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Capitolo otto, Martedì
[It’s been one week since…]
It's been one week since you looked at me
cocked your head to the side and said “I'm angry”.
Five days since you laughed at me
saying “Get that together come back and see me”.
Three days since the living room
I realized it's all my fault, but couldn't tell you
Yesterday you'd forgiven me
…but
it'll still be two days till I say I'm
sorry
[E’ passata una settimana da quando tu mi hai
guardato
hai girato la tua testa su un lato e hai detto:
“Sono arrabbiata”.
Cinque giorni da quando tu mi hai deriso
dicendo: “Rimettilo insieme, torna indietro e
guardami”.
Tre giorni da quando nel salone
ho realizzato che è tutta colpa mia, ma non ho
potuto dirtelo
Ieri tu mi hai perdonato
…ma mancano ancora due giorni fino a quando
dirò che mi dispiace]
Come già detto, qualcuno deve avercela con
me. Qualcuno di potente. Qualcuno di pericoloso.
Perché io -Shikamaru
Nara, uno dei jonin
più geniali e rispettati di questo Villaggio, mica l’ultimo
arrivato- sono ridotto talmente male che stento quasi a riconoscermi; sono
buttato sul mio letto, fissando il vuoto, e cerco disperatamente di non
accorgermi di un caro (quasi) familiare che gira in mutande a casa mia.
-Eh, ma qui a Konoha mica fa tanto freddo! A Suna
fa più caldo, ok, ma qui mica scherza. Non è vero, Shika?-
Il quale caro
familiare, però, non fa che rimembrarmi costantemente della sua docile e
assolutamente non voluta presenza.
-Eh, robe dell’altro mondo…-, borbotto,
ironico, contemplando il soffitto per sfuggire all’orrenda visione del
caro Kankuro in boxer.
Il ragazzo, irritato, sopraggiunge in camera mia e
mi squadra in modo minaccioso.
-Perché sei sbracato sul letto, scusa?-,
chiede.
Sbuffo.
-Perché la tua adorabile sorellina mi ha
letteralmente sfiancato. Ha detto che si sarebbe fatta viva lei, ma non ho sue
notizie da due giorni.-
L’altro fa una faccia piuttosto schifata e
borbotta:
-Se ti pare normale che ti deve venire a cercare
lei… Mah. In ogni caso, sei ridotto maluccio, eh?-
Cercando di farmi coraggio, mi puntello sui gomiti
e alzo il capo per guardarlo: lui ha ancora quel ghigno sardonico e sprezzante,
è vero, ma nel suo tono c’è una punta di preoccupazione
piuttosto malcelata.
-Sì, lo sono. Tua sorella mi sta nascondendo
qualcosa, lo sento.-, borbotto, irrequieto, mentre torno nella posizione
originaria.
Ora è il suo turno sbuffare; chiude gli
occhi, si gratta il capo e borbotta:
-Shikamaru…
mia sorella è un po’ così,
insomma. Dovresti conoscerla. Adora tenere i suoi uomini sulle spine.
Sicuramente non sarà niente, su.-
Inizio a dondolare un piede, nervoso, e a mordermi
un labbro.
-Sarà.
Ma io… sai, sono un po’ preoccupato.-
E, dal grugno che emette, sento che lo è un
po’ anche lui.
-Io non credo ci sia niente di grave… ha solo
un carattere terribile, ecco qui. Vuole semplicemente stare al centro
dell’attenzione… Mi chiedo sempre come tu faccia a sopportarla,
sai?-, mormora. -Ma non dirglielo, altrimenti mi ammazza!-, aggiunge, inquieto.
Io annuisco vagamente e sorrido: sì, Temari
ha un carattere odioso, è lunatica, irascibile, orgogliosa, dispettosa,
rompiscatole, testarda (uh, il granito in confronto a lei non è niente),
arcigna, dura… però è meravigliosa
così. E io… io non la cambierei per nulla al mondo. Perché
quel sorriso che ogni tanto adorna quel volto volutamente imbronciato, o quella
scintilla con cui i suoi occhi brillano quando mi provoca e gioca a farmi
arrabbiare, o le volte in cui rivela la vera se stessa abbracciandomi senza un
reale motivo valgono più di tutti i suoi lati negativi messi
assieme… e sono queste cose per cui io lotterei.
