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Autore: SANKY    16/03/2017    6 recensioni
Il calcio è la loro passione.
Uniti dal pallone fin da piccoli.
MA ora stanno crescendo... cosa accadrà ai ragazzi della nazionale alle prese con una nuova fase della vita?
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alan Croker/Yuzo Morisaki, Hajime Taki/Ted Carter, Mamoru Izawa/Paul Diamond, Teppei Kisugi/Johnny Mason
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Scritta da Guiky80
 
 
 
Freddo. Fa sempre freddo qui da noi, ovviamente sono abituato a queste temperature, ma le ragazze sono più delicate.
Proprio stamattina, mentre spalavo la neve dal campo di calcio, ho visto Yoshiko accorrere in mio aiuto, le mani si sono arrossate subito, che sciocca! Non si può spalare la neve senza guanti.
Scuoto la testa e sorrido: Yoshiko è la manager della Furano già dallo scorso anno, è molto carina, non sono così scemo da non averlo notato, soprattutto ho capito che ha un debole per me. La squadra continua a fare battute idiote, quando siamo negli spogliatoi senza le ragazze, io sorrido, ma non do corda alle loro insinuazioni.
Sono completamente concentrato sul campionato ormai alle porte, devo battere la Nankatsu quest'anno, devo battere la Toho, devo vincere!
Io e i ragazzi ce lo meritiamo!
Arrivo al campo d'allenamento, dopo le lezioni, e tutto è di nuovo bianco, praticamente potevo non spalare stamattina! Sospiro e guardo i miei compagni arrivare alla spicciolata, sorrido sornione, so già che mi odieranno, ma il mio ordine arriva diretto e alto: “Forza, tutti a prendere una pala!”
“Oh no, Capitano!”
“Dai, Hikaru, non possiamo saltare per oggi?”
Li guardo male, saltare l'allenamento è fuori discussione, ma non posso nemmeno farli allenare così.
Sospiro con le mani sui fianchi. “Allora ragazzi, dobbiamo allenarci, la scelta a voi: o liberiamo almeno metà campo e ci alleniamo, oppure corriamo intorno alla scuola per un'ora nella neve alta.”
I ragazzi mi guardano tutti con un'espressione molto contrariata, è evidente quale sarà la scelta finale, correre a quel modo vuol dire faticare il doppio. A uno a uno tutti si armano di pala e scendono in campo.
Alle mie spalle sento una risatina sottile. “Capitano, sei proprio perfido!”
Mi volto lentamente con le sopracciglia inarcate: “Perfido? Io?! Ma no!”.
Scoppio a ridere con Machiko, la seconda manager della Furano che mi guarda e scuote la testa.
Dallo spogliatoio vedo uscire Yoshiko con una pala che subito prendo, seguendo gli altri. Non presto attenzione ai commenti alle mie spalle.
 
