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Autore: _Marlee_    24/03/2017    0 recensioni
Dietro a quei muri e a quel cuore di vetro si nascondeva una donna fragile che portò Arizona ad avvicinarsi a lei nonostante tutto e nonostante tutti. Il suo primo vero amore sarebbe sempre rimasta Callie, ma Callie non c'era piu ed Eliza era li, indifesa e attaccata, cosi cominciò un nuovo capitolo del libro della dottoressa Robbins.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres, Sofia Robbins Sloan Torres
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessuna stagione
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“Vivi la tua vita qui, io sarò sempre li se avrai mai bisogno di me, io ci sarò, ma adesso ho bisogno di mettere un punto a questo mio periodo fin troppo lungo Calliope. Ti prego non guardarmi cosi” disse Arizona accarezzandole il viso “Scusami, è che mi ero dimenticata cosa significasse averti attorno. Mi ero dimenticata quanto tranquillizzante fosse il tuo profumo nei corridoi e anche a casa, mi ero dimenticata la felicità che provavo nel vederti in mensa, e mi ero dimenticata quanto fosse irritante sentirti sgranocchiare quelle carote. Mi ero dimenticata di tutto questo. Però capisco il tuo bisogno e lo rispetterò” disse Callie chiudendo gli occhi “Anche io mi ero dimenticata cosa significasse vederti in giro, e operare con te. E' stato bello in questi due giorni, e sono stati belli anche i 7 anni che abbiamo passato insieme, non potrò mai dimenticare nulla di quei tempi, però dobbiamo capire che sono passati, e che probabilmente non torneranno piu. Sii felice con Penny, io proverò ad esserlo con chiunque si faccia avanti” disse scherzando Arizona facendola ridere “Eliza è una brava persona, sono sicura che saprà capirti e rispettarti” concluse Callie guardando verso il pavimento “Lei è una brava persona, solo che non sarà facile al Grey Sloan Memorial Hospital” disse Arizona lasciando intendere diverse cose “Ora devo andare sennò il pilota avrà da ridire” concluse lasciando un bacio sulla guancia della sua ex moglie. Non appena lei svoltò l'angolo Callie si lasciò sfuggire “Sei un idiota Calliope”

 

“L'hanno assunta” disse Maggie, nonostante fosse passata quasi una settimana da quando Eliza aveva avuto lo scontro con Miranda “Che esempio hanno dato ai nuovi specializzandi?” chiese di nuovo la ragazza, lei era quella che senza dubbio se l'era presa piu a cuore e anche la quale non era intenzionata a ragionare in maniera lucida “Ora io e la Dottoressa Minnick lavoriamo insieme, le nostre competenze unite daranno vita ad un ottimo programma d'insegnamento, siamo un team adesso, la nostra crociata è finita” disse Richard mostrandosi positivo al cambiamento “Ha ragione Richard, le cose andranno meglio, i nostri specializzandi hanno bisogno di un po piu di sicurezza e allo stesso tempo una certa dose di tatto, e la dottoressa Minnick inieme a Webber faranno un ottimo lavoro” disse Alex riconoscendo l'importanza di entrambe le cause “Io sono d'accordo con Maggie invece, noi eravamo l'unico ospedale con un programma d'insegnamento diverso e siamo arrivati fino ad oggi, forse non era poi cosi tanto sbagliato il metodo di Richard” disse Meredith molto convinta, e lei sapeva impuntarsi in maniera incredibile sulle cose “Esatto, io non sono d'accordo sull'entrata permanente della Minnick nel pogramma d'insegnamento del Grey Sloan Memorial Hospital” concluse Jackson, però poi fu interrotto dall'entrata abbastanza brusca di Arizona nella sala “Arizona tu da che parte stai?” chiese Maggie sorridendole “Di che cosa stiamo parlando?” chiese la bionda un po confusa, era appena atterrata e non aveva idea di che cosa stesse succedendo li o cosa fosse successo nei due giorni di assenza “Miranda ha assunto in maniera permantente Eliza” disse Meredith “In maniera permanente significa..” Arizona continuava a non capire “Ora lei è uno strutturato a tutti gli effetti, e si occuperà con Richard del programma d'insegnamento” disse Maggie “E questa dovrebbe essere una notizia..” disse lei, voleva capire cosa ne pensassero i suoi colleghi “..l'ennesima scelta sbagliata di Miranda, o peggio, di mia madre” concluse Jackson “Io direi di darle un po di tempo prima di linciarla cosi, magari si rivelerà essere un'ottima risorsa, infodo dopo la dipartita di Callie qui manca un chirurgo ortopedico no?” chiese Arizona cercando di rimanere abbastanza neutrale “Stai mettendo a confronto la Torres con la Minnick?” chiese basita Mer “No, certo che no, dico solo che ora abbiamo coperto il posto vacante in quel reparto, poi se lei farà male il suo lavoro, il gioco è semplice, la licenzieranno” concluse Arizona, prese il suo camice e abbandonò la saletta.

