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Autore: Gattino Bianco    06/03/2017    3 recensioni
Anno X791.
Fiore è l’unico regno in Earthland che non è stato conquistato dalle streghe, che si dividono in quattro fazioni: North, East, South, West.
Le quattro imperatrici hanno stretto un’alleanza comune per mantenere il controllo dei loro territori e per conquistare il resto, difeso dagli Hunter, membri di un’organizzazione formata da esseri umani dotati di poteri magici.
Essi rischiano la propria vita combattendo le streghe e sottraendo a esse il proprio potere magico per confinarle ad Alcatraz, la prigione delle streghe.
Molte volte però le streghe vengono uccise,perché non considerate esseri umani poiché cambiate dalla magia, troppo potente per loro.
Molte sono le ragioni che portano alcune persone a diventare un Hunter.
Per vendetta, per il semplice desiderio d’uccidere, per salvare qualcuno dalle creature malvagie.
Esistono inoltre i Supporter,creature che rinunciano alla loro libertà per servire e proteggere colui con cui stringono il "patto".
Qual è stata la ragione che ha spinto il solitario Gray Fullbuster ad unirsi ai Witch Hunter?
[Cross-over con Rave e Mermaid Melody]
Pairing principali: Gray/Lluvia; Gajeel/Levy; Loki/Nuovo Personaggio;
Pairing secondari: Gerard/Erza; Musica/Reina
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Gray Fullbuster, Lluvia, Loke, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti!
Dopo un tempo infinito (?) a causa di problemi e nuove fissazioni (una fra tutti Noragami), vi porto un nuovo capitolo!
Capitolo che è un po’ di transizione (come se non ce ne fossero stati già troppi -_-) ma che serve a conoscere lo stato d’animo e la mentalità dei nostri protagonisti! ù_ù
Ringrazio inoltre Death-senpai E Kiara-san per le recensioni nello scorso capitolo!

I capitoli che hanno riscosso maggiore successo (per numero di recensioni) sono: Light And Darkness.
I capitoli che hanno riscosso minor successo (per numero di recensioni) sono: Skulls And Witch, Suspects And Hopes e Revenge.

Personaggio preferito:
1. Camelia (1 voto)

Personaggio odiato:
1. Lucy (1 voto)

Nota: Il prossimo aggiornamento sarà indicato nell'introduzione della storia. (26 Marzo 2017)

La sezione curiosità di trova in fondo, subito dopo l’elenco dei personaggi.

Silver Water

Abbandonando la strega rosa al suo destino, la coppia di Hunter riprese la loro perlustrazione, nello stesso momento in cui in altro duo si apprestava a fare la medesima scelta.
Quell’idea comune portava con sé una nota ironica e potenzialmente derisoria, in quanto se fossero rimasti assieme i membri di quel gruppo temporaneo avrebbero perso tempo a litigare, arrivando alla fine alla medesima scelta. Da quel punto di vista la divisione involontaria si era rilevata positiva, in quanto aveva evitato quell’inutile e sgradevole discussione, gettando però un’altra ombra sulla capacità di giudizio di OPALE, il quale era il creatore dei vari accostamenti. Per sua fortuna, nessuno avrebbe mai saputo di quello scenario alternativo, neanche i diretti interessati che erano – sbagliando – in collera con l’autore della separazione.

Una dimostrazione palese del malcontento generale era Lluvia, la quale mostrava apertamente la sua disperazione nell’essere lasciata da sola. O quasi.
«Lluvia si sente sola…» mormorò abbattuta, affondando il viso fra le ginocchia, ancora rinchiusa nell’angolo buio in cui Musica l’aveva trovata al momento del risveglio.
Nello stesso momento in cui l’Hunter Elementale continuava ad affliggersi, il manipolatore dell’argento – a poca distanza da lei – affrontava con grande sforzo le creature evocate da una strega che, nascosta in angolo, aveva evocato per avere un’occasione per scappare. Oltre a difendere sé stesso, Musica doveva pensare anche alla sicurezza della compagna, la quale non si era – o non aveva voluto farlo – accorta della presenza di nemici e non si curava minimamente della propria sicurezza.
“Certe volte quella ragazza mi fa incazzare” pensò Hamrio irritato mentre decapitava con un unico colpo tre creature, le quali emisero un lamento stridulo prima di stramazzare a terra.

