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Autore: CremeAthena    07/03/2017    1 recensioni
Dopo aver eliminato Asgore e Flowey, Frisk è riuscito a superare la barriera e presumibilmente a tornare a casa, mentre le sei anime umane raccolte dal re defunto sono scomparse. Da allora regna l'Imperatrice Undyne, che come primo provvedimento ha indetto la caccia agli umani, volendo vendicare il re e la regina uccisi da Frisk, dopo aver giurato vendetta contro questo umano. Ma da allora sono passati molti anni, l'Underground è stato militarizzato, ormai l'uomo non ne sa più nulla.
Ma se una ragazzina cadesse nuovamente nelle Rovine? Quale storia si genererebbe? Cos'è cambiato intanto nel mondo dei mostri?... Scopriamolo insieme.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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~ Capitolo I-2 ~ Welcome to the New Underground ~


Era sicuramente viva. Ma... Quella sensazione come avrebbe potuto dimenticarla? Pleya non riusciva a calmare la propria Anima. Era turbata, non riusciva a pensare razionalmente ad un metodo per andare avanti. Non ci stava nemmeno provando, non aveva in mente ciò che le era successo o le grosse creature caprine che aveva incontrato, no, pensava alla sua morte.

La punta del macete strideva contro la terra, tra le foglie rosse, ma senza tagliarle, semplicemente le spostava, creando una sagoma che utilizzava come sfondo il colore acceso delle foglie e come linee di contorno il pavimento viola. Aveva passato un intero giorno senza cibo nè acqua. Se glielo avessero detto giorni fa, quando era ancora tra le comodità di casa, nemmeno l'umana stessa ci avrebbe creduto. Riguardo al dormire... Beh. La bionda girò lo sguardo verso la stella brillante, sempre raggiante, sul pavimento dietro di lei. Doveva temere o ringraziare quella "cosa"? Pleya osservò ciò che aveva casualmente disegnato. Sembrava un volto umano, femminile e materno, dolce, sorridente. «Mamma...Dammi la forza. Oplà.» La ragazzina si alzò in piedi lentamente, quasi con cautela. Non si alzava da allora, dopotutto. Disfò le foglie col macete e si preparò mentalmente ad avanzare, a testa bassa. "Devo fare un resoconto della mia situazione..." Pensava, mentre saliva per la rampa di scale a sinistra, verso la stanza del puzzle delle mattonelle bianche. "Oltre il portone, che si apre con suoni piuttosto rumorosi, ci sono quei cinque... Esseri, che mi hanno sparato. Come faccio ad andare avanti senza attirare la loro attenzione, ossia senza aprire la porta?" 
L'umana si perse nei suoi pensieri, intanto era già giunta dinnanzi alla stanza. Era tutto come il giorno prima... Quindi sì, era tornata indietro nel tempo al momento in cui aveva toccato quella stellina. Decise perfino di controllare, tentando di smuovere la leva, bloccata come prima dal meccanismo del puzzle, e andando a leggere il blocco grigiastro accanto al portone, troppo polveroso perchè la grafia sopra potesse essere compresa. 
Pleya si avvicinò al portone con l'orecchio e tentò di udire le voci degli esseri caprini nella stanza accanto. "... Nulla?" Fece solamente in tempo a chiedersi, ma ironia della sorte sembrò una delle ignare guardie dall'altro lato a risponderle, ovviamente riferendosi ad altro. «Nulla signore, qui non c'è nulla! Siamo sicuri che Frisk ai tempi sia passato proprio di qui?» La risposta del superiore giunse acida e prepotente. «Sì soldato, e se l'Imperatrice Undyne ha detto così ALLORA E' COSI'. Chiaro?»
