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Autore: Altair4    03/03/2017    0 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Raph era rimasto molto colpito da Kerad, ma non era certo in animo di conquiste, poi su Marte avrebbe avuto sempre
 
a che fare con Lisad e la cosa lo faceva soffrire, anche se non l’avrebbe ammesso neppure sotto tortura. Era appena
 
tornato sulla Terra, Splinter era partito per una sorta di viaggio spirituale in Giappone, Leo sarebbe rimasto più spesso
 
da Karai e quindi era completamente solo, per un po’ sarebbe stato divertente, era perfetto per un solitario come lui.
 
Decise di uscire per New York, era notte e non avrebbe avuto bisogno del ciondolo di Enerzon che adesso odiava in
 
modo irrazionale. Fuori pioveva e faceva freddo ma questo non fermò la tartaruga in rosso, aveva bisogno di provare
 
qualcosa a a se stesso tutti i giorni oramai. Non aveva una compagna ma lui in fondo non ne aveva bisogno, bastava a
 
se stesso, quello che amava di più di tutto era la sua libertà ed in quel momento era felice di poter correre dovunque.
 
Nessuno lo aspettava a casa, non doveva sgattaiolare dentro in silenzio perché era in ritardo. Proprio mentre faceva
 
questi pensieri, sentì una vibrazione al cellulare, era un messaggio, si fermò per leggerlo, poteva essere Leo, aveva
 
detto che in quei giorni lo avrebbero invitato qualche volta a cena da Karai perché non restasse troppo da solo.
 
Visualizzò il messaggio e rimase sorpreso, era Alina.
 
            -Ciao Raph, scusami per la mia reazione, vorrei farmi perdonare, sto vagando per New York, pensavo a te, raggiungimi all’indirizzo che ti mando nel prossimo messaggio-
 
Raph rimase fermo in bilico su un cornicione incerto su cosa fare, ormai aveva capito che l’umana non era poi così
 
importante per lui, però il suo orgoglio chiedeva un po’ di rivalsa e allora le ripose.
 
            -Sarò presto da te, anche io ho qualcosa da farmi perdonare-
 
 L’indirizzo che gli arrivò non era di una zona residenziale, forse Alina si era persa per New York e non sapendo cosa
 
fare si era rivolta a lui. Con sua sorpresa si trovò davanti un capannone, la cosa era alquanto sospetta, allora decise di
 
mandare un messaggio a Leo, ma era deciso ad arrivare fin in fondo, il suo orgoglio premeva. Una volta entrato vide
 
Alina al centro del capannone illuminata da un lampadina.
 
            -Raph…sei venuto…-
            -Perché mi hai fatto venire qui? Non sono stupido cosa c’è sotto?-
            -Non volevo…mi hanno costretto!-
            -Chi ti ha costretto?-
 
Dalle tenebre uscì una figura sottile e slanciata, era un donna orientale molto bella, portava un vestitino cinese
 
tradizionale nero con fiori rossi e bianchi.
 
            -Siete venuti nel mio territorio, mi avete rovinato il commercio, non è facile battere la concorrenza qui a New York! Tu ed i tuoi amici mostri pagherete per questo-
            -Non mi dire che tu sei Xia Yun? Non sarebbe meglio se facessi shopping invece di dedicarti alla malavita? -
            -Di che cosa stai blaterando aborto della natura!-
            -A voi donne piace comprare stupidaggini più di qualsiasi altra cosa, dovresti provare!-
            -Molto spiritoso Raphael! Non sapevo che le tartarughe facessero ironia-
            -Ci sono tante cose che non sai di noi tartarughe ninja- poi si rivolse ad Alina -mi odi così tanto da vendicarti così? Lo sai cosa mi faranno adesso?-
            -Io non sapevo…non volevo…hai fatto del male anche ai fratelli di quella mia amica dell’università…-
            -Volevo aiutarli quei ragazzi, non fargli del male, ma tu non riesci a vedere oltre il mio aspetto, per te sono solo un mostro…non hai capito niente! Ti do un consiglio che forse non meriti…scappa o uccideranno anche te!-
            -Uomini in posizione- Xia Yun dette il comando, da dietro scatoloni polverosi uscì un discreto numero di teenager che si avvicinarono minacciosi a Raph.
            -Sei una lurida vigliacca, usare dei ragazzini per i tuoi loschi scopi!-
            -Ormai sono miei, non possono più fare a meno della mia droga…sono stata sorpresa dal fatto che nessuno dei tuoi sia venuta a cercarla…forse voi mostri siete immuni…ma desso basta discorsi, attaccate!-
 
