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Autore: Sara Garcia    21/03/2017    0 recensioni
Russia, anno 1601. Una giovane nobile mette in salvo le sue figlie da una grave minaccia, che dopo oltre 500 anni tornerà a presentarsi. Chi è il misterioso nemico che ha aggredito la famiglia Meekhiv nel 1600, e pare essere tornato nell'anno 2016, dopo 416 anni? In tutto questo, che cosa c'entreranno Giada e Natasha, due sorelle bolognesi e con una vita apparentemente normale? Qual'è il loro destino? Se vi ho incuriositi vi invito a leggere e recensire, ci tengo molto! Buona lettura a tutti
Dalla storia:
Una nuova esplosione fa però sussultare entrambe, e la dama piange.
“ ci sono riusciti! Sono entrati! “. Trema, mentre la sua signora si gira di scatto.
“ Evitha! Natasha! Lena! “. Chiama tre nomi, evidentemente quelli delle sue bimbe. Ma non fa in tempo a raggiungerle, perché qualcuno le si parà davanti. È una figura incappucciata quella che si è palesata, accompagnata da alcuni esseri dalle sembianze umane ma dalle grandi ali nere. Lei indietreggia, come se lo riconoscesse.
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Russia, anno 1590. Città di Mosca.

Una giovane ragazza si rialza da terra, mentre la sua migliore amica pare in ansia. La aiuta a stare in equilibrio, e tampona la ferita che si è procurata al capo con il fazzoletto. “ Christine! Christine, ti sei fatta male? “. Chiede in allarme, mentre la sua amica si tiene il capo con una mano.

Ahi… accidenti, quella carrozza mi è piombata addosso “. Sussurra, mentre il cocchiere scende, cercando di sincerarsi delle condizioni della ragazza.

Mi dispiace, sono davvero mortificato! Non vi avevo proprio vista! Vi sentite bene? “. Chiede, mentre Christine annuisce nonostante la ferita al capo. Ma una seconda voce fa irrigidire l'uomo di fronte a lei, come fosse allarmato.

Dimitri! Si può sapere perché ci siamo fermati? Dobbiamo tornare subito a palazzo! “. Fa, è una voce maschile. Il cocchiere finalmente trova il coraggio di rispondere.

Perdonate Mylord, accidentalmente ho investito una ragazza e volevo sincerarmi che stesse bene. Riprenderemo subito il viaggio “. Fa per tornare al proprio posto, dopo aver guardato un'ultima volta la giovane ferita e dopo che questa gli ha fatto un segno affermativo con il capo: sicuramente quel buon uomo lavorerà per qualche riccone arrogante, di mezza età e sicuramente poco magnanimo, come d'altra parte è per tutti i nobili nei confronti della povera gente come lei o come la sua amica ed i loro genitori. O almeno questo è ciò che lei pensa, in base all'esperienza della sua famiglia e di quella di Alice. I nobili non sono mai stati caritatevoli con loro, tutt'altro. Ma poco prima che il cocchiere possa riprendere il suo posto, il suo padrone lo interrompe.

Aspetta, hai detto investito una ragazza? “. Chiede, mentre Christine sta per dire al servitore che tutto è a posto e che può proseguire qualcuno scende dalla carrozza. Alice rimane a bocca aperta, riconoscendolo subito. Diversa è la situazione di Christine: non conosce affatto quel ragazzo, che avrà poco più della sua età. Ma il suo sguardo è rimasto calamitato da quello color del cielo di lui, ma con sfumature tendenti al grigio ghiaccio. Per un istante le è quasi impossibile capire il reale colore degli occhi di quel bellissimo giovane.

Signore… “. Sussurra timoroso il sottoposto, credendo di essere cacciato dal suo posto di lavoro: dopo tutto ha commesso una leggerezza molto grave, ancorché del tutto involontaria. Ma il suo padrone non pare badare a lui, piuttosto si avvicina alle due ragazze. “ Scusate per lo spavento, non so come Dimitri abbia potuto commettere un simile errore. State bene? “. Domanda a Christine, e lei annuisce arrossendo un po': non ricorda di aver mai visto un ragazzo così bello prima d'ora. Lui la guarda qualche istante, per poi spostare lo sguardo sulla ferita alla testa. “ Vi fa male? Vi serve qualcosa? “. Le chiede poi, e lei fa cenno di no con il capo.