Frisk, Imperatrice Undyne... Era sicura di aver già sentito i nomi di queste persone, o questi mostri. Frisk doveva essere il ricercato per cui era stata scambiata, un uomo dai capelli scuri. Mentre riguardo Imperatrice Undyne beh, il suo titolo le communicava a sufficienza riguardo la sua figura, ma... Il filo dei pensieri della giovane fu interrotto da una nuova voce improvvisa, decisamente diversa da quella bestiale dei soldati-capra. Più calda, più... Umana. «UOMINI! Come va?» «Qui è tutto sotto controllo, Più Importante Guardia Reale.» Rispose prontamente il comandante della truppa, con una voce decisamente più calma e pacata del suo solito. «Molto bene, allora ti do ufficialmente congedo, generale Arya! Per ordine dell'Imperatrice Undyne devi tornare alla Caserma Principale con tutta la tua squadra, d'ora in poi quest'area è sotto l'amministrazione mia e di Snowdin.» Probabilmente il generale aveva replicato qualcosa, ma talmente a bassa voce che l'umana non riuscì nemmeno ad udirla. Solo la voce del Più Importante Guardia Reale spiccava tra quelle dei presenti. «Arrivederci! Salutatemi Undyne!»
"..." Pleya era in ascolto con il fiato sospeso, chinata sulla proprie ginocchia nude, che si stavano infreddolendo contro la pavimentazione viola della stanza. Non sentiva nulla. Cosa stava accadendo lì fuori? Erano andati via tutti? Che gran colpo di fortuna! La biondina si alzò tutta allegra e tornò nella stanza precedente per toccare la stella e sovrascrivere il proprio punto di salvataggio, per sicurezza, poi rifece il proprio ingresso nella sala del puzzle. Col cuore a mille, risolse velocemente l'enigma e tirò la leva. Con la stessa rumorosità e lentezza della volta precedente, il portone a due ante si spalancò, lasciando filtrare una certa brezza. L'umana si decise ad uscire, seppur terrorizzata.
"Uno... Due... Tre..." Contò fino a tre mentalmente e aprì gli occhi azzurri. «Libera!» Gridò tutta contenta, dopo essersi guardata attorno. Il grosso corridoio era piuttosto cupo, sviluppato solamente verso destra, ma era illuminato da alcune lampade pendenti dal soffitto. Vi erano alcuni tavoli con carte e riviste varie, gran parte delle mura era coperta da rampicanti e, come udito l'ultima volta, vi erano delle fognature che portavano chissà dove... Acqua! La ragazzina si avvicinò con cautela e si chinò a bere. Che fosse acqua potabile o no, aveva sete. Si fermò per un po' a bere, bagnandosi per caso anche la maglietta a righe. «Aah, è buona!» Si bagnò anche la chioma bionda per poi rialzarsi, afferrare la videocamera e riprendere a filmare. «E così la nostra prode eroina è giunta ad un'altra stanza misteriosa! Quali sfide la attenderanno qui, oltre al dover patire la fame?» Filmando attraversò il ponticello di legno che passava sul canale fognario, girandosi verso destra notò un'altra leva, questa già abbassata. Si avvicinò, inquadrandola con la videocamera, mentre notava accanto ad essa delle scritte dal colore giallognolo ormai sbiadito. «Uhm, vediamo un po'...»

"Per favore premi questo interruttore.
                -TORIEL"


"Splash!" Ci fu un suono improvviso che fece saltare sul posto l'umana. La videocamera accesa le cadde di mano, girandosi per caso proprio verso la direzione del rumore. C'era un altro essere strano, somigliante ad una rana, che era sbucato dall'acqua. Pleya indietreggiò d'istinto, mentre quello si avvicinava. La bionda impugnò il macete e glielo brandì contro, tremando. «N-non avvicinarti!» «Crà crà.» Fece l'essere, provocando un «Eh?» perplesso dell'umana. In tutta risposta Froggit le... Saltò addosso. O almeno ci provò, visto che Pleya gridò e lo respinse con un taglio pressochè casuale agitando l'arma, che ferì il mostro, dimezzandogli drasticamente gli HP. Il mostro parve... Soffrire. Il sangue scorreva più copioso del previsto, dal taglietto. «Io... Scusa... Ti prego... Vattene!» Gridò la ragazza, spalancando gli occhi verso di lui. L'occhio sinistro emanava un bagliore rosso innaturale, del tutto diverso dal colore azzurro dell'altra iride.