I ragazzi erano veramente tanti, avevano degli sguardi feroci e circondarono la tartaruga. Raph era in trappola.
 
            -Va bene mocciosi, fatevi sotto, venderò cara la pelle-
 
Raph cominciò a difendersi alla meglio, ma non aveva il coraggio di ucciderli, erano solo ragazzi, per di più sotto
 
l’effetto di stupefacenti, non sapevano nemmeno loro cosa stavano facendo. Il suo guscio per fortuna lo copriva dai
 
colpi mortali, poi ricordò che aveva ancora la cintura indosso e l’attivò subito. Divenne subito più rapido e stordiva i
 
suoi avversari in modo ancora più efficiente, ma erano troppi, fu colpito alle gambe, alle braccia, sanguinava
 
copiosamente, era convinto che la fine sarebbe arrivata presto, poi perse conoscenza colpito alla nuca da un nunchaku
 
ricoperto di droga.
 
Raph era sdraiato a terra immobile, coperto del suo sangue, Alina era ancora viva e lo osservava senza sapere cosa
 
fare. Xia Yun ed i suoi se ne erano andati, ma le avevano somministrato una dose massiccia di droga che ancora non
 
aveva fatto effetto.
 
            -Raph? Rispondi! Perdonami…cosa ho fatto…-
 
Arrivò un messaggio al telefonino della tartaruga, era ancora funzionante, Alina lo lesse subito: era Leo, lo chiamò
 
immediatamente, sperando arrivasse subito a soccorrerli.
 
Mikey stava passeggiando per il bosco con Hedgy, voleva prendere un po’ d’aria. Ad un tratto si sentì un rumore
 
come di ramo spezzato, qualcuno li seguiva, i due si guardarono con intesa.
 
            -Hedgy facciamo il gioco che tu chiami “ndino”?-
            -Sì…M’ky…'ndino!-
            -Comincio io!-
 
Mikey cominciò a correre come un pazzo, Hedgy sparì nella vegetazione, l’inseguitore si ritrovò da solo in mezzo al
 
bosco, ora era diventato la preda.
 
            -Terrestre vieni fuori non voglio farti del male, volevo solo osservare…fa parte del mio compito capire le persone- era Farad che ormai considerava Mikey un soggetto sentimentalmente instabile e quindi interessante per i
 
suoi studi. All’improvviso qualcosa l’afferrò da dietro e rotolarono sull’erba, il suo aggressore però la protesse in
 
modo che non si potesse fare nemmeno un graffio.
 
            -Presa! Hai perso!- Disse Mikey tutto contento, lui era caduto con la schiena rivolta a terra e la Niana al sicuro
 
sopra di lui. Farad chiese con quella pacatezza che solo un Niano apatico poteva avere:
 
            -Cosa vuol dire che ho perso? E’ una specie di gioco? Non lo conosco-
            -Be’ sì è un gioco…ma perchè ci seguivi?- rispose Mikey.
            -Sto solo facendo il mio lavoro di psicologa…ti volevo studiare…-
            -Come studiare?-
 
Mentre si scrutavano con sguardi interrogativi una palla di pelo blu colpì Farad e la fece cadere a terra, lontana
 
dall’abbraccio di Mikey.
 
            -Niana…stupida!-
            -Hedgy! Non essere scortese!-
 
Mikey notò che la Vattina non aveva tirato fuori i suoi aculei, stava imparando a dominarsi.
 
