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Autore: _Sherazade_    10/03/2017    1 recensioni
Alex è innamorata del suo amico Luc nonostante un piccolo problema: Luc è uno spirito.
La ragazza si è ritrovata, suo malgrado, in mezzo a una millenaria lotta fra bene e male, ed è decisa a far di tutto per aiutare Luc a tornare in vita e a sconfiggere il male.
La giovane spera che anche Luc possa ricambiare i suoi sentimenti, ma c'è qualcun altro deciso a rubarle il cuore...
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Storia partecipante alla challange "10 PASSI DELLA TUA OTP ~ CHALLENGE" indetta da BuckyBear sul forum di EFP.
Queste 10 storie sono legate alla mia long, non più su EFP causa revisione, "La nuova torre".
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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7 – Primo appuntamento



Antartide



- Che freddo! - borbottai stringendomi nel cappotto che Aidan mi aveva dato prima di partire. - Puoi spiegarmi perché Luc non è venuto? Non siamo qui per...
- Shht! Li spaventerai.
- Chi? Aidan tutto questo è ― - Aidan però mi poggiò la mano guantata sulla bocca e mi indicò delle strane figure che si muovevano verso di noi.
- Non ci credo! - dissi sbigottita. Li guardai con gli occhi che brillavano: erano dei pinguini! Io adoravo i pinguini.
- Non alzare troppo la voce, o li spaventerai. Sono abituati a vedere i ricercatori che vengono a studiarli, ma cerca comunque di non corrergli dietro. - La voglia di andargli incontro ed accarezzarli era forte, mi sentivo come una bambina... ma sapevo contenermi. Cercai di ritrovare un po' di contegno: Aidan mi aveva chiesto di seguirlo perché aveva avuto una visione.
- Non dovevamo venire qui perché avevi trovato un frammento dell'anima di Luc? - chiesi cercando di essere seria, ma un adorabile cucciolo di pinguino era appena scivolato a pochi metri da noi, e sentii la voglia di andare da lui e di stringerlo al petto.
- Era una scusa, o non avresti mai accettato di seguirmi da sola. Pensavo fosse chiaro. - Rispose lui con nonchalance, come se quello fosse stato ovvio da subito. Anche se nell'ultimo mese le cose fra noi erano migliorate, io mi sentivo ancora molto attratta da Luc, anche se...
Qualcosa era cambiato. Aidan non aveva mai nascosto i suoi sentimenti per me, e dopo la sua dichiarazione, mi ero quasi sentita in colpa per averlo rifiutato. Per necessità, dovevamo condividere lo stesso tetto, gli stessi spazi, e dovendo spesso parlarci, non avevamo modo di avere la nostra intimità.
Da una parte lo capivo, perché anche io provavo affetto per una persona che non contraccambiava i miei sentimenti. La cosa non mi aveva mai turbata, fino a che non avevo cominciato a guardare Aidan in modo diverso. Prima non le avevo notate, ma poi avevo cominciato a riconoscere le tante, piccole premure che ogni giorno mi riservava, e questo mi aveva fatto riflettere.
Non ero certo innamorata di lui, ma cominciavo a vederlo sotto un'altra luce. Non era più una seccatura, era... un amico.
- Grazie. - mi imbarazzava dirlo, mi metteva un po' a disagio quella nuova situazione, ma mi rendevo sempre più conto di come lui si era dato da fare per me, e il minimo che potessi fare era ringraziarlo. - Sei stato molto carino, oggi. - Non potevo però dargli troppe soddisfazioni.
Lo vidi con la coda dell'occhio: stava sorridendo.
Eravamo stati letteralmente circondati da dei pinguini, e uno, credo fosse molto giovane, venne accanto a me e strusciò il muso contro la mia gamba: le sue piume sembravano così soffici, anche se estremamente compatte.
- Credo voglia che lo accarezzi. Come ti dicevo, questa è un'area molto battuta da alcuni ricercatori, e alcuni di questi pinguini sono stati salvati da un'altra zona dell'Antartide più pericolosa. Dopo essere stati salvati, sono stati curati e lasciati in quest'area protetta. Alcune di queste bestiole sono state coccolate nel periodo di passaggio da un ambiente all'altro, e per questo, credo che gli manchino un po' di quelle attenzioni. - Aidan si inginocchiò, e un pinguino gli si avvicinò, reclamandone le attenzioni. - Non avere paura. - mi incoraggiò.
Scoprii che i pinguini erano davvero coccoloni, e adoravo il modo in cui “scodinzolavano” felici. Avevo sempre adorato quegli uccelli, e dopo quell'incontro, li avrei amati anche di più.
Restammo lì a lungo, ma poi, Aidan mi disse che era ora per noi di tornare.
Io ero dispiaciuta, ma sapevo che non saremmo potuti rimanere lì in eterno. Sentivo che avevo il naso completamente ghiacciato, e cominciai a strofinarmelo con i guanti.
- Lo so, fa incredibilmente freddo, ma hai dimostrato una magnifica resistenza. Non me l'aspettavo.
I pinguini si avvicinarono a noi, penso avessero capito che stavamo per lasciarli. Il più grande di quelli che si erano fatti avanti, strofinò la testa contro di me e la alzò. I suoi occhioni sembravano sorridermi, e io mi sentii sciogliere.
- Aidan?
- Sì?
- Un giorno... mi prometti che torneremo qui? - Il demone mi sorrise e mi baciò sul naso.
- Te lo prometto.
- Aidan?! - lui rise, e io sentii come una scossa attraversarmi la schiena. Quel gesto sciocco, infantile e intimo, non mi era affatto dispiaciuto.
- Allora, torniamo a casa, Alex?


 


Storia scritta per la challenge 10 PASSI DELLA TUA OPT sul cosmic ocean.
  
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