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Autore: Al Virgil    25/03/2017    0 recensioni
C'erano una volte due bambini che si incontrarono per puro caso, ma questo incontro era probabilmente destinato.
Che siano legati in qualche modo? Saranno nemici o amici?
Non si sa di preciso, perché questa è solo una leggenda.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Hy-Hylia? È un bel nome...   

 Ti ringrazio! Ma ora dobbiamo scegliere un nome per te   

 N-No, non credo che ne abbia biso...   ma Hylia lo fermò poco prima della fine della frase prendendolo per mano e trascinandolo con se giù dall'altura. 

 Ti porto a casa mia, così, mio caro viandante, potrai riposarti e mia madre potrà aiutarci a darti un nome   

Il povero bambino diventò completamente rosso per l'imbarazzo, ma continuò a seguire la sua nuova conoscente.  

Dopo svariati minuti di camminata giunsero alla casa di Hylia. Si presentava bene anche se era piccola, ma sembrava accogliente. Appena entrato, il giovane viandante rimase colpito, non aveva mai visto niente del genere: vedeva un bel tavolino in legno ben tagliato circondato da tre sedie, anch'esse in legno, e la stanza era illuminata da una finestra alla sua sinistra. C'era un bel calduccio dovuto dal camino e un buon profumino. Probabilmente la madre di Hylia stava incominciano a cucinare.  

 Madre sono tornata! Ho portato un amico!   

Hylia andò a cercarla al piano di sopra e lasciò il ragazzo ad ambientarsi. Il giovane si avvicinò al camino dove stavano cuocendo nel pentolone varie pietanze. Riconobbe l'odore della carne e delle carote. Dopo essersi guardato intorno un paio di volte per la prima volta nella sua vita si sentiva al sicuro.  

Dopo qualche minuto di attesa ritornò a udire delle voci, ma oltre a quella di Hylia sentiva quella della madre: 

 Come hai detto? Un bambino che fa il viandante? Ma questo è impossibile Hylia...   

Appena scese le scale si scambiarono uno sguardo intenso accompagnato da qualche secondo di silenzio. La madre assomigliava fisicamente molto alla figlia. Stessa corporatura e stesso volto. Anche lei indossava una bella tunica candida e gli occhi erano di un azzurro più scuro rispetto a Hylia. I capelli erano di un blu abbastanza chiaro, ma probabilmente erano illuminati dalla luce della finestra. 

 Per il coraggio di Farore! Ma tu sei...   

La donna rimase molto colpita dal bambino, come se lo avesse già visto. 

 Madre lo conosci?   

 No Hylia, ma il suo sguardo mi ricorda molto una persona da me tanto amata...   

 Lo sai che non ha un nome. Non è strano per una persona?   

 Hylia, non fare la maleducata! Non c'è bisogno di ricordarglielo  

 Allora glielo scegliamo noi il nome, vero mamma?     

 Volentieri! Ma prima sarebbe meglio mangiare, non credete bambini?   

 Se do fastidio posso anche andarmene...   

 Ma figurati piccolo! Non crei alcun disturbo! Forza, siediti a tavola con noi, non avere timore  

Il giovane viandante si ritrovava in una situazione di imbarazzo. Non aveva mai mangiato con qualcuno in una casa così accogliente, ma si sedette ugualmente a tavola. 

Mentre la donna serviva il brodo, incominciò a domandare al bambino: 

 Quindi, da dove vieni piccolo?   

 Non lo so. Mi sono risvegliato in una grotta qualche settimana fa e da quel giorno non ho fatto altro che camminare. Ricordo solo che mia madre mi abbandonò e il giorno in cui sono nato   

 Ah, strano. E dimmi piccolo, quando sei nato?   

 Durante la prima luna crescente di nove anni fa  

La madre si stupì e per sbaglio fece cadere il pentolone. Fortunatamente aveva già servito a tutti. 

 Madre stai bene?    

 Sì tranquilla Hylia   e continuò come se non fosse successo niente  Che fortunato! Quello è un giorno davvero speciale sai? Invece Hylia è nata durante l'ultima luna piena. E dimmi per tutto questo tempo cosa hai fatto?   

 Ho camminato finché non mi sono fermato sotto un albero e ho trovato Hylia   

 Beh, veramente sono io che ti ho trovato ha riposare sotto il mio albero preferito!   

 S-Sì hai ragione, scusami...   

Dopo questo breve discorso e aver finito di pranzare il giovane viandante aiutò a portare i piatti al fiume per pulirli insieme alla signora e a Hylia. 

 Madre ma quindi il nome per questo giovane viandante?   

Il bambino rimase in silenzio e ritornò ad essere tutto rosso. Non gli piaceva stare al centro del discorso, era molto riservato e timido. 

 Tu che nome hai pensato Hylia  

 Ehm... non saprei. Forse... Rob  

 Non credi che sia un po' troppo comune? Io pensavo più a L...   

 No, lasciate perdere... non ne ho bisogno   

La donna rimase colpita. Non si aspettava una risposta così improvvisa. 

 Lo chiederò a mia madre quando la ritroverò  

La madre di Hylia rimase molto colpita e sorridendo disse: 

 Allora ti auguro di ritrovarla un giorno   

 La ringrazio, signora...   

 Tranquillo, chiamami pure Nayru   

Angolo Autore
Salve! Vi ringrazio per la lettura. Spero che vi stia piacendo, anche se per ora è successo praticamente poco o niente. Fatemi sapere cosa ne pensate e datemi pure tutti i consigli che volete, li accetto molto volentieri.
Vi ringrazio ancora per la lettura,
Al

   
 
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