 

Quella mattina la passò tutta in sala di guardia, non riusciva ad operare per via del Jet lag, aveva bisogno di sonno cosi si appisolò li e lasciò il suo lavoro nelle mani di Alex Karev. Tutto sembrò filare abbastanza bene, fino a quando il ragazzo entrò come una furia nella saletta “Arizona, corri, in pronto soccorso” lei si svegliò di soprassalto e corse dietro di lui fino al pronto soccorso “Cosa abbiamo?” chiese infilandosi i guanti “Tamponamento a catena, nella macchina centrale c'era una donna sulla trentina con i sui 4 figli” disse Alex spaventando e stupendo Arizona “Wilson, parla” disse Arizona e lei cominciò a presentarle il caso “Alexandra, 3 anni, era seduta davanti, e probabilmente era senza cintura” disse Wilson dietro alla tenda “Come fai a dirlo?” chiese quasi temendo cosa avrebbe visto dopo “Per questo” rispose la Wilson tirando la tendina e mostrando la paziente “O mio dio. Chiamate chirurgia plastica, Jackson” disse Arizona cominciando dai segnali vitali e dai controlli basilari. Qualche secondo dopo arrivò Jackson “Ha la faccia piena di vetro” disse Arizona e Jackson rimase sconvolto, non aveva mai visto niente di simile “Prenotate una sala operatoria subito” urlò lui “Se non interverrò sul vetro nell'occhio, la bambina perderà la vista” disse Jackson. Cominciarono ad operarla subito dopo aver fatto una corsa contro il tempo e contro la burocrazia che verteva attorno alla prenotazione di una dannatissima sala operatoria.

 

“Bello questo rientro” disse Jackson, lui era uno al quale piaceva molto chiacchierare nonostante il suo fosse un lavoro di estrema precisione “Avrei preferito un pomeriggio piu noioso, questo non avrei voluto vederlo, nessuno dovrebbe vedere una bambina di 4 anni ridotta cosi” disse Arizona tenendo gli occhi ben puntati sul minitor dei segnali vitali “Per fortuna sei arrivata oggi” disse Jackson lasciando intendere diverse cose “Che vuoi dire?” chiese Jackson “Se non ci fossi stata tu, quella pazza della Minnick avrebbe messo in questa sala un dannatissimo specializzando” disse lui leggermente irritato, Arizona era in una posizione fin troppo difficile, non sapeva cosa dire “Bhe sono qui. E tu stai facendo un ottimo lavoro” disse Arizona cercando di rimanere abbastanza neutrale “In questi giorni i rischi sono saliti alle stelle Arizona, non possiamo mettere in pericolo le persone cosi, lei è pazza” disse Jackson sempre piu irritato “E quali sono questi rischi?” chiese Arizona “La Wilson ha fatto un cesareo d'urgenza, due gemelli. La Edwards ha tentato un trapianto di reni, ma ha fallito. E Warren ha operato un femore, fortunatamente è andato bene, ma lo conosciamo Ben, è uno dei migliori” disse Jackson senza mai distrarsi “Un cesareo gemellare alla Wilson?” chiese Arizona fingendosi sorpresa “Alla Wilson, si” disse Jackson “Non è possibile, la dottoressa deve smetterla, deve essere licenziata, parlerò con mia madre se necessario, perchè probabilmente con lei miglioreremo il programma d'insegnamento, ma aumenteranno le morti, e non possiamo permettercelo” concluse Jackson “Si hai ragione, di morti e dipartite ne abbiamo gia avute troppe” disse Arizona “Derek, Mark, Lexie, George, abbiamo perso i migliori e non possiamo far aumentare le morti, ci faranno chiudere” concluse lui “Ma ora la Minnick collabora con Richard” disse la bionda “Non basta, lui non mette bocca sul suo metodo d'insegnamento, aiuta sui metodi del post operatorio” disse Jackson concludendo l'operazione “Capisco” disse lei lasciando dietro al chirurgo plastico la sala.

