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Autore: DarkAkiko    12/03/2017    1 recensioni
Le cose sono cambiate da come le avevamo lasciate l'ultima volta: La gare per diventare regine è ricominciata dopo la non-incoronazione; adesso Chocolat ha 17 anni. ed è ritornata sulla terra, dopo un lungo, periodo di assenza: sei anni, apparentemente senza motivo alcuno.
In tutti questi anni le cose sono cambiate, e gli equilibri non sono più gli stessi. 
Nuove amicizie e nuovi amori, vecchie storie e un passato che ritorna.
Che ritorna o che non è mai stato realmente passato?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chocola Meilleure, Pierre Tempête de Neige, Vanilla Mieux, Yurika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :)
Spero che il capitolo vi piaccia
Ogni commento è ben accetto, mi piace sapere cose ne pensiate, mi accontento anche di due semplici parole :)

Mi dispiace di aver atteso tanto a pubblicare, ma putroppo sto facendo il quinto anno e lo studio mi fagocita completamente.
Al prossimo aggiornamento
P.S: Spero di non aver attirato il vostro odio


DarkAkiko
 
Capitolo Terzo
 
I preparativi per la festa di quella sera erano quasi ultimati, le due amiche, Chocolat e Marille, erano a dir poco stremate, ma eccitate più che mai, ancora qualche ora e avrebbero dato il via ad una delle loro migliori rimpatriate.
Per tutta la mattina Chocolat non aveva fatto altro che ricevere chiamate, tanto che anche Yurika le chiese il perché di tutto quel movimento insolito, col risultato di essere stata invitata alle nove a casa dell’amica, e probabilmente sarebbe stata l’unica puntuale quella sera.
-Ricapitoliamo?-  propose Marille
-Ottima idea, vai-
-Birre, vino e champagne ci sono, da mangiare ce n’è per un regimento, e anche con la musica siamo apposto-
-Gli incantesimi li abbiamo fatti, direi che dobbiamo prepararci solo noi-
-Giro in centro prima?-
-Buona idea, abbiamo bisogno di cambiare aria, siamo state tutto il pomeriggio qui dentro-
-Si, vero, ma in realtà non vedo l’ora-
-A chi lo dici. Sono contenta di rivederli. Ma piuttosto, dì che non vedi l’ora di incontrare Leo-
-Ti odio!- affermò Marille, facendo la finta offesa,  prendendo le chiavi di casa e uscendo dall’appartamento.
 
Leo e Chocolat si erano conosciuti in una sera d’estate, presso Kalaku, una cittadina a nord della capitale, due anni prima, mentre frequentavano un corso estivo dalla durata di due mesi, Chocolat era intenta a seguire il corso di storia di Extramondo, mentre Leo politica interna.
Quel corso le era stato consigliato direttamente da Duke, quello che fu il suo famiglio, diversi anni prima, con la giustificazione che le potesse essere utile nel trovare una spiegazione all’odio tra i Malefici e gli abitanti di Extramondo, ma anche ad avere più successo nella gara di aspirante regina.  
Mentre Leo, figlio di un membro del consiglio, seguì il volere del padre, più per stargli lontano che per altro.
 
