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Autore: LunariaScrittrice    03/03/2017    1 recensioni
Si riprende dal punto in cui Yami (Atem) lascia a Yugi il suo destino, però Yugi non vuole lasciarlo quindi crede che il puzzle del millenio che deruba dalla sacra pietra, possa auitarlo.
Atem inizia a sognare Yugi a vederlo nel suo mondo e Yugi vede egli nei suoi sogni.
Il Faraone infine si dice che non è possibile perchè se fosse significherebbe che Yugi avrebbe accesso al potere delle ombre e così radicare la sua natura.
ATTENZIONE: tutti i fatti inerenti al gioco delle ombre, e conseguenze sono nventat ma ispirati all' anime.
Alcuni punti sono alterati, ma i personaggi li terrò Ic.
Alcuni fatti riportati su Atem sono presi dalla Session 0!
Ciao a tutti, questa è la mia primissima storia su questo anime che mi ha affascinata da sempre.
Questa storia è un mezzo Yaoi, Het.
ci sono dei triangoli amorosi e situazioni nello stile piccoli problemi di cuore, quindi sopportate che comunue oltre la dolcezza c'è il mistero.
Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate, quindi commentate ^o^
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Dark/Yami Yuugi, Nuovo personaggio, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Yuugi Mouto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'anime gemelle'
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Ciao a tutti, siamo al quarto capitolo, so di aggiornare in fretta ma questo è dovuto perchè le idee ci sono e mi sento molto libera nelle azioni dei personaggi. 
Alcuni hanno iniziato a Shippare Amyl con Yugi, il come è assurdo , ad ogni modo in questo capitolo c'è un altro insegnamento morale che io stessa nella mia vita ho imparato ( ma credo tutti.) 
Spero che sia recepito e che riesca questo capitolo a coinvolgere e interessare. 
Leggermente il personaggio di Yugi si sviluppa uscendo dal suo Ic che per ora è ancora mantenuto.
Le vicende psicologiche sono ragionamenti che credo che debbano essere presi in considerazione.
Alcuni spunti sono stati ripresi da certi episodi.
Le scene del gioco delle ombre è ispirato al manga e all' anime.
Spero che piaccia :) 
apprezzerei sapere che ne pensate.
Buona lettura. 

 
Precisazioni nomi giapponesi.
Mou Hitori no boku significa " Altro Yugi" che Yugi lo usa per dire " Altro me stesso" 
è usato spesso nella versione giapponese e nel manga. 
La parola " Aibo" significa " Compagno" è usata spesso dall' alterego di Yugi cioè Atem,
la parola " Yami no game" significa " Yugi oscuro" utilizzato quando Atem sanzionava con il gioco delle ombre. 
Il nome "Yami Yugi" è il nome con cui lo spirito del Millennium Puzzle viene indicato nelle reti statunitesi.  

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capitolo 4
personaggi principali: Yugi, Amyl.
comparse: Atem(yami), Anzu, Jonouchi, Honda.
genere: psicologico, drammatico, sentimentale, mistero, dark, magico, introspettivo.


Le ombre del cuore.

 

Yugi Il mio cuore non smette di battere e quanto è passato un ora?

Se ripenso a quel “sogno” o forse “ Realtà?” ma qual'è la differenza?
Mettiamo che sia stato un sogno significherebbe che io sono innamorato di Atem?
Ma se fosse stata realtà significa che lui ama me, ma io?

Ho la testa nel pallone, che cavolo significa?
Io non credo di amarlo, insomma è un ragazzo, ho sempre saputo di avere un debole per Anzu che da sempre mi difendeva, ma per Mou hitori no boku, solo amicizia, fratellanza; e allora perchè quel bacio non lo scordo.

Mi ha scosso, ha forse risvegliato in me un lato che nemmeno sapevo di conoscere ovvero la mia bisessualità, è una cosa normale, molti ragazzi nel periodo adolescenziale comprendono di essere bisessuali o meno, però io non mi capacito all' idea di esserlo.

Riflettiamo, che cosa provo per Atem?

 

Non c'è definizione è puro semplice desiderio di averlo vicino quanto un' anima, quanto i potrebbe avere vicino qualcosa che ti spii sempre

 

Era così eppure Atem mi dava sempre privacy.

Durante la cena non parlo con nessuno, cerco di non pensarci perché ogni volta che ricordo quelle labbra sulle mie una scarica elettrica mi giunge alla bocca dello stomaco ed essendo un maschietto si noterebbe pure l'eccitazione quindi devo assolutamente stare calmo e pensare ad altro.

Mia madre accende la televisione lo fa spesso, la cosa bella è che lei sembra giovanissima non una trentenne, anche lei non è altissima eccetto papà, ma pare che abbia preso molto dalla mamma tranne capelli che sono tricolore, appunto come ho fatto a nascere in un modo così alla punk?

