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Autore: _Marlee_    08/03/2017    1 recensioni
Dietro a quei muri e a quel cuore di vetro si nascondeva una donna fragile che portò Arizona ad avvicinarsi a lei nonostante tutto e nonostante tutti. Il suo primo vero amore sarebbe sempre rimasta Callie, ma Callie non c'era piu ed Eliza era li, indifesa e attaccata, cosi cominciò un nuovo capitolo del libro della dottoressa Robbins.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres, Sofia Robbins Sloan Torres
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessuna stagione
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“NO” disse Richard entrando senza permesso nell'ufficio del capo “No, Dottoressa Minnick lei non deve rassegnare le sue dimissioni” disse lui sorprenendole entrambe “Dottor Webber..” disse Eliza cercando di spiegare le sue ragioni, ma lui non le volle sentire “Lo so, abbiamo iniziato una crociata contro di lei e contro la decisione di mia moglie e del capo di chirurgia, non per cacciarla, non perche pensiamo che il suo lavoro non valga abbastanza, solo perchè noi crediamo che ci siano dei momenti..” disse lui, Miranda era abbastanza d'accordo, perchè lei prima di tutti gli altri era stata allieva di Richard “..speciali” concluse lei ricordando le parole di Arizona “Esatto, speciali. Ci sono dei momenti a cui non vogliamo e non possiamo rinunciare” disse Richard “Ma da questo a chiederle di andarsene c'è molta differenza” concluse l'uomo.
“Richard e tutti hanno ragione, io ho preso una decisione sbagliata, avrei dovuto imporle la collaborazione con il dottor Webber, io sono stata sua allieva e lui è stato per anni capo di questo ospedale avrei dovuto ascoltarlo. Ma sono d'accordo anche quando lui dice che non deve per forza rassegnare le sue dimissioni, può collaborare con lui e con tutti gli altri strutturati” disse Miranda togliendo un peso nel petto di Eliza , ma facendole crescere un enorme rabbia.

 

“Una cosa l'ho capita, ti piace scappare” disse Arizona il mattino seguente vedendola nei corridoi, ma Eliza non rispose “Ehi, sto parlando con te” continuò Arizona ma la donna mora non acennò a rallentare “Dottoressa Minnick” disse infine in maniera autoritaria “Che c'è? Che diavolo c'è? Mi hai fatto credere di non essere abbastanza brava, io mi sono sempre fidata di me stessa, mi sono sempre trovata bene in qualsiasi ospedale dove sono stata e mi chiamavano per salvare i loro ospedali, mi chiamavano loro, mi chiamavano perchè ero dannatamente brava nel mio lavoro. Poi arrivo qui, i problemi di questo ospedale erano gli stessi di tutti gli altri. Però qui sono arrivata al punto da mettere in discussione le mie capacità. Una cosa mi insegnarono: mai mettersi in dubbio. Io so quello che valgo, io so quanto brava sono e so anche che mi hai manipolata, hai usato i bambini che dici di amare per farmi cambiare idea e per farmi fare un passo indiero, mi hai invitata nella tua sala operatoria non perchè volevi che superassi quel cedimento, anzi, hai usato quel cedimento contro di me, a vostro vantaggio. Sono andata dalla Bailey per dire che rassegnavo le mie dimissioni, e ti posso assicurare che non è mai successa una cosa del genere. E anche se non vorrei che fosse cosi io credo che sia colpa tua” disse Eliza senza mai abbassare gli occhi azzurri, Arizona si sentì estremamente fraintesa, lei non aveva fatto niente di tutto ciò che la mora aveva appena finito di rinfacciarle “Frena un attimo” disse Arizona provando a spiegarsi “Basta, la Bailey non ha accettao le mie dimissioni, e io mi sono sentita umiliata, mi sono sentita messa in dubbio. Ma la persona che questa volta mi ha messa in dubbio, non sei tu, non è la Bailey, o Catherine, ma sono io. Mi sono messa in dubbio e ho abbassato la testa, perchè a chiedermelo sei stata tu” disse Eliza arrabbiata piu che mai, sia con se stessa che con la dottoressa Robbins “Io non ti ho chiesto di abbassare la testa, io non ti ho manipolata Eliza” disse Arizona, ma la donna non la volle ascoltare, conintuò a camminare e la bionda capì che non sarebbe riuscita a convincerla.