Le due amiche s’incamminarono per le strade del centro: negozi aperti e gente ovunque, cadere in tentazione guardando le vetrine era molto facile e del resto, loro non avevano molto da fare, e come volevasi dimostrare, tornarono a casa con un paio di buste belle piene
-Manca un’ora, prepariamoci- urlò Chocolat a Marille, intenta a scegliere il vestito più adatto: alla fine optò, grazie all’aiuto dell’amica, per una gonna a vita alta in pelle nera e una camicia leggera a maniche lunghe e tacchi, rigorosamente, neri.
Marille, invece, optò per un vestito bordeaux a giro maniche, e come l’amica tacchi neri, ma proprio mentre si stavano occupando dei capelli della prima, suonò il campanello e Chocolat corse ad aprire, trovandosi di fronte Yurika
-Yuri, stai benissimo-  disse osservando il suo abbigliamento semplice ma elegante
-Grazie Chò, anche te stai benissimo. E quindi questa è casa tua-  disse osservando la casa
-Si, tutto grazie a mia madre. Vieni ti faccio conoscere Marille- le disse, avviandosi in camera sua, trovando l’amica trafficare con i suoi capelli.
Ultimate le presentazioni le tre ragazze iniziarono a parlare molto tranquillamente, degli argomenti più svariati, ma osservando quella scena, a Yurika venne in mente Pierre, e quanto sarebbe stato felice vedendo Chocolat così spensierata; probabilmente sarebbe rimasto in un angolino, appoggiato al muro, ad osservare quella ragazza piena di energie intenta a parlare con le sue amiche, e a farsi bella, o ancora più probabilmente Chocolat l'avrebbe mandato via, fuori da quella camera per non sentire il suo sguardo fin dentro le ossa.
Tuttavia, sapeva bene quale fosse l'attuale situazione: Pierre, fermo nella sua posizione di principe dei malefici, sapeva che innamorarsi non gli era concesso, eppure, lei, era convita dell'esatto opposto, in cuor suo sapeva che Pierre non aveva mai dimenticato quella ragazza; Chocolat, invece, sembrava come se non ne volesse più sentire parlare, né di lui, né degli altri tre, era stata tradita, e aveva sofferto troppo per tornare sui suoi passi.
Improvvisamente si ricordò che non aveva ancora detto niente riguardo a Mark, e necessitava di un parere femminile, perché per quanto Pierre e Yurika fossero come fratelli, aveva anche bisogno di un'amica, una vera, e non come quelle che aveva sempre avuto nel corso della sua vita: ragazze giuste, per la sua famiglia, ma sbagliate per sé.
-Chò, mi sono dimenticata di raccontarti una cosa- disse lei, intenta a fabbricare con il cellulare
-Uh cosa?-
-Mi sembra piuttosto elettrizzata. Si tratta forse di un ragazzo?-
-Volete sapere si o no?-
-No no, prego parla- rispose Chocolat impaziente di conoscere il verdetto
-Allora, si chiama Mark, ha diciannove anni e studia giurisprudenza all'università. L'ho conosciuto ad una cena con la mia famiglia, poiché è il figlio di un collega di mio padre, e beh, quando se n'è andato via mi ha chiesto il numero di telefono-
-Sfacciato, mi piace- asserì Marille
-Pensa a Leo tu- la punzecchiò Chocolat -Hai una foto questo Mark?-
-E’ vero voglio vedere com’è fatto-
-Certo che si- rispose Yurika, mostrando alle due ragazze la foto dell'accusato
-Mi piace, è carino-
-Digli di stare attento, che con due amiche streghe gliene possiamo far passare di tutti i colori- le disse Marille facendole l'occhiolino
-Credo sia meglio evitarle le magie-
-Forse- fu la risposta di entrambe -Se fa lo stronzo ci pensiamo noi-
-Molto confortante, grazie-
-Prego-
 
Le loro chiacchiere continuarono indisturbate per oltre mezz’ora, fu solo verso le nove e mezza che la casa iniziò a riempirsi di gente felice e sorridente, pronta a divertirsi.
L’unica a sentirsi un po’ fuori luogo fu proprio Yurika, che non conosceva nessuno al di fuori di Chocolat e Marille, doveva ammettere che quella ragazza le era simpatica, un vulcano di energie proprio come l’altra.
-Chò, allora non ci presenti questa bella ragazza?- le chiese un ragazzo sulla ventina
-Victor, vacci piano, è troppo intelligente per te- disse scherzando -E comunque si chiama Yurika-
-Piacere io sono Viktor-
-Yurika- si presentò lei gentilmente, osservando la massa di persone in quella casa, dovevano essere all’incirca una trentina. Non immaginava che Chocolat avesse fatto così tante amicizie, e poi sembrava che tutti le volessero bene, e veramente interessati alla sua vita.
-Come mai questo nome non mi è nuovo?- si unì alla discussione una ragazza bionda, piuttosto stravagante, almeno per il modo di vestirsi
–Sbaglio o non è un’abitante di Extramondo?-  chiese un altro ragazzo, di nome Radius
-No, infatti, sono una terrestre-  a causa della sua risposta Yurika venne osservata in maniera interrogativa, nessun terrestre conosceva Extramondo, per loro fortuna.
-Bellezza, credo di non capire- affermò Marisa, guardando Chocolat, la quale però iniziò a ridere
-Tranquilla- disse fra le risate –Lei è la migliore amica di Pierre, forse è per questo che il nome non ti è nuovo. Comunque è per merito suo che Yurika conosce il nostro mondo, e se non sbaglio può anche venirci- per quanto Chocolat sembrasse tranquilla e felice, il resto delle persone presenti in quel momento si raggelarono a sentire quel nome, sapevano bene quanto avesse sofferto, e speravano che non fosse più condizionata da quel ragazzo.
Quel nome, per tutti quanti loro, fu una sorta di tabù per un po’ di tempo, tutti su Extramondo sapevano la loro storia, Chocolat era conosciuta a livello planetario e allo stesso modo il principe dei malefici, non si era parlato d’altro per secoli, alcuni pensarono addirittura che potesse scoppiare una guerra a causa dei due, invece la guerra c’era solo fra loro due.
-La migliore amica di Pierre?-
-Ma che fine hanno fatto Vanilla e gli altri due?- chiese Dorotea, cugina di Marille, cercando di sviare l’argomento
-Io e Pierre ci conosciamo da dieci anni ormai, e gli ho sempre fatto da confidente, so molte cose sul vostro mondo, ma le cose sono cambiate da anni a questa parte: Vanilla, Houx e Soul odiano profondamente Chocolat e si sono avvicinati sempre di più a Pierre, il quale ha sofferto davvero molto per lei, e poi ci sono io che tempo fa mi sono comportata male con Chò, ma adesso possiamo dire che abbiamo recuperato gli anni gettati al vento-
-Decisamente. Ora cari, c’è del vino da smaltire!- disse Chocolat, con il suo solito sorriso sul volto, sorriso che fece sparire la preoccupazione degli altri che tornarono a divertirsi e intavolare diverse discussioni con gli altri.
Anche Yurika venne catturata e presa in ostaggio dalle chiacchiere di varie persone interessati a lei, e alla sua particolare amicizia, se Chocolat, diretta interessata, non aveva remore contro quelle ragazza, allora sarebbe stato inutile che le avessero avute loro. Quindi perché non conoscerla meglio?
 
