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Autore: Clessidrus    13/03/2017    0 recensioni
Dato che le sue amiche non erano più streghe, Clessidrus fu costretto ad ritornare nel mondo delle streghe. Ma una nascita inattesa gli permetterà di riabbracciarle.
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Era una tranquilla notte e alla serra Clessidrus stava suonando la chitarra per far addormentare i due piccolini. Piano piano si avvicinò Lullaby che ascoltò le dolci note che produceva il clessidriano.|

Lullaby: E' proprio una bella melodia.

|Il clessidriano si spaventò e smise di suonare.|

Clessidrus: Oh ciao Lullaby, non ti avevo sentita

Lullaby: Non sapevo che suonavi così bene la chitarra.

Clessidrus: Oh beh, è stata Majopina a insegnarmela a suonare. Questa canzone mi aiutava a dormire quand'ero piccolo. 

Lullaby: Ti fa se ti accompagno con la mia voce? Sempre se non è un problema per te.

Clessidrus: Oh no, non mi dispiace affatto.

|Così il clessidriano ricominciò a suonare mentre Lullaby lo accompagnò con la sua voce.|

LULLABY

Vieni mio bambino
Resta con me
Ti proteggerò i tuoi sogni

Resta mio bambino
Vicino all'albero
Con i rami che ti avvolgono dolcemente

Quindi lascia che ti tenga sicuro e caldo qui tra le mie braccia
Pensa alla vita che potremmo vivere, la gioia che potremmo dare
Anche se siamo di due mondi diversi, rimani nel mio cuore
Un giorno, quando farai una scelta, spero che penserai a me
Pensa a me
Pensa a me

Forse ci incontreremo di nuovo
E avrete fatto molti amici
Ma se scopro che mi allontanerai
Io ti perdonerò comunque

Quindi rimani determinato così crescerà l'amore
Pensa alla gentilezza che ho condiviso e amare coloro che hai a cuore
Anche se siamo di due mondi diversi, rimani nel mio cuore
Un giorno, quando farai una scelta, spero che penserai a me
Per favore fai il bravo

|Clessidrus rimase sorpreso, era la priva volta che suonava con Lullaby e sembrava che tra loro c'era un ottima sintonia. Con la loro canzone Hanna e Kaji sorriderono e lentamente si addormentarono. I due pseudo genitori rimasero vicino a loro fino a quando non si fecero le tre di notte e Lullaby fu costretta ad andarsene.|

Lullaby: E' stato bello badare i bambini insieme.

Clessidrus: Per fortuna che ci saranno altre occasioni.

Lullaby: Ora vado, ci vediamo domani.

|Ma prima che Lullaby uscì dalla porta................|

Clessidrus: Sei veramente brava.

Lullaby: Cosa?

Clessidrus: In tutta la mia vita non ho mai sentito qualcuno cantare con così tanta passione, il tuo è un talento unico e raro.

|All'affermazione di Clessidrus, Lullaby arrossì lievemente.|

Lullaby: Ti ringrazio, sei molto gentile.

|E se ne andò mentre Clessidrus la salutò. La mattina dopo il clessidriano si svegliò tardi e si assicurò che non ci fosse nessuno in negozio. Vide solamente Bibì.|

Clessidrus: Hey Bibì? Dove sono finite le altre.

Bibì: Sono andate con la loro maestra, la signorina Seki, a sistemare il giardino dell'istituto femminile dove si è diplomata. Pare che i fiori stiano appassendo.

Clessidrus: Le raggiungo subito.

Bibì: Aspetta, e come faccio con Kaji?

Clessidrus: Tranquilla, sta dormendo.

|Così volò via in direzione dell'edificio.|

Clessidrus: Ahhhh che meraviglia, mi sembrano secoli che non volavo in questo cielo maestoso.

|Vide in lontananza l'istituto. Oltre il cancello c'era una chiesa con un altissimo campanile, lì il clessidriano decide di appollaiarsi e vedere cosa stava succedendo. C'erano le sue amiche, insieme alla loro maestra, che stavano mettendo il fertilizzante.|

Clessidrus: Che peccato, mi sarebbe piaciuto aiutarle............Aspetta, posso farlo, basta solo che mi studi quel libro che mi ha dato Gaia e................

|Ad un tratto la campana della torre cominciò a suonare e Clessidrus si tappò le orecchie. Quando finì si sentì molto stanco e privo di forze e cadde a terra.|

Clessidrus: Oh cielo. Non mi sento molto bene, forse è meglio che torni a casa.

|Tornato al Maho si riprese e insieme a Didì si mise a giocare con Kaji.|

Clessidrus: Ahhhh, ma quanto stai diventando carino.