Passate due ore, con il freddo che si fa sentire sempre di più, sancisco la fine dell'allenamento, dopo un cenno d'intesa con il mister.
La doccia calda aiuta tutti a riprendersi dallo scampato assideramento a cui li ho sottoposti.
I commenti dei miei amici riguardano la serata che li attende, qualcuno dovrà studiare, qualcuno uscirà con un amico, uno solo annuncia di avere un appuntamento. Tutte le teste sbucano dalle docce e si fissano sull'ultima in fondo, dove il portiere continua tranquillo a insaponarsi il torace.
“Eh beh, allora? Cosa fai la butti lì così e poi non finisci? Con chi devi uscire?”
“Ehi parla! Non puoi andartene così!”
Sorridendo osservo il fervore di tutti e la pacatezza dell'interessato che si dirige al suo armadietto.
“Eddai, ragazzi, domani vi racconto.”
“Domani?! Adesso!”
“Ehi fermo! Racconta subito!”
“Con chi esci?”
“Dove andrete?”
“La bacerai?”
Il poverino non riesce nemmeno a rispondere tanto sono a raffica le domande che gli rivolgono, scuoto la testa, poteva aspettare domani a dirlo, ora non lo faranno vivere!
Non so bene come, ma il portiere riesce a vestirsi e defilarsi velocemente. Nello spogliatoio si sprecano i commenti: si lanciano nomi di potenziali ragazze, si parla di dove potrebbero andare, e infine si scommette sul bacio della buonanotte.
Non intervengo, spero solo si diverta, per il resto non mi importa con chi uscirà o cosa farà.
“Cavolo, vorrei avere anch'io un appuntamento!”
Uno dei ragazzi affranto si lascia cadere sulla sedia.
Gli altri gli urlano che è impossibile, che se non cambia atteggiamento, non uscirà mai con nessuna, pare le tampini tutte senza distinzioni.
Proprio lui riprende: “Lo so, lo so, del resto, tra tutti noi, solo Hikaru potrebbe uscire tranquillamente con ben due ragazze!”
Mi volto sorpreso e li guardo, mentre tutti annuiscono.
“Due ragazze? Ma che dite?”.
“Oh andiamo, Capitano, non fare il santarellino! Yoshiko ti muore dietro da più di un anno, è diventata manager della Furano solo per uscire con te! E anche Machiko ultimamente ti ronza intorno, non si farà mai avanti perché è amica di Yoshiko, ma per me accetterebbe un appuntamento con te.”
Sbalordito li sento proseguire, mentre si domandano come sarebbe uscire con due ragazze contemporaneamente. Alcuni ridono dicendo che sarebbe meglio averne una sola e fissa, piuttosto di tante.
Io resto immobile, a petto nudo, rigiro tra le mani la maglia e rifletto su quello che ho sentito, sapevo di Yoshiko, insomma, con tutte le battute che vengono fatte... ma Machiko... davvero ha un debole per me? Ma no! I ragazzi vogliono solo prendermi in giro!
Mi vesto velocemente e lascio lo spogliatoio con tutti gli altri, come tutte le sere, le manager ci aspettano al cancello della scuola.
Una volta a casa mi getto sul letto di schiena e fisso il soffitto.
Le ragazze: un bel problema per la maggior parte dei miei compagni. In realtà io non ho mai seriamente pensato di uscire con qualche ragazza, beh forse tra qualche anno... magari proprio Yoshiko, ma non adesso, ho altre priorità, altri pensieri.
Non credo proprio che Hyuga si perda dietro alle gonnelle, tantomeno Wakabayashi e neppure Ozora, beh no forse Ozora sì, in fin dei conti la manager della Nankatsu è quella ragazza carina, come si chiama? Bah non ricordo, comunque li ho visti spesso insieme.
Tuttavia non credo proprio che Tsubasa metterebbe a rischio l'esito del campionato per una ragazza, assolutamente no.
Mi rigiro nel letto e non capisco perché aver appreso di Machiko mi sconvolge così tanto. Mi piace? Beh sì, è carina e simpatica, poi è un'ottima manager, ma come ragazza con cui uscire non so.
 