Misteri della vita direi…

Durante la diretta televisiva si vede in primo piano Kaiba sempe con quell' aria seria dagli occhi di ghiaccio impietriti, a volte mi chiedo se lui oltre a suo fratello Mokuba riversi sentimenti d'amore, appunto per me pare pure impossibile che possa innamorarsi.

« Oh pare ci sarà un nuovo torneo di Dual monster. » Esprime mio nonno mentre finisce di bere una bibita ed io guardo con svogliatezza l'evento perché ormai la mia decisione è presa, io ho smesso di giocare in agonistico.

Mi alzo da tavola. « Io vado a finire i compiti. »

La solita scusa per scappare dalla situazione.

« Aspetta non ascolti i dettagli potresti partecipare. »
Ecco sempre là, si parla di un duello e subito pretendono che io debba partecipare.

Non comprendono che è grazie al Dual monster che ho perso Atem?
Se non avessimo disputato quella gara ora sarebbe con me.

Il mio cuore parla, e piuttosto che dare la colpa agli Ishter che hanno detto e ripetuto cose riguardo il destino del mondo, il salvarlo eccetera, preferisco dare la colpa ad un gioco.

« Non m'interessa, devo pensare a studiare, presto avrò nuove verifiche, le superiori non sono come le medie. »

I miei non vogliono farmelo pesare ma a questo punto mia madre chiede poggiandomi una mano sulla spalla. « Tesoro, c'è qualcosa che ti tormenta? »

Coicidenza la stessa domanda fatta dal padre di Atem.

E ora come ne esco? Certo che sono tormentato, confuso, ma con che coraggio posso dirgli che rinuncio a giocare perché non c'è il mio Mou hitori no boku?


Come posso dire poi che l'ho sognato, che mi baciava…

No, non posso…

« Mamma, semplicemente ho messo la testa apposto, essere campione dei giochi non mi porterà di certo un futuro, o un lavoro, è meglio studiare. »

Ormai non mi stupisco più di come nasconda il mio amore per le carte, non mi impressiona più vedere che la gente ci crede, e mi chiedo che cosa sia ora la mia stanza spirituale, chissà Shadi che cosa ci vedrebbe, forse un posto oscuro dove ho abbandonato ogni mio sogno per uno spirito, ma non ci tengo a vederlo anche perché da quando mi sono separato da Atem non posso più entrarci perché l'anima è solo mia, e questa consapevolezza è dura da digerire.

« Capisco, ma tu ami giocare, hai partecipato a diversi tornei, la scuola puoi sempre recuperarla, e poi ogni torneo vinto ti dà una somma in denaro quindi se hai questo talento perché non continui? »

Io mi alzo di scatto. « Ho deciso non ci torno a giocare! » E me ne vado in camera.

Mio nonno mormora a distanza. « Yugi ha subito un trauma dopo che il faraone è scomparso non è più lo stesso, si sta nascondendo nelle bugie, ma non comprende che così facendo eliminerà solo se stesso. »

La madre di suo è ansiosa ma non va a disturbarmi. « Non ho mai visto questa persona ma perché Yugi dovrebbe ridursi a tanto?
Apprezzo che voglia impegnarsi a studiare e avere un futuro, ma non sono contenta a vederlo così irrequieto. »

L'anziano esprime. « Non si può far altro che aspettare che lui ritrovi la volontà di andare avanti e di smetterla di vivere nel passato.
Credo che il distacco da Dual monster sia l'unico sollievo per non fargli ricordare i momenti con il faraone.
Appena inizierà a farsene una ragione tornerà a giocare; per ora non sforziamolo. »

Io non ascolto cosa dicono e non voglio nemmeno sentirli.
Sto impallato con le spalle poggiate alla porta chiusa, stringo con forza i pugni per poi sentire le mie guance sfiorate dalle lacrime.

Ma perché non capiscono, perché devono tutti mettermi in faccia il gioco che amavamo… per come sono bravo ho fatto pure piangere una ragazza…
per come sono furioso con me stesso sono stato sleale nei confronti di Amyl.

Volevo la rivincita è così, ma non per farla piangere…

Non scordo quegli occhi verde cristallino come il mare sopra il muschio illuminato dal sole, e ammettiamolo il suo misto sorriso d'infelicità che tentava di non scoppiare difronte a tutti era ammirevole, ma quella lacrima io l'ho vista, e come per il bacio con Atem nel mio sogno, non va più via, come se quella scena fosse rimasta significativa nella mia mente.

Non ci capisco più nulla, ma perché è tutto così complesso?
Una madre normale dovrebbe dire che è felice che smetta di giocare, invece no, insiste, ma non comprende che è male per me, che se giocassi potrei mostrare a tutti la mia rabbia verso me stesso, che mi scaglierei contro i più deboli per sentirmi qualcosa…

altro che ragazzo innocente sono un represso, depresso ed Amyl ci ha visto bene io mi sto isolando dal mondo…

Mi butto sul mio letto continuando a piangere mormorando. « È tutta colpa tua Mou Hitori no boku, è colpa tua se sto così, è colpa tua… »

 

Non riesco nemmeno a pensare che la colpa è solo del destino, ho scordato già ogni cosa che mi ha detto in quel sogno tranne del bacio.