E sono io, davvero,
quello che fa più schifo fra i due: non ho un solo lato positivo, sono
pigro, svogliato, sfiancante e sciatto, e sono così tanto testardo ed
orgoglioso che ci voleva un litigio e la sua assenza per farmi capire quanto io
non abbia mai apprezzato fino in fondo quella seccante eppure straordinaria donna. Lei mi è
sempre stata vicina; ha lasciato il suo villaggio per venire qui; ha cambiato
usanze, abitudini, familiari, amici… e questo solo per me. E io che mi
continuavo a lamentare e a dare la colpa a lei. Ho sbagliato tutto…
è tutta colpa mia, tutta; e anche adesso, sbracato come sono, non sto
facendo altro che seguitare ancora e ancora a perdere tempo.
Con un ghigno, ripenso a ciò che è
successo appena una settimana fa:
apparentemente, noi due stavamo bene poiché non avevamo ancora litigato;
la nostra vita procedeva come al solito, bisticciando, urlando e sbuffando; ma
ero così immaturo e idiota… Non dico che adesso sia diventato
molto migliore, insomma, ma… forse, qualcosa ho imparato. Dicono che,
quando si perda una cosa, se ne capisca l’importanza: e posso confermare
appieno.
E chissà se oggi la rivedrò… lo
spero. Voglio seriamente chiarire al più presto; voglio tornare con
lei… e, forse, dare un cambiamento netto alla nostra relazione… Ancora
una volta, aveva ragione Temari: siamo grandi, diamine, e stiamo insieme da
tanto… convivere mi pare una cosa così stupida adesso!
Rinvigorito, sorrido; mi scrocchio qualche osso, mi
alzo di scatto, urlo qualcosa a Kankuro -esco per
pranzo, meta imprevedibile, cibo probabilmente scadente- e mi avvio alla porta,
risoluto e determinato come raramente sono stato.
Ma possono accadere davvero così tante cose
in una settimana…?!
*
It's been one week since you looked at me
Threw your arms in the air and said “you're crazy”
Five days since you tackled me
I've still got the rug burns on both my knees
It's been three days since the afternoon
You realized it's not my fault not a moment too soon
Yesterday you'd forgiven me
…And
now I sit back and wait till you say you're sorry
[E’ passata una settimana da quando tu mi hai
guardato
hai alzato le braccia in aria e detto: “Tu sei
pazzo”.
Cinque giorni da quando tu mi hai affrontato,
ho ancora le bruciature su entrambe le ginocchia.
Sono passati tre giorni da quando nel pomeriggio
tu hai realizzato che non è tutta colpa mia per
ora
Ieri, mi hai perdonato
…E ora sono seduto e aspetto finché dici
che ti dispiace]
Ok, diciamolo.
Ho fatto una cagata dopo l’altra: ho fatto arrabbiare la Nonna, poi
Sakura, poi ho cercato di rimettere tutto a posto, ma è andato anche
peggio.
E adesso sono mollemente sbracato sul divano,
sfinito nell’animo e nel corpo. Non ho più la forza di pensare, di
agire o commentare: è come se tutto quello per cui ho sempre sperato e combattuto
sia svanito improvvisamente, senza lasciarmi un appiglio o un qualcosa a cui
reggermi; e il bello è che io non posso fare proprio niente, ancora una
volta… Posso solo rimanere qui sul divano, come un idiota quale sono, a
contemplare il soffitto e a maledirmi reiteratamente.
Il mio pensiero, più volte di quante vorrei,
vola a lei; quanto sono stato
idiota… evidentemente, lei
doveva mollarmi per farmi capire davvero quanto la amassi, lei doveva soffrire per causa mia,
lei doveva passare quelle brutte
esperienze per farmi capire ciò che è davvero importante… Il
suo carattere -e su questo siamo tutti
d’accordo- non è dei più mansueti; è manesca,
irritabile, perfettina, piuttosto lunatica, un
po’ superba e spesso fin troppo scontrosa; ma io, d’altra parte,
l’ho sempre amata per quello che è… e non la cambierei per
nulla, nulla al mondo. Neanche se, probabilmente, alla fine sceglierà
Sasuke; neanche se adesso sto soffrendo come un cane, e neanche se sarò
deriso da tutti per l’ennesima volta. Che strano, però… solo
una settimana fa eravamo ancora
insieme e apparentemente andava tutto bene, ma in verità c’erano
incomprensioni e lacune ben più profonde; e io, forse, sono cresciuto un
po’. Tutta questa situazione mi ha fatto capire molte cose; ma anche
adesso, dopo tutto questo, vorrei ancora averla egoisticamente al mio
fianco… Vorrei stringerla e dirle che io la amo, e che ci sposeremo quando lo vorrà lei -anche
subito, per me non ci sarebbero problemi. La amo per quando mi rimbecca, per
quando mi mena, per quando mi maltratta e mi ingiuria; per quando litighiamo,
per quando è insopportabile, e per quando è dolce e gentile con
me… che stupido, stupido sono
stato! Avevo fra le mani la cosa più preziosa al mondo -una cosa ben
più importante e fondamentale del diventare Hokage!- e l’ho persa
così, pensando che gli aspetti rilevanti della vita fossero ben
altri… e invece no; ho dovuto proprio sbattere contro la dura
realtà per rendermene conto!
