno che ti avrebbe buttato giù dal letto.» intervenne Nooroo con un sorriso divertito.

La segretaria sgranò gli occhi e trattene un urlò di terrore, tappandosi la bocca con una mano.

«Bravo Nooroo, fatto scoprire così!» lo rimproverò Tikki, sbucando da dietro alla spalla di Marinette.
«Sentì chi parla.» sbuffò Plagg a sua volta, sedendosi sul tavolo davanti al suo portatore. «E tu mi avresti svegliato perché la donna-robot ha scoperto le vostre identità? Ora voglio del Camembert extra.» aggiunse, mentre il biondo lo fulminò con lo sguardo.

Nathalie guardava i quattro esserini –un altro simile ad una tartaruga era uscito dal taschino del cinese– senza parole, fissandoli con estremo interesse e preoccupazione.

Gabriel spostò lo sguardo su Master Fu, che annuì, per poi tornare a guardare la donna. «Nathalie, credo che sia giunto il momento delle presentazioni.»


 

Lila tornò nel suo appartamento appena prima che la trasformazione si annullasse, vedendo la sua tuta da Volpina sparire per lasciare spazio ai suoi abiti da civile ed al suo kwami esausto.

Fortunatamente per Trixx, c'era una manciata di arachidi già pronta sul tavolo della cucina; fluttuò stanco fino al mobile, sedendosi davanti al cibo e iniziare a mangiare di gusto, sentendo le forze aumentare.

La ragazza, invece, camminò verso camera sua, trattenendosi dal prendere a pugni qualunque cosa incontrava per la strada –anche i muri– per recuperare il suo cellulare.

Doveva avvisare Catherine dell'accaduto, come avevano deciso: ad ogni missione di Lila per prendere i Miraculous della fortuna e della sfortuna doveva farle un resoconto anche dei fallimenti.

I fallimenti sono un bel modo per conoscere i punti di forza degli avversari e, di conseguenza, anche le debolezze, le spiegò la donna mentre erano ancora sedute al bar, appena dopo il loro incontro.

L'italiana compose il numero di Catherine, sedendosi sul letto ed aspettando che dall'altro capo dell'apparecchio ci fosse una risposta.

«Pronto?»
«Ho fallito. Non sono riuscita a prendere il Miraculous a Gabriel.» ringhiò la mora, evitando di stringere troppo il cellulare.
«Non mi interessa il Miraculous della farfalla,» ripeté. «voglio solo quello della creazione e della distruzione, quando me li avrai portati poterai attuare la tua vendetta in ogni modo possibile. Cos'è successo?» chiese con un sospiro.

Avevano ideato insieme il piano per attaccare il signor Agreste per fare in modo che Marinette ed Adrien consegnassero di loro spontanea volontà i propri gioielli, ma tutto era andato a rotoli.

«Gabriel ha scoperto che non ero la vera Martine Agreste -cosa che avevamo ritenuto possibile-, ma la cosa che più fa perdere le staffe è stato l'arrivo di Ladybug.» spiegò a denti stretti. «È riuscita ad immobilizzarmi, ma sono riuscita a fuggire appena prima che la trasformazione si annullasse.»
Catherine, che rimase ad ascoltare attentamente, dopo qualche secondo di silenzio, prese parola. «Ricordami: Ladybug è Marinette Dupain-Cheng e Chat Noir è Adrien Agreste e stanno insieme, giusto?»
«Giusto.» confermò la mora.
«Allora non ti resta che sfruttare questo loro sentimento. Sta a te a decidere ora: prenderai prima gli orecchini o l'anello?»

Lila ghignò, capendo il piano che aveva ideato la scienziata; riattaccò e posò il cellulare sul comodino, per poi prendere l'agenda che usò per spiare i due eroi parigini e sulla quale aveva annotato ogni singola loro azione.

Avrebbe attuato il piano tra qualche ora, giusto il tempo che serviva al suo kwami per ricaricarsi e per rifinire qualche dettaglio.


 

Adrien tornò in camera sua dopo un paio d'ore –forse anche più di un paio– passate a spiegare vagamente a Nathalie la questione dei kwami, di Ladybug, di Chat Noir, di Papillon, di tutto; ovviamente non entrarono troppo nel dettaglio poiché, teoricamente parlando, lei non doveva sapere nulla.

Il biondo porse una fetta di Camembert al suo kwami per starsene zitto, mentre si trascinò verso il letto e si abbandonò prono, con il viso che affondava nel cuscino; ma, visto che aveva bisogno di ossigeno per sopravvivere, girò la testa di lato quel tanto che bastava per respirare.