 

“Arizona ho bisogno di un consulto, prima che la Minnick scopra la mia paziente” disse Maggie prendendo la pediatra per il braccio “Ehi ehi, che succede?” chiese lei non capendo, anzi “Se scopre questa ragazza la affida a uno specializzando” continuò Maggie “Dimmi di cosa si tratta” continuò Arizona, voleva davvero aiutarla ma senza spiegazioni era praticamente impossibile “Ha 14 anni. E' incinta” disse Maggie molto turbata e spaventata, subito dopo lo fu anche Arizona “La Minnick non farà entrare nessuno in questa sala operatoria” disse Arizona sorridendo. Si avvicinò alla ragazza e cercò di capire la sua storia, non era affatto una bella storia. La bambina ansimava e si guardava intorno in maniera ossessiva, non era difficile capire quanto si sentisse in pericolo “Non ti devi preoccupare, qui sei al sicuro, come ti chiami?”disse Arziona sedendosi ai pedi del letto, ma la bambina si spostò improvvisamente come se non volesse essere toccata, la dottoressa capì subito di cosa si trattasse “I tuoi genitori dove sono?” chiese Arizona cercando di sembrare il piu tranquilla possibile, voleva trasmetterle tranquillità “Io non ho dei genitori” concluse molto velocemente la ragazzina, e questo non fece altro che confermare l'idea di Arizona, chiuse le tendine e lasciò che la ragazza si sentisse a suo agio “Mi chiamo.. Victoria. Ma non lo voglio questo bambino” disse la ragazzina“Io non conosco la tua situazione, ma questo bambino deve nascere adesso” disse Arizona cercando di essere il piu rispettosa e dolce possibile, ma chiaramente l'argomento era duro e la situazione familiare di quella ragazza forse lo era ancora di piu “Lui non deve vivere con me, non li” disse terrorizzata guardandosi attorno “Li dove?” chiese Arizona, ma chiaramente la ragazzina non rispose “Posso aiutarti, se hai bisogno di aiuto io posso aiutarti” continuò Arizona, ma continuò il silenzio “Qualcuno in casa ti picchia? Ti fa cose brutte?” chiese Arizona con il magone, in quel momento nella stanza entrò Eliza, Arizona chiuse gli occhi e fece un grande respiro “Che succede dottoressa Robbins?” chiese ma questa volta a non rispondere fu Arizona “Lei chi è? Vuole riportarmi da loro?” chiese la ragazzina con una mossa velocissima come per proteggere se stessa e il bambino che portava in grembo, questa mossa repentina le scoprì le gambe ed Arizona vide i segni di evidente violenze domestiche “Chiama i servizi sociali” ordinò ad Eliza “NO” urlò la ragazzina “No vi prego, mi uccideranno” continuò mostrandosi adulta e lucida “Chi ti ucciderà?” chiese Eliza avvicinandosi un po alla ragazza, Arizona rimase ad osservare la scena “Loro” disse sottovoce “Loro chi? Se tu ci dirai chi sono noi ti aiuteremo, non permetteremo mai piu ne a loro ne a nessun altro di ridurti cosi, ma devi aiutarci” disse Eliza procedendo con piccoli passi verso il letto “I signori Velazquez” continuò sottovoce la ragazzina “Lo so che il bambino nascerà a momenti, non mi sento affatto bene, ma non voglio che finisca nelle mani di quei due mostri. Vi prego, io ormai non ho scampo, potete proteggere lui?” chiese la ragazza con le lacrime agli occhi, Arizona rivedette in lei la sua piccola Sofia, aveva dei lineamenti latini che la rendevano molto simile, e per quello si commosse e fu costretta a voltare le spalle alla ragazza per far scendere qualche lacrima. Eliza non solo se ne accorse ma cercò in qualche modo di mascherarlo “Non permetteremo a quei mostri di rimettere le mani su di te e sul tuo bambino” disse Eliza sedendosi al posto di Arizona “Se li denuncerò loro mi uccideranno, però possiamo dirgli che ci sono state delle complicanze durante la nascita e che per questo il bambino non è sopravvissuto. Cosi loro smetteranno di cercarlo” disse la ragazza, era incredibilmente coraggiosa “Fremo il possibile, per entrambi, ve lo prometto” disse.