No, vi ringrazio… è stato solo uno spavento, nulla di grave “. Sussurra semplicemente, mentre Alice la sorregge ancora nonostante lei riesca ormai a reggersi in piedi da sola.

Bene, in questo caso io mi rimetto in viaggio. Vi chiedo ancora scusa a nome del mio cocchiere “. Fa un leggero inchino, mentre lei riesce solo ad annuire e ricambiare leggermente l'inchino, con una grazia che certamente è raro trovare nelle donne di popolo. Il misterioso ragazzo la guarda un momento, per poi girarsi. Lei sta per fare lo stesso ma, poco prima di risalire in carrozza, lui si ferma. “ Io sono Viktor “. Fa, guardando nella direzione della ragazza, che nel frattempo si è fermata per ascoltare ciò che avesse da dire. “ Viktor Meekhiv “. Conclude lui, mentre lei fa un inchino in segno di rispetto, come si conviene quando ci si presenta. Eppure pensa, quel cognome non le è del tutto nuovo.

Christine. Il mio nome è Christine Petrova “. Si presenta. Lui non dice nulla in un primo momento, limitandosi a fare un leggero sorriso. Poi conclude la conversazione.

Christine… bel nome, milady. Davvero un bel nome “. Sussurra, per poi salire nuovamente in carrozza senza dare il tempo alla ragazza di rispondere. La giovane dai capelli castani rimane ferma immobile per qualche istante, rossa in viso.

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Russia, anno 1600. Città di Mosca.

Le luci del salone quasi la acciecano. La giovane si guarda attorno: ci sono moltissimi importanti nobili, venuti evidentemente a rendere omaggio al suo signore ed alla sua signora per la nascita di Lena. Il filo dei pensieri della giovane viene interrotto da una voce. “ Alice “. La chiama, e lei si ridesta subito.

“ Come? Si, mi sento bene. A parte i brusii che si sollevano al nostro passaggio “. Constata semplicemente la dama di compagnia di Christine Meekhiva, rispondendo al suo accompagnatore: Boris Meekhiv, secondogenito del precedente signore del castello morto in tragiche circostanze insieme alla consorte. “ Forse non gradiscono di vedere me al posto di Lady Alexandria. E dopo tutto, come dar loro torto? È inopportuno che una serva… “. Ma lui la interrompe bruscamente, quasi infastidito da quelle sue parole.

Mia moglie è indisposta, ed io da gentiluomo mi sono offerto di accompagnare voi, che eravate sola, alla festa in onore di mia nipote. Non ci vedo nulla di scandaloso, in fin dei conti ci conosciamo da anni “. Conclude lui, mettendo a tacere alcuni pettegoli con uno sguardo raggelante. In questo, pensa Alice, somiglia moltissimo a suo fratello: anche il suo signore riesce ad intimidire con un solo sguardo qualsiasi persona, sia essa nobile o un semplice servitore.

Somigliate moltissimo a Mylord, sapete? “. Commenta la bionda, mentre lui non dice una sola parola ma si limita a mantenere lo sguardo fisso davanti a lui. “ Chiedo scusa, non dovevo dirlo “. Fa poi Alice, capendo di essere stata inopportuna con quella frase, specie con i rapporti che corrono tra il suo signore ed il fratello minore. Mentre tutti nel salone stanno parlando, una voce fa immediatamente cessare il brusio, facendo un annuncio.

I padroni di casa: Lord Meekhiv e la sua sposa “. Annuncia, mentre dalle scale scendono finalmente i padroni di casa, insieme alle loro figlie. L'ultima nata in braccio alla madre, mentre le due figlie maggiori, di otto e cinque anni, sono al fianco del padre. Alice sorride, mentre come tutti gli altri fa un inchino reverenziale. È Christine a prendere parola per prima.

Vi ringrazio per essere intervenuti a questa festa. È con immenso piacere ed orgoglio che vi presento la nostra terzogenita: Lena Meekhiva “. Sentenzia, mentre un applauso si leva dalla folla di gente presente. Alice si avvicina, commossa. I festeggiamenti hanno inizio, ma ben presto qualcosa turberà questa felicità.

 

Bologna, anno 2016.