Non so più cosa fare… dovrei cercarla?
Dovrei aspettare che lei torni da me e mi spieghi tutto? Dovrei andare da
Sasuke -che oramai sarà già tornato- e cercare di capire? Dovrei
parlare con la Nonna? Questa indecisione mi attanaglia le viscere: non è
da me essere così confuso e poco risoluto, ma non posso farci niente…
Sono ridotto ad un essere amorfo senza obiettivi e senza sogni, ora come ora.
Groan.
Ecco, meraviglioso! E adesso il mio stupido stomaco
ha anche fame. In effetti, è da sei giorni che non mangio niente di
decente -no, è da sei giorni che proprio non riesco a mangiare…
Sbuffando, mi alzo e mi stiracchio le ossa; prendo le chiavi di casa e qualche
soldo ed esco.
**
-Ragazzi, suvvia! Io alla vostra età facevo
follie, e voi sembrate due catorci!-
I due ragazzi si limitano a guardar male l’allegro
signore; uno guarda il menù con aria persa, appoggiando sciattamente la
testa ad una mano; l’altro è talmente ridotto male che è rozzamente
stravaccato con la fronte appoggiata al tavolo. L’uomo conosce quei due
ragazzi: sono entrambi jonin ed ambedue hanno
contribuito notevolmente a liberare Konoha da Pain,
anni prima; il biondino, addirittura, è uno fra i candidati ad essere
Hokage. Ma che diavolo…?
Li guarda ancora, stupito, e borbotta:
-Oh! Ho capito, ho capito tutto. Problemi di donne,
eh?-
A quella domanda, i due giovani si limitano a
fulminarlo con gli occhi; egli fa un passo indietro, serio.
-Deve essere un problema serio. Ah! Ma io so come
fare! Lasciate fare a me, ho il pasto giusto per v-
-Per carità di chi ti pare, no-, sbotta
Naruto, alzando lo sguardo verso il cuoco e inorridendo -ho già provato
il vostro ‘piatto speciale’. Portaci roba normale, per cortesia.-,
conclude.
Egli deglutisce e impreca mentalmente: non
potrà rifilare loro la sbobba della casa, a quanto pare… Decidendo
che è meglio così, segna le ordinazioni, fa un mezzo inchino,
borbotta qualcosa e se ne va, deluso.
I due rimangono così soli al tavolino,
ognuno pensando ai propri guai; volere del destino, entrambi andavano a
mangiare all’Ichiraku (che si sta sempre
più ingrandendo grazie ai frequenti pranzi dell’Uzumaki), l'uno e l'altro sono tragicamente depressi e
nessuno dei due ha qualcuno che prepari il pranzo da quasi una settimana a
quella parte.
Rimangono silenti, poiché in effetti le
parole parrebbero alquanto inutili; quantunque ognuno comprenda appieno
ciò che prova l’altro, non può non pensare che la propria
situazione sia assai peggiore dell’altrui; ma dopo un po’
Shikamaru, stanco della situazione, alza lo sguardo verso l’amico e gli
rivolge un’occhiata compassionevole: sembra ridotto veramente molto male.
-Naruto,
cavolo…-, inizia; ma un leggero tocco sulla sua spalla lo blocca. Egli si
gira, attonito, e vede davanti a sé chi non si aspetterebbe mai di
vedere.
-Shikamaru…
potresti lasciarci un attimo soli?-, bisbiglia Sakura con un sorriso modesto;
lui rimane per qualche secondo sbigottito, per poi ridestarsi ed alzarsi.
