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Autore: Yokohomi29    26/03/2017    2 recensioni
"Non si può sempre avere tutto dalla vita.
Com'è quel detto? Fortunato nel gioco, sfortunato in amore?
Io ne sono un chiaro esempio. O forse, sono solo un idiota che non sa capire le persone e si innamora di quelle sbagliate."
Jungkook non è mai stato fortunato in amore. Che sia la volta buona, che trovi la felicità?
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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LA FESTA


 
 
Solo una domanda... 
Perché sono mezzo nudo nel letto di Taehyung? 
Non riesco a guardarmi in torno, sono come paralizzato. Voglio alzarmi e andarmene da qui, ma c'è qualcosa che mi blocca. 
Una faccia compare all'improvviso davanti alla mia e comincia a divorarmi le labbra. Succede tutto così in fretta che non riesco a reagire. Provo ad urlare ma senza successo. Mi sento soffocare.
Appena la figura si stacca da me, si avvicina al mio orecchio e sussurra:

"Ti piace cosi?"

Cosa? Che minchia ha detto? Che diavolo significa? 
Voglio togliermelo di dosso, ma il mio corpo non collabora. Lo vedo finalmente alzarsi e staccarsi totalmente da me, si mette seduto sul letto a gambe incrociate.
E ti pareva, chi altro poteva essere se non lui. Minho.
Lo guardo dalla testa ai piedi: è completamente nudo, i capelli lunghi che gli coprono i capezzoli, un piccolo cuscino a coprirgli l'intimità e un sorriso innocente sul volto. 
Poi scruto la stanza, per quel poco che riesco a vedere. È tutto molto sfocato, ma riesco comunque a capire dove mi trovo.
Torno a puntare gli occhi su di lui un po confuso.
Che cosa stai facendo? Perché siamo nella stanza di Taehyung? Chiedo, ma dalla mia bocca non esce nessun suono, lui però, sembra aver capito, visto che si guarda intorno e poi se stesso. Sorprendente
Dopo alcuni secondi torna a guardarmi, sorride e annuisce.
No, non ha capito... 
Provo a chiederglielo di nuovo, ma mi blocco quando lo vedo alzare entrambe le mani, con una lentezza snervante, le dita a formare due pistole puntate verso di me, un occhio chiuso e...
"Bang bang bang" canta.

Idiota...

Mi sveglio leggermente irritato. Si può sapere cosa ho fatto di male per trovarmelo anche nei sogni? 
La luce del sole mi acceca, ieri sera ero troppo stanco per abbassare le tapparelle. Probabilmente sono già passate le 10. Dò le spalle alla finestra e cerco di riaddormentarmi, sperando di fare un sogno migliore.

Bang bang bang. Sento di nuovo quel suono, mi ci vogliono pochi secondi per capire che proviene dal mio cellulare. Mi rigiro nel letto e lo cerco sotto il cuscino. Sbatto più volte le palpebre per cercare di stabilizzare la vista ancora sfocata. Guardo lo schermo.
8:50 del mattino. 4 chiamate perse e 10 messaggi.

Ma che diavolo...

Ignoro tutti i messaggi perché so già chi li ha inviati. Tutte e quattro le telefonate sono di Taehyung, il mio migliore amico. Quel ragazzo non usa mai il telefono, se non per disturbarmi ad ore indecenti. 
Sto per buttare il telefono di nuovo sotto il cuscino, quando arriva l'ennesima chiamata. Se non rispondo adesso mi disturberà per il resto della mattina.

"Cosa vuoi?" Chiedo con ancora la voce roca e sbiascicando le parole per il sonno, sottolineando la mia irritazione.
"Kookie? Dove sei? Io sto già andando in stazione. Ti aspetto lì" Urla così forte da costringermi ad allungare completamente il braccio sopra di me per allontanare il telefono dall'orecchio. Lo riabbasso lentamente portandolo ad una distanza edeguata.

"Eh? Ma cosa stai dicendo? Ti rendi conto di che ore sono? L'estate è fatta per dormire!" 

"Eddai, hai tre mesi per farlo! Kookie, non ti ricordi che ti ho invitato a una festa? Dobbiamo andare li per aiutare a preparare. Te l'ho detto ieri sera"

Adesso inizio a ricordare. Due giorni fa Taehyung ha iniziato ad assillarmi per accompagnarlo ad una festa e conoscere i suoi nuovi amici, perché secondo lui sono troppo asociale e dovrei aprirmi un po' di più.
Se fosse per lui parlerebbe e scherzerebbe per ore anche sul tempo, ma io non sono cosi, faccio molta fatica a parlare con le persone che non conosco. Sto bene nella mia cupola di vetro, con la mia piccola compagnia di amici lontano da persone irritanti e false, ma poi arriva Taehyung a romperla in mille pezzi per farmi uscire. 
E dopo la mia ultima conoscenza preferirei rinchiudermi nel sottoscala e vivere da eremita pur di non incontrare altre persone cosi. 