Esse erano alte quanto un bambino umano ma, al contrario di quest’ultimi, la loro pelle era ricoperta di squame dure e scure in cui erano incastonate dei cristalli di magia pura e, al posto dei denti, avevano delle zanne chiarissime che potevano frantumare qualsiasi cosa. L’Hunter argentato era stato costretto molte volte a ricompattare il materiale che utilizzava, in quanto quest’ultimo veniva fatto a pezzi e ridotto in minuscole scaglie. A imbruttire ulteriormente i loro volti vi erano i lineamenti del volto che risultavano totalmente contorti dalla follia e dal risentimento, i capelli radi e le orecchie appuntite come spilli. Fortunatamente per lui, quelle creature mancavano d’intelletto e si affidavano unicamente alla forza bruta, trovando così una veloce e facile morte da parte del ragazzo dai capelli scuri.
Tale insieme di mostruosità e corruzione avrebbe spaventato chiunque. Tranne un Witch Hunter, i quali erano addestrati ad affrontare qualsiasi tipologia di tattiche adoperate dalle loro nemiche.
Un altro elemento che aveva alimentato la rabbia di Musica era stata la sua incapacità di non essere riuscito a scorgere i lineamenti dell’ex prigioniera, la quale si era dileguata non appena evocate le creature.
“Dannazione, perché sono solo io a incontrare streghe prive di gusto?” pensò irritato mentre usava il suo argento tramutato in alabarda per decapitare una delle creature, la quale esplose in un liquame viscido che macchiò abbondantemente le pareti, i suoi stessi compagni e il loro avversario, facendo la medesima fine delle altre creature che erano avanzate prima di lui. «Spero che alla vostra padrona impediscano di leggere libri del terrore, lo dico soprattutto per voi» affermò arrogante, provocando in modo diretto gli ultimi mostri rimasti, la cui maggioranza abboccò all’esca lanciatogli loro senza troppi complimenti ed esitazioni.
I pochi che avevano avuto il buonsenso di restarsene fermi osservarono con un improvviso terrore il massacro che l’Hunter argentato compì, rendendosi improvvisamente conto della disparità di forza delle due fazioni.
Anche Hamrio se ne accorse. «Cosa? Avete finalmente capito quanto sono forte?» domandò con un ghigno mentre il metallo cambiava nuovamente forma, assumendo le fattezze di una spada. Di fronte a quell’arma intrisa di magia, le creature evocate dalla strega cominciarono a indietreggiare – alcune si misero a correre – nella speranza di sfuggire a quel ragazzo che per loro rappresentava la fine della loro breve vita.
Il sorriso di Musica si allargò. «Tipico delle creature evocate da una strega del Blocco C» li schernì mentre piegava le ginocchia e si metteva in posizione per sferrare l’attacco decisivo. «Non mi sfuggirete» mormorò sicuro, un attimo prima di balzare avanti con uno slancio che gli permise di eliminare con un sol colpo la retroguardia.
In poco tempo, le ultime creature viventi rimasti in quel luogo erano sono la coppia di Hunter.