Naruto, nel frattempo, ha alzato lo sguardo e
contempla la scena come un estraneo; capendo però chi ha davanti, si
ridesta e si raddrizza, nervoso, mentre osserva l’amico andarsene,
spazientito per il pranzo saltato.
**
It's
been one week since you looked at me
Dropped your arms to your sides and said “I'm sorry“
Five days since I laughed at you
and said “you just did just what I thought you were gonna
do”
Three days since the living room
We realized we're both to blame, but what could we do?
Yesterday you just smiled at me
Cause
it'll still be two days till we say we're sorry…
[E’ passata una settimana da
quando tu mi hai guardato
hai buttato le braccia ai fianchi e
hai detto: “Mi spiace”
Cinque giorni da quando ti ho deriso
e ho detto: “Tu hai appena
fatto proprio ciò che ho pensato che avresti fatto”
Tre giorni da quando nel salone
abbiamo realizzato che siamo entrambi
da rimproverare, ma che possiamo farci?
Ieri, tu mi hai solamente sorriso
Perché mancano ancora due
giorni finché diciamo che ci dispiace…]
Di bene in meglio, come si suol dire: non solo sono ridotto uno schifo, non solo devo
sorbirmi Kankuro che s’aggira seminudo per casa
mia, non solo vengo sbattuto via
dall’altra casa con una madre rompipalle che urla e mi sgrida, non solo mi
danno tutti quanti la colpa per ciò che è successo fra me e
quella disgraziata, ma ho anche saltato il pranzo! Meraviglioso, sinceramente
non vedo come potrebbe andare meglio di così!
Ma, con tutta evidenza, ancora
non ho ben imparato a starmene zitto: giro le chiavi di casa, furioso, e
m’accorgo che sbuca un bigliettino. Un’altra missione! Evviva evviva, meglio di così non potrebbe andare!
Imprecando contro il mondo e
contro le maniglie, giro a vuoto le chiavi nella serratura; ma devo aver
lasciato casa aperta, oppure il caro quasi-cognato
non s’è preso la briga di chiudere, tant’è che spingo
ma la porta s’incastra in non so quale increspatura del pavimento e non
mi consente di entrare. Comincio a dare spallate su spallate, boccheggiando; al
terzo colpo, tuttavia, essa cede e mi lascia entrare. Ma ovviamente io
m’ingarbuglio nei miei passi e perdo l’equilibrio.
-Ma porca putt…!-
-Ehi! Che sono ‘ste parole, eh, pesaculo?-
Cado in
avanti, esterrefatto; mi ritrovo carponi sul pavimento, ansimando, con davanti
una figura a me estremamente nota.
E,
d’un tratto… la vedo.
E’
qui davanti a me.
E sorride.
-T-Temari…!-,
sospiro, incredulo.
Lei ha assunto la sua solita
posa -mani sui fianchi e sguardo fintamente arcigno- e mi sorride superbamente,
guardandomi dall’alto in basso.
-Però! Ti stai addirittura prostrando ai miei piedi! Ne hai
fatta di strada, in questa settimana!-
Il mio tanto vituperato
orgoglio mi urla di ribattere, ma il mio più illustre cervello -che ogni
tanto, evidentemente, si ricorda di fare il suo lavoro- mi consiglia di tacere.
-Ma tu… tu sei tornata!-,
urlo, con una voce più acuta del solito.
Lei alza un sopracciglio e sogghigna.
-Ti chiamavano ‘la
volpe’, eh? Ebbene sì, mio caro, sono tornata. Ma alzati, vederti
così sottomesso mi fa impressione.-, borbotta, ridendo.
Io mi rialzo, ansimando: Temari
è davvero tornata, Temari è davvero
qui adesso! Rimango imbambolato per qualche secondo a contemplarla,
finché lei non arrossisce un pochino e mormora:
-Che diavolo fai? Vieni di
là, dobbiamo parlare.-
Deglutisco, serio: ecco, la
fregatura doveva esserci! Sarebbe
stato troppo bello, no?, che lei tornasse senza portare altri guai… La
seguo in salotto ancora piuttosto confuso; ci sediamo uno accanto
all’altra, sul divano, e rimaniamo così per un po’.
-Temari…
ma dove diavolo sei stata in questa dannata settimana?-, domando, sorridendo.