« Perchè devo sognarti in un bacio?
Non dobbiamo, è sbagliato, ma se è sbagliato perché lo desidero ancora? »

 

Finalmente mi sono risposto, quel bacio per me è stato qualcosa di così bello e allo stesso tempo tragico.

Aveva un tepore caldo, e quelle mani che stringevano il mio corpo erano confortanti, mi rendevano qualcosa di prezioso come se fossi stato il suo gioiellino.

« A me piace Anzu, è così da sempre, allora perché non ho sognato lei? »
Quelle lacrime d'insicurezza non se ne vanno che ho bisogno di abbracciare qualcosa, e di certo non un pelushe ma il mio medaglione a forma di piramide che senza rendermene conto quell' oggetto malefico sempre più mi tormenta scavando nel mio cuore le tenebre che nascondo anche a me stesso.
Stringendolo così tanto s'illumina ed io appunto riapro gli occhi per poi mormorare. « Ma cosa? Non era disattivo? »
Poi mi ricordo le parole di Atem nel sogno e così anche le parole di marik. « Ti attivi al mio tatto? »

Ok, questo mi spaventa, so che è un oggetto malefico e questo mi terrorizza anche se non riesco a staccarci le mani. «Sono bloccato?! »
 

Lo scenario cambia improvvisamente, al posto di trovarmi in camera mi trovo difronte enormi nebbie nere che non fanno vedere nulla.

Vedo il mio passato a duellare assieme a Atem e ciò a me ferisce perché quei ricordi sono momenti di tenerezza tra me e lui, specie quando io mi sacrifico e divengo vittima del sigillo di oricalcos.

« io mi ero sacrificato per lui? »

Quel ricordo mi sembra così lontano; ma come ho fatto a non ricordarmi quanto io mettevo a repentaglio la mia stessa anima per quel faraone.

Lo scenario cambia e mi trovo difronte alla disputa tra me e il Farone, rivederlo così fiero e orgoglioso mi fa battere il cuore e capire quanto sia carino con quello sguardo truce, vincente che non mostra nulla, un perfetto poker-face. « Mou hitori no boku... »
Basta solo pronunciare quel nome che significa in giapponese “ altro me stesso” e mi ritrovo in quel episodio ma nessuno mi vede solo assisto alla battaglia e alle mosse sue e mie, per arrivare al punto in cui Yugi sfodera l'ultimo attacco dopo la sua indecisione.

« No, non farlo! »
A quel punto mi è chiaro la colpa non è sua ma mia.

Se non sferravo quell' attacco avrei lasciato vincere il faraone e sarebbe stato con me…

Non ho mai pensato che potesse essere colpa mia, avevo dato la colpa a tutto e a lui ma mai a me stesso.

Questa consapevolezza è l'inganno dello stesso gioco delle ombre a cui sono cascato perché vengo invaso dalla vergogna, innaccetazione di ciò che ho fatto e detesto me stesso, sono proprio arrabbiato con me…

 

Quel gioco delle ombre si alimenta sempre più del mio stato psicologico che comincia a inghiottirmi.

« No! Lasciami! »
le ombre mi prendono parti del corpo, da quel nero non ne esco e sono parallelizzato.

Sto per morire?! Qualcuno mi salvi, qualcuno faccia smettere tutto!

Più sono terrorizzato più le ombre mi divorano.

Sono spacciato!? Questo posto mi divorerà, non voglio restare imprigionato qui dentro…

« Qualcuno mi aiuti! »

Ma se nel passato avevo il faraone e i miei amici proprio a salvarmi qui sono completamente solo, non ho amici e credo che la mia famiglia non entrerà in camera; ma poi io sono in camera? O sto sognando tutto?
Sogno o meno questo dolore al cuore è lacerante, le lacrime non si fermano, la paura non svanisce, poi mi ricordo una frase di Atem dopo avermi visto.

Diventare succube delle ombre o risvegliare quella forza…
Cerco di riflettere su cosa significasse…

Sucube significa non farne a me no oppure farmi mangiare da esse?
E risvegliare quella forza intende che il gioco delle ombre può essere riattivato o che sia manovrabile da me?

Ma cosa penso? Io non ho sufficente autostima per poter battere le ombre del mio cuore, ma se non lo faccio potrei rimanere qui per sempre, ma come si è attivato, seriamente è bastato toccarlo?
Però forse non è reale magari è un sogno, come il bacio con Atem però, se non lo fosse e prendessi sottogamba questo potrei sparire…
Se questo non fosse un sogno significa che quel pendaglio
ora è attivo! Questo sarebbe il regno delle ombre.
Ma nessuno mi ha sfidato che quel puzzle mi vuole fare qualcosa?
Ma qui non ci sono giochi, non ho sfide, non c'è qualcuno con cui combattere, allora contro chi devo combattere?