Lalà: Devo ammetterlo, ti stai occupando egregiamente del drago.

Clessidrus: Dopotutto è come accudire un bambino............però vorrei tanto farlo uscire fuori.

Raganella: Lo sai che non può uscire.

Clessidrus: Credo che non lo sappia, ma non è giusto che Kaji passi un anno dentro a questa prigione.

|Sentendo che il clessidriano si era innervosito il draghetto cominciò a piangere.|

Clessidrus: Scusa, mi dispiace, ti ho spaventato. 

|Poi rientrarono Doremì, Melody e Sinfony che erano impolverate e loro i capelli in disordine.|

Clessidrus: Per mille stelle.E' tutto ok?

Doremì: Purtroppo la situazione è peggiorata.

Lalà: Volete dire che non ha funzionato nemmeno il nostro fertilizzante?

Melody: No, e non riusciamo a trovare nessuna soluzione.

|Ad un tratto si sentì un tonfo provenire dal piano di sopra e i piccolini cominciarono a piangere. Decisero di salire per scoprire chi era stato e lì videro uno scatolone che saltellava, questo li spaventò.|

Raganella: E' la scatola di cartone che ci siamo dimenticati di aprire quando abbiamo rinnovato il negozio.

Sinfony: Ma cosa ci sarà qui dentro.

Lalà: Vado a controllare io.

Clessidrus: Aspetta, ti seguo.

|Piano piano Lalà e Clessidrus si avvicinarono alla scatola e l'aprirono, quando videro cosa c'era dentro.|

Lalà e Clessidrus: Oh oh.

|Infatti al suo interno c'era il computer portatile. A quanto parte per tutto questo tempo si erano completamente dimenticati del povero Alexander. Infatti più tardi nell'attico del negozio.|

Alexander: Come avete potuto dimenticarmi di me?! E' una cosa imperdonabile!

Doremì: Ti chiediamo scusa, effettivamente non abbiamo più pensato a te, abbiamo avuto un sacco di cose da fare.

Alexander: E' pazzesco!

Clessidrus: Ci dispiace tantissimo.

|Poi Hanna si avvicinò al computer per toccarlo.|

Doremì: Piccola, ti sei spaventata? Adesso spegniamo il computer.

Alexander: Voi non spegnete proprio niente! E badate di comportarvi bene o non vi dirò una parola.

Sinfony: Su che cosa?

Alexander: Sul fatto che sento la presenza di una Figura Nera.

Tutti: Eh?

Alexander: Ed è localizzata in un punto ad ovest, piuttosto in alto dove c'è qualcosa che suona.

Doremì: Deve essere la chiesa dell'istituto femminile.

Alexander: Hai detto "istituto femminile"?

Clessidrus: Ora che ci penso quando vi ho osservate stamattina mi sono sentito male. Forse la Figura Nera sta lì.

Melody: Ecco perché le piante e l'edera appassiscono.

Sinfony: Ed è per questo che fertilizzante non ha funzionato.

Alexander: Proprio così. Ho un idea, andiamo subito in questa scuola femminile.

Tutti e quattro: Tu non cambi mai!

|Nel tardo pomeriggio le ragazze ispezionarono l'intero istituto ma non trovarono nessuna traccia della Figura Nera. Quando si sedettero su una panchina videro un cespuglio che camminava, era Clessidrus che si era camuffato per non essere visto dalle studenti.|

Clessidrus: Allora?

Melody: E' stato inutile.

Sinfony: Non abbiamo trovato niente.

Doremì: Hey tu, ci hai raccontato una bugia perché volevi farti un giro nella scuola femminile, vero?!

Alexander: Pensi davvero che possa fare una cosa del genere?

|Tutte e tre annuirono all'unisono, mentre Clessidrus nutri alcuni dubbi. Ad un tratto giunse la suora dell'istituto e il clessidriano si nascose, disse che l'unico rammarico che avrebbe avuto è che le neodiplomate non avrebbe potuto vedere l'edera fiorire. Allora Doremì, determinata a non arrendersi, escogitò un piano. Quella sera stessa tutti e quattro, insieme a Lullaby che si era liberata dal lavoro, decisero di usare i loro Penta-Musicchieri per far rifiorire tutto il giardino.|

Doremì: Magia della musica diffondi la felicità./L'edera verde ritornerà.