            -Scusatemi non volevo disturbarvi…ma avete un legame particolare voi due o sembra a me?-
            -In realtà Hedgy è di Astrid…mi ha preso in simpatia e passiamo molto tempo insieme…ma tu cosa vuoi studiare esattamente? Sei un medico come Nied?-
            -No, sono una psichiatra e psicologa, sono molto interessata ai vostri comportamenti e che effetto hanno su noi Niani. Tu sei un soggetto molto empatico…posso farti qualche domanda? Ti lascerai studiare?-
 
Farad era bellissima come tutte le Niane, i suoi occhi acciaio spiccavano in contrasto con la sua pelle di cioccolato al
 
latte. Mikey non potè trattenersi dal fare un confronto con Isabel e constatò che quella perfezione aliena non era
 
suffciente. Niente poteva essere più bella dello sguardo e del cuore della donna che aveva amato. Dopo la breve ma
 
intensa rilfessione Mikey rispose:
 
            -Va bene puoi farmi tutte le domande che vuoi-
            -Ti piace parlare di te?-
            -Sì certo, a chi non piace?-
            -Non a tutti…credo…-
            -Ma sei una psicologa o no? Cosa hai studiato fino ad ora?-
            -Sai…la teoria non è mai come la pratica…-
            -Vuoi fare una fusione con me?-
            -Non l’abbiamo fatta ancora con gli altri prescelti…non so se posso farla ora con te…-
            -Sono solo un terrestre, cosa vuoi che ti possa fare? Conosco le vostre capacità e quanto è potente Astrid…ma mi perdona tutto, dopo Donnie sono il suo preferito!-
            -Vuoi dire che è biandrica?-
            -Cosa vuol dire?-
            -Ha due compagni? Perché avevo capito che aveva fatto la fusione totale con Donnie…-
            -No, certo che no! E’ come se fosse mia sorella! Ma scherzi? E poi mio fratello mi farebbe a brandelli se osassi fare della avences ad Astrid!-
            -I terrestri sono molto gelosi…-
            -Sì certo, anche io farei lo stesso se qualcuno ci avesse provato con la mia Isabel-
            -Chi è Isabel? Una tartaruga come te?-
            -No…era…una ragazza…-
            -Tu hai rapporti con un’umana?-
            -…Isabel era la mia fidanzata…avevamo un legame…siete così terra terra voi Niane…è morta tre anni fa-
 
Mikey aveva le lacrime agli occhi, Farad lo guardò con stupore, non aveva mai visto nessuno piangere dal vivo.
 
            -Credo di aver fatto un errore…piangere è sintomo di tristezza…non era il mio intento…-
            -Non preoccuparti è una cosa normale, sono sempre triste quando penso a lei, fa parte del mio modo di essere…credimi a volte è liberatorio, dovresti provare anche tu…Astrid sostiene che ogni lacrima che verserò per lei mi farà guarire sempre di più dalla tristezza di averla persa….ma non guarirò mai completamente-
            -Tre anni sono tanti…ma come facevate ad essere così legati…non potete fare la fusione totale…so che da voi i rapporti di coppia sono molto instabili, avete molti divorzi su Terra, anzi spesso avete più partner. Da noi non succede quasi mai-
            -Forse siamo meno fedeli…ma amiamo anche noi! E poi io non l’avrei mai tradita la mia Isabel, non esiste nessuna meglio di lei, non esisterà mai-
 
Farad voleva commentare, ma furono disturbati da una chiamata di Nied a Mikey.
 
            -Presto torna alla base Raph è grave, c’è anche l’umana Alina è in overdose-
 
Mikey, Farad e Hedgy tornarono a corsa. la Niana era in gran forma e non rimase certo indietro, arrivarono insieme
 
alla base. Il primo che trovarono fu Roby, lui sapeva sempre tutto.
           
