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Autore: Carmine98    04/03/2017    0 recensioni
Non e una normale storia di amore tra due semplici ragazzi, se e questo quello che cercate non e la storia giusta per voi. Detto questo spero che vi piacerà.
Malcom ragazzo di 16 anni, sta per affrontare una dura prova per la sua vita la più dura di tutte. Quella di innamorarsi per la prima volta della persona sbagliata e pure non ha paura di affrontare questa piccola avventura, con affianco la sua migliore amica Sharon, sa che nulla e nessuno gli potrà far paura. Ma fin quando ci sarà la sua migliore amica ? Dove si dovrà spingere, per avere veramente quello che vuole? Sono molte le domande a cui dovrà rispondere, ma nessuna di questa decisione sarà la giusta. Dove si spingerà Jack per raggiungere Malcolm e farlo innamorare di se, e avrà il coraggio di digli che il suo patrigno abusava e abusa ancora di lui? Sapranno affrontare questa avventura insieme?
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Bussarono alla porta di camera sua, Malcom sentii i tre tocchi sulla porta ma non ricordava nulla di quello che era successo. L'ultima cosa che ricordava era che si era addormentato, inizio a strofinarsi gli occhi con le mani mettendosi a sedere. <> domandò, "mio nonno?" si domandò  Malcom <> rispose, mentre gli diceva queste cose, si giro verso la sveglia per guardare che ora fosse le otto di sera. Il nonno apri la porta ed entrò, Malcom guardò suo nonno che si avvicinò al letto e si seddè di fronte a lui. Si guardaronò per un po' senza dire una parola, nessuno di tutti e due aveva intenzione di parlare. Malcom continuo a guardare suo nonno senza dire niente, il nonno di Malcom si alzo dal letto si avvicino alla porta fece per aprirla, ma poi si volto di nuovo verso Malcom e apri un po' la bocca per dire qualcosa, ma non gli venne niente in mente. <> domando, il nonno fece di si con la testa e si andò a sedere sulla sedia di fronte la scrivania. <> disse, mentre diceva queste cose prese il suo telefonino per controllare se Sharon aveva risposto ai suoi messaggi <> Domando suo nonno, Malcom fece di no con la testa, era indeciso se doveva dirgli quello che era successo. Non sapeva se poteva affrontare questo tipo di argomento con suo nonno, che tra l'altro non era neanche un argomento chi sa che. Era solo che Sharon c'è l'aveva con lui perché il ragazzo che gli interessava era gay, <>disse Malcolm. Si fermo per prendere fiato e inviare un messaggio a Sharon. --Sharon mi dispiace molto per quello che e successo oggi, non e colpa mia richiama per favore Una volta che aveva inviato il messaggio continuo a raccontare tutta la storia a suo nonno, quando ebbe finito di raccontare guardo in faccia suo nonno in cerca di una risposta che non arrivava. Inizio a preoccuparsi iniziando a pensare le cose più assurde "ora lui penserà che tu sia gay, ma questo non era vero." Continuo a guardare suo nonno che cambio radicalmente espressione, Malcom voleva sapere cosa stesse pensando visto che non gli stava dando nessuna risposta. <> domando, lo guardo in faccia poi abbasso lo sguardo "cosa sta pensando?" si domando. Non trovava nessuna risposta alle sue domande, mentre aspettava alla risposta di suo nonno inizio a vibrare il suo cellulare sul comodino. Prese il cellulare per controllare chi era sperando che fosse Sharon che lo stava chiamando, quando vide che non era lei e che era un numero che non conosceva rispose. ---Pronto chi è? Domando. ---Malcom sono Jack, ho pensato che visto che non rispondi sul mio numero ti ho chiamato con questo. "Jack ora cosa gli dovevo dire?" si domando Malcom. "Non era il momento adatto" penso ancora, il nonno di Malcom lo guardo e lui guardo suo nonno. ---Ci sei ancora? Domando Jack. Quando Jack parlo non fu solo Malcom a sentire la sua voce ma la senti anche suo nonno, che abbasso lo sguardo verso il cellulare <> disse, Malcom fece di si con la testa e vide suo nonno uscire dalla camera. Una volta che il nonno era uscito dalla camera si porto il telefono vicino all'orecchio e inizio a parlare. ---Si ci sono, cosa vuoi? Domando ---Voglio vederti, oppure solo parlare con te, volevo e voglio chiederti scusa per quello che e successo. "Cosa devo fare?" Si domando Malcom, non sapeva se doveva rimane con lui a telefono, oppure doveva riattaccare la chiamata. ---No! Non possiamo vederci, non ti conosco. Quindi non preoccuparti per quello che e