Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: vero511    05/03/2017    1 recensioni
Ellie Wilson 24 anni, appena arrivata a New York insieme alla sua gioia più grande: il figlio Alex. Lo scopo della giovane è quello di ricominciare da zero, per dare la possibilità ad Alex di avere un futuro diverso dal passato tumultuoso che lei ha vissuto fino al momento del suo trasferimento. Quale occasione migliore, se non un prestigioso incarico alla Evans Enterprise per riscattarsi da vecchi errori? Ma Ellie, nei suoi progetti, avrà preso in considerazione il dispotico quanto affascinante capo e tutte le insidie che si celano tra le mura di una delle aziende più influenti d’America?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il gran giorno è arrivato e l’unica cosa che vorrei è che la serata che mi attende sia solamente una normalissima serata da passare con Alex o con Jennifer sul divano a guardare film e mangiare una pizza da asporto. Invece no, non posso cambiare la realtà degli eventi e la cena che mi aspetta è davvero con Allen, il mio ex ragazzo da cui ho cercato con ogni forza di allontanare me e mio figlio. La verità è che sono stata tradita, ma il problema non è solo quello e lo so io, come lo sa anche lui. Vedere il mio primo amore mi ricorda la mia città natale e la mia famiglia con tutto ciò che si cela dietro ad essa. Sono scappata da tutto e tutti, so di aver sbagliato, ma i ricordi che permeavano quel posto erano come lame affilate in grado di ferirmi ogni qualvolta posassi gli occhi su un albero, o una strada, o una casa. Ho usato Alex come scusa per allontanarmi e il tradimento di Allen è capitato al momento giusto, ma ora, al solo pensiero di passare qualche ora in sua compagnia, il sangue mi si gela nelle vene e i volti dei miei genitori mi compaiono davanti come ombre venute dal passato per tormentarmi. “Ellie” “Ellie!”. Sembra che mi stiano addirittura chiamando adesso, il che è impossibile. Mi concentro e torno alla realtà, tanto da accorgermi che a chiamarmi è Jennifer.
“Ehi, va tutto bene?” Mi posa una mano sulla spalla per tranquillizzarmi e mi rendo conto di avere il respiro affannato. “S-si, tutto okay”. “Ripeti quello che ho detto” “Come?” “Ripeti quello che ho detto.” Il tono di Zack non ammette repliche. È da quando arrivato che si comporta in modo strano, sembra essere di cattivo umore e nemmeno Matt conosce il motivo. “Io, ecco, non stavo ascoltando”. “Senti, stiamo lavorando per te qui dentro, tutti quanti. Se avessi almeno la decenza di prestare attenzione, ci faresti un favore”. Ha ragione e sono troppo tesa per ribattere, senza contare che peggiorerei solamente la situazione per cui decido di lasciar perdere e annuire solamente. “Arriverò più tardi, tanto non mi conosce e cercherò di essere il più discreto possibile. Ci accorderemo sull’ora, ti aspetterò in bagno così mi porterai il telefono e potrò inserire il chip.” “In mia assenza si accorgerà di non averlo. Di solito quando qualcuno resta solo al tavolo, controlla eventuali messaggi o chiamate dato che  è l’unico momento in cui può farlo senza sembrare scortese”. “Ellie ha ragione, dobbiamo pensare a qualcos’altro”. “Mentre voi pensate a una soluzione, fate giocare Alex così posso accompagnare Ellie a prepararsi per il suo appuntamento” Jennifer deve aver notato il mio turbamento precedente e sicuramente sta cercando di farmi avere i miei spazi.

“Ehi, ce la puoi fare, so che fa schifo uscire con il proprio ex, ma è per una giusta causa”. “Lo so, Jen.” “E allora dove è il problema? Perché so che c’è qualcosa che ti preoccupa, ma non riesco a capire cosa.” Non rispondo alla sua domanda e metto la piastra a scaldare mentre la mia amica mi osserva in attesa. “Io sto bene davvero. Vorrei solo avere la possibilità di non doverlo fare, vorrei avere una scelta. Ma non ce l’ho e devo farlo per il bene di mio figlio, quindi cerchiamo di non pensarci e basta. È  solo una sera, cosa sarà mai.” “È perché ti ha tradita?” Blocco ogni mio movimento e lentamente, in modo quasi meccanico, mi giro a guardarla. “Si Jen, è anche perché mi ha tradito. Io lo amavo e pensavo che anche lui lo facesse, ma a quanto pare mi sbagliavo. Per cui sì, questo sicuramente è uno dei motivi.” Senza rendermene conto ho alzato il tono della voce. “Ellie, mi dispiace, non sono affari miei. È solo che ti vedo così persa nei tuoi pensieri e sono preoccupata per te”. “Grazie Jen, davvero. Ma stai tranquilla. Sono solo un paio d’ore, posso farcela”.