-Raph e l’umana sono nell’infermeria. Tuo fratello è ferito gravemente, sono entrambi in overdose, Nied chiede di entrare con cautela senza fare movimenti bruschi, Leo è già lì-
 
Il robot aveva risposto a tutte le domande che erano venute a mente a Mikey, non aveva nemmeno dovuto sforzarsi
 
di formularle. Raph era immerso in un liquido iridescente, all’interno di una sorta di capsula, invece Alina era legata
 
ad un lettino, gridava, rideva e piangeva allo stesso tempo.
 
            -Vi ucciderò tutti! Siete finiti! Lasciatemi-
            -E quella sarebbe la ragazza dolce e bella che piaceva a Raph?…a me sembra un’arpia-commentò Mikey, poi corse da suo fratello e chiese- ma come sta?-
            -Diciamo che è stabile, l’ho curato alla meglio…è vivo solo per puro miracolo, la cintura lo ha salvato, senza adesso non sarebbe qui tra noi…- disse Nied che aveva gli occhi lucidi. Leo era vicino a Raph e senza alzare gli occhi dal fratello ferito disse:
            -Alina lo ha attirato in una trappola… Xia Yun ha fatto il resto…-
            -Alina voleva che uccidessero Raph?- Mikey aveva gli occhi fuori dalle orbite.
            -Prima che la droga cominciasse a fare effetto, Alina mi ha detto che non sapeva che avrebbero tentato di ucciderlo, pensava che una banda di ragazzi lo avrebbe solo impaurito…lei conosce quei due fratelli che Raph ha affrontato più di un mese fa in quel quartiere del Bronx. Quei delinquentelli volevano vendicarsi…ed anche Alina voleva dargli una bella lezione…ma non che morisse… è stata lei a chiamarmi, era disperata…adesso è sotto l’effetto della droga…stanno testando l’antidoto anche per lei…a Raph è già stato iniettato…ma ha anche delle ferite molto profonde…non sappiamo quanto ci vorrà perché guarisca…-
            -Dov’è Lisad?- Chiese Mikey.
            -Stava per andare a New York, era inferocita. Nied l’ha dovuta sedare, non riuscivamo a calmarla, ora è in camera sua con Astrid…ti abbiamo chiamato appena abbiamo avuto un momento di calma-
            -Bene… quando ci andiamo da quello Xia Yun? Voglio dargli una bella lezione!-
            -Donnie sta cercando di scoprire dove si nasconde, appena avremo un piano andremo, non dubitare- Rispose Leo.
 
Farad osservava in silenzio, per lei era tutto così nuovo e non aveva potuto far a meno di notare che perfino Nied
 
stava piangendo, proprio lei, una prescelta mutata perché non conoscesse o a limite dominasse i sentimenti. In quel
 
momento sembrava la più banale delle donne terrestri.
 
Alina intanto continuava a gridare:
            -Perché mi avete legato? Devo combattere, devo vincere il mio nemico-
            -Di cosa diamine stai parlando! Tu volevi fare del male a Raph! Non ti basta quello che hai fatto?- gli gridava contro Mikey.
            -Non serve a niente, non sta ragionando…quella droga rende gli umani aggressivi. A lei ne hanno iniettato una dose mortale quindi gli effetti sono stati rapidi e molto potenti. Stavo aspettando gli ultimi test…ma credo che inietterò subito l’antidoto o rischia di morire di infarto- disse Nied, mentre preparava lo strumento di iniezione. La ragazza si stava letteralmente lacerando i polsi e le caviglie per cercare di liberarsi, Mikey intervenne per bloccarla.           
            -Fermati Alina o ti farai del male-
            -Anche tu mostro devi morire!-
 
Mikey le toccò dei punti di pressione e lei si calmò un attimo ma non svenne come avrebbe dovuto, lo guardò negli occhi: 
 
            -Raph perdonami…non volevo-
            -Non sono Raph…sono suo fratello, adesso cerca di calmarti, tra poco ti guariremo e potrai chiedergli scusa per il male che gli hai fatto-
 
L’attimo di calma terminò, Alina cominciò a muoversi come un’indemoniata inarcando la schiena e rischiava di farsi
 
seriamente del male. Nied intervenne con l’antidoto, non c’era tempo, sarebbe morta di sicuro. La terrestre fu scossa
 
da convulsioni violente per qualche secondo, poi piano piano cominciò ad averne sempre meno, fino a che svenne.
 