La regola è una sola, chi vince si salva chi perde resta imprigionato qui.

Ma chi devo sconfiggere?

Ci sto molto a riflettere fino a capire.

Se il gioco delle ombre è stato risvegliato significa che io ho qualcosa che non voglio mostrare?

L'ha detto sempre Atem che questo posto fa scaturire la natura delle persone.

Ammettendo che sia così vuol dire che l'avversario sono semplicemente io, i miei ricordi? Ilmio tormento?!

Lo realizzo e accade uno sdoppiamento per poi vedere un altro me, ma diversamente da Atem questo ha gli occhi e l'altezza simile ai miei solo con uno sguardo pressochè crudele e un ghigno perfido.

« Io… io ho questo in me?! »

Ora comprendo le parole di Atem, in pratica quell' oggetto milenario ha creato in me un' anima intrinsica del mio stesso tormento, odio, rimpianto.

« Se sparissi, ci sarà lui?!»

 

Tento di farmi forza di liberarmi dalle ombre ma l'altro esprime.

 

« Non ti libererai, sei così impaurito dal ricordo che non sai fronteggiare le tue paure più grandi. »

Di questo ha ragione ma non voglio ammetterlo.

« Io sto benissimo non ho nessuna paura! »

Quelle ombre sempre più mi oscurano il corpo e l'altro ammette guardandomi senza pietà. « Non basta capire cosa ha scaturito questo, qui la vince chi la dura… e tu sei fin troppo debole per farcela. »
È chiaro che è tutto un' inganno, ma devo pensare a come uscirne, cosa sconfiggerebbe le tenebre?
Risposta ovvia: la luce.
Ma qui non c'è!
Però è la mia anima, questo posto rispecchia il mio tormento, quindi se io cercassi la luce potrei salvarmi? Devo dirlo, dire come sto?!

No, non posso, mi farebbe male…

le ombre avvolgono il mio collo.

No! Se non lo faccio finisce che non torno più indietro! È la mia sfida, devo vincerla, non voglio restare qui!.

La determinazione si accende in me e l'altra ombra di me se ne accorge.

« Se vinci ti salverai se perdi perirai, iniziamo? »

Questa rima mi fa capire che sarà un enigma.

Maledizione in questo è un genio Atem non io! Ma se mi rifiuto è uguale alla perdita, questo è seriamente il gioco delle ombre?
Spero di farcela, non ho mai avuto l'acume di Hitori no boku.

« Iniziamo! »

L'altro esprime:

« Rivelami la verità che nascondi a tutti.
L'inconscenza qui non darà contributi.
L'anima parlerà
 la  bugia ti annienterà.
Se vincerai, un premio avrai
se sbaglierai, tutto perderai
La sanzione non mancherai se tu dal tuo cuor non amerai »

termina l'indovinello per poi aggiungere. « Una volta che avrai superato questo quesito sarai giudicato dagli Dei. »


E questo ancora di più mi mette tremore ma tento di resistere e di riflettere su ogni parola.

Che verità nascondo a tutti? Oltre al fatto che vorrei rivedere Atem?
Se dicessi qualcosa di sbagliato il gioco è perso e ho solo una possibilità!
Se io amerò la sanzione non avrò?
E per di più pare che questo sia un gioco mortale, sono messo in test? Ma per cosa? Che cavolo significa che verrò giudicato?
Non sarà che il destino mi ha fregato ancora?!
No, calma prima devo risolvere questo indovinello.

Chiudo gli occhi e rifletto a fondo ogni cosa accaduta, tra me Anzu.

So che amo Anzu, quindi la risposta potrebbe essere lei no?
Tuttavia è da qualche mese che non mi attrae più quindi potrebbe essere una bugia…
Devo riuscire a dividere il mio cuore dalla mente; cosa difficile.
La mente m'illude, è il cuore che non mi parla…
E di certo ora con credo che possa ascoltarlo…
Devo creare una frase, ma sono indeciso, a me piace Anzu o no?
Però dice chiaro che solo con l'amore mi salverò, quindi deve riferirsi a lei, ma anche ad Amyl, del resto mi ci sono affezionato anche se mi ha rotto le scatole è stata molto gentile a preoccuparsi per me, voleva aiutarmi, tuttavia non c'è altro che conoscenza per lei, quindi è da escludere, ma lo devo dire non smetto pure lei di pensarla ma a quelle lacrime che mi hanno sconvolto…
E poi ch altri amerei? Il mio altro me stesso?
Certo gli voglio un bene speciale, il più rispetto ad Anzu, e tutti, ma perché lui è stato parte della mia anima, ma è grazie a lui se io sono in queste condizioni!
E poi quel bacio, benchè non lo dica io lo desidero ancora, ma se fosse la mente a dirlo e non il cuore?
Devo dirlo io non ci capisco nulla, sono diviso tra Anzu, Atem e adesso anche Amyl ci si mette con quel suo temperamento simile a Jonouchi, ma possibile che sia così confuso?
L'indovinello dice che l'incoscienza non è un contributo, questo significa che potrebbero esserci altri nei miei tormenti?
No, però c'è ed è il furto…. E l'ho fatto per riallegarmi ad Atem.
Sapevo che avrei combinato un dramma rubandolo ma pur di avere Atem avrei venduto l'anima…
E se fosse questo? Se questo per me è un atto d'amore?
Ho solo una frase e devo dire tutto senza punti.