Arizona si ricompose e si diresse verso la sala operatoria, sapeva che alle sue spalle c'era Eliza, ma non voleva voltarsi, non voleva che lei la vedesse cosi, soprattutto dopo tutto quello che i colleghi avevano detto di lei.

“Avevi detto che lei..” disse Maggie entrando con loro “Salviamo il bambino, lei non farà niente” disse Arizona riferendosi a Eliza “Ma...” continuò il chirurgo cardio toracico “Se non ti sta bene chiederò a Riggs di assistermi” Maggie non ebbe il coraggio di rispondere e la assistette.

 

“Li hai salvati entrambi” disse Eliza entrando in spogliatoio subito dopo di Arizona “Si, lo so” disse la bionda, forse avrebbe preferito ucciderli che vederli tornare tra le luride mani di quei mostri “Che succede?” chiese Eliza, Arizona rimase a fissare la pioggia fuori dalla finestra “Le hai promesso che non sarebbero tornati dai Velazquez, hai un piano?” chiese Arizona, riusciva a stento a trattenere le lacrime “Certo che ho un piano” rispose velocemente Eliza “Io mantengo le promesse che faccio” continuò la mora “Eccolo il mio piano” disse mostrando due documenti “Tu sei pazza” disse Arizona sorpresa e scioccata “E' l'unico modo, loro la picchiano” continuò lei con le lacrime agli occhi “Lo so, ma questo?” chiese Arizona prendendo in mano un foglio “Si, questo è quello che ho intenzione di fare” disse lei senza mai abbassare gli occhi “Non te lo posso lasciar fare Eliza” disse Arizona avvicinandosi a lei “Stanno solo aspettando il momento giusto per licenziarmi, offriamogliene uno” disse Eliza esasperata dalle voci che sempre sente alle sue spalle “Qui non si tratta del tuo lavoro al Grey Sloan, qui si tratta della tua carriera, con una cosa del genere non potrai piu esercitare” disse Arizona, e la mora non capiva se era piu preoccupata per la ragazzina o per lei “Lo so, ma non posso permettere che quella bambina torni tra le mani di quella famiglia, non lo posso permettere. La vita che fa non se la merita, nessuno se la merita, e poi è solo una bambina” disse Eliza scoppiando a piangere “Cerchiamole una famiglia, una che la voglia adottare” disse Arizona, ma nel momento stesso in cui lo disse a voce alta capì quanto fosse improbabile “E nel frattempo? Tornerà nel sistema? Ammesso che qualcuno sia disposto ad adottare una ragazza madre” concluse Eliza, Arizona capì benissimo che qualcosa bolliva in pentola però non disse nulla “Non ti permetterò di dichiarare il decesso di queste due persone solo per far credere ai genitori affidatari che siano morti entrambi” disse Arizona, non avrebbbe mai permesso a Eliza di rovinarsi cosi “Perchè lo fai? Infondo non mi hai mai voluta qui” disse Eliza arrabbiata, molto arrabbiata, i suoi occhi tradivano molto il suo viso, sprigionavano rabbia, una rabbia racchiusa per un po di tempo, e grazie a quegli occhi che Arizona capì di non essere lei la ragione di quella sfuriata, cosi si avvicinò alla mora e posò le sue mani sulle spalle dell'altra “Io non voglio che tu metta in pericolo la tua carriera, non voglio che tu faccia mosse stupide, non voglio che tu faccia questo. Ma soprattutto non voglio che tu te ne vada da qui” disse Arizona guardandola negli occhi “Sei un'incantatrice di serpenti, peccato che questa volta so come difendermi” disse Eliza temendo che fosse un'altra manipolazione “Smettila, tu non ti fidi delle persone, questo l'ho capito, ma adesso non ho tempo di guadagnarmi la tua fiducia, quindi per favore non proteggerti allontanadomi, perche non sono qui per pugnalarti alle spalle, capito?” chiese Arizona muovendo le sue mani sul viso di Eliza “Io mi fido delle persone, ma non mi fido di te. Questo è il punto” disse Eliza esausta e sgattaiolando via dalla presa amorevole di Arizona. La bionda non capiva per quale ragione non riuscisse a mostrare il bello di se stessa ad Eliza, voleva farlo, avrebbe voluto farlo, come fece con Callie e con le ragazze prima di lei, ma con Eliza era difficile, non riusciva a trovare con lei un terreno comune “La prendo in affidamento io, finchè non troveremo una famiglia per lei” disse Arizona riuscendo ad attirare l'attenzione di Eliza “Ma che cosa stai dicendo? Sei pazza? Non puoi farlo” disse Eliza “Almeno questo non graverà sulle nostre carriere, infondo si tratterà solo di qualche settimana, e poi sono la persona adatta, mi prenderò cura del bambino nei suoi primi giorni, Victoria ha bisogno di una mano, lei è cosi piccola” disse Arizona sorridendo. Con quell'azione scombussolò parecchio Eliza, non se lo sarebbe mai aspettata.