Marille, invece, era occupata con un certo Leo, ragazzo dagli occhi azzurri e capelli neri, fisico allenato e un sorriso davvero disarmante, sorriso che Marille amava particolarmente; Chocolat ebbe ragione: appena Leo vide Marille, l’avvicinò, e non se la face scappare neanche per un secondo. Il loro tira e molla andava avanti da un anno, si comportavano come se stessero insieme; nessuno osava avvicinarsi alla ragazza senza scatenare la furio del leoncino, e allo stesso modo le ragazze avrebbero dovuto fronteggiare la gelosia di Marille, che quando si metteva d’impegno sapeva essere davvero spietata.
-Ti ho portato del vino-
-Vuoi farmi ubriacare per poi portarmi a letto?- chiese lei scherzando
-Per quello non ho bisogno di farti ubriacare, tesoro-
-Molto simpatico- rispose lei, sorseggiando del buon vino, e guardando negli occhi il suo più grande tormento che si leccò le labbra osservandola, come un predatore affamato che osserva la sua preda, prossimo all’attacco.
-Anche se non sarebbe una cattiva idea-
-Puoi anche dimenticartelo-
-Oh andiamo Marille, è un anno che stiamo insieme-
-Noi non stiamo insieme Leo- quelle parole fecero roteare gli occhi del ragazzo, che preferì zittire la non-proprio-amica baciandola
-Andiamo Marille, è un anno che andiamo avanti così, nessuna mi si può avvicinare che te dai di matto-
-Ah io? Ti devo ricordare che quando Luis ci ha provato con me, sei impazzito?-
-E che sarà mai- disse lui sogghignando
-L’hai preso a pugni- rispose lei con fare ovvio –Quindi non dire che sono io-
-Non è colpa mia se non sopporto che qualcun altro ti guardi- Marille a quel punto non sapeva se ridere per l’affermazione altamente contraddittoria o esserne contenta, in fondo si stava aprendo con lei riguardo i suoi sentimenti, completamente ricambiati
-Non puoi impedirlo lo sai vero?-
-Certo che posso-
-No, non puoi-
-Si-
-Vuoi davvero continuare questa questione?-
-No, ho di meglio da fare-  disse lui, allontanandosi da Marille
-E sarebbe?- chiese Marille esterrefatta dal comportamento del ragazzo
-Io e te stiamo insieme, in un modo o nell’altro, ma dato che te dici che non è così, è ora di renderlo ufficiale-
-Leo? Che stai dicendo?- chiese lei un tantino stranita
-Non c’è metodo migliore se non annunciarlo ad una platea di trenta persone che bene o male conoscono il mondo intero-
-Leo, no, non farlo-
-Tesoro, a quest’ora all’altro capo della casa lo sanno già tutti-
-Che vorresti dire?-
-Non dovresti mai lasciare me e Chocolat insieme, siamo pericolosi-
-Lo so bene- rispose lei contrariata, non era la prima volta che i due collaborassero per qualcosa, a volte a fin di bene e altre no, l’unica cosa certa che si ricavava dalla loro collaborazione era l’imprevedibilità –Quindi, tutti sanno che io e te stiamo insieme, quando poi non è così, tranne me?-
-No, non è proprio così. Tu l’avresti saputo precisamente adesso- disse strafottente di una Marille non poco arrabbiata, ma tra le sue mani comparve una rosa rossa, che con estrema gentilezza porse alla ragazza –Marille, voglio che te sia la mia ragazza, e ufficialmente questa volta-
-Com’è che passi da essere uno tra gli stronzi più odiosi, a uno dei ragazzi più gentili che ci possano essere?- gli chiese sorridente, prendendo la rosa dalle mani calde del ragazzo
-Lo prendo come un si- affermò lui, un attimo prima di baciarla, forse il bacio più dolce che si fossero mai dati prima di allora. E quando ritornarono dagli altri, vennero accolti da un grande e fragoroso applauso.
 
La festa andò avanti fino all’una, quando la maggior parte delle persone abbandonarono l’appartamento dell’amica, contenti e soddisfatti di essersi rivisti tutti quanti insieme, con la promessa di rivedersi il prima possibile, magari su Extramondo.
A casa erano rimasti unicamente Chocolat, Marille e Leo, intenti a riordinare e scambiarsi gli ultimi aggiornamenti sulla vita degli amici, che non erano riusciti a carpire precedentemente.  
  
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