Intanto l'altro non muove le labbra solo aspetta, ma più il tempo passa più le ombre coprono il mio corpo, rimane solo la bocca.

« Una volta che la bocca sarà sigillata la sfida sarà finita, allora hai la risposta?! » dice l'altro a tono calmo ma sempre divertito.

Ad occhi chiusi dico« Nel mio cuore c'è confusione tra due ragazze e un ragazzo, la prima Anzu mia amica del cuore innamorata di Atem e prottetiva verso me, la seconda Amyl innamorata di Atem che però ha tentato di aiutarmi sminuendomi, e il terzo è Atem innamorato di me che mi ha strappato un bacio, bacio da cui desidero altro e se siamo sinceri io voglio solo lui, non ha importanza quanto debba sacrificarmi per lui per me è il mio tutto, ma non so se è amore perché sono convinto nella mia mente di amare Anzu ma i sentimenti ormai sono scemati perché il mio tormento più grande non è lei ma il mio altro me, ma se fosse allora io sarei innamorato, ma dato che non esiste più mi dico che non devo amarlo, e che devo trovare un' altra, e questa altra deve sapermi capire a fondo anche se stessi zitto come se fosse dentro il mio spirito, e questa caratteristica la possiede Amyl che in un giorno è riuscita a capire come stessi, ma non c'è amore, né amicizia semplicemente dispiacere vorrei solo scusarmi; per cui non posso rispondere alla domanda perché sono confuso, ma attaccato morbosamente al faraone, perciò io amo i suoi riguardi ma non voglio soffrire un amore impossibile, allora voglio averlo vicino a me proprio perché sono innamorato e allo stesso tempo confuso di quest'amore perché nel mio cuore c'è sempre stata un' altra! »

Dico in onesta e le ombre mi ritornano la vista e il movimentato mentre l'altro dice. « Hai vinto. »

Tutto svanisce e mi sveglio in mattinata. « Sono tornato? »
Non credo nemmeno più che sia stato un sogno che rifletto. « Adesso verrò giudicto? Quanto tempo passerà? Ma po per cosa? Ad ogni modo mi ha fatto capire ogni cosa di me…

Mi vesto per andare a scuola, faccio colazione, mia madre sempre mi chiede di Dual monster ma io non rispondo proprio solo la saluto educatamente e corro presso la scuola ragiungendo la classe aspettando Amyl che entra ma non mi degna di uno sguardo quindi mi faccio coraggio e vado da lei.
« Ciao Amyl come stai? »

Lei mi fulmina con uno sguardo d'odio per poi mettere n libro facendo da bariera e comincia a scrivere per poi farmi leggere. « SPARISCI!!!!!!!!! »

Questo mi lascia molto perplesso ma continuo. « Senti, posso capire che sei furiosa, ma devi mttermi nei miei panni, insomma non è bello sentirsi chiamare nano sai? »

Lei poi prende un altro foglio di carta scrivendo. « SE NON SPARSCI TI STENDO DIFRONTE A TUTTI! »

Ecco ora passa alle minacce. « Non possiamo risolverla a parole? »

Lei come risposta sbatte la mano con forza sul banco e si alza per poi dire. « Vuoi sparire microbo?! O devo darti una lezione! »

Io insisto proprio non la capisco. « Volevo chiederti scusa! »
« Va al diavolo, hai omesso la tua bravura e mi hai fatta stare malissimo nel primo giorno di scuola, con che coraggio osi parlarmi eh?! »

 

Io inizio a tremare, questa ragazza spaventa quando si arrabbia ma non quanto Atem. « Volevo solo farti capire di non sminuirmi! »
 

« Sei un idiota, come fai a non capire cosa cercassi!? Il tuo altro te, Yugi! Ci sono stata molto , ma questa è la soluzione!
Ti ho stuzzicato per rivederlo ma pare che non ci sia, che c'è ti ha abbandonato forse!? »

Il mio cuore no regge proprio che quella parola “ Abbandono “ mi ferisce e mi fa dolere il cuore. « Non andare oltre, per favore… »

ma lei quando è arrabbiata se ne sbatte della sensibilità. « È per lui che sei così depresso?! »

Stavolta lo avverto chiaramente che lo chiede non per aiutarmi ma per ripicca. « Per favore Amyl, facciamo solo pace… »

Ma lei alla fine mi dice. « Forse tu non te lo ricordi ma ero quella straniera che ti fece piangere! »

Io sbarro gli occhi. « Quella che salvai da hitori no boku, quella che lui non voleva che tu mi parlassi!? Tu sei quella!? Che mi fece avere i complessi d'inferiorità!? »

Lei ammette « Certo e ancora adesso lo penso che non hai lo stesso valore del tuo “altro te” basta vedere come ti ha abbandonato. »

 

Qualcosa in me si frantuma, sentire quelle parole così severe, crude mi fanno tremare di rabbia però poi scappo dalla classe piangendo e chiudermi in bagno.