[[ Hai utilizzato Forced Mercy ]]

Froggit saltò via spaventato, scomparendo nell'acqua del secondo canale. Pleya lo seguì, per poi chinarsi a osservare l'acqua che si stava tingendo lentamente di rosso. «...Eh?» Si girò velocemente, allarmata, ma non c'era nessuno. Eppure le pareva di aver notato un'ombra riflessa sullo specchio dell'acqua... Doveva essere stata un'impressione. Per quanto riguardava il suo occhio, invece, non si era accorta di nulla data la sua colorazione tornata alla normale tonalità d'azzurro. «Uh... Spero tu stia bene, ranocchia.» 
La ragazzina sospirò, per poi rialzarsi e andare a recuperare la videocamera. Uhm, in realtà non era successo nulla di che, ma aver ferito quella creaturina le era dispiaciuto. In un silenzio quasi solenne, avanzò fino alle altre due leve presenti nella stanza, vicino a quella a sinistra vi era la stessa scritta di prima firmata da questa Toriel, mentre l'altra sembrava rotta di suo. Anche questa era già stata attivata. Beh, poteva proseguire nella esplorazione, dato che non c'era altro in questo ampio corridoio attraversato da due canali fognari. Si diresse dunque verso l'uscita, quando notò una scritta tracciata col gesso bianco per terra, inquadrandola con la telecamera lesse. «Stanza Confort?» Sopra queste parole c'era una freccia, rivolta verso sud, parallelamente ai due corsi d'acqua presenti. Alzando lo sguardo vide una scavatura nella roccia violacea che portava ad una rampa di scale molto più pulita del resto di quelle rovine. Che fosse il luogo dove si riposava quella truppa? Probabile. Beh, dato che se ne erano andati... Pleya avanzò furtivamente, col cuore che rischiava di scoppiare. Si appiattì al muro e una volta giunta alla fine della scalinata sporse lentamente la testa bionda, per guardare dentro: un divano, una televisione, dei poster sulle mura riportanti un robot dalle sembianze femminili, un forno, un frigorifero...! "Cibo!" Pensò subito la giovane, non vedendo nessuno decise di entrare e prendere qualcosina. Non era una ladra, ma non poteva di certo morire di fame... Uscì allo scoperto e avanzò, dirigendosi verso il frigorifero, ma cambiò idea notando un pacchetto di patatine aperto sul divano. Registrando notò che erano semplicissime patatine, come quelle umane. «Uhm... Ne prenderò giusto una.» Vi infilò la mano e ne trasse esattamente una, per poi cacciarsela rapidamente in bocca, quasi a non volere essere vista, anche se non c'era nessuno lì. Sì, erano semplici patatine.
Dunque avanzò verso il frigorifero, ma si fermò davanti a questo. Aveva sentito un buon odorino... Pleya si girò verso il forno e ci si avvicinò, notando sopra di esso qualcosa. Una torta salata con vicino un bigliettino. Posò la videocamera sul forno accanto alla torta e prese il foglietto di carta, bianco. Lo girò. 

"Human."

Era per lei quindi!... No aspetta. Non era possibile, doveva essere per un altro umano. Eppure... Sospirando, la bionda prese il machete e si tagliò una fetta, la prese, prese la videocamera e andò a sedersi sul divano, per poi mangiare mentre si registrava. «Se qualcuno sta vedendo questo filmato... Probabilmente sono già morta. Non so come sia potuta finire qui ma... Mh, questa torta è buona... Dicevo, ecco, volevo solo dire che mi dispiace, mamma, papà. Se mai riuscissi a tornare a casa, vi prometto che farò la brava e non disobbedirò più.» Aveva finito. Pleya si alzò e afferrò la pistola che aveva notato accanto a sè, ma aveva inizialmente deciso di ignorare. Da vicino una pistola vera era... Diversa, spaventosa. Il potere di portare via la vita di qualcuno con un solo dito. "Immagino mi sarà utile..." Decise di portarla con sè, come anche il restante della torta.

