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Autore: Sara Garcia    20/03/2017    0 recensioni
Russia, anno 1601. Una giovane nobile mette in salvo le sue figlie da una grave minaccia, che dopo oltre 500 anni tornerà a presentarsi. Chi è il misterioso nemico che ha aggredito la famiglia Meekhiv nel 1600, e pare essere tornato nell'anno 2016, dopo 416 anni? In tutto questo, che cosa c'entreranno Giada e Natasha, due sorelle bolognesi e con una vita apparentemente normale? Qual'è il loro destino? Se vi ho incuriositi vi invito a leggere e recensire, ci tengo molto! Buona lettura a tutti
Dalla storia:
Una nuova esplosione fa però sussultare entrambe, e la dama piange.
“ ci sono riusciti! Sono entrati! “. Trema, mentre la sua signora si gira di scatto.
“ Evitha! Natasha! Lena! “. Chiama tre nomi, evidentemente quelli delle sue bimbe. Ma non fa in tempo a raggiungerle, perché qualcuno le si parà davanti. È una figura incappucciata quella che si è palesata, accompagnata da alcuni esseri dalle sembianze umane ma dalle grandi ali nere. Lei indietreggia, come se lo riconoscesse.
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Russia, anno 1600, mese di Dicembre. Serata prima della strage di Mosca

Alice cammina nel corridoio del palazzo, tenendo stretta a sè una bellissima bimba avvolta in una coperta. La culla dolcemente, per poi sorridere. " Ciao tesoro. Adesso io e te andiamo dalle sorelline, vero? ". Parla alla piccola, che la guarda con i suoi splendidi occhi celesti ereditati dalla madre. La piccola si attacca ai capelli della bionda, giocando con una ciocca. Alice ride un pò, per poi camminare tranquilla. Ma dei passi la fanno fermare, seguiti da una voce che la donna ben conosce. 

" E così è lei, la mia nipotina ". Sentenzia, mentre la bionda riconosce un uomo che appartiene alla famiglia nobile, dati i suoi abiti ed il suo portamento. Capelli color mogano e ribelli, ed occhi color smeraldo. La ragazza fa per inchinarsi, rispettosa. Ma lui la ferma con un cenno della mano. " Non è necessario, Alice ". Le dice solamente, rivelando di conoscere il nome della dama, che comunque abbassa lo sguardo in segno di rispetto. 

" Lord Boris, quando siete tornato a palazzo? ". Chiede semplicemente la bionda. " Credevo che voi e Lady Alexandria foste nuovamente partiti verso un' altra città, dopo il litigio di molti anni fa con vostro fratello infatti... ". Ma la voce di lui la blocca ancora una volta. 

" Si, è così. Io e mia moglie eravamo partiti e ci eravamo stabiliti in un altra città, ma quando mi hai scritto della nascita della mia terza nipote non ho potuto restare li. Senza contare che qui ci sei anche tu, Alice ". Ripete il suo nome, quasi facendola sussultare. Le si avvicina lentamente, prendendole il mento con due dita e facendole alzare lo sguardo verso di lui con una delicatezza che nemmeno lui si aspettava di poter avere. " Hai degli occhi stupendi ". Le sussurra solamente. Sono così vicini che lei sta per allontanarsi, quasi spaventata da ciò che sta provando. Ma d'altronde è sempre stato così, da qualche tempo a questa parte la sola vicinanza con il fratello del suo padrone la manda letteralmente in confusione. Lui la fissa qualche istante e fa per dirle qualcos'altro, ma una risata fuori luogo lo fa desistere. Entrambi si voltano di scatto verso la fonte di tale risata, e lo sguardo di entrambi si indurisce. Lui torna subito serio, lasciando il viso della giovane ragazza.

" Lukas ". Sussurra solamente Alice, stringendo la bimba come a volerla proteggere. La piccola, come se avvertisse il pericolo, scoppia in lacrime mentre Lukas continua a ridere. Indossa il suo solito mantello nero, e pare quasi voler prendere in giro la donna di fronte a lui, che evidentemente non apprezza molto. 

" Chissà cosa direbbe Lady Alexandria se le rivelassi ciò che ho visto: suo marito che pare intendersela molto bene con la dama di compagnia di sua cognata. Chissà che scandalo ". Fa, quasi ironico. " Anzi, sapete cosa potrei fare? Andare subito ad informarla io stesso, sarebbe un vero spasso ". Conclude, con un ghigno sarcastico e alquanto cinico. Alice sta per rispondere, ma ad intervenire è Boris. 

" Tu non dirai cose false a mia moglie, io ed Alice stavamo solo parlando ". Sibila, mentre Lukas lo guarda con uno sguardo di sfida. Indubbiamente non lo teme, e questo fa capire che anche lui appartiene ad un rango piuttosto alto in società. 