“Abbiamo architettato un piano geniale!” Finalmente una buona notizia. “Siamo tutte orecchi” Risponde prontamente Jennifer mentre tenta di mettere in ordine i miei capelli. “Io fingerò di essere un cameriere. Ellie, dovrai essere rapida a passarmi il telefono e successivamente dovrai tenere Allen impegnato per tutto il tempo in cui Zack starà lavorando. Passerò a portarvi il dessert, quindi dovrai avere il cellulare per quel momento”. “Può funzionare! Ellie, cosa ne pensi?” Il piano è ottimo, sicuramente più funzionale del precedente; l’unico problema sarà riuscire a tenere impegnato il mio accompagnatore. “Come pensi di fare ad infiltrarti tra il personale del ristorante?” “Zack ha le sue conoscenze, o meglio, la proprietaria gli deve un favore” ammicca Matt. “Non avevamo dubbi” esclamiamo in coro io e la mia amica. “Ora che il progetto ha preso completamente forma, non ci resta che metterlo in atto. Ellie, è tutto nelle tue mani adesso.” Già, è questo quello che mi spaventa.

Pensare ai miei amici, è un modo per darmi forza. Ora so di non farlo solo per Alex, ma anche per loro che mi sono stati accanto come nessuno faceva da tempo e che hanno lavorato duro  per me e la mia famiglia. D’altra parte, questo pensiero mi mette ancora più agitazione, sentendo il peso della responsabilità gravarmi sulle spalle. Ma, insomma, io sono Ellie Wilson, ho avuto un figlio molto presto, sono rimasta sola, mi sono trasferita in una città a chilometri di distanza dal mio luogo natio e mi sono semplicemente rimboccata le maniche: posso affrontare una cena, posso abbindolare un uomo, posso fare tutto quello che voglio. Perché se c’è una cosa che ho imparato in questi ultimi anni, è che io sono forte e determinata e farò tutto ciò che è in mio potere per assicurare la mia sicurezza e quella di Alex.

“Ehi Allen!” “Ellie, wow, sei…sei bellissima” è sincero, i suoi occhi sono spalancati e luminosi e mi guarda nello stesso modo in cui mi ha guardata il giorno del nostro primo appuntamento. “Neanche tu sei niente male” è vestito in modo elegante, si è tagliato il lieve strato di barba che gli ricopriva il mento qualche giorno fa e sembra più giovane. “Andiamo?” “Certamente”. Mi apre la portiera come un vero gentiluomo e per tutta la durata del viaggio decido di restare in silenzio così da conservare la conversazione per dopo. Nel frattempo, penso a come comportarmi e faccio di tutto per apparire serena. “Sei nervosa?” A quanto pare non sono molto brava a mascherare le mie emozioni, ma Zack mi ha lasciato qualche frase fatta per ogni occasione. “Un po’, sai sono sempre agitata quando devo andare a cena fuori, dovresti saperlo” ridacchio ripensando ai nostri appuntamenti. “Hai ragione, credo che la ventesima volta in cui ti portai fuori fosse stata identica alla prima. Sei un osso duro, eh?” “Certe abitudini non muoiono mai”. Lascio che le mie parole fluttuino tra noi e che ognuno possa intenderle come vuole. Perché chi ne ha passate tante come me ed Allen, può affibbiare qualsiasi significato a questa allusione.