Cattiva, lo so solo, ma perché mi ha detto una frase simile, vorrei risponderti ma non so come, non voglio farti piangere, ma perché…

apro lo zaino che non ho lascito in classe e prendo il medaglione dicendo solo. « Mou hitori no boku, cosa faresti tu?

Tempo fa la volevi chiudere nel gioco delle ombre, ma io volevo solo fare pace, ma non posso credere che è la stessa ragazza che mi fece piangere. »

Ci verso delle lacrime. « E ancora adesso mi ha fatto piangere, Hitori no boku, che cosa faresti tu? »

Intanto Amyl si sente dispiaciuta sa bene di aver esagerato, lei stessa è stata vittima di bullismo ed ora lo scarica su Yugi. - Sono proprio stronza ad averlo trattato così, ma che posso farci quello mi ha fatto infuriare e non mi è passata, però potevo non dirglielo, so di certo che l'altro se stesso era legato a Yugi, ma se fosse perché non si presenta più? Credevo che bastasse invece è scappato a piangere, ma poi non è che sto scherzando con il fuoco?
L'altro se stesso era un demonio, ma mi ha risparmiata, però perché? significa che gli piaccio? Ma se fosse allora perché mi ha urlato di non parlargli più?


Io continuo piangere stringendo il puzzle del millenio, so di essere patetico ma è l'unico oggetto in grado di farmi sentire qualcosa, anche se ci riverso sempre più la mia anima attraverso le lacrime la cosa non m'importa più che esprimo solo un desderio.
« Ridatemi il mio hitori no Boku, io non riesco a difendermi, faccio ciò che volete ma ridatemelo, rivoglio averlo vicino a me. »


Quelle parole vengono udite a distanza da Atem che mormora mentre parla con sua madre. « A-aibou? »
Stavolta non crede più di esserselo immaginato però sua madre chiede. « Cosa ti prende?»

Lui ammette. « Madre, io credo che il mio Aibou mi rivoglia con se, ne sono convinto, anche se siamo separati c'è qualcosa che mi lega ancora a lui, e non voglio lasciarlo solo, non dopo ciò che è accaduto. » e qui si riferisce al bacio ma non può dirlo di averlo visto.

« Non puoi tornare dai vivi, sen senza un corpo, dovresti chiedere inoltre consenso agli Dei. »

Atem afferma. « già… »
E riflette. - Ma io sono sicuro che lo sanno, hanno permesso a Yugi di stare qui, di parlarmi, ed ora c'è questo strano contatto mentale, indubbiamente qualcosa significherà, inoltre pare che stia d'avvero male se sono riuscito a sentirlo… - cammina tra se e se per poi iniziare a fare una preghiera.

Intanto io in bagno mi sciacquo la faccia. « Ma cosa pensavo di ottenere, di avere la possibilità di averlo qui? Sono pazzo, non tornerà più devo smetterla di crederlo. »


MI guardo allo specchio notando come i miei occhi viola siamo senza vita e tristi e poi vedo persino l'ombra nera che nascondo a tutti.

Credo che quel puzzle mi abbia reso capace a vedere il mio malessere, ed è enorme, grazie poi ad Amyl ora è triplicato, mi chiedo se è male avere ciò…

Torno in classe, la lezione è già iniziata, io vengo sgridato per il ritardo e poi vengo mandato al mio banco per ascoltare la lezione.

Amyl, da una parte vorrei farti del male, dall' altra perdonarti, ma di una cosa non riesco a perdonarti ed è quella frase che il mio Hitori no boku mi ha abbandonato…
Come si è permessa poi a parlare di lui in quel modo? Se lo sapesse Atem questa finirebbe uccisa nel regno delle ombre come minimo…
So che è spietato, e se teniamo conto che mi ama, farebbe bene, ed io avrei una spalla su cui contare… Vorrei essere più come lui ma è proprio la mia indole a proibirmelo.

Arriva la ricreazione qualcuno amico di Amyl mi inizia a infastidire con degli scherzi stupidi, altri addirittura mi rubano il deck.

« Ehi ridatemele sono mie! »

amyl guard a distanza la situazione. - Se lo merita, tanto quello non si farà più vivo, e comunque è la mia vendetta… -

Yugi si rende poco a poco conto che la classe non essendo molto felice che un campione abbia sconfitto una principiante così brutalmente non dicono nulla e qui comincio a sentirmi senza difese.


Nessuno mi difende? Ma perché? In questa classe mancano degli amici? Io non ho amici senza l'uso del puzzle?!