[[ Ottieni Quiche Abbandonata;
Ottieni Pistola (Truppa Arya), Atk: 30 ]]


«E' ora di andare avanti, immagino... Ma dove sto andando?» L'umana scese le scale e tornò al termine del corridoio precedente, fermandosi prima della soglia dell'ingresso alla prossima sala. Perchè si era fermata?... «Cosa cavolo è quello?!» ... In mezzo alla sala successiva, sul soffitto c'era una specie di grossa televisione, a cui erano attaccate due minacciose minigun. La bionda ci mise ben poco a farsi un'idea: un robot da difesa. «...»
Ora, parlando tra noi, la sala era leggermente diversa da quella di anni prima, sviluppata verso l'alto: ora era stata resa un lungo corridoio pressochè vuoto, ma difeso dalla macchina da guerra appena descritta. L'umana tirò un lungo sospiro. Come superarlo? E qual era il suo raggio d'azione? Poteva scoprirlo facilmente, quello. Raccolse un sasso da terra e lo tirò verso lo schermo della torretta, centrandolo tra l'altro in pieno. Ma... Pessima idea. La macchina si accese e si girò verso la sua direzione, mentre inizialmente guardava una delle mura del corridoio stesso.
Nuovamente, Pleya non riuscì nemmeno a realizzare cosa stava succedendo che già era accaduto: più veloce di qualsiasi arma umana vista in tv, la torretta difensiva la bombardò rombando e le trasformò lo stomaco in un colapasta, da cui colava sangue invece di acqua. Le pupille azzurre dell'umana si dilatarono, mentre il suo corpo cadeva morto a terra, lasciando che le lacrime si spargessero all'aria durante la caduta.



[[ Game Over ]]
La biondina si ritrovò nuovamente dinanzi alle foglie rosse e alla stella, tremante. Ci avrebbe mai fatto l'abitudine? Mentre se lo domandava, si tastava il ventre, perfettamente senza buchi. «Mhh... Accidenti, non ho più la pistola nè la quiche. Questo significa che deve trattarsi di una sorta di viaggio nel tempo, almeno fisicamente.» Realizzato ciò, si accorse di dover ripetere azioni già appena effettuate, come mangiare e bere, e affrontare quella specie di rana. Oh beh, meglio farlo al più presto. Impaziente, Pleya corse saltellando per la prima rampa di scale, raggiunse il portone, attese finchè non rimase più nessuno nella stanza dopo, tirò la leva gialla, superò i due ponti sui canali fognari di corsa, evitando di incrociare Froggit, finalmente tornò nella stanza dei soldati. Recuperò la pistola e la quiche dopo averne preso una fetta... E all'improvviso si ricordò della videocamera. Se quei viaggi nel tempo riavvolgevano il tempo, allora fare filmati era una perdita di tempo, dato che il materiale veniva costantemente resettato. Piuttoto, come superare quel difficile ostacolo? Questa volta avrebbe inanzitutto salvato. Mhh... Decise di sdraiarsi sul divano e pensarci, mentre sfogliava qualche video già presente sulla videocamera, registrato con i suoi amici... Chissà dove erano ora?
Così si addormentò, sognando la propria vecchia vita.

[[ La pace del sogno ti riempe di DETERMINAZIONE. ]]



 
Angolo dell'autrice:
Salve! Ci tenevo solamente a ringraziare i lettori, che anche se non se ne rendono conto sono il motore dell'avanzamento della storia; sono consapevole che non è chissà qualche grandissima storia con la migliore narrazione, ma sono felice che qualcuno almeno la legga. Se avete consigli, pareri o quant'altro sarei lieta di riceverli per recensione o anche messaggio privato.^3^ Avrei anche una richiesta: cosa ne pensate della lunghezza del capitolo? Dovrebbe essere in media quanto la lunghezza di questo o più lungo?
Bye bye!~
   
 
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