Nel mentre Lisad si era ripresa ed era sdraiata nel suo letto con Astrid a lato.
 
            -Coraggio…è vivo è questo che conta-
            -E’ tutta colpa di quella stupida umana!- Disse Lisad a denti stretti.
            -E tu che ti preoccupavi per lei! Dovevi preoccuparti più per Raph!-
            -Non avrei mai potuto immaginare qualcosa del genere, è così giovane ed indifesa…-
            -Tu sottovaluti le umane, sono spesso vittime perché non hanno forza fisica, ma anche loro sono in grado di fare del male, sanno essere subdole…esattamente come noi!-
            -Si è vendicata perché lui l’ha presa in giro…-
            -Non sappiamo come è andata…ma farò una fusione, voglio capire soprattutto cosa sa di questo Xia Yun-
 
Intanto in una sorta di sala riunioni, Leiad stava dialogando con gli altri prescelti.
            -Credo che quel tunnel sia molto pericoloso, metti che gli umani lo usino per venire su da noi- diceva Tredil.
            -So da Astrid che l’entrata del Tartunnel è nascosta nel sottosuolo di New York e solo loro possono accedere…mi fido ciecamente di lei e dei suoi amici terrestri, siamo stati molto fortunati ad incontrarli- Rispondeva Leiad.
            -Ci fanno perdere tempo, dovevamo fare la fusione, invece sono dietro a quel Raph e a quell’umana che, se non ho capito male, conoscono appena…-
            -Aiutare il prossimo non mi sembra da regrediti, anzi, dovresti riflettere su quello che hai appena detto Gead-
            -Le tartarughe ci hanno aiutato, gli umani sono inutili- commentò Kerad.
            -Se ragioni in questo modo c’è qualcosa che non va in te, sono esseri viventi intelligenti, non ti hanno insegnato il rispetto assoluto per la vita? Il tuo commento è ancora peggiore di quello di Gead. Tredil, Zarel, Ulil voi che ne pensate dei terrestri?-
            -Sono meno intelligenti di noi ma anche noi lo eravamo…non gli farei mai del male…però provo indifferenza …non puoi pretendere che proviamo sentimenti per loro, non siamo nati per questo- commentò Zarel, gli altri annuivano.
Frel, Mead e Rel erano rimasti in silenzio, partecipavano alla riunione solamente per dovere e perché sapevano che Raph era fuori pericolo. Stanca di ascoltare Mead prese la parola:
            -Capisco le vostre reazioni, forse prima della fusione con Astrid avrei ragionato come voi, ma cambierete idea, proverete amicizia per alcuni terrestri. Lavoro a stretto contatto con loro, sono molto aggressivi e a volte mi trattengo da consigliargli psicofarmaci…ma tutto sommato sono esseri intelligenti, dobbiamo portargli rispetto-
Rel annuiva, Frel invece intervenne: 
            -Cambierete idea quando avrete a che fare con loro concretamente, ormai ve lo ripeto da quando vi conosco…ma ora basta parlare vado a sentire Astrid cosa vuole fare e se Lisad si è ripresa-
Frel bussò alla camera di Lisad, Astrid venne fuori.
            -Scusami Astrid…come sta Lisad?-
            -Molto meglio…-
            -So che non è il momento migliore…ma i prescelti vogliono fare la fusione…-
            -Volevo controllare Kerad stanotte, prima di fare la fusione…non vorrei vi passasse un condizionamento di Redol-
            -Non capisco che senso abbia tenere il segreto, liberala e basta!-
Frel parlava in modo concitato, aveva preso la mani di Astrid e la guardava negli occhi. Non sapeva se era la
 
situazione o perché in quel momento la poteva toccare ed il suo dolce viso era vicino al suo. Si sentiva emozionato ed
 
il cuore gli batteva forte nel petto. Astrid si staccò gentilmente da lui, ma continuò a fissarlo:
            -Rilassati Frel, volevo fare con cautela, per non spaventare troppo i prescelti…ma forse hai ragione, falli riunire, appena Lisad se la sente, vi raggiungerò. Comunica a Senza Nome la mia intenzione-
 