 

“Dottoressa Robbins, l'elicottero è atterrato qui posso concludere io” disse Andrew sorridendole “Grazie De Luca” disse lei sfilandosi il camice e mostrando sotto di esso un bellissimo vestito rosa antico. Andrew aveva legato molto con la donna, la conosceva benissimo, sapeva che lei non era minimanente disponibile, ma la trovava lo stesso molto eccitante “Che c'è?” chiese lei vedendolo un po confuso “Niente dottoressa, è molto bella” disse lui prima di andarsene, quei complimenti lei non li riceveva da un po. Da quando Callie se n'era andata Arizona si concentrò solo sul suo lavoro, esclusivamente sui suoi piccoli umani e la sera lei non la usava per uscire, non la dedicava alla vita sociale, ma anzi, si faceva un te al limone e si riposava accanto al camino. De Luca la vide davvero in pochissime occasioni con un abito elegante come quello.

Eliza in quel momento assunse un ruolo secondario nella mente di Arizona, fino a quel momento avrebbe voluto spiegarle come stavano veramente le cose, ma dopo aver parlato con Andrew la sua priorità era chiaramente Sofia. Cosi si diresse velocemente all'ultimo piano e partì.

 

“Perchè hanno fatto venire la Robbins?” chiese Penny sul tetto con Callie mentre l'elicottero atterrava “Perchè lei è la migliore” disse Callie un po nervosa, infondo erano 5 mesi che non si vedevano, si parlavano solo al telefono e a volte litigavano pure ma averla davanti era diverso. L'elicottero bloccò le eliche e Arizona scese con tutta la sua bellezza ed eleganza, quel vestito era mozzafiato e quei bellissimi tacchi la slanciavano. Callie si era dimenticata di quanto la sua ex moglie fosse bella, si era dimenticata di moltissime cose riguardo a lei, ma non appena le si presentò davanti, bhè, tutto tornò vivido nella sua mente, e il nervosismo salì ancora di piu.

Al contrario Arizona non era affatto nervosa, lei aveva superato molto bene il distacco con Callie, ebbe solo un cedimento, la notte della chiamata, ma per il resto non aveva mai sentito una eccessiva nostalgia, per questo si spinse oltre il previsto e abbracciò Callie, come di solito abbracciava April o Amelia “A..Arizona sono felice che tu sia venuta” disse Callie sperando di apparire preoccupata per il suo paziente piu che nervosa per l'abbraccio “Infondo lei è la migliore” rispose in fretta Penny un po scocciata “Ho solamente unito l'utile al dilettevole, sarei venuta in qualunque caso per Sofia la prossima settimana, ma dato che avevate bisogno di me ho semplicemente anticipato” disse lei con eleganza e rispetto “Su andiamo”

 

“Cosa abbiamo?” chiese Arizona indossando il suo camice che teneva nella valigetta “Ginevra Stangard. Donna, 46 anni, incinta al quarto mese di gravidanza. Gravidanza monocoriale biamniotica” disse Penny, Arizona sorrise alla paziente e questo metteva a suo agio le persone, sia medici che pazienti “Ginevra, farò del mio meglio per salvarli entrambi, posso assciurarle che non è il primo intervento di questo genere, ma le probabilità di sopravvivenza di entrambi i gemelli sono comunque del 35%, non sono poche quindi possiamo sperare di farcela. Lei si deve solo rilassare e lasciare fare a me” disse Arizona sorridendo, Nicole Herman le aveva insegnato tutto quello di cui aveva bisogno, l'aveva addestrata bene “Mi hanno detto che lei è la migliore” disse Ginevra con un sorriso speranzoso “Sono il cavallo giusto” concluse Arizona, Callie non riuscì a non sorridere mentre Penny non si scompose, infondo, era inutile negarlo, Arizona costituiva per lei ancora una grande minaccia. Non conosceva cosi tanto bene Callie da poter affermare la sua totale lontananza da Arizona “Mi chiamano in pronto soccorso” disse Penny maledicendo mille volte quel dannato cercapersone, non voleva che quelle due stessero da sole.

“Starà impazzendo giu in pronto soccorso” disse Arizona sorridendo, non la voleva prendere in giro, ma l'aveva visto lo sguardo che le aveva lanciato, era chiaramente gelosa “Impazzendo?” chiese Callie un po confusa, lei come al solito non prestava attenzione ai piccoli dettagli “Oh andiamo Calliope. Io sono qui vicino a te dopo 5 mesi di totale assenza, durante la quale lei è stata la tua compagna, penso che lei tema un nostro riavvicinamento” disse Arizona sapientona come al solito “Non sei cambiata molto neanche tu. Sempre attenta ai dettagli e estremamente egocentrica” disse Callie sorridendo, infondo aveva ragione, ma aveva ragione anche Arizona, Penny era gelosa.