" Certo, come no. Come se non avessi visto il modo in cui Mylord guardava la ragazzina ". Fa in tono ironico. Alice culla la bimba, tentando di calmarla. Ma non appena Lukas le si avvicina la situazione pare peggiorare, e la piccola non fa altro che agitarsi. " Oh, e così è lei: la terza figlia di Christine ". Mette una mano sulla fronte della piccola, ma Alice si allontana subito quasi irritata. " Cos'hai, serva? ". Chiede lui, innervosito. Alice lo fissa con rabbia. 

" Non toccare la piccola, non ne sei degno. Mylord e Milady si arrabbierebbero se lo sapessero ". Sussurra. Lukas sta per ribattere, ma Boris pare più svelto di lui. 

" Non devi preparartiper il ballo di questa sera, Lukas? Smetti di importunare Alice e pensa alle tue mansioni ". Gli ordina, e lui si gira senza dire niente, per poi andarsene. La piccola non pare quietarsi, ed Alice non sa come fare. Boris la vede in difficoltà, e decide di aiutarla. " Vuoi che ci provi io? ". Chiede, e lei annuisce, dando la piccola in braccio a colui che a quanto pare è suo zio. E' sicura che il suo signore si arrabbierebbe se vedesse la scena, ma è anche vero che Boris è lo zio della bimba ed ha tutti i diritti di prenderla in braccio.

" Fate attenzione ". Sussurra, mentre gli passa la piccola. Non appena lui la prende in braccio la bambina pare calmarsi, e guarda incuriosita suo zio con i suoi bellissimi occhi blu. Lui sorride appena, tenendo la nipotina e cullandola. 

" Gli somiglia moltissimo. A mio fratello, intendo. Ma ha il sorriso di sua madre ". Ammette, mentre la nipotina continua a guardarlo ed a ridere, evidentemente felice. Era la presenza di Lukas ad agitarla. " A proposito: Christine parteciperà al ballo? ". Chiede, ed Alice annuisce. 

" Credetemi, non c'è stato verso di dissuaderla. Nonostante abbia dato alla luce Lena da pochi giorni è decisa a partecipare ". Ammette. " Ma dopo tutto è normale: si festeggia la nascita della sua terzogenita, anche io vorrei essere presente se fossi la madre ". E guarda la bambina con ammirazione: è davvero stupenda. 

" Sarai al ballo? ". Chiede semplicemente lui, mentre la nipotina lentamente si addormenta. " Io temo dovrò andarci da solo: Alexandria è indisposta e non penso potrà accompagnarmi ". Alice annuisce semplicemente, senza parlare: non potrebbe mai mancare alla festa, la sua signora non glielo perdonerebbe mai! Infatti oltre ad esserne la dama di compagnia, Alice è la migliore amica di Christine Mekhiva, si conoscono da molto tempo prima delle nozze della seconda. 

" Mi dispiace per Lady Alexandria, spero si rimetta presto ". Fa semplicemente la bionda, inchinandosi. " Chiedo scusa ". Fa, per poi riprendere Lena, con l'intento di andarsene. Ma lui pare più svelto, e le afferra un polso prima che possa scappare. La donna riesce appena a mantenere il braccio saldo per non far cadere Lena a terra, e rimane sorpresa da quel gesto: che significa? 

" Ci vieni al ballo con me, stasera? Se sono con te sono sicuro che mio fratello non avrà problemi ad accettare la mia presenza, nonostante i diverbi ". E le sorride dolcemente, quel sorriso che lei conosce da molto tempo. Non può fare altro che annuire, rifiutarsi sarebbe da villana e non è nel suo stile comportarsi da tale.

" Sarà un onore accompagnarvi al ballo di stasera ". Fa, mentre lui le molla il polso e le permette di riprendere la bimba.
Alice si allontana turbata, mentre Boris rimane tranquillo incrociando le braccia e facendo un leggero sorriso.

" A stasera, Alice ". Sussurra, per poi girarsi a sua volta ed andarsene: deve prepararsi per il ballo, la festa per l'arrivo della terza erede di suo fratello e della sua sposa.


Italia, città di Bologna, anno 2016.

Natasha entra in biblioteca, posto ormai a lei familiare: è qui infatti che si rifugia nei momenti di sconforto, ed è anche il luogo in cui, immergendosi nella lettura di un libro appassionante, riesce a vagare con la fantasia ed evadere da una realtà spesso troppo dura. Di certo lei e la sorella minore Giada non navigano nell'oro, hanno passato un periodo davvero difficile dopo la scomparsa dei loro genitori. Il fatto che lei abbia trovato questo lavoro è stato veramente un colpo di fortuna, lo deve ammettere. " C'è nessuno? ". Domanda, entrando. Una vecchietta dall'aspetto molto cordiale fa capolino dal bancone, sorridendo dolcemente. 

" Natasha! Alla fine hai accettato la mia proposta, ne sono veramente felice! ". Esclama, evidentemente felice della notizia. Natasha annuisce. Conosce da anni la bibliotecaria, e tra loro si è creata una certa confidenza. 