Tutta quella situazione lo aveva distrutto.

Dopo che Nathalie ebbe recepito tutte le informazioni datale –per quanto fosse incredula che Papillon fosse realmente Gabriel Agreste anche dopo che si era trasformato davanti ai suoi occhi– il ragazzo ebbe dovuto rispondere anche alle domande del padre, dopo che venne a sapere da Lila che Catherine, la donna dai capelli rossi che l'aveva "salvato" dalla segretaria dopo essere stata ipnotizzata, gli aveva anche parlato di sua madre, rivelandogli che era viva.

Non sarebbe dimenticato molto facilmente l'espressione sollevata e affranta di suo padre mentre gli rivelò quel piccolo ma importantissimo dettaglio.

Si chiese se avesse fatto bene ad averlo tenuto segreto, ma non voleva che il suo unico genitore rimasto rischiasse la propria vita per andare a cercare una donna che non si pensava fosse ancora a Parigi per una manciata di informazioni che, forse, erano anche false.

Non era ancora l'ora di pranzo e si sentiva stanco come se fosse mezzanotte.

La mezzanotte di un giorno passato a combattere eserciti interi di akuma.

Sì, forse era esattamente quella la spiegazione più adatta.

Sentendo il suo cellulare dall'altra parte del letto vibrare per un messaggio ricevuto, allungò il braccio e tastò con la mano finché non trovò l'apparecchio, guardando con un sorriso il portafortuna che Marinette aveva fatto per lui qualche mesa fa, il giorno in cui Max venne akumatizzato in Le Gamer.

Ricordò ancora l'espressione dolce della ragazza quando glielo donò, ridacchiando per il fatto che, all'epoca, era innamorato di Ladybug, il suo alter ego e ragazza che ammirava.

Era talmente accecato dall'amore che provava per la corvina con la tuta a pois che non vedeva nessun'altra ragazza; poi conobbe meglio Marinette come Chat Noir, finendo per innamorarsene e lei si innamorò dell'eroe gatto che salvava Parigi.

Era stato proprio uno stupido a non accorgersi prima di quanto Marinette significasse realmente per lui, poi, dopo lo scontro con Papillon, la doppia rivelazione lo lasciò confuso e disorientato, ma era sempre la stessa ragazza che amava da mesi.

Anzi, a settembre –quando sarebbe iniziata l'università– era l'anniversario del loro primissimo incontro come Ladybug e Chat Noir.

Doveva iniziare a pensare a qualcosa, anche perché era pessimo nell'organizzare le cose.

Lasciando da parte quei pensieri al momento inutili, si concentrò nuovamente sul cellulare, spostando lo strap e inserendo la password per aprire la chat.

Marinette gli aveva scritto un messaggio per farsi forza, dicendogli che, se voleva parlare o sfogarsi, poteva farlo con lei; aveva allegato anche un suo selfie dove sorrideva e in cui aveva il dito indice sulla guancia come ad indicare il sorriso.

Adrien sentì gli angoli della bocca alzarsi leggermente; salvò la foto della sua ragazza nella galleria appositamente riempita di sue foto, per poi risponderle con un grazie è qualche battuta alla Chat Noir.

Apparvero le spunte blu e tre punti di sospensione come risposta alla freddura.

Gli piaceva istigarla anche in chat.

Peccato che non poteva vedere la sua espressione.


 

La creatura fissò lo schermo che raffigurava il ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi verdi ormai da ore.

Si sentiva come attratta da quella rappresentazione su schermo di quello che era un essere umano; trovandosi per un paio di volta a sfiorare lo schermo come ad accarezzarlo.

Era una strana sensazione, una che non aveva mai provato con nessuna delle persone acuì si era legato.

Eppure, quel ragazzo doveva significare molto per la donna di cui controllava corpo e mente.

Ed era quello che gli serviva.


 

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Ma buonsalve!

Come avete passato questi due giorni di vacanza? Come avete passato Carnevale?

Che poi, io mi sono accorta che siamo al capitolo 16 ma non credo di aver raggiunto nemmeno la metà LOL

Mi sa tanto che dovrò togliere un po' di cose dai miei schemi... Anche perché sono monotone :P

Comunque, grazie mille a tutti per le letture, i commenti e per aggiungere la storia tra i preferiti ^^

A mercoledì prossimo :3

Francy_Kid

  
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