“Sei mancata molto a Sofia” disse Callie improvvisamente “Anche lei mi è mancata molto” rispose in fretta Arizona, non vedeva l'ora di farle una sorpresa “Posso tenerla con me in albergo fino a che non parto per Seattle?” chiese Arizona nonostante sapesse benissimo che il giudice aveva affidato a lei la bambina quindi non avrebbe neanche dovuto chiedere “Dovrò parlarne prima con Penny, ma credo che non sia necessaria una camera d'albergo. Sofia ha vouto un letto matrimoniale nella sua cameretta, se ti va puoi sistemarti li” disse Callie sorprendendo molto Arizona “Ma tu odi avere ospiti in casa, non ti senti a tuo agio, non ti senti libera. Me lo dicevi sempre” disse Arizona “Sei tu, non si tratta di un vero ospite, ma della mia ex moglie, la donna con la quale ho vissuto per piu di sette anni” disse Arizona “Io credo che questo ti metterà nei casini con Penny, quindi penso di andare in albergo” continuò la bionda conoscendo la gelosia di Penny “Con lei me la vedo io, insisto” concluse Callie. Era arrivato il momento dell'intervento, ed in sala operatoria rimase solo Arizona e Callie, anche se non era affatto necessaria.

“Come va con la storia di Richard?” chiese improvvisamente Callie “Male, va molto male, Miranda non si rende conto di quanto sia sbagliata la sua scelta di sostiuirlo con Eliza” disse lei senza rendersi conto di averla chiamata per nome “Eliza? Non pensavo foste cosi intime. Comunque mi hanno detto che il suo metodo di insegnamento è molto valido” disse Callie cercando di spronare Arizona a parlare “Lo è infatti, ma tu sai meglio di me che lo è anche quello di Richard, lui ha cresciuto splendidi chirurgi di fama mondiale. Guardati, non hai neanche dovuto fare un colloquio che già ti avevano assunta. A lei manca qualcosa” disse Arizona sorridendo “E scommetto che la piu propensa ad insegnarle ciò che le manca sia tu” disse Callie, ma si notò un pizzico di sarcasmo e di ironia nel tono della latina “Non correre a conclusioni affrettate. Io per ora le ho dato ciò che potevo, ma lei non ne ha fatto buon uso, quindi vorrei capisse il suo errore prima di rimettermi in campo” disse Arizona chiaramente sempre parlando in termini medici “Voi..” chiese improvvisamente, Arizona sbarrò gli occhi e si voltò verso la sua ex moglie “Dio Calliope,mi stai chiedendo se vado a letto con lei?” rispose Arizona leggermente irritata “Hai ragione scusa. Che fai? Chiudi?” chiese vedendo come procedeva l'operazione “Si, ho finito qui. Voglio vedere mia figlia” disse Arizona andando verso l'uscita “Li hai salvati entrambi?” chiese incredula “Io ancora non capisco perche tu sia sempre cosi sorpresa” concluse lasciando la stanza.

 

“Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa” disse Sofia non appena vide Arizona fuori dalla porta dell'asilo interno all'ospedale, la donna si commosse e si abbassò all'altezza della piccola. Sofia le corse in contro e le due si abbracciarono, strette strette “Quanto sei cresciuta piccola” disse Arizona lasciando scivolare delle lacrime di gioia. Lei era legata a Sofia con un doppio filo, il loro era un legame talmente forte che andava oltre qualsiasi previsione e qualasiasi interpretazione scientifica. Tra loro c'erano addirittura delle somiglianze seppur non condividessero lo stesso DNA. La scena si svolse sotto lo sguardo vigile di Callie che rimase fuori ad osservarle.

“Mama adesso resterai per sempre qui con me” disse quasi ordinandolo, anche lei a modo sue le stava dicendo che le era mancata “Non pensiamoci adesso, ti va di andare a fare una passeggiata al parco?” chiese Arizona guardando verso Callie che annuì prima a lei e poi al supervisore dell'asilo “Si mamma, voglio mostrarti il mio posto segreto” Arizona scoppiò a ridere perchè sapeva che le sarebbe toccato camminare fino a Central Park con quei tacchi vertiginosi.

Un gelato, un giro sullo giostre, forse piu di uno, un dolcetto alla pasticceria all'angolo. Il loro pomeriggio volò, ed erano felici. Sofia per la prima volta si sentì completamente a casa, e Arizona provò lo stesso nonostante fosse dall'altra parte del paese.
“Mamma non sono stanca, non voglio andare a letto” disse sbadigliando, entrambe scoppiarono a ridere “Domani mattina quando ti sveglierai la mamma sarà ancora qui, promesso” disse Callie guardando Arizona come per volerle chiedere di restare li a dormire “Si, anzi ti raggiungo tra un minuto piccola” disse Arizona dandole un bacio sulla fronte come d'abitudine, la bimba felice zampettò fino alla cameretta.