" Si, è così. Ma se lei vorrà affiancarmi non la caccerò di certo via ". Sorride: sa quanto l'anziana tenesse al suo lavoro, ma la sua salute non le permette più di proseguirlo da sola. Ma nessuno le vieta di restare a riposare su una sedia al fianco della nuova bibliotecaria e magari aiutarla in lavori minori e più leggeri, consoni alla sua età. E pare proprio che questa sia l'intenzione dell'anziana. 

" Certo, sarà un piacere aiutarti nel lavoro e magari fare due chiacchere con una giovane così intelligente ". Ammette la donna, facendo arrossire un pò la bionda, che appoggia il cappotto. 

" Mi dica, cosa c'è da fare per prima cosa? ". Chiede poi, mentre l'anziana pare riflettere, per poi annuire. 

" Vorrei che sistemassi un pò il reparto storico, è tutto sottosopra ". Sentenzia, mentre Natasha annuisce. Si dirige verso il reparto storico, iniziando lentamente a riordinare i libri, sparsi alla rinfusa. La bibliotecaria sorride mentre la guarda, per poi guardare una donna che è entrata in biblioteca poco prima dell'arrivo di Natasha. Costei indossa un cappotto nero ed occhiali scuri, il copricapo cela il colore dei suoi capelli, raccolti in uno chignon. La suddetta si avvicina al bancone, appuggiandovi un gomito e fissando la nuova bibliotecaria. " Signora, vi serve qualcosa? ". Chiede l'anziana, mentre la donna sospira. 

" Credi sia un caso? Credi sia una coincidenza che lei sia venuta proprio a lavorare in una biblioteca? ". Chiede a bruciapelo l'altra, che si toglie il cappello e rivela che il colore dei suoi capelli è biondo. Oltre tutto, dal suo tono confidenziale si evince che conosce l'anziana signora di fronte a lei.

" Non lo so. ma suppongo che a te non sembri affatto una coincidenza ". Sussurra a sua volta l'anziana, stando bene attenta che Natasha non senta la conversazione. Davanti a lei infatti, devono mantenere la formalità e fingere di non conoscersi.

" Hai ragione, Eloisa. Non è affatto una coincidenza. E presto avrà il via tutto quanto, ricordati bene che la storia è destinata a ripetere sè stessa ". Sibila, mentre l'altra donna annuisce con sguardo che pare preoccupato. 

" Alice... ". Mormora semplicemente, rivelando il nome della donna di fronte a sè. " Sei sicura? Sei sicura al cento per cento di tutto ciò? Insomma, se lasciassimo magari le cose come stanno... ". Ma Alice la interrompe, sbattendo un pugno sul bancone ed alzando leggermente la voce, quasi senza accorgersene.

" No! La storia si ripeterà comunque, con il nostro intervento o meno. Madre, noi siamo le sole che possono... ". Ma viene interrotta dalla voce di Natasha, che chiama l'anziana. Alice si affretta a rmettere il cappello, come a non voler essere riconosciuta. 

" Eloisa? Scusi, qui ho trovato un libro che non mi pare della biblioteca. Magari qualche cliente lo ha restituito per sbaglio ". Fa, avvicinandosi. Vedendo l'altra donna sorride cordialmente. " Buongiorno, signora ". La saluta. 

" Buongiorno. Scusa, puoi mostrarmi il libro? ". Chiede, e Natasha annuisce. Porge il volume alla donna sconosciuta. che lo guarda: c'è scritto " famiglia Meekhiv ", mentre sotto c'è uno stemma disegnato: pare una sorta di uccello, non si distingue bene quale sia. Tra le zampe tiene due spade incrociate, e la scritta sotto pare rovinata ed  è illeggibile. Sorride appena, porgendo di nuovo il libro a Natasha. " Questo libro era mio, devo averlo dimenticato ieri quando sono venuta a leggerlo qui in biblioteca. Ma se vuoi lo puoi tenere. A me non serve ". Eliosa guarda la figlia, mentre Natasha rimane colpita: come mai una sconosciuta le regala un libro? " Sai, mia madre mi ha raccontato che tu passi molto tempo qui in biblioteca, e così suppongo ti piaccia leggere un pò di tutto, no? ". Natasha annuisce, mentre Alice annuisce e rimette i guanti neri in pelle. " Allora è deciso. Ci vediamo presto, Natasha ". La saluta, per poi uscire dalla biblioteca. L'anziana sorride, e Natasha si incuriosisce: Meekhiv, chi saranno mai stati? Lo scoprirà solo leggendo il libro!


Ciao ragazzi! Eccomi qua con il capitolo due! Ancora una volta ho iniziato con un flashback, per poi passare al 2016. Che ne dite? Abbiamo conosciuto Boris, chi sarà mai? Che legame avrà con l'Alice del 1600? Lukas si sta facendo sempre più interessante ed anche sempre più oscuro: come sarà legato a Christine? Nel 2016 invece, Natasha ha trovato lavoro in una biblioteca, ed hanno fatto la loro comparsa Eloisa e la figlia Alice: avranno un collegamento con gli eventi passati? Se si, quale? Su! Aspetto le vostre recensioni, sono curiosissima di sapere che ne pensate! Un bacio

Sara Garcia 
   
 
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