La recluta non mostrò nessun segno di aver percepito ciò che le stava accadendo intorno, persa totalmente nelle spire della sua disperazione e agitazione.
Al contrario, il manipolatore dell’argento pareva soddisfatto del lavoro svolto, anche se l’irritazione di essersi lasciato scappare il pesce grosso rimaneva. «Veloce e pulito» commentò soddisfatto mentre lasciava al metallo – che in quel momento aveva assunto la forma di una frusta – di esaminare il luogo alla ricerca di eventuali minacce sopravvissute.
Non appena quel compito fu portato a termine, l’argento tremolò e cominciò a tremare violentemente, dando così inizio al processo che l’avrebbe riportato al suo aspetto iniziale. Pochi istanti più tardi, l’Hunter nero aveva nuovamente il ciondolo a forma di teschio attorno al collo.
«Decisamente uno spettacolo raccapricciante» commentò disgustato, rivoltando uno dei cadaveri decapitati. «…mi correggo, quasi perfetto» si corresse poco dopo, osservando con disappunto le macchie di sangue fresco che impregnava la parte inferiore dei pantaloni e le scarpe. “Una volta secco sarà un problema” pensò infastidito, ringraziando silenziosamente di indossare vestiti scuri che nascondevano le tracce della battaglia appena avvenuta. Almeno sul fronte pulizia gli Hunter di Classe A non avevano problemi, al contrario di coloro di Classe S e SS, i quali spiccavano in un modo quasi raccapricciante dopo una battaglia. Non avevano bisogno di parlare, in quanto il rosso che copriva un colore talmente candido quanto il bianco parlava da sé. Pratico se vuoi spaventare il tuo nemico ma problematico se volevi attraversare un centro abitato senza essere notato e senza spaventare gli abitanti.
Molte volte Musica si era chiesto perché il Quartier Generale avesse scelto quei coloro. L’intento era solo spaventare oppure c’era dell’altro? Credevano che scegliere il colore della purezza li avrebbero fatti sembrare altrettanto puri davanti agli altri esseri superiori, come un Dio?
“Sarà meglio lasciare perdere questo tipo di pensieri visto che non portano a nulla di buono” pensò l’Hunter argentato alla fine, chiudendo la propria riflessione interiore con un sospiro, voltandosi successivamente nella direzione della Locksar, la quale non aveva ancora smesso di deprimersi.

A quella vista, Musica si lasciò andare a un altro sospiro, portandosi una mano tra i capelli. “In un certo senso capisco come si sente ma così non può durare” pensò annoiato mentre si avvicinava alla ragazza dai capelli blu, la quale lo ignorò completamente. “Ah, sarà una bella seccatura” pensò in seguito, prendendo in posto vicino a Lluvia, deciso a mettere fine al suo egoismo senza però urtare troppo i suoi sentimenti. Il manipolatore del metallo ringraziò mentalmente colui che l’aveva dotato di un’enorme pazienza e tatto al contrario di Gray, il quale sarebbe ricorso a qualunque metodo per proseguire nel suo intento folle e disperato. Ancora una volta, l’animo di Hamrio fu attraversato da una fiamma di rabbia pura rivolta all’Hunter del ghiaccio per averli messi in quella situazione a dir poco complicata.
«Dovresti smettere di deprimerti, lo sai» affermò Musica incurante, iniziando così il suo discorso e cercando disperatamente le parole giuste per risollevare l’animo della compagna, la quale pose fine alla sua litania e si mise ad ascoltare il compagno. L’Hunter argentato interpretò quel gesto come un incentivo per continuare. «…capisco bene come ti senti. Essere separati dagli altri in quel modo non è stato piacevole, ma in questo momento dobbiamo pensare alla nostra sopravvivenza» le spiegò pazientemente accavallando le parole una con l’altra, pregando implicitamente l’ex strega dal torpore di tristezza che si era impossessata di lei.
“Mi scoccia ammetterlo, ma da solo non posso farcela” pensò Hamrio serio, ansioso di scoprire la risposta che Lluvia gli avrebbe dato. In gioco non c’era solo la missione ma anche le loro stesse vite.