 

“Victoria, sono l'assistente sociale, e sono qui perchè lei vorrebbe essere riassegnata giusto?” chiese l'agente “Si signore” rispose lei, era pratica del sistema “Per quali ragioni?” chiese l'agente, e Arizona intervenne “Sta scherzando vero? Ha 14 anni e ha appena dato alla luce un bimbo, non crede che la ragione sia evidente?” chiese alterandosi, ma Eliza la bloccò per il braccio “E' una dichiarazione ufficiale, ho bisogno di sentirlo dire dalla diretta interessata” disse l'agente, Arizona sbuffò “Lui mi rinchiuse nella cantina, e lei mi portava due volte al giorno qualcosa da mangiare, quando i servizi sociali arrivavano mi preparavano per bene, vestiti puliti, scarpe nuove e capelli raccolti. I vostri clienti non si sono mai accorti di niente, perchè lui calcolava bene i tempi e anche le botte. Mi colpiva in punti che si potevano nascondere con i vestiti. Non mi ha mai colpita sul viso. Poi una sera sua moglie non era in casa e lui mi ha portata nella loro camera da letto e...” disse Victoria scoppiando in lacrime, Arizona e Eliza si avvicinarono a lei velocemente e la tranquillizzarono “Può andare bene come dichiarazione? O ha bisogno di altri dannatissimi dettagli?” chiese Eliza, ma l'uomo fu soddisfatto cosi. Arizona uscì con lui dalla stanza “Lei è la candidata perfetta per quella ragazza. Ottimo reddito, ottima casa, e anche ottimo impiego. Quel bambino avrà bisogno di un po di attenzioni in piu” disse l'agente.

 

“E' tutto apposto, non tornernai mai piu dai Velazquez” disse Arizona rientrando nella stanza “C..cosa significa?” chiese la ragazza, non capiva “Hai bisogno di una casa sicura, e di una famigliac che voglia adottarti sul serio, non di qualcuno che vuole solo guadagnare dal sistema. Troveremo quella famiglia, ma fino ad allora non potevi rimanere con quei mostri, quindi io mi sono offerta. Infondo avrai bisogno di un aiuto con il bambino” disse Arizona facendo commuovere Victoria “Dice sul serio? Non dovrò piu tornare dai Velazquez?” chiese sorridendo, non l'avevano mai vista sorridere “No, mai piu, grazie a lei”

  
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