“Non ti facevo tipo da ristorante di lusso” gli confido ormai arrivata alla seconda portata. Abbiamo parlato del più e del meno, ma ho notato che ogni qualvolta venivano nominati i suoi amici, si muoveva nervoso sulla sedia. Dovrei affrettarmi a prendere il telefono, ma stupidamente non riesco a cogliere nessuna opportunità. Con la coda dell’occhio scorgo Matt in lontananza vestito da cameriere, mi fa un cenno e so che devo sbrigarmi perché è quasi il momento. “Allen, posso farti una domanda?” “Certamente, tutto quello che vuoi”. Mi avvicino accavallando le gambe, cosa che lui nota immediatamente. Ho fatto in modo di scegliere un tavolo in cui potessimo stare l’uno accanto all’altra e non di fronte. Anche se la sua vicinanza non mi aggrada come quella di Zack, è utile per mettere in atto il piano. “Ecco, io mi chiedevo… ti senti con qualcuno?” L’aria si fa più intensa e lo osservo senza staccare lo sguardo dal suo. “No. Dopo di te…non c’è stata nessun’altra” Ah mi sembra giusto, dopo di me nessuna, ma mentre stava con me sì. Trattieni la rabbia Ellie, coraggio. Ridacchio e mia avvicino ancora di più. “Non dovresti dirmi certe cose… mi sento così… sola ultimamente e tu riappari così dal nulla…” Poso una mano sulla sua coscia e lo vedo deglutire. Tengo i suoi occhi incatenati ai miei. “Tu sei stato il mio primo amore…” faccio salire la mano verso la sua tasca. “Sei il padre di mio figlio…” con due dita sfilo di poco il telefono dalla sua tasca senza che se ne accorga. Ci avviciniamo sempre di più fino a che i nostri visi non sono a pochissimi centimetri di distanza. “Oh mio Dio, mi dispiace tanto!” Si alza di scatto dopo che il bicchiere di vino rosso è finito accidentalmente sulla sua camicia bianca. “Non preoccuparti, è stato un incidente, può capitare”. “No, no. Sono veramente dispiaciuta, forse dovresti andare in bagno a sistemarla” gli consiglio prontamente. “Hai ragione, torno subito”. Lo seguo con lo sguardo finché non chiude alle sue spalle la porta dei servizi, dopodiché sposto immediatamente la mia attenzione sulla sedia, dove, come programmato, è rimasto il suo telefono. Sapevo che sfilandolo un po’ sarebbe uscito al minimo movimento. Ellie Wilson, sei un genio. Lo prendo e lo passo a Matt che proprio in quel momento si avvicina cautamente lasciando un dolce sul tavolo.
“Eccomi, ho riparato il più possibile” Allen si risiede accanto a me. “Scusa tanto, non mi sono neanche accorta, insomma, non so nemmeno come abbia fatto”. “Ellie, davvero, stai tranquilla. Uh ma guarda qui, una fetta di chantilly”. “La tua preferita, per farmi perdonare”. Sapevo che ci si sarebbe buttato a capo fitto, i dolci sono e resteranno sempre la sua debolezza più grande e questo dessert in particolare, gli ricorda qualcuno di molto caro ed è per questo che ogni volta che lo gusta, non pensa a nient’altro se non a quella persona.

“Accidenti, ho perso il telefono!” I dieci minuti che Zack mi aveva chiesto sono passati e se lo trattenessi, si accorgerebbe di qualcosa, ne sono certa. Mi auguro che gli sia bastato il tempo che gli ho concesso. Ora è tutto nelle sue di mani. “Magari ti è caduto in bagno?” È un buon modo per farlo allontanare dal tavolo. “Tu va, io cerco qui” lo rassicuro posandogli una mano sul braccio. “Grazie”. Mi sorride per poi alzarsi. Matt prontamente ripassa e mi lascia l’oggetto con un cenno. Quando Allen ricompare, scuoto la mano per attirare la sua attenzione e lui si avvicina in gran carriera. “L’ho trovato! Era accanto alla tua sedia”. “Sei fantastica Ellie!”
A fine serata, mi riaccompagna al St Regis e mi apre la portiera per farmi scendere. “Sono stato bene questa sera”. “Anche io” rispondo prontamente. Questi ultimi minuti sono importanti per non mandare tutto all’aria. “Credo che dovremmo ripetere” “Io…dammi tempo Allen, ne ho bisogno” Se mi fossi buttata subito fra le sue braccia, avrebbe capito ogni cosa. “Tutto quello che vuoi. Buonanotte” mi posa un lieve bacio sulla guancia, sfiorandomi le labbra. Il fuoco che una volta divampava, ora pare essere solamente una candelina; i brividi che mi scuotevano da capo a piedi, ora sono solo un leggero formicolio. Tutto ormai, è solo un lontano ricordo. “Buonanotte Allen”.

ZACK’S POV
Non era necessario quel bacio, non era assolutamente necessario. Insomma, il bacio della buonanotte, davvero? Però devo ammettere che se l’è cavata niente male. Ha seguito i miei consigli stranamente e tutto è filato liscio. Magari non stava recitando poi così tanto. “È stata brava?” Domanda la segretaria. “Molto” Risponde il mio amico. “Discretamente” correggo. “Cosa ti da l’assoluta certezza che stesse recitando? Perché se fosse stata sincera, non c’è nulla per cui elogiarla”. “Sei geloso, Zack?” “Geloso io? Davvero? Di quell’idiota? Ellie si sarà annoiata a morte questa sera, perché dopo la cena con me, nessun’altra cena sarà in grado di farle provare le stesse emozioni. Mai.”  


-N/A-
Buongiorno ragazze! Ecco la tanto attesa cena che speriamo vi piaccia, vi preghiamo di farci sapre cosa ne pensate e vi ringraziamo di cuore per tutte le letture. Infine vi ricordiamo dell'esistenza del gruppo di Whatsapp, se siete interessate contattatemi. Un bacio.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: vero511