successo, ora scusa ma ho altro da fare. Una volta che aveva finito di parlare riattaccò la chiamata e fece partire la chiamata con la sua migliore amica, inizio a squillare ma dopo che aveva superato i tre squilli parti la segreteria telefonica. Riattaccò anche quest'altra chiamata, si passo le mani su gli occhi era davvero stanco di questa situazione. La sua migliore amica non parlava con lui, Jack che continuava a chiamarlo per chiedergli scusa, sua madre che voleva mandarlo con suo nonno in campagna, "Forse l'idea non era male, partire per schiarirsi le idee" penso Malcom. Si avvicino alla valigia che aveva preparato, la apri e controllo quello che c'era dentro. Una volta che ebbe finito di controllare e mettere le ultime cose la chiuse e si andò a sedere sul letto, prese il suo cellulare nella speranza che la sua migliore amica l'avesse risposto. Ma non fu come si era immaginato, non aveva ricevuto nessun messaggio e nessuna chiamata. Si alzo dal letto ed usci dalla sua camera e si avvio in cucina per mangiarsi qualcosa, quando arrivo si avvicino al frigo e prese la confezione di latte e si avvicino al fornello. Mise un pentolino con l'acqua dentro a riscaldarsi, mentre aspettava prese una tazza e una bustina di the all'arancia e cannella, scarto la busta e la mise nella tazza prese l'acqua che aveva riscaldato e la verso, aspetto che si raffreddasse un po' e poi inizio a berlo. Quando ebbe finito ritorno nella sua stanza e riprese il telefono per controllarlo, vide che c'erano due messaggi da Jack ma non volle proprio considerarli, attacco le cuffiette al telefono e inizio a sentire la musica si sdraio sul letto finché non si addormentò. Il mattino seguente quando si sveglio la prima cosa che fece fu controllare il suo cellulare, vedendo che c'erano altri due messaggi da parte di Sharon questa volta. Apri di corsa i due messaggi per leggerne il contenuto, il primo messaggio che lesse diceva: ---So bene che non e colpa tua, ma almeno potevi avvertire che era gay. Il secondo messaggio gli chiedeva se oggi si potevano incontrare per parlarne di faccia. Lui rispose subito di si, mentre stava inviando il messaggio gliene arrivo un altro di Jack, il quale gli chiedeva di rispondergli ai messaggi. Malcom invio il messaggio a Sharon e appoggio il cellulare sul comodino si alzo dal letto e andò in bagno, apri l'acqua della doccia e mentre aspettasse che si riscaldasse si inizio a spogliarsi per poi entrare in doccia. Si butto sotto il getto d'acqua e inizio a pensare, su come si doveva comportare con Jack. Inizio ad insaponarsi il corpo per poi risciacquarsi, chiuse l'acqua ed usci dalla doccia. Si avvicino al lavandino e inizio a lavarsi i denti si accorse che il vapore dell'acqua calda si era posato sul vetro con una mano ci scrisse sopra "cosa vuoi fare?" una volta finito si asciugò e si andò a vestire. Prese il cellulare e chiamo Jack aspetto che rispondesse per poi parlare. ---Vediamoci alla fermata tra dieci minuti. Riattaccò la chiamata prese le cuffiette e usci dalla camera, quando usci si ritrovo sua madre di fronte a lui. <> domando, Malcom la guardo e non disse nulla e continuo a camminare per uscire. Usci di casa e si in cammino verso la fermata dove sapeva che Jack lo stava aspettando. Prese le cuffiette e se le mise continuando a camminare. "Cosa gli doveva dire ?'' Si domando Malcom continuando a pensare sul cosa doveva fare con Jack, le cosa si stavano complicando più del dovuto. Doveva dirgli tutto quello che stava pensando al momento, "vuoi chiudere questa storia?'' Si domando di nuovo, non aveva capito cosa doveva fare visto che doveva prendere una decisione veloce, mancavano solo dieci metri e sarebbe arrivato alla fermata e ancora non aveva preso decisione. La musica che stava ascoltando era l'unica cosa che lo stesse facendo rassicurare e che gli stava dando un po' di pace in quella situazione, ma ora non avrebbe potuto più pensare avrebbe dovuto solo chiudere e partire. Si avvicino a Jack e vide che in mano aveva una carta fra le mani e che dentro c'era del tabacco "se non sbaglio quella dovrebbe essere una sigaretta" penso, si tolse le cuffiette dalle orecchie e lo saluto. Stava per iniziare a parlare quando Jack gli passo la sigaretta, << no mi dispiace ma io non fumo>> disse, aveva provato a fumare un paio di volte ma non gli era mai piaciuto e quindi ora non fumava. <> domando Jack, Malcolm fece di si con la testa continuando a stare zitto e a