«Buonanotte, sciocca»

 








Si girò con frenesia tra le coperte impregnate di sudore, i capelli azzurri sparsi e disordinati sul cuscino, il viso contratto in una smorfia di sofferenza. Strinse i pugni intorno ad un lembo di lenzuolo, muovendosi di nuovo, scalciando con foga. Gli occhi chiusi, stretti come due piccole fessure, i nervi tesi come corde di violino.
Vegeta entrò nella stanza in punta di piedi, la divisa da combattimento ancora addosso, un’espressione indecifrabile sul volto cupo. Osservò per qualche istante la figura della moglie agitarsi tra le lenzuola, restando immobile sulla soglia.
Bulma mugugnò parole senza senso, lamenti strozzati ed interrotti solo da nuovi spasmi. Il Saiyan le si avvicinò con cautela, le braccia lungo i fianchi e le labbra screpolate incurvate all’ingiù.
«Non sai proprio stare senza di me, eh?», il flebile sussurro dell’uomo si disperse nell’aria, le tende leggere si scostarono con un movimento appena percettibile.
Vegeta si sdraiò al suo posto, accanto alla minuta figura della ragazza, gli abiti sudici abbandonati sul pavimento. Si voltò di lato e soffermò lo sguardo serio sul viso sofferente della moglie, sempre agitata e prigioniera dei suoi incubi ricorrenti. Scrutò con delicata lentezza i dolci lineamenti di lei, le labbra sottili e rosate, gli occhi un poco allungati, le guance - insolitamente pallide - rese ancora più bianche dalla fioca luce della luna: il riflesso latteo e cristallino illuminava i capelli corti, la frangetta spettinata sulla fronte umida e, al tempo stesso, le conferiva più che mai un aspetto angelico. Il Saiyan fece scivolare due dita lungo il collo argenteo della donna, soffermandosi di tanto in tanto ad assaporare la sua pelle morbida e vellutata. Le si avvicinò, ammaliato, e la avvolse con le braccia, i muscoli rilassati. La strinse in un abbraccio colmo di protezione, tirandola verso di sé e facendola appoggiare al suo petto. Inspirò il suo profumo intenso, accarezzandole una guancia con dolcezza.
I sogni tormentati di Bulma mutarono all'improvviso e gli incubi piano piano si dissolsero, trasformandosi in sogni sereni, mentre un lieve ed incosciente sorriso nasceva tra le sue labbra.
Quando Vegeta le lasciò un ultimo bacio tra i capelli, la donna si svegliò, gli occhi cerchiati di stanchezza ma il cuore inebriato da quel calore così familiare.
«V-Vegeta…?»
Il Saiyan la strinse ancora più forte, questa volta scivolando sotto le lenzuola, annullando così ogni distanza tra i loro corpi. «Dormi.», ordinò.
Bulma si addormentò pochi istanti dopo immersa nella tranquillità, completamente abbandonata alla sicurezza di quell’abbraccio - quell’unico abbraccio che sapeva come acquietare i suoi tormenti, una mano poggiata sul petto del marito ed un’espressione serena sul viso luminoso.
Vegeta chiuse gli occhi e, sorridendo rassegnato con un po’ di amarezza, si lasciò cullare nel mondo dei sogni a sua volta.
«Buonanotte, sciocca.»


Era innamorato… Che la cosa gli piacesse oppure no.
 
 



Fine






Note:
Salve, salve!
Be’, che dire. In realtà stavo scrivendo tutt’altro quando mi è venuta in mente questa piccola flash. E’ stato letteralmente… Un flash. XD E così ho momentaneamente messo da parte un’altra cosina e mi sono dedicata a questa. ^
Non ho ancora deciso se il risultato finale mi soddisfi o meno, nella mia testa era tutto più romantico >.< ... comunque…
Fatemi sapere voi, se vi va.

Grazie per essere arrivati sin qui! ^^


A presto!



-Yumiko