La Locksar rimase in silenzio per un tempo abbastanza lungo da far credere al compagno di aver totalmente fallito nella sua opera di convincimento, forzandolo a trovare un’alternativa che li avrebbe fatti continuare a vivere.
Quando ormai si stava a presentare il piano, il manipolatore dell’argento fu preceduto dalla voce della ragazza, la quale sciolse la posa rigida in cui si era ritirata e alzò il volto, rivelando un’espressione che conteneva allo stesso tempo irritazione per l’essere stata disturbata e la tristezza che l’affliggeva fin da quando si era risvegliata in quel luogo, lasciando senza parole il ragazzo dai capelli scuri.
«Lluvia vuole sapere dove sono gli altri» esclamò agitata, alzandosi in piedi con uno scatto talmente veloce che sgomentò Musica, il quale sgranò gli occhi. “Eh?” pensò quest’ultimo sgomentato mentre l’Hunter Elementale si guardava attorno, emanando versi di stupore causati dallo sterminio perpetrato dal ragazzo pochi istanti prima. “Ha cambiato idea come se niente fosse. Sinceramente questo non me lo sarei mai aspettato da lei” pensò in seguito l’Hunter nero mentre il suo volto veniva attraversato da un sorriso che mostrava tutta la sua arrendevolezza nel capire la mentalità dei propri compagni, temporanei e non. “E’ ormai chiaro che questa ragazza non farà altro che sorprenderci” pensò in conclusione mentre faceva un respiro profondo, alla ricerca di quella calma che serviva in quella situazione. Stranamente però, l’unica cosa che voleva fare era scoppiare a ridere e non smettere più.
«Calmati» mormorò alla fine rivolgendosi a sé stesso, attirando l’attenzione della Locksar, la quale si voltò con uno scatto.
«Musica-san, hai per caso un’idea su come uscire da qui e trovare Gray-sama e gli altri?» domandò incerta mentre piegava leggermente la testa di lato, non facendo nulla per mascherare la sua incertezza e scatenando – in modo totalmente inconsapevolmente – l’irritazione del modellatore argentato, il quale si trattenne dal farle osservazioni del tutto inopportune che avevano solo l’intenzione di ferirla.
«Non ne ho la minima idea» rispose alla fine pensieroso mentre si appoggiava distrattamente alla parte, cercando di riadattare il piano originale per quell’inaspettato – e insperato – cambiamento appena avvenuto. «…l’unica cosa che possiamo fare è cercare una via d’uscita e pregare che gli altri stiano bene» concluse alla fine, nascondendo alla perfezione la sua preoccupazione.
Preoccupazione che derivava dal timore nello scoprire che i suoi compagni erano feriti gravemente e avevano bisogno di lui. Ancora peggio, che fossero morti.
No, Hamrio non voleva assolutamente pensarci e non doveva fare in modo di condividere con Lluvia quel peso enorme che poteva distruggerli. “Detesto ammetterlo, ma in questa situazione Camelia-san avrebbe agito in modo più pratico e sarebbe stata veramente d’aiuto” pensò Musica stringendo i denti, invidiando la mancanza d’emozioni della ragazza e rimpiangendo l’assenza della Supporter di Loki, totalmente all’oscuro di essere a poca distanza dal gruppo del Neville, il quale aveva appianato completamente le loro divergenze grazie al breve scontro avuto poco tempo prima.
Completamente motivata, la Locksar annuì in completo silenzio, colpita positivamente dall’improvvisa serietà di Musica, che la portò a rivalutarlo. «Musica-san pensa che prima Lluvia ha sbagliato?» domandò dopo un momento di silenzio mentre distoglieva lo sguardo, a causa dell’imbarazzo dal comportamento che aveva tenuto fino a quel momento, comprendendo solo nel vedere i resti delle creature quale sforzo aveva fatto il ragazzo dai capelli scuri per tenerla al sicuro, facendola sentire completamente un peso.
“Lluvia sta facendo il contrario di quello che ha detto Loki-san” pensò in seguito mentre stringeva i pugni a causa dell’odio che provava per sé stessa. “…inoltre Lluvia ha messo in pericolo Musica-san, il quale ha fatto di tutto per proteggerla!” pensò ulteriormente, sentendo le guance scaldarsi a causa della vergogna che le urlava a gran voce di rintanarsi nuovamente nel suo angolo buio e di scomparire per sempre. Sarebbe bastato così poco…