La donna si schiarisce un
po’ la voce e risponde:
-Oh, da Sakura. Ma non
sempre… questi ultimi due giorni sono stata via.-
Aggrotto le sopracciglia,
perplesso.
-Via? Via dove?-
-Oh… dovevo fare qualche
visita, sai. Sono stata in ospedale… per qualche controllo.-
Un antico affanno avvinghia i
miei sensi.
-Ma tu… due giorni fa
saresti dovuta venire, ma Sakura ha mandato quei due perché non te la
sentivi! Come stai?-, chiedo, mordicchiandomi un labbro per il nervosismo.
Lei tuttavia è strana:
si gratta nervosamente un lato del collo, si guarda intorno, s’inumidisce
le labbra e prende un respiro.
-Eh, insomma. Non è che
stia tanto bene.-
Quel tono così
tranquillo e quasi impassibile è ciò che mi atterra di
più: ma che diavolo…?
-Che cos’hai?! E’
grave?! Ma Gaara mi ha detto che tu svenivi spesso,
che tu hai sempre avuto la pressione bassa… e poi… Temari, ma che
cosa…?-, chiedo, frustato e ancora alquanto dubbioso.
Lei si gira verso di me e si
mangiucchia ancora un labbro; eppure, sembra in un qualche modo… soddisfatta. Mi guarda con una strana
luce: una luce che non le ho mai visto prima.
-E’ una cosa… che
durerà un po’, sai. Un po’ di mesi, intendo. Ma…
niente di grave, insomma. O perlomeno, per me non lo è.-
E lei seguita a sorridere e a
sorridere: in questo momento sembra la persona più felice del mondo. Sbalordito,
le prendo un braccio ed esclamo:
-Ma tu sei impazzita! Mi vuoi
dire che diavolo hai…?! Io non ti capisco proprio! Ti sei fatta curare,
ti sei fatta vedere da un medico? Ma che diavolo hai, Temari?!-
Ella deglutisce e mi guarda
assai seriamente.
-Sai… ultimamente, ho
sempre più spesso pensato… a noi due, insomma. A te e a me.- fa una piccola pausa, mentre
continua a martoriare il labbro, e arrossisce. -E… lo so che ti
sembrerà un discorso stupido, lo so che mi prenderai per una
cretina… però, insomma… non ti andrebbe, ecco, di portare un
po’ avanti il nostro…-
-Temari,
aspetta un attimo- la interrompo, mentre la rabbia inizia a salirmi in petto
-ma che diavolo farnetichi? Tu stai male e mi vieni a parlare di queste
cose…?! Ma si può sapere che… che…-
Ma mi blocco, boccheggiante,
mentre il mio cervello –dal
QI talmente tanto prodigioso, ricordiamolo, da farmi vincere qualsiasi partita
a shogi e permettermi di salvare qualsiasi mio
compagno di squadra da morte certa nelle missioni più pericolose- inizia
lentamente ma inesorabilmente a
ragionare.
Temari, ultimamente, è ancora più incazzosa
del solito.
Temari, poi, è sempre nervosa.
Temari è ingrassata.
Temari doveva fare delle analisi.
Temari è svenuta e ha vomitato un paio di volte.
E adesso sembra la donna più felice della terra.
E ha iniziato a parlare seriamente di cose su cui prima non
avrebbe mai ragionato, perché troppo sdolcinate o stupidi.
Il che vuol dire solo una cosa.
La guardo ancora, mentre dilato le pupille e allungo la
bocca, ancora incredulo.
Oh mio Dio.
-Temari… ma tu… tu…!-,
bofonchio, incapace di articolare qualsivoglia frase di senso compiuto
-tu… tu sei incinta!-
Lei abbassa lo sguardo e sorride ancora; sembra una
persona così diversa da quella spigliata e spavalda…
Il tempo si ferma per qualche istante; il mio cuore perde
diversi battiti; non ho più un filo d’aria nei polmoni; il
cervello mi urla di dire qualcosa di sensato, ma la bocca non risponde…
La mia donna, la mia meravigliosa
e bellissima donna, alza adesso gli
occhi e mi guarda: è in uno stato di felicità massimo,
tant’è che ha gli occhi lucidi. Tira su con il naso e deglutisce
più e più volte; si porta una mano alla guancia, nervosa e
stupenda, e borbotta:
-Oh, io… be’, lo so
che tu adesso borbotterai che la mia è una stupida reazione da donne, che noi siamo tutte uguali, che sappiamo
solo piangere… anche io stento a crederci, però… sì,
Shikamaru. Io lo sono davvero, e…-
Ma si deve bloccare, perché un peso si butta fra le
sue braccia.