guardare quello che stava facendo. "Tutte quelle cose che hai pensato prima di venire qui dove sono? Tutto quello che gli volevi dire, perché non le dici?" Facendosi tutte quelle domande, dove trovare il coraggio per affrontare questa situazione e dirgli tutto prima che fosse troppo tardi. <> disse. Prese la sigaretta da mano Jack. "Cosa stai facendo?" Si domando. La mantenne in mano per un po' finché non se la porto alla bocca e aspiro. Inizio a tossire il fumo gli era andato di traverso e quindi non la smise più di tossire, Jack inizio a dargli piccoli schiaffi dietro la schiena per farlo smettere. "Dopo questo pro mettiti che non fumi più." Si disse a se stesso. Smettendo di tossire sentendosi le lacrime a gli occhi. <> chiese Jack. Malcolm si girò e l'ho guardò, <> disse. Si guardarono per un po' di tempo poi Malcolm si giro di nuovo verso la strada e inizio a camminare, non sapeva dove stesse andando gli bastava che camminasse. Si giro per vedere se Jack era dietro di lui e se lo stesse seguendo. <> domando gridando. Penso alla risposta che gli doveva dare ma non sapeva neanche lui dove stesse andando. <> gli rispose. Incominciò a sentirsi male ma non sapeva il perché. << Non correre, sto sballato!>> esclamò Jack . " Sballato? " si domandò Malcom . < > domando arrabbiato, <>rispose Jack. Malcolm si fermo per guardarlo, aveva cosi tanta voglia di prenderlo a pugni in faccia per quello che gli aveva fatto fare. < > disse a Jack, lui lo guardo e poi degluti, si avvicino a Malcolm gli prese le mani e le strinse. < > disse, <> rispose, <> domando. Tenendolo ancora per le mani iniziò a camminare, Malcolm lo segui senza emettere fiato, lo segui in silenzio era curioso di sapere dove l'avrebbe portato. Arrivarono davanti ad un parco giochi abbandonato, Jack sposto il cancello ed entrò lasciando andare le mani di Malcom. Non voleva entrare, sapeva il perché quel parco giochi era chiuso, <>disse Jack, <> domando. <> rispose, Malcolm si convinse ed entro pure lui, Jack gli riprese le mani e lo portò davanti una ruota panoramica, salirono sul primo vagone e si sedero. <> domando Malcolm, <> rispose Jack. Si avvicino a lui e lo bacio, Malcolm non si aspetto una cosa del genere, non sapeva cosa doveva fare. Per lui una cosa era certa era tutto sbagliato quello che stavano facendo, stacco Jack da vicino a lui e scese dal vagone. <>domandò Jack, <>rispose arrabbiato. <> disse Jack, <> rispose. Malcolm una volta che ebbe finito di parlare iniziò a correre, rimanendo Jack da solo nei suoi pensieri, voleva tornare a casa aveva bisogno di capire il perché di tutto questo. Stava ancora correndo per le strade per le strade per ritornare a casa, senza fregarsene del traffico ed il rischio di farsi buttare sotto dalle macchine, arrivo a casa entro e andò dritto in camera sua, si butto sul letto e iniziò a farsi domande. Jack. Rimase per un altro pò fermo in mobile nel parco giochi, per poi iniziare a camminare per arrivare a casa, prese il cellulare e scrisse un messaggio al suo amico -Dove sei? -Stasera ti va di uscire? Invio i messaggi, si fermo per leggere i messaggi che erano arrivati, rispose ed entro. <> disse Jack ad alta voce, <> domando il suo patrigno, <> aggiunse. Jack andò in cucina e trovo il suo patrigno seduto sul divano, a guardare la televisione, <> disse arrabbiato. <> rispose il patrigno, Jack degluti, si avvicino al frigo e gli prese la birra, la apri e gliela porto. Jack inciampò rovesciando la birra sui pantaloni del patrigno. <> grido, Jack si alzo velocemente e corse fuori casa, sapeva quello che gli sarebbe successo. Gli inizio a vibrare il cellulare, stava chiamando Mike. -Ehy fratello, dove sei?- domando Mike, -sono appena uscito di casa- rispose. -Ci vediamo al fiume?- domando, -si fratello-rispose. Staccarono la chiamata, Mike era come un fratello per Jack anche se lui non sapeva molte cose di Jack, una cosa soltanto sapeva che gli piacevano i ragazzi e anche sapendo questo, non l'aveva mai giudicato. Una volta Mike l'ho accompagno in una discoteca per gay e ci aveva rimorchiato due ragazze, che erano li per divertirsi. Anche se Mike, come nessuno sapeva che il suo patrigno abusava di lui, mentre pensava quelle cose gli iniziarono a scendere le lacrime, <> gli domandarono. Spazio Autore. Questo èil secondo capitolo, spero che vi piaccia fatemelo sapere tramite un piccola recensione. Baci Over_Start.
  
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