Melody: Magia della musica diffondi la bontà./Di mille fiori colorati i giardini risplenderà.

Sinfony: Magia della musica diffondi la verità./Ogni albero del giardino germoglierà.

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Ogni erbaccia scomparirà.

Lullaby: Magia della musica diffondi la libertà./E per incanto l'era verde diventerà.

|Grazie alla loro magia rimisero le cose come stanno.|

Doremì: Ecco, adesso è tutto apposto.

Sinfony: Che bello.

|E se ne andarono sperando che in questo modo la situazione sarebbe migliorata. Peccato che il giorno seguente tutto ritornò esattamente com'era, questa era la prova che nell'istituto si annidava un Oggetto Oscuro, come confermò Alexander........|

Alexander: Avete capito la lezione?! Avreste dovuto prendere sul serio le mie parole, diglielo Lullaby.

Lullaby: E' un po difficile crederti quando ci sono di mezzo delle ragazze, no?

Alexander: Cosa?! Ti perdono perché sei tu, e da te accetto qualunque cosa.

Clessidrus: Tipico di un fan.

|Intanto Hanna era molto contenta e voleva tanto toccare il computer.|

Sinfony: Sembra che Alexander le stia simpatico.

Lullaby: Spero che con l'andare del tempo i suoi gusti migliorino, almeno glielo auguro.

Doremì: Non si tocca.

|Poi Hanna schiacciò dei tasti e Doremì l'allontanò. In quel momento il computer brillò è uscì proprio Alexander, che aveva ancora le fattezze di una rana gialla.|

Clessidrus: Incredibile! 

Alexander: Sono uscito dal computer! Finalmente sono libero!

Doremì: Aspetta un attimo, come hai fatto ad uscire dal computer prima di aver trovato tutte le figure nere?

Raganella: Forse sono stati i poteri della bimba a liberarlo dalla sua prigione.

Lalà: Raganella ha ragione.

Tutti e cinque: Eh?

Doremì: Secondo voi la piccola avrebbe fatto uscire Alexander dal computer?

Lullaby: Se fosse vero direi che ha dei poteri straordinari.

|Poi Hanna e Kaji iniziarono a toccare Alexander.|

Doremì: Comunque ti faccio notare che anche fuori dal computer hai sempre l'aspetto di un vecchietto.

Alexander: Questo non è il mio aspetto, è vero. Sono uscito dal computer ma non sono riuscito a spezzare l'incantesimo di cui sono vittima! Vi assicuro che sono giovane e anche molto bello.

Clessidrus: Ci crederò quando lo vedrò con i miei occhi. 

Alexander: Non mi credete? Ok, vorrà dire che ritroverò le Figure Nere da solo se è necessario, e quando tornerò come prima rimarrete sorprese. 

|I due piccolini continuarono a toccarlo.|

Doremì: Per favore Raganella prenditi cura di loro, noi intanto riprendiamo la ricerca delle Figure Nere. 

|Così Doremì e Clessidrus rimisero nelle loro culle i neonati.|

Clessidrus: Ci vediamo dopo piccoli angioletti.

Doremì: Allora sei pronto Alexander?

|In quel momento lo videro parlare con Lullaby.|

Alexander: Colgo questa occasione per presentarmi come si deve, mi chiamo Alexander e ho la tessera numero sette del tuo fan club.

Lullaby: Grazie, sei molto gentile.

Alexander: Prego. Io ero sicuro che dal vivo eri più carina che in TV.

Doremì, Melody, Sinfony: Alexander?!

Clessidrus: Sei proprio incorreggibile. 

|Tornati all'istituto decisero di ispezionare di nuovo l'interno dell'edificio, l'unico che non si impegnava era Alexander che guardava dalla finestra le ragazze che correvano. Successivamente venne ripreso da Doremì.|

Doremì: Se vuoi tornare ad essere come prima devi aiutarci a trovare la Figura Nera.

Alexander: Mettimi giù! Mettimi giù! Voglio solo godermi un po di libertà prima di mettermi a lavoro!

|Mentre guardò dalla finestra Melody ebbe un intuizione.|

Lullaby: Che succede?