"Tu ieri sera mi hai detto che mi avresti chiamato per organizzarci su come e quando andarci, ma sopratutto non hai accennato a nessun aiuto... e perché diavolo iniziate a preparare una festa alle 9 del mattino? "

"Infatti ti ho chiamato! La festa inizia all'una, ma dobbiamo preparare il barbecue, quindi ricordati di portare 18.000 won per cibo e bevande "

"COSA? Ma sei fuori?"

"Dai, smettila di fare il bambino e alzati. Per adesso metto io i soldi per te"

"Col cavolo! Io non vengo. Fai a meno!"
Lo sento lamentarsi dall'altra parte del telefono, ma non gli lascio il tempo di continuare che gli attacco il telefono in faccia.
Che palle... 
Finisce sempre cosi, lui cerca di essere gentile e io mi arrabbio. 
Va avanti così da quando avevamo sette anni. Ci siamo conosciuti all'elementari, eravamo in classe insieme ma nessuno dei due rivolgeva la parola all'altro. Lui aveva il suo gruppetto di amici con cui rideva e scherzava. Io invece me ne stavo tranquillo in classe a disegnare. Finché, un giorno di metà anno, un suo amico mi fece lo sgambetto facendomi rovesciare tutto il mio pranzo addosso a Taehyung. Lui, però mi sorrideva innocentemente come se non fosse successo niente, io invece ero irritato e imbarazzato, come se non bastasse, tutti i presenti dell'accaduto avevano iniziato a prendermi in giro. Lui aveva sgridato il suo amico, chiesto scusa da parte sua e da quel giorno aveva smesso di frequentare quei bulletti e iniziato a stare con me. 
Lo ammiro, abbiamo avuto molti problemi in passato, ma siamo ancora amici come un tempo.
Beh, però se questa volta non mi avesse svegliato a quest'ora, probabilmente gli avrei risparmiato un calcio in culo.

Apro istintivamente la dozzina di messaggi che mi sono arrivati, pentendomene subito.

Da: Minho 
Ciao Piccolo come stai? 
Hai dormito bene senza di me? 
Ti sono mancato? ;)
Sono appena tornato dalla palestra e un tipo mi ha...


Mi risparmio la lunghissima e noiosa lista di quello che sicuramente NON ha fatto in palestra, siccome aprono appena adesso. 

...non vedo l'ora di vederti alla festa, sta sera...

Eh? Ma chi l'ha invitato?

... Taehyung mi ha detto che ti mancavo ...

Stronzo...

Oii perché non mi rispondi? Vedo che visualizzi...

Chiudo subito il telefono e lo lancio in fondo al letto. 
Sono troppo irritato per poter uscire oggi.

***

Mi alzo qualche ora dopo per iniziare a prepararmi. A volte mi sorprendo della mia stessa incoerenza.
In fondo, ci ho pensato e non mi và di restare tutto il giorno a casa a far nulla. Certo, sono ancora irritato per quel che è successo prima, ma mi passerà presto.
Prendo il telefono dal fondo del letto e mando un messaggio a Taehyung.
Dopo aver subito un suo ennesimo messaggio kilometrico in cui si vanta di aver saputo sin dall'inizio che avrei cambiato idea, riesco a capire dove si tiene la festa, che è a un ora e mezza da casa mia. 
Appoggio il cellulare sul cuscino e vado a lavarmi con tutta la calma di questo mondo. 
Appena ho finito tutto quello che dovevo fare, prendo il telefono e guardo l'ora. 16:38.
Cazzo... 
Chiavi e portafoglio in tasca, telefono in mano ed esco di casa.
Mentre cammino verso la fermata del autobu, compongo il numero di Tae sul display del telefono e attendo.

"Kookieee" chiudo gli occhi per difendermi dal troppo baccano, dall'altra parte del telefono sento risate e musica a volume troppo alto. So già che non mi piacerà.

"Hey, guarda che sto andando a prendere l'autobus, vieni a prend-"
Non riesco a finire la frase, perché sento Taehyung ridere come un matto, distruggendomi un timpano.
Non mi sta ascoltando...
"Ho capito faccio da solo!!!" E gli riattacco il telefono in faccia, o almeno credo, probabilmente non ci ha fatto nemmeno caso.
Fantastico, sono di nuovo incazzato ...

Sono appena sceso dall'autobus, l'incazzatura se né andata lasciando spazio all' ansia e al nervoso. Ho visto da lontano Taehyung insieme ad un altra persona che non conosco.
Qualche minuto fa mi ha scritto, dicendo che mi sarebbe venuto a prende. 
Osservo il ragazzo di fianco a lui, ha un aspetto molto interessante, è leggermente più basso di me, capelli grigi, un sorriso raggiante sul volto e indossa una camicia Hawaiana con dei jeans strappati.
Ed eccomi qui, fermo immobile come un cretino a tartassarmi le mani nelle tasche guardando verso di loro,  pensando a cosa dire. 

