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Autore: Crilu_98    18/03/2017    3 recensioni
C'era una volta... Una bambina sperduta. Una ragazza innocente nelle mani di una crudele matrigna. Una fanciulla addormentata. Una sensibile lettrice dal cuore puro. Una bellissima principessa in cerca di libertà. Una valorosa guerriera.
O forse no.
C'era una volta un bosco oscuro, dove tutte le storie hanno inizio. Storie che narrano di segreti pericolosi ed antiche umiliazioni, ma anche di amicizia, d'amore e di magia. La lotta tra il bene e il male è più confusa di quanto siamo abituati a credere e la strada verso il lieto fine non è mai stata così tortuosa.
Siete pronti a scoprire le verità nascoste delle fiabe?
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Biancaneve squadrò con nervosismo crescente il grande villaggio che stavano per attaccare. Nascosta dalle fronde degli alberi osservò come quella città, centro strategico per i commerci del suo regno grazie al fiume che l’attraversava, si era impoverita rispetto a quando le aveva fatto visita da bambina. Secondo i resoconti delle loro spie, la Regina aveva mandato un suo temibile e misterioso alleato a riscuotere le tasse, gettando la popolazione in preda ad un terrore cieco; la ragazza poteva affermare quasi con sicurezza che si sarebbero schierati dalla loro parte pur di liberarsi una volta per tutte della tirannia di Grimilde.
“Non sono loro a preoccuparmi!” pensò, gettando un’occhiata allo squadrone che riposava alle sue spalle. Sulla carta, quella le era sembrata un’ottima idea: mostrarsi pronta a combattere per riconquistare il suo trono, affiancata da altre guerriere… In realtà non aveva idea di come gestire quegli uomini rozzi, maneschi ed estremamente diffidenti. Biancaneve, seppure orgogliosa dei suoi progressi nell’uso della spada, sapeva di non essere una combattente a tutti gli effetti e che agli occhi dei veterani non doveva sembrare nient’altro che una ragazzina spaurita.
Alcuni dei soldati ricambiarono il suo sguardo con sufficienza, altri in modo vagamente insolente, altri ancora con occhiate di vera e propria sfida.
“Come farò a guidarli in questa battaglia?” si chiese la ragazza con un moto di stizza, giocherellando con l’elsa dello spadino che portava al fianco. “E in quelle che seguiranno?”
Era almeno sollevata dall’idea che non avrebbe dovuto condurre la carica, compito che sarebbe spettato a Mulan e ad un generale dell’esercito di Re Stefano. Shang era tra gli arcieri, Belle vagava da una postazione all’altra impaziente di poter scatenare la Bestia senza il controllo calmante di Cappuccetto Rosso, Aladdin sembrava essersi autoproclamato guardia del corpo di Jasmine… Che come lei scrutava il villaggio con preoccupazione.
Biancaneve le si avvicinò:
-Cosa vedi?-
Jasmine grattò via un poco della corteccia dell’albero a cui era appoggiata:
-Un nodo nevralgico del tuo regno, a poca distanza dal confine: poco saggio fondare una città su questo fiume. Niente mura o protezioni magiche; le case iniziano a spuntare dai campi in maniera sparsa e disordinata. I seguaci di Grimilde non si aspettano il nostro arrivo… Sarà facile conquistarla.-
-E allora cosa ti preoccupa?-
Jasmine aggrottò la fronte:
-Il nuovo “amico” della tua matrigna. Girano voci…-
Si interruppe e scosse la testa, come se stesse inseguendo un pensiero impossibile.
-Lascia stare. E’ solo una brutta sensazione.-
 
Riflettendoci sopra a mente lucida, Biancaneve sapeva di aver sbagliato tutto, fin dal primo momento. Aveva fatto entrare i suoi uomini dall’entrata sbagliata, senza aspettare il segnale delle altre squadre e così si era trovata da sola davanti al loro nuovo nemico: un uomo intabarrato in ampie vesti color della terra, dal volto magro e scavato dalle rughe. La consistenza della sua pelle, secca ed arida, le aveva ricordato in modo raccapricciante la sabbia.
Con uno scintillio di malvagia intelligenza nello sguardo, lo stregone aveva fatto un passo avanti e i soldati sotto il suo comando si erano dileguati, lasciandola al suo destino… Biancaneve si era sentita mancare il terreno sotto i piedi e con uno strattone il mago l’aveva mandata a sbattere contro un muro, stordendola. Se non fossero arrivate Jasmine e Mulan, che l’avevano costretto a scomparire in una nuvola di fumo, a quell’ora probabilmente sarebbe morta.
Diede un calcio ad una pietra del sentiero, facendola rotolare lontano e trattenne a stento un lamento di frustrazione:
“L’ho fatto fuggire! E’ colpa mia!”
Sentì le lacrime premere ai bordi degli occhi ma si sforzò di trattenerle, continuando a vagare senza meta nel bosco per sfogare il malumore.
Un fruscio alle sue spalle la bloccò.
-Chi è là?- esclamò, estraendo la spada dal fodero e voltandosi verso i cespugli. Mulan e Shang emersero dalle fronde, lanciandosi occhiate di reciproco sospetto; poi il guerriero puntò la sua attenzione su Biancaneve, aggrottando la fronte.
-Se tieni la spada in quel modo, non c’è da sorprendersi che i tuoi uomini non si fidino di te!-
La principessa strinse le labbra e serrò la presa sull’arma, troppo mortificata per replicare.
Mulan scosse la testa.
-Ti sembra forse questo il modo di rivolgersi ad una principessa?- sibilò -E’ giovane e non è mai scesa in battaglia prima d’ora. Abbiamo solo commesso un errore nell’affidarle troppe responsabilità così velocemente!-
Shang scosse la testa:
-Solo perché tu sei riuscita a far carriera nell’esercito non significa che tutte le donne possano diventare dei bravi soldati!-
-Scommettiamo?-
Biancaneve assisteva intimorita allo scambio di battute tra i due, che continuarono a fissarsi con sfida e astio per qualche altro minuto; poi Shang si rivolse a lei con tono ironico:
-Avanti, ragazza, vieni. Vediamo se Hua Mulan ha ragione: proverò a fare di te un uomo.-
 