Giada cammina solitaria per le vie della città. È sconsolata: nemmeno oggi è riuscita a trovare un lavoro. Certo, è molto felice che a Natasha le cose siano andate meglio e che abbia un'occupazione, e sicuramente questo aiuterà le due a risollevarsi dalla crisi economica in cui versavano. Tuttavia anche lei vorrebbe un lavoro, oltre che dare una vano alla sorella la aiuterebbe molto: gli incubi la perseguitano ormai da molte notti, anche se lei non riesce a spiegarsi come mai. Più ci pensa e più le domande si affollano nella sua mente. Avere un'occupazione la aiuterebbe anche a scordarsi un po' di tutto questo, di tutte quelle strane cose che sogna. La giovane dai capelli corvini continua a camminare sbuffando. “ Accidenti. Se non trovo un lavoro al più presto temo che impazzirò a forza di rimuginare “. Sussurra tra sé e sé. Non si accorge che è già arrivata in piazza. Mentre cammina tuttavia, qualcosa attira la sua attenzione: un uomo misterioso. Cammina nella sua stessa direzione, ed è completamente vestito di nero. Immersa com'è nei suoi pensieri, la ragazza finisce con lo scontrarsi con lui, che la afferra al volo prima che cada. “ Mi scusi “. Sussurra la mora, mentre l'altro la fissa per qualche istante: ha un intenso sguardo color blu, si può evincere solo questo oltre al fatto che abbia capelli corvini ed abbigliamento appunto scuro. Una volta lasciata Giada, senza degnarla di una risposta, l'uomo riprende il suo cammino. La mora guarda a terra, e nota una cosa che decide di raccogliere. “ Signore! Ha perso il suo… “. Ma non finisce la frase: l'uomo è scomparso oltre un vicolo, come a volersi dileguare. “… anello “. Conclude poi la ragazza, guardando poi l'oggetto nelle sue mani: c'è inciso una sorta di stemma. Incuriosita decide di tenerlo: lo farà vedere a Natasha.

La sera arriva ben presto, e le due sorelle si riuniscono a casa. “ Sono tornata! “. Fa Natasha, posando il libro datole dalla donna misteriosa sul tavolo.

Sorella, bentornata! “, Risponde Giada, per poi guardarla. “ Ti devo dire una cosa “. Inizia, per poi raccontarle del misterioso incontro. Natasha si stupisce un momento, poi le mostra il libro e lo stemma disegnatovi.

E' questo lo stemma? “. Chiede, mentre Giada annuisce perplessa. “ Appartiene alla famiglia Meekhiv, nobili russi decaduti nel 1600 “. Spiega Natasha: avendo iniziato la lettura del libro ha potuto scoprire chi fosse questa famiglia nobile. Giada rimane perplessa, sbiancando un po'.

Ti sembra sia una coincidenza? Prima quella donna ti regala un libro su quella famiglia. Così, senza nemmeno conoscerti. Ed ora spunta fuori quell'uomo che perde accidentalmente un anello con lo stemma della stessa famiglia “. Calca sulla parola accidentalmente, come a voler sottolineare che non crede affatto che l'incontro tra lei e quell'uomo, oltre tutto vestito in modo simile alla donna incontrata da Natasha, sia una casualità.

Cosa proponi di fare? “. Chiede la bruna, mentre Giada guarda l'anello.

Indagheremo. Indagheremo su questa famiglia e scopriremo come mai due oggetti appartenenti a loro siano finiti nelle nostre mani “. Sentenzia la mora, e Natasha annuisce, un po' spaventata: cosa c'entrano loro con una famiglia scomparsa da quasi 417 anni?

Ciao ragazzi! Eccomi con il capitolo tre! Le cose si fanno interessanti: in questo capitolo abbiamo conosciuto Viktor Meekhiv, ed abbiamo visto il suo primo incontro con Christine ed Alice. Che ne pensate? Che ne pensate del fatto che la dama di compagnia della nobildonna sia stata invitata al ballo proprio da Boris Meekhiv? Qual'è il loro effettivo legame? E come avrà reagito suo fratello nel vederlo alla festa? Lo vedrete nei prossimi capitoli, per cui non smetette di seguirmi! Chi sarà mai l'uomo che Giada ha incontrato? Ha una correlazione con la donna incontrata da Natasha? Coraggio! Aspetto vostri pareri e recensioni, ci tengo! Un bacio

Sara Garcia

 

   
 
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