Fortunatamente per lei, nel mare delle emozioni che era il suo animo, la voglia di riscattarsi cancellò ogni traccia di codardia e imbarazzo, promettendosi che avrebbe dato il massimo di sé stessa per fare in modo che entrambi sarebbero usciti da quella prigione sani e salvi. Con un po’ di fortuna, anche gli altri membri di quello strano gruppo sarebbero riusciti a sopravvivere, di questo la recluta era convinta.
Hamrio batté le palpebre, sorpreso nel sentirsi rivolgere quella domanda. «Non lo so» rispose realmente pensieroso mentre si portava una mano al mento, lasciando l’ex strega nell’incredulità più assoluta. Decise però di continuare a insistere con le scuse ma le parole non volevano uscire dalle sue labbra.
“…ma se Musica-san fosse stato in pericolo Lluvia non avrebbe” pensò la recluta sentendosi perforare l’anima dal senso di colpa, esaminando il volto del ragazzo che le rivolse un’occhiata interrogativa. «Lluvia è veramente dispiaciuta!» esclamò sinceramente, inchinandosi leggermente di fronte al compagno, il quale – con grande sorpresa dell’Hunter Elementale – ridacchiò.
«Accetto le tue scuse» ribatté Hamrio con un sorriso, accarezzandole gentilmente la testa.
«Davvero?» domandò di rimando l’ex strega incredula, alzando la testa con uno scatto.
«S-sì» balbettò il ragazzo dai capelli scuri, sorpreso da quella reazione. «…in realtà non dovevi farlo. Proteggere le ragazze è il mio compito» aggiunse, passandosi una mano tra i capelli. “Accidenti, questa ragazza è davvero un enigma” pensò nello stesso momento mentre la protagonista dei suoi pensieri gli osservava il volto con un nuovo interesse. Non accorgendosi di nulla, il manipolatore dell’argento spostò lo sguardo suoi resti delle creature che aveva abbattuto. “…anche se quello che mi preoccupa maggiormente sono quei cosi. Sono riuscito a distruggerli facilmente ma a quanto pare sono formati per la maggior parte da magia e ferro” pensò serio, maledicendo la mancanza del mangiatore del ferro, il quale si trovava da tutt’altra parte.

Ciò che riportò la sua attenzione sulla compagna fu il suo tocco delicato sulla pelle. La Locksar infatti aveva appoggiato una mano sulla sua guancia e con il pollice accarezzava leggermente un piccolo taglio che il ragazzo dai capelli scuri si era fatto combattendo. Immediatamente smise di sanguinare, come se avesse risposto alla volontà di qualcun altro.
«Che cosa…?» balbettò imbarazzato non sapendo bene cosa dire mentre si guardavano negli occhi.
«Sei ferito» rispose lei con un tono improvvisamente incolore, continuando il movimento delle dita.

