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Autore: I_love_villains    18/03/2017    1 recensioni
Parodia di More Blood in cui al posto di Yui c'è una ragazza con un cervello, un carattere e dei sentimenti.
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dieci vampiri solo per me'
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Di nuovo quel melo. Stavolta però lei non dormiva, ma avanzava verso di esso, tendendo una mano. Si svegliò in quella posizione. Dory scosse la testa, non capendo che cosa significasse quel sogno. Si rimise le robe del giorno precedente, visto che non trovava i suoi bagagli. Uscì dalla camera, pronta a far valere le proprie ragioni contro quei vampiri misogini e bellissimi.
No, Dory, scordati che sono belli. Questa non è una fantasia erotica! Concentrati e presto sarai libera!
La fanciulla seguì le voci litigiose di Kou e Yuma per trovare la sala da pranzo. A quanto pareva bisticciavano per dei gamberi.
Ma sono dei bambini ... aspetta, mangiano?
Seguì perplessa la scena, in cui fu coinvolto anche Azusa.
“Se me lo date ... lo prendo.”
“Non è quello che ti ho chiesto, voglio sapere se lo vuoi o meno.”
“Allora ... lo voglio.”
Certo che, senza contesto ... Dory si coprì la bocca, cercando invano di dominare la ridarella. Se avessero capito perché si stava sbellicando l’avrebbero uccisa. La ragazza maledisse le sue amiche yaoiste. Per sua fortuna in quel momento entrò Ruki, con un altro piatto di gamberi ed insalata.
“Muoviti a mangiare anche tu” disse autoritario a Dory.
La ragazza obbedì. Mangiò tutto con gusto, sorpresa. Aveva trovato un vampiro cuoco, a quanto pareva.
“Sbrigatevi, dobbiamo andare a scuola.”
Dory alzò la testa.
“Tu no, scrofa” la precedette Yuma.
“A scuola ci sono i Sakamaki” precisò Ruki.
“Il guardiano della Gattina Masochista di oggi è Azusa, giusto?” volle sapere Kou.
La giovane si immobilizzò. Avevano deciso i turni di guardia, quella era una maledatta gabbia dorata! Si voltò lentamente verso il suo guardiano.
“Sarò da solo con Eve … Come sono contento” disse Azusa.
La ragazza rabbrividì.
“Suvvia, so badare a me stessa, non mi serve la babysitter” cercò di convincerli.
“Conto su di te, Azusa” fece Ruki, ignorandola.
“Gattina Masochista, Azusa può essere un po’ problematico. Fai attenzione” la avvertì Kou prima di andarsene con gli altri due.
Non ne dubito…
Dory si chiuse nella camera che le avevano assegnato. Si spazzolò i capelli.
Ora c’è solo un vampiro” si incoraggiò. “Magari sarà più facile sopraffarlo … convincerlo … supplicarlo.
“Eve.”
La fanciulla si voltò di scatto, odiando il fatto che loro potessero comparire a loro piacimento dove volevano mentre lei era confinata in quella villa contro la sua volontà.
“Vieni nella mia stanza” proseguì Azusa.
“Perché?” domandò lei, apprensiva.
“C’è una cosa che voglio mostrarti.”
“A- ah …”
Va bene, vediamo che vuole, poi ne approfitto per andarmene.
Lo seguì nella sua camera e il vampiro le mostrò la sua collezione di pugnali.
“Sono tutti i miei tesori” le confidò Azusa.
Alla ragazza tornò in mente Sweeney Todd. Azusa avrebbe gradito quel film …
“Dimmi … vorrei sapere … io, ti piaccio?”
Dory aprì la bocca, ma il vampiro non aveva finito. E si avvicinava.
“Tu … mi picchieresti?”
“E- ecco, non ti conosco ancora abbastanza bene.”
Azusa sembrò deluso.
“Davvero? Che peccato. Allora mi odi.”
“No, io … io non ti odio!” si affrettò a negare lei.
“Anche io … non ti odio … per niente. Tu hai … il mio stesso … odore, dopotutto.”
Intanto si era avvicinato tanto da invadere il suo spazio personale, ma lei lo lasciò fare. Non sembrava pericoloso.
“Sai … questo pugnale … l’ho appena affilato.”
Campanelli d’allarme risuonarono nella testa di Dory. Pensò ad una via di fuga.
“Voglio vederlo … trafiggere la tua pelle. Sarà sicuramente stupendo.”
“No, Azusa … ti prego, non farmi del male” lo supplicò la fanciulla guardandolo negli occhi, le sue mani che si stringevano intorno al polso del vampiro.
“Non vuoi davvero?” si limitò a chiedere lui. “Proprio no?”
“No, te l’ho detto, non sono una masochista” ripeté lei, sollevata dal fatto che Azusa tenesse conto della sua decisione.
“Allora … in cambio … taglia me.”
Le mise in mano il pugnale. Dory lo contemplò mordendosi il labbro, indecisa.
“Se proprio ci tieni …” sospirò.
Gli fece un piccolo taglio sulla mano e Azusa sorrise tutto contento per la prima volta da quando lo conosceva.
Ci mancava il vampiro emo. Almeno me lo sono fatto amico.
“Ehi, Azusa, che ne dici di uscire? O di farmi uscire, se vuoi restare qui.”
“No ... piuttosto … fammi succhiare il tuo sangue.”
Dory cercò di aprire la porta, ma Azusa le fu subito addosso. La inchiodò al muro tenendole i polsi. In quella posizione non poteva nemmeno tentare di dargli un calcio. Il vampiro smise di indugiare e le morse il collo. Dory urlò. Si divincolò, sentendo più male. Si fermò. Tentò di liberarsi con le parole, iniziando a piangere.
“B- basta, ti prego … m- mi fai male …”
“Fa male? Davvero? Più fa male … meglio è.”
“No! Per favore, lasciami andare!” gridò lei disperata.
Non venne ascoltata. Mano a mano che Azusa succhiava si sentiva sempre più debole. Il vampiro la sorresse continuando a bere.
“Falla finita” disse Yuma, al centro della stanza.
Lui obbedì, lasciando cadere Dory come un sacco di patate.



***Angolo Autrice***
Eh sì, i morsi sono sempre traumatici.
Aw, puccio Azusa. Ce lo vedo a lavorare assieme ai bradipi di Zootropolis XD
Alla prossima!
   
 
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