Lisad era rimasta da sola, aveva voglia di piangere come una patetica terrestre, si sentiva in colpa. Come al solito
 
mentiva a se stessa, voleva convincersi che Raph si fosse comportato male. Questo però non toglieva che la punizione
 
adeguata non era certo la morte ed il solo pensiero di perderlo l’aveva fatta quasi uscire di senno. Astrid rientrò senza
 
bussare.
            -Te la senti di fare una fusione?-
            -Vuoi farla subito con tutti?-
            -No prima devo farla con Kerad, vorrei che tu mi aiutassi con il soldato Tredil, potrebbe avere un debole per lei, temo reagirà per difenderla, gli altri so che non alzeranno un dito-
            -Conta su di me ora sto bene…dopo andrò da Raph…lo veglierò, è il minimo che possa fare…ma è uno stupido! Se Alina si è vendicata vuol dire che le ha fatto del male…-
            -Non voglio arrivare a delle conclusioni affrettate, te lo ripeto, quando si sarà ripresa le leggerò la mente e sapremo-
 
Astrid entrò nella sala riunioni, i nuovi prescelti salvo Frel e Leiad si aspettavano di fare finalmente la fusione.
 
            -Cari prescelti prima di fare la fusione devo rivelarvi uno dei dettagli che mia madre non vi ha potuto comunicare prima della partenza. Tra di noi c’è un traditore-
            -Siete sicuri di questo?- Chiese Gead, ma rimase impassibile.
            -Sì, senza ombra di dubbio- rispose Astrid.
            -E come mai partecipa alla missione?- Chiese Ulil.
            -Perché l’unico modo di liberare il prescelto dal condizionamento che ha subito è una fusione con mia figlia!- Intervenne Leiad.
 
Nessuno mostrò alcun segno di preoccupazione, anche quando al cenno di Astrid, Lisad, Beal e Frel si avvicinarono
 
ai prescelti.
 
            -Chi è il traditore condizionato?- Chiese Farad.
            -Beal, Frel?-
Al segnale di Astrid i due Niani bloccarono Kerad, Lisad era pronta se Tredil avesse avuto una reazione istintiva, ma
 
non accadde nulla.
 
            -Kerad mi dispiace, ma pensiamo che Redol ti abbia condizionato, lascia che ti liberi-
            -Ti sbagli, non sono stata condizionata da lui, ma puoi controllare, non ho nessun problema-
 
Astrid appoggiò le sue mani sulla fronte di Kerad che aveva ritirato le sue splendide scaglie di cristallo e mostrava il
 
suo viso perfetto e la sua pelle di porcellana. Con quei capelli argentati era comunque bellissima. Astrid entrò dentro
 
e vide tante nozioni, ricordi di Redol che l’adulava, una leggera stizza per tutte le volte che non otteneva cosa voleva
 
e l’interesse per Raph semplicemente perchè era l’unico che l’aveva osservata più intensamente degli altri. Poi
 
all’improvviso un vuoto di emozioni che faceva quasi male, non aveva mai letto menti banali prima, questa invece lo
 
era. Non trovò condizionamenti, ma c’era qualcosa che non tornava, non poteva avere la testa così vuota, poteva
 
essere un altro trucco di Redol. Si staccò delusa, guardò gli altri e disse:
 
            -C’è qualcosa che non va…oggi non faremo la fusione tutti insieme…Kerad non è stata condizionata, ma la sua mente sembra svuotata-
            -Se non hai trovato nulla di strano vuol dire che va tutto bene, non capisco la tua preoccupazione- rispose
 
Kerad, ma non aveva un tono adeguato alla frase che aveva detto, sembrava irritata.
 