Anche questa consapevolezza fa ingigantire le mie ombre del cuore però poi Arriva Jonouchi che mi difende. « Ehi voi ridategli il suo Deck!»

Ma Yugi mormora. « Amyl, sei felice di farmi stare così?! Insomma, è questo che volevi!? »

La ragazza non vuole rispondere, certo un po' ci ha goduto sopratutto vedere quelle lacrime« Non si piange non lo sai »
- Quanto sono bastarda, ma che colpa ne ho se sono furiosa… -

A quel punto dico ciò che penso. « Sei solo una codarda! Piuttosto che affrontarmi utilizzi la storia di ieri per mettermi contro la classe! Non ti vergogni un po?! Credi che chi ti piace lo apprezzerebbe?!
Se lui lo scoprisse non solo ti odierebbe a morte ma ti imprigionerebbe in un gioco spaventoso! Eppure lo hai visto no?!
Sono stato io a salvarti, io ho impedito che lui ti facesse del male!
E tu mi rispondi così!?
È proprio vero che sei negata in strategia, passi all attacco senza una difensiva per questo ti ho battuto! Per questo ora che sai di sbagliare attacchi senza pensare all' errore!
Forse tu non lo sai ma il Dual monster mostra come una persona ragiona!» Ecco l'ho detto, appunto lei non sa come controbattere

« Il vero sleale sei solo tu! Come ho detto non mi brucia la sconfitta, ma mi brucia il come hai esperienza e tu non mi hai detto mai nulla!
L'hai fatto di proposito, ma non ti sei accorto che questo tuo comportamento ha deluso molti?! »

Io chiedo non capendo. « Deluso?»

Anzu e Honda entrano in classe e cercano di difendere Yugi mentre Amyl esclama. « Hai solo loro tre no?! Ma ti sei accorto che esistono altre persone in classe!?
Ieri non hai parlato, sei rimasto tra le tue nonostante tu sia famoso, e credi che sia stato carino?!
Il come poi tu mi abbia sfidata senza farmi sapere il tuo livello di gioco è da snob, arroganti, e se posso dirlo anche da bulli.
Ieri non hai umiliato me, ma te stesso! Un giocatore che si rispetti non sfiderebbe mai una principiante che ha iniziato da poco a giocare!»

Tremo con gli occhi sopratutto da come Anzu urli. « Ma stai zitta strega! Prima di tutto sei tu che hai provocato Yugi, facile a parlare quando non si sanno i fatti?!
Lui è dolce e onesto, è stato costretto perché lo infastidivi! Inoltre, come ti permetti a farlo piangere?! Magari non ha tantissimi amici, ma ha noi tre che valiamo più di chi potrebbe solo usarlo!
E parli tu che non hai amici?! Perchè pensi che siano amici quelli che hai attorno rispondi!? »

Io smetto di piangere vedendo Anzu sotto una luce così protettiva, che riesce a conquistare molto il mio cuore. « Anzu… grazie. »

Jonouchi intanto esprime. « Stai tranquillo ci pensiamo noi a lei, tu vai a risciacquarti il viso ok? »

Io annuisco quindi esco per poi arrossire per come Anzu abbia parlato.

L'adoro quando mi protegge, è così piena di carattere, e stavolta lei mi ha aiutato non di certo Atem, ma io speravo in lui no?
Sono davvero innamorato?
Non ho pensato ai miei amici, ma quanto sono patetico.

Mi sciacquo gli occhi per poi rivedere nello specchio che le ombre sono sempre più grandi. « Ormai che senso ha trattenermi?
Vengo sempre difeso dagli altri, non so ferire quanto gli altri; e m crea invidia, certe volte vorrei essere come il faraone, fiero, deciso, sa sempre come difendersi, rispondere in rima, ed ha persino una mentalità geniale, come io sia riuscito a batterlo per me è stata solo fortuna, o forse perché lo conosco così bene che sapevo come si sarebbe svolto l'incontro?
Comunque Se lui avesse visto tutto sarebbe tornato a sanzionare la gente, sarebbe tornato “yami no game” quell' essere spaventoso ma affascinante…
Temo che se continuerà così io sarò solo un accumulo di negatività, e se poi quel puzzle lo vedrà potrebbe di nuovo chiudermi in quel luogo…
Anche se non comprendo cosa significhi che gli Dei mi avrebbero giudicato, ma per cosa?

 

Che io sappia gli Dei sono riservati solo all' antica stirpe egiziana ormai perduta, pochi ne sono i prediletti, allora io che c'entro? Sono Giapponese non ho nulla a che vedere con l'Egitto, tralasciando il come abbia costruito il Puzzle…
Ma quali misteri nasconde quel oggetto? Pare innocuo invece per poco mi uccideva…

Torno in classe per poi guardare nello zaino e vedere che il puzzle del millennio è sparito e questo scatena in me non solo paura, rabbia ma una grande possessività susseguita dalla gelosia.

Chi!?