E quel peso sono io, e -in barba a tutto ciò che ho
sempre sentenziato, in barba a tutti gli uomini che ho sempre criticato e
deriso, in barba a tutte le mie stupide e ottuse convinzioni, sì- mi
ritrovo a singhiozzare di gioia sulla
sua spalla, felice come mai mi sarei sognato di essere.
-Oh! Oh! Su, su, non è niente di grave…!-,
borbotta, abbracciandomi e dandomi pacche comprensive sulla schiena,
ridendosela di gusto di tanto in tanto.
*
Per l’ennesima volta in
questa maledettissima settimana, mi ritrovo a tamburellare nervosamente le dita
e a mordermi un labbro; Sakura, dopo aver visto Shikamaru andarsene, si siede
compostamente e mi guarda.
-D-dunque…
come va?-, borbotta, arrossendo.
Alzo un sopracciglio…
cos’è, una battuta?
-Uhr, male,
grazie.-, parlotto, iniziando adesso a dondolare nervosamente un piede.
-Ah.-,
mormora lei, abbassando gli occhi e inumidendosi le labbra.
Passa qualche minuto in
perfetto silenzio.
-Sakura…
come stanno i tuoi?-, domando dunque, cercando di contenermi.
Lei sospira, chiude gli occhi e
sorride.
-Oh, Naruto…!
Tsunade-sama li ha operati ieri, come t’avevo detto, e ora non stanno
propriamente bene, ma sono totalmente fuori pericolo… e io, io…
sono così felice!-, esclama,
guardandomi ancora e ancora; una nuova scintilla brilla nei suoi occhi, e sembra
adesso che sia davvero felice. -Loro vivranno!
Vivranno, anche se erano ridotti malissimo!-
Sorrido a mia volta; eppure,
eppure… sì, sono estasiato della cosa, per carità…
però, però…
-Ne sono felice, Sakura-chan.-, bofonchio, seguitando ad arridere.
-E… sai, Naruto… ho
deciso che… dovrò fare una scelta.-,
dichiara improvvisamente, guardandomi fissa negli occhi.
Ed ecco qua la fregatura!
Deglutisco e mi martorio un’altra volta un labbro.
Eccoci, finalmente. Questa è la resa dei conti.
-Ah…? E che tipo
di…?-, chiedo, incerto.
-Io… ultimamente ho
sempre più spesso pensato a noi due. A
me e a te.-, replica, decisa.
-Ah.-,
replico, incerto e nervoso.
Perché adesso, so, so perfettamente cosa accadrà. E
so come reagirò… lo so da tanto, ormai.
-E… insomma, ho deciso
che… ecco, probabilmente a te questa cosa non piacerà
molto…-
No, in effetti non mi piace
avere un pacco di corna sulla testa, ma fai pure!
-…o mi giudicherai una
stupida che crede ancora nelle favole…-
No, va be’,
quello no. Piuttosto, giudicherò me il solito che se la prende in…
-…o mi riderai in
faccia… non lo so, insomma…-
Deglutisco ancora, agitato; lei
non riesce più a guardarmi negli occhi e cala lo sguardo, scossa; ancora
una volta, una minima ma profonda distanza ci separa, e ancora una volta io non posso fare niente per colmarla.
La osservo e la osservo
ancora… Adesso, se io fossi un uomo, un vero uomo –come, prendiamo un idiota a caso, Sasuke Uchiha- le rivolgerei una singola
occhiata fredda ed impassibile per farla letteralmente sciogliere ai miei
piedi.
Se fossi un uomo, un vero uomo –come, prendiamo qualcun altro, Kiba
Inuzuka- direi qualcosa di tremendamente figo e la bacerei passionalmente in bocca.
Ma io non sono né Sasuke, né Kiba, né nessun altro.
Sono solo uno stupido e sciocco Naruto Uzumaki.
E, da stupido e ingenuo quale sono,
lascerò semplicemente che sia lei a decidere… come ho sempre
fatto, e come probabilmente sempre farò. Evidentemente, non potrò
mai fare altro che guardarla allontanarsi e osservare il suo sguardo fuggire verso
quello di qualcun altro.