La lunga spada di Mulan emise un sibilo impercettibile mentre calava verso la sua testa. Biancaneve fece un salto all’indietro, conscia di non avere abbastanza forza nelle braccia per parare un colpo del genere, e fu così che sentì un oggetto metallico pungerla tra le scapole.
-Hai perso!- sbottò Shang trionfante, allontanandosi da lei.
“E’ la quinta volta, oggi!” pensò la ragazza, irritata. Nonostante avesse più dimestichezza con la spada rispetto a qualche giorno prima, era ancora lontana dal poter scendere in battaglia; anche Mulan si era dovuta arrendere al fatto che non aveva alcun talento guerriero.
-Ci vorranno anni affinché tu sia pronta a reggere uno scontro in campo aperto!- le aveva spiegato, con aria vagamente dispiaciuta. Lei e Shang avevano comunque insistito per continuare ad allenarla, probabilmente per porre fine alla loro stupida scommessa.
Rabbia, delusione e tristezza si agitarono dentro di lei, finché Biancaneve non si rese conto con orrore che le dita avevano iniziato a prudere:
“No, non adesso!”
Lasciò cadere la spada, ma era troppo tardi: prima ancora che essa toccasse il suolo si era tramutata in polvere. Mulan la fissò stralunata:
-E questo cosa sarebbe?-
Biancaneve sospirò, chiudendo gli occhi per non vedere le venature nere che si facevano beffe di lei:
-Questo è ciò che io chiamo il “problema”.-
Shang si avvicinò con cautela e smosse con la punta dello stivale il mucchietto di polvere che prima era stato una spada.
-Da quanto tempo?-
-Da quando ero una bambina.-
-E’ sempre così devastante?-
La ragazza si strinse nelle spalle:
-La maggior parte delle volte sì. Ma dipende da quanto sono agitata.-
-Cosa puoi… Trasformare?- intervenne Mulan, senza staccare gli occhi dalle sue mani.
-Tutto…- mormorò Biancaneve -Qualsiasi oggetto o essere vivente.-
“Adesso mi chiederanno sicuramente se ho mai ucciso qualcuno. E saranno disgustati da me!”
Ma né Mulan né Shang proferirono parola, limitandosi a studiarla con attenzione. Poi la guerriera sospirò:
-Trasforma la tua debolezza nella tua forza e nessuno potrà mai vincerti.-
Shang sussultò e Mulan gli lanciò un’occhiata divertita:
-Tuo padre lo ripeteva sempre. Ho combattuto per lui diversi anni, ricordi?-
-Cosa significa?- intervenne Biancaneve, confusa.
-Significa che se riesci a controllare questo potere, esso diventerà la chiave non solo per riuscire in battaglia, ma anche per guadagnarti la fiducia dei tuoi uomini. I soldati ammirano e rispettano solo chi si dimostra capace di mantenerli in vita durante una guerra... E tu questo potresti farlo.-
-Potrei anche ucciderli tutti!- ridacchiò la ragazza senza allegria, sfregando le mani tra di loro per far svanire velocemente le linee nere.
-Ci lavoreremo su!- le promise Mulan, con un sorriso astuto -E poi, i soldati fanno bene a temere almeno un poco il loro comandante!-
 
 
 
Angolo Autrice:
Chi ha capito la citazione???? xD   
Biancaneve in battaglia è un disastro, ma grazie a Shang e a Mulan chissà che non riesca a sfruttare al meglio il suo dono… Nel prossimo capitolo invece si vedrà come reagirà Jasmine alla presenza di un certo stregone…
Purtroppo, a causa della scuola e di impegni vari, non sarò attiva per un po' di tempo su efp :(((
Alla prossima!!!
 
Crilu 
   
 
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