            -Forse non hai capito bene…tu sei così vuota che o sei completamente deficiente o qualcuno ti ha cancellato la memoria. Nemmeno il terrestre più stupido che ho visionato era vuoto come te!-
 
Per un istante, ma solo un istante, Kerad ebbe un tick all’occhio destro, poi rispose calma.
 
            -Forse le tue capacità sono limitate-
            -Se vedi il suo punteggio…- Leiad fu interrotta da Astrid, preferiva che i nuovi prescelti non avessero chiaro quanto lei fosse mentalmete potente.
            -Beal, Frel, non lasciatela sola un attimo, la metteremo in una cella in isolamento, ho bisogno di fare più controlli. Gead? Posso vedere la tua mente?-
            -Come desideri Astrid-
 
La numero 1 provò anche con Gead, trovò in lei miriadi di nozioni, dei sentimenti appena accennati, nessun interesse
 
particolare se non la tecnologia per migliorare i viaggi nello spazio e trovare nuovi mondi. Anche lei non era
 
un’esplosione di fantasia e colori, ma aveva comunque un energia vitale che la stimolava, una curiosità verso quello
 
che non capiva, compresi i sentimenti stessi. Gead non era banale come Kerad, aveva la mente di una scienziata di
 
primo ordine e allo stesso tempo era una ragazzina inesperta. Astrid si staccò, ma avrebbe visionato presto tutti i
 
nuovi prescelti, compreso Frel.
 
Alla fine delle sedute Leiad la prese in un angolo e assicuratasi che nessuno potesse sentirle chiese:
 
            -Allora Astrid, qual è la situazione? Cosa facciamo?-         
            -Gli altri sono nella norma, anche se Tredil è più emotivo di quello che sembra, ma tu non avevi notato nulla in Kerad?-
            -Veramente pensavo solo che fosse molto immatura, però ha dei momenti in cui si dimostra un prescelto eccellente e momenti in cui sembra una Niana sotto la media…ma Redol aveva insistito che partecipasse alla missione, anche perché quando è al meglio supera alla grande Rel nel suo campo…-
            -Sono sicura che è una diavoleria di Redol, come il condizionamento che aveva trasmesso a Meredol e che rischiava di condizionare anche te. Kerad va isolata e tenuta d’occhio-
            -Sono d’accordo, come vedi i prescelti non si impressionano di nulla, accettano tutto…sembrano automi…-
            -Farad e Ulil sono quelli che hanno potenzialità emotive maggiori, ma tutti possono provare emozioni, col tempo matureranno, sono come tanti ragazzini acerbi- Commentava Astrid.
            -E Frel…?-
Leiad sapeva che Frel aveva un debole per la figlia.
            -Mamma…tu come ti comporti con Yal?-
            -Non so cosa consigliarti…non sono stata granché come amica per lui…a volte è lusinghiero avere un ammiratore, anche se l’interessse non è reciproco…forse devi essere sincera…di sicuro scoraggiarlo…se è solo una cotta gli passerà…-
            -Non ha altra scelta, gli deve passare per forza-
La fusione con tutti i Niani fu rimandata, Kerad doveva rimanere isolata, Redol era una minaccia costante, una spada di Damocle pronta a colpire.
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
E’ sì ragazzi non fateci arrabbiare, noi femminucce siamo più cattivelle dei maschietti, se vogliamo. Guardate cosa ha fatto Alina a Raph, anche se non voleva certo farlo uccidere! Ma come sempre i nostri eroi in un modo o nell’altro se la cavano sempre. Intanto i nuovi prescelti fanno esperienze "emotive", poveretti non sanno cosa li aspetta!
Alla prossima
Altair 
   
 
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