E così sia, allora.
-Sakura-chan… io te
l’ho già detto. Qualunque cosa tu farai, qualsiasi cosa
deciderai… a me andrà bene.-
Andrà bene, sì, ma non ne
sarò felice, ovviamente; ma questo lo tralascio, perché suonerei
davvero stupido come sono.
-Io… io lo so, lo so, Naruto. E’ per questo che voglio parlartene… sai,
anche quel ghiacciolo di Sasuke ha
detto che è la cosa migliore da fare…-
Oh be’, se non
sta bene a lui, a chi…?
-…e Sai mi ha veramente spronato, devo
ringraziarlo molto!-
Aspetta un attimo. Ma che cazzo c’entra
Sai? Anche lui sapeva?! E non mi ha detto niente, il bastardo cadaverico! Ma
qui sono tutti attori professionisti, o sono io che sono veramente molto idiot-
-E Tsunade…
lei mi ha rimproverato per non averlo già fatto.-
Ok, non sto capendo più niente.
-Ino, quella smorfiosa, ha
blaterato qualcosa circa il fatto che sono troppo lenta e stupida…-
Non potendone più di mangiarmi un
labbro o di tamburellare o di stare così in ansia o di farmi il solito
soliloquio mentale, prendo aria per parlare: voglio dirle che si deve sbrigare
a dirmi una volta per tutte come stanno le cose, e di riferirmi ciò che
è davvero successo e -sì, un po’ di amor proprio ce
l’ha anche Narubaka-
di smetterla di farmi soffrire come un cane; ma lei mi interrompe prendendomi
timidamente una mano e guardandomi con un vago scintillio negli occhi.
-Naruto, insomma… mi
vuoi sposare?-
Ok, lo ammetto: io non ho mai capito un cazzo delle donne, e ancor meno di questa donna.
************
Per la serie: a volte ritornano
** XD
Ed eccomi di nuovo qua, gente!
Sono tooornata! Dopo *appena* quasi due mesi di
blocco, ecco il nuovo capitolo! Come avevo scritto, sono stata un po’ (ma
vagamente eh, roba che andavo a letto ogni giorno a mezzanotte e che scrivevo
quattro ore al giorno, ma dettagli xD) occupata dal
concorso di fan fiction a tema Disney! Alla fine ce l’ho fatta, ho
consegnato (con proroga ovviamente e scrivendo il finale l’ultimo giorno
della consegna XD) e sono addirittura arrivata seconda! ^^ Nello scorso
capitolo non volevo dire né la coppia né il modello, ma adesso mi
sembra una cosa piuttosto inutile XD E’ una (abbastanza) long-fic totalmente ShikaTema basata
sul Re Leone! ^-^ (la storia,
attenti, è basata sul modello,
non sul cartone!). Se voleste darci un’occhiata (vi prego ç_ç), qualche giorno fa ho uppato il primo capitolo, e domani metto il secondo^^ Qui!
-> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=362761&i=1
Cooomunque! Questo
è il capitolo centrale della fanfic, quello
che per primo mi è venuto in mente l’estate scorsa. E’ da
qui che tutto parte^^ Spero vi sia piaciuto, ho in mente queste due scene da
così tanto tempo…! Ah, dal momento che questo capitolo è un
po’ più ShikaTema, il prossimo (e ultimo
^_^) sarà un po’ più NaruSaku!
Per quanto riguarda la prima coppia, be’…
la cosa è sempre stata piuttosto ovvia e poco originale, lo
ammetto… ma vedere voi che facevate congetture è stato il massimo!
Per la seconda, lo so che non avete capito molto, ma c’è una
spiegazione a tutto! Infatti mi sono ammazzata per fare in modo che ci fossero
equivoci su equivoci fra i due, e ve l’ho fatto credere in maniera
spietata, bwahah XD Nel prossimo capitolo spiegherò
tutto! ^^
Riguardo la canzone…
quanti di voi la conoscono? XD Io stessa non avevo idea della sua esistenza,
l’ho trovata un giorno per puro caso mentre vagabondavo per YouTube… avevo già in mente tutta la fanfic, che si sarebbe dovuta chiamare in maniera diversa,
ma ho sentito questa canzone e mi è entrata in testa; così ho
scaricato il testo e si adattava talmente tanto alla situazione di questi
quattro che non ho potuto fare a meno di metterla! E’ dei “Barenaked ladies” e potete
(dovete! u_u) ascoltarla dal link all’inizio di
questa pagina!