Movimento che trovò la sua fine quando dei passi risuonarono nell’oscurità del piano, costringendo la coppia a voltarsi.
«Tesorucci, dove siete?» cantilenò una voce stridula che fece rabbrividire gli Hunter mentre una figura bassa e tozza usciva dalle tenebre in cui aveva trovato rifugio poco prima.
Ella aveva lunghi capelli bianchi che le arrivavano ai piedi e occhi completamente incolori, come se l’oscurità in cui era stata assorbita avesse cancellato ogni traccia di colore. Persino la pelle era trasparente, facendola sembrare un fantasma.
Inconsapevolmente, il duo arretrò di alcuni passi.
“Fa’ paura” pensò la Locksar impaurita, sentendo le gocce di sudore scomparire nella pelle mentre la strega si guardava attorno con i suoi occhi vuoti, come se fosse alla ricerca di qualcosa, ignorando completamente i due ragazzi.
«Se stai cercando i tuoi mostriciattoli, sappi che li ho uccisi tutti» affermò l’Hunter argentato con disprezzo avanzando di qualche passo per mettersi davanti all’ex strega, la quale si voltò a sua volta, incontrando lo sguardo prima smarrito e poi furente della nemica che, senza dire nulla, li attaccò riversando su di loro una nube oscura che li inghiottì prima che loro potessero avere qualsiasi reazione.
«Che cosa diavolo è?» domandò Musica a nessuno in particolare mentre sentiva la gola stringersi e il fiato mancargli ogni volta che prendeva un respiro, rimpiangendo di averla provocata in maniera così esplicita.
«Molto probabilmente questa nuvola è formata completamente da metallo» tossì la ragazza dai capelli blu sofferente mentre si copriva la bocca con un braccio.
“Esattamente quello che pensavo!” pensò l’utilizzatore dell’argento mentre crollava in ginocchio. «Non c’è niente che possiamo fare?» domandò successivamente, disperato.
La recluta gli lanciò un’occhiata preoccupata. “Se Lluvia non fa qualcosa…” non fece in tempo a terminare il pensiero che dell’acqua fuoriuscì dal suo corpo per formare una sfera che spazzò via le particelle velenose, lasciando però l’ossigeno per l’Hunter argentato, il quale si accorse immediatamente della scomparsa della compagna, la quale si era completamente amalgamata con il proprio elemento.
Non ebbe la forza di chiamarla, perché il suo corpo era scosso da violenti accessi di tosse come se il suo corpo volesse accertarsi subito dello scampato pericolo.

La Locksar fece la sua ricomparsa pochi istanti più tardi, anche se sotto forma di testa solitaria.
«Stai bene, Musica-san?» domandò la testa preoccupata, causando un moto di inquietudine nell’animo del ragazzo. «Adesso sì» rispose con voce roca, guardandosi attorno. «…dov’è quel fantasma?» domandò successivamente, cercando di scorgere qualcosa al di là del liquido che lo proteggeva.
Lluvia seguì il suo sguardo. «Da quello che Lluvia può sentire, ha formato un muro impenetrabile. Molto probabilmente vuole intrappolarci» riportò attentamente mentre materializzava il resto del suo corpo.
«Tsk, è veramente una seccatura» commentò l’Hunter argentato irritato, un attimo prima che un’idea rischiosa gli occupasse la mente. «Lluvia-chan, c’è qualche buco che puoi utilizzare per superare quel muro?» le domandò speranzoso, lasciandola sorpresa.
La risposta arrivò pochi secondi più tardi. «Lluvia potrebbe usare le fenditure tra la base della lastra e il pavimento ma ci vorrebbe troppo per trasportare tutto il corpo dall’altra parte…» affermò perplessa, lasciando la frase in sospeso.
Hamrio annuì. «Non ti preoccupare di questo» affermò sicuro mentre prendeva in mano il teschio, al quale ordinò di sciogliersi.
Il metallo percepì immediatamente l’ordine cominciò a colare in un tenue fiotto che colorò l’acqua della compagna di un riflesso argentato.
Era ora di scoprire se Musica poteva fidarsi della ragazza che il destino gli aveva assegnato, attraverso dell’acqua argentata.

Personaggi in ordine di apparizione:

01. Lluvia Locksar; [Fairy Tail]
02. Hamrio Musica; [Rave Master]
03. Gray Fullbuster (mentioned);  [Fairy Tail]
04. Camelia (mentioned);  [**]
05. Loki Neville (mentioned);  [Fairy Tail]
06. Unnamed Witch. [**]



Curiosità: l’aspetto delle creature della strega è stato influenzato dalla lettura delle opere di Holly Black che si concentra su creature fatate.

E’ il tempo dei sondaggi!

*Sondaggio*
La coppia riuscirà a sconfiggere la nemica?


Oracoli, oracolate! ù_ù

*Sondaggio 2*
L’anime che non vorreste mai più rivedere?


Yosuga No Sora…a guardarlo ho decisamente perso del tempo prezioso. -_-
Sono curiosa di leggere le vostre risposte!
Al prossimo capitolo!
Baci, Mici, Abbracci & Morsetti Shiko-chan :)
  
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