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Autore: marea_lunare    20/03/2017    1 recensioni
E se qualcun altro prima di Rosie avesse risvegliato l'animo paterno di John? Qualcuno che farà breccia nel cuore tenero del dottore e in quello di ghiaccio di Sherlock.
-Ti voglio bene, papà-
-Anche io, piccola mia-
Genere: Angst, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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(3) A new life perspective
 
Il mattino dopo, Rachel fece il suo ingresso in salotto con un sorriso smagliante e completamente riposata.
 
“Buongiorno!” sorrise apertamente.
“Oh buongiorno! Ti sei svegliata di buon’ora” notò Sherlock, ricevendo un’occhiataccia da John.
“Se la disturbo posso tornare nella mia stanza, signor Holmes”
“No, puoi rimanere. La tua presenza non mi disturba eccessivamente” rispose serio l’altro.
“Oh ma quale onore” rise Rachel, seguita da John.
“Senti signorina, vedi di ridere di meno o il tuo livello di fastidio aumenterà progressivamente” sbottò Holmes.
“Scusi” disse mortificata la ragazza.
 
Mentre Sherlock tornava alla sua ‘meditazione’, John chiese a Rachel cosa volesse per colazione.
“Mi basta un caffè latte, grazie” gli sorrise lei.
 
Finito di fare colazione, la ragazza emise un sospiro sconsolato che spezzò il cuore a John e che Sherlock fece finta di non sentire.
“Grazie John, era veramente buonissimo” disse piano “Ora.. vado ad impacchettare le mie cose” continuò mestamente.
 
Non appena superò l’arco della porta sentì una stretta al polso.
Si girò e vide che John l’aveva fermata, mentre Sherlock si era alzato e la guardava.
Quei quattro occhi azzurri che la fissavano le accesero nel cuore una luce nuova.
 
“Tu non tornerai in strada” affermò John deciso “Sei troppo giovane. È un brutto posto, quello. Non ti permetteremo di finire la tua vita ancora piena su un marciapiede”.
Detto questo la ricondusse in sala, dove i coinquilini si sedettero sul divano e Rachel sulla poltrona di John (non quella di Sherlock).
 
Rachel aveva lo sguardo trasognato e stava per scoppiare a piangere, si vedeva fin troppo bene.
“Co-cosa vorresti dire?” balbettò.
“Sto dicendo che se vuoi puoi rimanere con noi” disse il dottore, regalandole un sorriso dolce.
“A patto che ti trovi un lavoro, così potremo dividere l’affitto. E dovrai renderti utile in casa, meritandoti di rimanere qui” aggiunse Sherlock mettendo in chiaro le cose.
 
Rachel rimase senza parole. Le sue spalle e le mani tremavano, le labbra si aprivano e si richiudevano mentre lacrime brillanti le scendevano lungo il volto.
Sherlock rimase perplesso.
“Ma non le abbiamo fatto un piacere?” sussurrò all’orecchio di John.
“Sentimenti umani” gli rispose John sottovoce.
“Ooh..”
 
La ragazza singhiozzava.
 “Siete.. sicuri? Al 100%?” boccheggiò, cercando di tornare a respirare regolarmente.
“Assolutamente sì” esclamò il detective “A queste cond…”
 
Non riuscì a terminare la frase, perché Rachel gli si era buttata addosso. Lo abbracciava stretto, John che le accarezzava i capelli ridendo.
“Mi avete salvato la vita!” disse tra i singhiozzi.
 
Sherlock rimase interdetto a quella dimostrazione così aperta di affetto, un po' diversa da quella del giorno prima. Non ricambiò l’abbraccio, ma non riuscì ad evitare che gli sfuggisse un sorriso, intenerito da quella ragazza così visibilmente fragile.
 
Quando Rachel si staccò Sherlock sentiva il cuore leggero, ma ricacciò subito quei sentimenti nel suo palazzo mentale, che sempre lo aveva salvato dalle sofferenze umane.
 
Così iniziò la loro vita a Baker Street.
La nuova arrivata era entusiasta di quella routine quotidiana che avevano costruito insieme.
Nonostante Sherlock volesse sembrare freddo e senza cuore, Rachel notava gli sguardi che lanciava all’ex soldato.
Un giorno Sherlock, mentre guardava John, si accorse della ragazza che lo osservava con aria complice e maliziosa, facendole segno di stare zitta e capendo di essersi fregato da solo.
Lei si fece il segno della croce sul cuore con un dito e in labiale gli disse “Il tuo segreto è al sicuro con me” sorridendo.
Sherlock sembrò un poco più tranquillo e iniziò a prendere confidenza con quegli sprazzi di sentimenti che avevano iniziato ad uscire dal suo ‘cuore’ dall’arrivo di Rachel in quella casa.
 
Sia lui che John si accorsero di quanto la casa fosse diventata più luminosa grazie alla presenza di quella ragazza che avevano salvato dalla strada.
Purtroppo però, questa felicità non era destinata a durare molto.

 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice: Buonsalve a tutti! Oggi sono qui con il 3° capitolo di questa storia. Spero che vi stia piacendo e mi scuso se questa volta il capitolo è un po' più corto del solito. Al prossimo lunedì!
Un abbraccio a tutti <3 
   
 
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