Per i commenti… grazie,
gente, GRAZIE! Leggevo ogni santo giorno i vostri commenti e mi davano carica^^
Il punto è che io vi adoro. xD Siete arrivati
esattamente dovevo volevo che arrivaste, avete centrato il punto della
situazione! Volevo mostrare, infatti, quanto la colpa di questi litigi non sia
di uno o l’altra, ma di entrambi… perché Shika
& Naruto sono terribilmente tonti, ma le altre due sono cocciute da morire!
E volevo anche un po’ far vedere una crescita interiore dei ragazzi,
soprattutto per quanto riguarda Shikamaru^^ So che magari ci stanno frasi un
po’ troppo smielose in questo capitolo, ma
entrambi erano arrivati al limite, poveretti! XD Spero tanto vi sia piaciuto.
Ergo, grazie a Fallen Star, Antinyska88, Clara_chan, gloria7,
SAKURACHAN, Shatzy, Dark_soul, Jiraiya, annina94 e Simuz!
Ma quanti siete, awwh! *_*
@ Antinyska: uuh,
Naruto lavora molto di fantasia! XD Anche troppo, in effetti! E
s’è visto ^^ Ti ringrazio davvero tanto ai complimenti, fanno davvero
bene al mio umore e autostima, sai? ^^
@ Clara_chan: io la penso un
po’ come te…! Penso che la colpa sia soprattutto di lei,
però pure lui si fa un po’ troppi viaggi! Uuh,
mi spiace per la tua proposta, al NaruSaku avevo
pensato, ma poi niente (tuttavia, qualche pesante accenno è rimasto)…
spero davvero tanto che leggerai anche l’altra mia fanfic,
mi farebbe davvero tanto piacere! ** In ogni caso, ho partecipato ad un altro
concorso con una NaruSaku XD Aspetto i risultati e
poi la posto! ^^ Grazie per i complimenti, davvero!!
@ Shatzy: ti ringrazio ancora per
il commento all’altra fanfic! Prometto che uppo il prossimo capitolo domani, davvero XD E’
frustrante soprattutto per me, io li pubblicherei tutti in una volta ma poi che
gusto c’è? xD Grazie anche a te per i
complimenti, io non so più che dire ^__^
@ Storm: tessora**
grazie per il commento! Anche tu hai centrato il punto della questione, sono
così contenta! ^^ Dobbiamo riparlare prima o poi, è da un
po’ che non ci sentiamo ^^ grazie tanto per i complimenti! *__*
@Jiraiya: aaawh,
grazie ^^ Anche tu hai capito tutto, e per questo ti adoro doppiamente! **
@annina94: come mai dici improbabile? Sono curiosa! ** Le critiche
fanno sempre bene! =) ti ringrazio tanto dei complimenti, davvero! **
@ Simuz: sai che la penso come te?
In effetti siamo in pochissimi a scrivere NaruSaku O_O Va molto di più il SasuSaku
o il NaruHina… non capisco perché,
sinceramente xD Ma è così. Ed entrambe
sono coppie che non sopporto °° Soprattutto il NaruHina,
lo odio! .__.’ Per quanto riguarda lo yaoi: non
dirlo a me XD io odio lo yaoi, sinceramente ci vedo
solo una moda… e vedere ragazzine di 12 anni invasate di immagini
più porno che altro mi fa piuttosto arrabbiare (ve l’ho detto che
sono moralista, no? XD), senza contare che oramai la maggior parte delle fan di
manga/anime/telefilm sono yaoiste! Io non capisco
sinceramente… cioè a me viene ribrezzo a pensare una NaruSasu O_O Sasuke così
visceralmente orgoglioso che sta con Naruto…? Boh, mi sembra un
controsenso! Non voglio offendere nessuno, per carità, solo che io non
sopporto certi tipi di coppie, neanche se magari sono poste in fanfic scritte bene, non posso proprio farci niente
^^’ Grazie del commento comunque!
E dunque… al prossimo
capitolo! Spero lo posterò presto, ma compiti in classe e interrogazioni
finali e (non ultima °_°) la mia incombente e massacrante festa dei 18
anni non contribuiscono al mio tempo libero! XD
See you **
Clahp
Coming soon!
E tutto questo… solo in una settimana.