Sinfony: Hai visto qualcosa?

Melody: Venite con me.

|Poi uscirono di nuovo dall'istituto e Melody controllò le mura esterne.|

Clessidrus: Non tenerci sulle spine, cos'hai scoperto?

Melody: Non avete notato che le piante del recinto della scuola cominciano ad ingiallirsi?

Lullaby: Già. Questo sta a significare che la Figura Nera è nascosta in qualcosa che si espande per tutto il quartiere partendo dall'istituto.

Doremì: Ma allora, se fosse vero...........

|Poi tutti fissarono Alexander. Infatti il piano e quello di farlo scendere nelle fogne per controllare le tubature.|

Doremì: Alexander? Trovato niente?

Alexander: No, vi siete sbagliati.

Lullaby: Pensavo che il problema fosse nell'acqua visto che la si usa per innaffiare. 

|Poi fecero scavare il povero mago nella terra.|

Clessidrus: Forse c'è qualche oggetto seppellito nel terreno.

Doremì: C'è qualche novità?

Alexander: Non c'è un bel niente neanche qui!

|Ad un tratto giunsero la signorina Seki e la suora e questa volta Clessidrus si nascose nella buca che Alexander aveva scavato. La suora ringraziò le bambine per il duro lavoro svolto nel tentativo di far rifiorire l'edera dell'istituto, e dopo aver fatto i complimenti alla signorina Seki per averle educate bene andò in direzione del campanile per suonare la campana. A quel punto ebbero un illuminazione, e se la Figura Nera era nascosta dentro alla campana. Più tardi volarono sul campanile e Alexander analizzò l'oggetto in questione................|

Alexander: Sento la presenza di una Figura Nera!

Melody: Allora ci siamo.

|Così le quattro ragazze e il folletto si misero in posizione ed evocarono il cerchio magico per far uscire la Figura Nera dalla campana. Peccato che invece di una, ne uscirono ben quattro.|

Clessidrus: Oh mammina!

Lullaby: Attenzione! Stanno scappando!

|Ma proprio in quell'istante Alexander le catturò tutte e quattro e le Figure Nere vennero imprigionate nel computer. Poi notarono una cosa che li sorprese........|

Sinfony: Guarda Alexander, hai recuperato tutte le Figure Nere.

|In quel momento il fumo cominciò a coprire Alexander che stava per ritornare alla sua forma originale, ma scappò per non essere visto. Immediatamente tutto il giardino della scuola tornò verde e pieno di fiori e questo rese molto felice la suora e la signorina Seki. Tutto tornò alla normalità, nel mondo degli umani non c'erano più traccia delle Figure Nere, e le ragazze e il folletto non ebbero più notizie di Alexander.|

Doremì: Birichina, è colpa tua se Alexander è scappato, lo sai, hahaha.

Sinfony: Chissà dove si trova in questo momento.

Melody: Non l'abbiamo neanche salutato.

Clessidrus: Sinceramente mi mancherà moltissimo, è vero che era un donnaiolo di prima categoria ma con lui non mi annoiavo mai.

|Ad un tratto giunse un cliente e Clessidrus si nascose dietro alla cassa. Il signore che era entrato era un tipo molto eccentrico che era vestito in nero con abbinato un bastone da passeggio. Aveva i capelli viola, dei baffi sottili e indossava un monocolo. Inspiegabilmente Hanna era contenta di vederlo, come se lo conoscesse. Il cliente chiese un vaso di rose rosse e le pagò, nella fretta di andarsene gli cadde una carta. Melody gliela raccolse ma lui se la riprese e scappò via. Melody rimase paralizzata.|

Doremì: Che cos'era Melody?

Sinfony: Ti senti bene?

Melody: Sulla carta che avevo raccolto c'era scritto..........tessera numero sette del fan club di Lullaby.

Doremì e Sinfony: Cosa?!

Clessidrus: Allora era..............

|Corse fuori dal negozio, ma di lui non c'era più traccia.|

Doremì: Era Alexander.

Sinfony: Non era affatto giovane e bello.

Melody: Hai ragione, però è stato carino tornare a salutarci.

Clessidrus: Possiamo solo augurargli che da oggi in poi condurrà una vita normale senza che si cacci in altri guai.

|E se la risero, domandandosi se un giorno lo avrebbero rivisto.|
 
  
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