Nota:
Eccoci finalmente all'ultimo capitolo! Cortissimo, fra l'altro ^^ Vi ho
fatto stare sulle spine per niente. Va bè, spero di non
avervi delusi. Grazie a tutti quanti, in particolare a Scarabocchio_
la mia mitica socia che ha commentato tutto, senza perdersi mai niente.
Grazie per tutti i miei complimenti che fai, a volte immeritati *_* Mi
chiedo, a questo punto, se lo fai solo per andare contro a miss
perfidia! Ahahah. Comunque, tutte e due fumate, ci divertiamo! O
no?
Dai, un saluto a tutti! Grazie per avermi sopportata anche con questa
ff. Tra pochissimo ci sarà il continuo di "Surf che
Passione", voglio vedervi in tanti!
Baci, la vostra Ary <3
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10
Epilogo
Quindi, ricapitolando, questa è la storia di un cambiamento, un cambiamento che ha modificato le sorti di molte persone. Ma è anche una storia d’amore e d’amicizia, il tutto contornato da un pizzico di magia, ciò che serve.
«Ehi piccola peste, dove corri!? Vieni qua!»
Un bambino con i capelli chiari, due occhi grigio-verdi sgargianti, era corso via sulla spiaggia, schizzandosi tutto con i piedi nell’acqua.
«Pensi che ce la farà mai a tenerlo?», mi chiese Thomas sporgendosi su di me, coprendomi il viso dal sole.
Guardai in direzione di Luna, che stava rincorrendo Nicolas sulla spiaggia.
Io e Thomas eravamo sposati da due anni ormai ed era nato Nicolas, con un misto dei nostri poteri, e Luna era stata l’unica, dopo il cambio della regola, a cui avevamo detto spontaneamente il nostro segreto, di lei ci potevamo fidare ciecamente.
Thomas, come nuovo re, aveva persino cambiato la collocazione del castello del Consiglio degli Anziani: dall’Antartide freddo e congelato a un’isola deserta e calda in mezzo all’oceano, visto che entrambi odiavamo il freddo.
Mamma e nonno stavano passeggiando sulla riva, parlando di cose serie che avrebbero dovuto interessare pure Thomas, ma lui non ne voleva sapere, voleva solo vivere la sua vita di sempre, con me e con Nicolas, oltre che con Luna, la nostra migliore amica.
«Secondo me ce la potrebbe fare», sorrisi.
«Io sono convinto di no però.»
«Vuoi scommettere?»
«No, come si fa a scommettere quando tutti e due abbiamo dei poteri per avvantaggiarci? No, è impossibile.»
Mi abbracciò e rotolammo sulla sabbia calda ridendo, baciandoci sotto il sole.
Più nulla ci avrebbe divisi e mai sarebbe successo, almeno finché desideravamo stare assieme, ovviamente. Dubitavo che ci fosse solo la possibilità che non lo desiderassimo, quindi… vissimo tutti felici e contenti.