Non so come ma nella mia mente vedo solo una ragazza quindi vado dritta da lei e a prendo per mano per poi condurla fuori dalla classe, e lei chede. « Lascami, che diavolo vuoi nanetto?! »

ma io non ci bado, poteva ferirmi, farmi piangere ma non rubare ciò di cui mi può legare al mio altro me stavolta la pazienza non c'è più e questo Amyl se ne accorge che forse ha esagerato, che persino Yugi ha un lato in sé deciso e che grazie a quel oggetto millenario finalmente riesco a tirarlo fuori e mostrarlo.

La porto in terrazza il luogo dove nessuno vedrebbe e la spingo dentro per poi chiudere la porta, che stia diventando violento non ci penso, l'unica cosa che voglio in quel momento è solo una cosa. « Stavolta mi hai stancato, come ti permetti a rubarmi le mie cose! Restituiscimi il mio puzzle del millenio! »

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Intanto avvedo una visione di Yugi che è imprimiato di forza oscura. « Yugi, no… cosa ti ha reso così pieno di ombre…? »
Ed esclamo con tono supplichevole. « Per favore Dei fatemi tornare da lui, ne ha bisogno non posso stare qui sapendo che sta entrando in contatto con il potere delle ombre, se lo usasse non avrebbe scampo senza una guida, lui non ha nemmeno una conoscenza adeuata, per favore, non permetteteglielo.»
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Intanto Amyl rimane sconcertata – ma che cosa ha il suo sguardo? Mi ricorda quell' altro ragazzo, ma è tornato? - « Non so di cosa parli. »

Io esclamo prendendo dalla tasca dei pantaloni il deck. « Se hai il coraggio sfidami a Dual monster! »

ma lei non ci sta. « No, che non ci gioco con te, mi hai già battuta! »
« Allora ridammi il puzzle! » insisto con prepotenza
« Non l'ho! »
« Muoviti! Non sopporto l'idea che lo abbia tu. »
« Come puoi pensare che io ti rubi le cose »
« Nel mio zaino manca e l'unica che ha un pretesto per farmi male sei solo te! »
« E ti sbagli! Io non ho nulla di ciò e poi con che prove mi accusi?»
« prove?! Basta vedere cosa hai fatto in due giorni!? Sei così presa a voler cercare in me mio altro me, che ferisci solo me!
Io sono buono quanto vuoi ma una cosa che non posso tollerare è che mi ruba di ciò che amo! »
« é solo un giocattolo. »
« È il mio tesoro più grande! È quello che mi ha cambiato la vita, tu non puoi capire ma quello non è un giocattolo ma un oggetto di enorme valore affettivo che porto da sempre con me! »
« Senti io non lo possiedo… »
« Vuoi smetterla di mentirmi?! So che sei tu ad averlo, me l'ha detto proprio quel puzzle, è legato a me! »
«L-Leato? » E ritorna a credere che lui sia pazzo.
« Sì, per cui ridammelo! »
« N-Non l'ho… »
la mia pazienza si esaurisce che urlo qualcosa che non riesco a franare. « SE NON LO RESTITUISCI TI ATTACCHERÒ CON TUTTI I MOSTRI CHE HO NEL DECK! »

La ragazza esprime. « Ma è ridicolo sono ologrammi è impossibile. »

E qui dico con un scintillio negli occhi. « Non nel gioco delle ombre. »

 

« C-Cosa!? » domanda impaurita, se non sbaglio l'aveva già sentito e appunto ne ha la fobia di quel posto ormai divenuto un suo incubo notturno. « No,scherzi, io non voglio tornare in quel posto! Aspetta, tu non sei quell' altro non puoi ipnotizzarmi! »

« Quelle che avevi visto un anno fa non erano illusioni ma era la tua anima che viveva quella esperienza!
La regola è una se vinci ti salvi, se perdi sei imprigionato!
Il mio altro me aveva vinto contro te, ti voleva uccidere solo per come mi avevi fatto piangere, ma tu non volevi partecipare, e le ombre stavano divorando la tua anima! »
« Senti se fosse vero questa sarebbe magia, e non esiste, tu sei pazzo. »
« Pazzo o meno esiste, e tu hai rubato ciò che può scaturirla, ma secondo un guardiano solo il vero possessore può attivarlo, e sono io, quindi ho tutto il diritto per arrabbiarmi, restituiscimi il puzzle! »
« Lo vuoi capire che non te l'ho rubato? »
« Inutile sei così orgogliosa che non capisci quando devi piantarla. »
poi mormoro assumendo un po' il volto che ho visto nel mio “test” « è tempo di giocare! »

Senza accorgermene attivo il gioco delle ombre cambiando lo scenario da chiaro a scuro mentre prendo il mio Deck. « Ed ora la mia vendetta ha inizio!»

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Beh, ecco, ora chissà che inventerò eh eh, qualche idea c'è, e ancora Atem non torna ma chissà forse nel prossimo ci riuscirà.

Ps: Amyl l'adoro *-* 

A presto cari.

 

   
 
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