Il tempo sembra migliorato, quantomeno non nevica più, così possiamo allenarci senza dover spalare il campo ogni giorno. Il portiere ha dovuto confessare di essere uscito con una ragazza di un'altra sezione e pare usciranno ancora. Devo dire che è rimasto concentrato sugli allenamenti e non ha risentito di questa situazione sentimentale; l'ho tenuto d'occhio proprio per vedere se subiva sbalzi di umore o altro.
Sono contento che il suo rendimento non sia calato, forse quindi, avere una ragazza non sarebbe così deleterio come credevo.
Mi siedo in panchina con il mister e osservo l'allenamento dei tiri piazzati, i miei compagni si stanno impegnando al massimo e ne sono felice.
L'occhio mi cade, poi, sulle manager, intente a sistemare il magazzino: Machiko è fuori e sta pulendo alcuni palloni, dentro vedo Yoshiko andare avanti e indietro. Sono entrambe carine, non saprei davvero chi scegliere per un'eventuale appuntamento. Il problema fondamentale è che mi sono distratto, infatti quando i miei occhi tornano al campo, vedo tutta la squadra intorno a me, mi osservano sorridendo come degli idioti. Sbatto gli occhi e mi volto verso il mister che sghignazza scuotendo la testa: che cavolo è successo?
È proprio l'allenatore a svelare il mistero: “Matsuyama, ti sei incantato?”
“Incantato?!”
Ma che dice?
“Ho dato ordine di finire l'allenamento, i ragazzi sono arrivati qui e tu hai continuato a fissare il magazzino.”
Uno dei mie compagni interviene: “No, mister, fissava le manager! E bravo Hikaru, chi hai puntato? No, non dirmelo, le hai puntate entrambe? Non si fa Capitano!”
Mentre io arrossisco di botto, tutta la squadra ride di gusto, mister incluso: che simpatici!
Incrocio le braccia sul petto e sbotto: “Avete finito?”
“Che succede?” Attirate dalle risate anche le manager arrivano, il primo che parla è morto! Per mano mia!
Tutta la squadra si zittisce di colpo, ma sghignazzano ancora sotto i baffi, è il mister a prendere la parola: cazzo, lui non posso ammazzarlo!
“Nulla ragazze, una sciocchezza, tutto a posto nel magazzino?”.
Il discorso si sposta su altro, e io respiro lentamente, i ragazzi mi guardano di sottecchi sempre ridacchiando, finché ringhio: “Negli spogliatoi! Adesso!”.
Mentre si spostano in massa, sento dei commenti.
“Che brutto carattere!”
“Non è mica colpa nostra se le fissa così!”
“Potrebbe semplicemente ammettere che gli piacciono e basta!”
Sospiro cercando di far passare il rossore che, mi rendo conto, non ha ancora lasciato il mio viso.
“Tutto bene, Capitano?”
Machiko mi posa una mano sulla spalla, sussulto, ma sorrido. “Sì, certo, tutto bene, grazie. Ora vado anch'io negli spogliatoi.”
Lei inclina la testa in maniera graziosa: “Non temere non dirò nulla a Yoshiko.”
“Co-cosa? Yoshiko?”
Sono sbalordito, non comprendo, cosa dovrebbe dire a Yoshiko?
“Ma sì non le dirò che la fissavi! Anche se so che la farei molto felice!”
Sempre più confuso e con il rossore che torna a farla da padrone sul mio viso, cerco di correre ai ripari.
“Ma no, io non la guardavo.”
“Capitano, non devi vergognarti, sappiamo che hai un debole per lei, esattamente come lei ha un debole per te. Non è un mistero.”
“Ma no, che dici? Io non ho un debole per lei. E poi c'eri anche tu al magazzino!”
Mi rendo conto di aver parlato troppo, infatti lei si zittisce e quando la sbircio scopro che è arrossita.
“Oh beh, io credevo che ti piacesse Yoshiko, insomma, spesso parlate, state insieme.”
“Beh trovo che sia una ragazza carina e simpatica, sarò onesto, non so se mi piace qualcuno o no, in questo momento. Non ho mai seriamente pensato alle ragazze, mi dispiace.”
Abbasso la testa e rilascio l'aria di colpo. Mi rendo conto che siamo rimasti soli, nemmeno Yoshiko è in giro.
Quando Machiko prende posto accanto a me, si siede molto vicina e sussurra.
“Capitano, non ti preoccupare. Sappi solo che tu piaci a Yoshiko, noi siamo amiche da tanto, ben prima di diventare manager della Furano, non le farei mai del male, quindi io non ho mire su di te, e spero tu non ne avrai su altre ragazze.”
Annuisco, ma aggrotto le sopracciglia.
“E se dovessi scoprire che mi piace un'altra ragazza? Magari tu? Che si fa?”
Trattiene il fiato e diventa ancora più rossa di prima, deglutisce vistosamente e scuote la testa.
“Non si fa nulla.”
Mi alzo in piedi, con le mani sui fianchi, guardo il campo deserto e poi di nuovo lei che a capo chino aspetta, forse, di restare sola.
“Machiko, te l'ho detto, non ho mai pensato alle ragazze, al di fuori del ruolo di manager o di compagne di classe. C'è il campionato, io sono concentrato su quello, forse sarà stupido, ma non voglio distrazioni. Tuttavia, quando mi renderò conto di volere una ragazza, non farò distinzioni, non rinuncerò per non ferire Yoshiko. Sarebbe molto sbagliato nei suoi confronti.”
“Ma Capitano...”
“Niente ma, potrei anche scoprire che la ragazza che mi piace non fa parte della Furano, o voi potreste innamorarvi di qualcuno nel frattempo, potrei anche scoprire che mi piacciono i ragazzi!”
Ci guardiamo fissi e poi lei sghignazza: “Scusa, ma non ti ci vedo a fare la corte, che so... a Hyuga!”
“No, beh in effetti non mi ci vedo nemmeno io!”
Sbottiamo a ridere insieme, ma io torno serio: “Tuttavia è così che la vedo, e sono sicuro che Yoshiko sarebbe d'accordo con me.”
Lentamente mi avvio allo spogliatoio; poco distante dalla panchina incrocio la prima manager, sbucata da una porta laterale del famoso magazzino, mi fissa sorridendo: “Sai Capitano, sono d'accordo con te.”
Merda, ha sentito.
Sembra tranquilla, però, Machiko ci raggiunge e affianca l'amica, prima di parlare.
“Tuttavia, se sceglierai una ragazza a caso... beh... la torchieremo finché non saremo sicure che sia quella giusta!”
Sbatto gli occhi sorpreso e loro sbottano a ridere.
Scuoto la testa e mi avvio agli spogliatoi, quando entro i ragazzi sono quasi tutti usciti dalle docce mi fissano sorpresi: “Finalmente, che stavi combinando?”.
“Decidevo del mio futuro in campo amoroso!”
Tutti restano di sale, solo il portiere azzarda un'altra domanda. “E quindi? Machiko o Yoshiko?”.
“Il campionato!”.
Vengo subissato di insulti e lanci di magliette, ma io so di aver fatto la scelta giusta, del resto non sono pronto a scegliere e poi chissà, magari la ragazza del mio cuore non è nemmeno qui, magari non l'ho nemmeno incontrata, o magari ho già visto la persona giusta, ma ancora non lo so.
Mentre sono sotto la doccia sbotto a ridere da solo: chissà magari davvero la persona della mia vita di solito scende in campo con le maniche arrotolate sulle spalle!
   
 
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