“Non se lo lascia fare da nessun altro” disse Callie con lo sguardo stanco ma felice “Cosa?” chiese la bionda “Il bacio sulla fronte, non lo vuole ne da me ne da Penny. Glie lo puoi dare solo tu. E' vostro” disse Callie con gli occhi lucidi, Arizona se ne accorse subito “Ehi ehi, non fare cosi, lei è felice qui con te, è normale che io le manchi, manca anche a me, tutti i giorni. Io aspetto impaziente quei pochi minuti al telefono con lei. Ma devi capire che tu sei tutto ciò di cui lei ha bisogno, me l'ha detto lei stessa, qui lei è felice, e poi lo sai benissimo che lei odia la pioggia. Non le piaceva Seattle” disse Arizona cercando di tranquillizzarla, ma ormai Callie piangeva e farla smettere sarebbe stata una fatica “L..lei parla sempre di te, mi chiede di te, lo chiede a Penny. Le manchi tutti i giorni, e io mi sento uno schifo Arizona. Perchè te l'ho portata via, mi sento uno schifo perchè ho accettato questo lavoro cosi lontano da casa” confessò Callie “Non devi sentirti cosi, Calliope guardami. Tu hai fatto una scelta e io ho fatto la mia, entrambe ci siamo mosse per il bene di Sofia, lei qui è felice, stai.. state facendo un ottimo lavoro con lei. Non è manesca, non è egoista e non vuole primeggiare, la stai educando come avrei fatto io o come avremmo fatto insieme. Io mi fido di te, mi fido di te piu di chiunque altro, e non mi pento di avertela affidata, sei sua madre” disse Arizona, quelle parole le fecero male “Il giudice..” disse Callie ma la bionda non la fece finire “Tu sei la madre biologica, nessuno meglio di te sa cosa è meglio per lei” disse Arizona “Ma cosa dici? Perchè fai cosi? Lo sappiamo entrambe che non è vero, abbiamo lottato entrambe per poterci definire le sue madri, non sono solo io e non sei solo tu, e non lo è neanche Penny. Io e te siamo i genitori di Sofia, insieme” disse Callie con un tono estremamente nostalgico “Abbiamo fatto delle scelte, queste scelte ci hanno separate, ma hai ragione tu, io e te, insieme, siamo le madri di Sofia. Ma questo non cambia il fatto che tu sia perfetta come madre, e sono felice che lei cresca con te. Insomma le stai insegnando lo spagnolo, lingua che io trovo molto ma molto affascinante tra l'altro. Io non avrei mai potuto farlo” disse Arizona cercando di farla sorridere “Lo so che sto con Penny, ma ho bisogno di una cosa” disse Callie vergognandosi e abbassando gli occhi, ma Arizona sapeva benissimo cosa volesse la donna, la conosceva meglio delle sue tasche cosi si avvicinò e la strise tra le sue braccia, di solito era Callie quella piu ragionevole, quella piu forte, ma quella volta fu Arizona, perchè era Callie ad avere bisogno di lei. Infatti si rifugiò in quelle braccia come una bambina, scoppiò a piangere e Arizona riuscì a stento a trattenere le sue lacrime, chiuse gli occhi e le accarezzò i capelli, come faceva sempre quando stavano insieme. Callie sentì quel profumo di casa che le mancava. Sentirono poi delle chiavi inserirsi nella toppa cosi si separarono e Arizona andò verso la cameretta di Sofia, un istante prima che Penny aprì la porta Arizona sussurrò “Hai portato Sofia nel nostro posto”  

ED ECCOLA, COME PROMESSO E' TORNATA CALLIE, COME VEDIAMO HA UN RUOLO SECONDARIO NELLA VITA DI ARIZONA, LEI SEMBRA AVER PASSATO LA BUFERA, CALLIE VIVE CON PENNY E HA INVITATO LA SUA EX MOGLIE A DORMIRE A CASA LORO, ANCHE LEI SEMBRA AVERLA PASSATA. UNA DELLE DUE NON L'HA ANCORA FATTO, LE APPARENZE INGANNANO, CHI DI LORO SARA' L'INCERTA? 
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, E GRAZIE A TUTTI PER AVER SPESO UN PO DEL VOSTRO TEMPO PER LEGGERE QUESTA FF
GRAZIE DAVVERO
MARLEE 

  
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