"Kookieee "  Taehyung saltella allegro verso di me, appena si lancia addosso per abbracciarmi, mi scanso con nonchalance porgendo la mano e un sorriso allo sconosciuto. Non sono più incazzato, ma non ho intenzione di dargliela vinta senza ricevere delle scuse.
"Ciao sono Jungkook, piacere di conoscerti" 
"Min Yoongi" 
Capisco subito che non è interessato a conoscermi da come il suo sorriso si è spento all'improvviso, la stretta di mano con disinteresse e lo sguardo perso in un punto dietro di me. A questo punto anche io ho perso il mio sorriso.

"Eddai Kookie, perché sei ancora arrabbiato? Ti ho chiesto scusa..."
"E quando l'avresti fatto?" Mi volto di scatto per guardarlo minaccioso, staccandomi anche dal ragazzo.
"Ah non l'ho fatto? Beh allora scusaa"

Sinceramente non ce la faccio a restare arrabbiato con lui, non quando usa quel tono da bambino innocente.
"Va bene, andiamo" mi faccio sfuggire un piccolo sorriso che lui ovviamente nota, saltandomi addosso per abbracciarmi.

Durante il tragitto verso la festa, non spiccico parola e ascolto gli altri due conversare animamente su cose a me ignote e non ho la minima intenzione di intromettermi visto che quel Yoo-come si chiama, mi inquieta assai. Prima è tutto bello sorridente e un attimo dopo sembra che voglia uccidere qualcuno...Mi chiedo se anche io faccio lo stesso effetto alle persone.
Fatto stà, adesso sorride di nuovo a trentadue denti, penso che questo tipo deve avercela proprio con me.

Arriviamo ad una casa enorme con un giardino quattro volte più grande e un gruppetto di persone radunate li.
Da dentro la casa sento della musica molto alta, ma nessuno sembra interessato. All'interno deve esserci altra gente.
Appena sorpassiamo il cancello tutti si girano a guardarmi e il disagio inizia a pervadermi.

"Ciao, tu devi essere Jungkook, io sono Tao, il padrone di casa. Fa come se fosse casa tua" mi accoglie sorridendo. Lo guardo per qualche secondo.
"Hai lo stesso nome del mio cane" dico  senza neanche pensarci. 
Ma sono cretino...
Sto per scusarmi quando un ragazzo di fianco a lui scoppia a ridere.
"Pff, già mi piace questa persona" 
Sforzo una risatina nervosa massaggiandomi il collo.
"Scusami... tanto non ho un cane"
Tao, anche se sembra essersi offeso ride pure lui e io davvero non capisco.
Dopo essersi presentati, tutti si sono dileguati in altri punti della festa lasciandomi li.
Fantastico, ho iniziato malissimo.
Persino Taehyung mi ha congedato con un "divertiti" e una pacca sulla spalla.
Che palle... come può lasciarmi solo così? Non conosco nessuno.
Sono cosi impegnato a guardarlo male mentre se ne và che non mi accorgo della presenza del ragazzo che ha riso prima.

"Io sono Jimin , piacere di conoscerti" mi porge la mano mostrandomi un bellissimo sorriso e io faccio lo stesso. Anche lui è molto più basso di me, i capelli neri, una felpa rossa con le palme hawaiane e jeans strappati.
Dev'essersi messo d'accordo con quell'altro.
Ma a differenza sua, lui sembra molto più amichevole, mi ricorda un orsacchiotto di peluche.

"Sei un tipo strano...Jungkook, giusto?"
Annuisco.

"Quindi sei amico di Taehyung, da quanto vi conoscete?" Mi chiede incuriosito.
Sospiro.
"Quel demonio, dovrebbe essere il mio migliore amico dall'elementari. E come grande amico, mi ha lasciato qui da solo"
"Ma non sei solo, sei qui con me"
Mi dice ridendo.
"Sai, sembra proprio che hai bisogno di un abbraccio"
Sgrano gli occhi come se avesse detto la cosa più malata del mondo.
"C-cosa?"
"Un abbraccio" sorride.
"No grazie, non sono il tipo..." 
Senza neanche accorgermene mi ritrovo stretto tra le sue braccia, seppur corte, forti e rassicuranti. Qualche secondo dopo si stacca, tenendomi le spalle.
"Meglio?" Mi chiede sorridendo.
Annuisco con un lieve sorriso.
Adesso mi sento molto meglio, tutto il disagio che provavo prima è scomparso, il suo abbraccio ha avuto come un effetto calmante su di me.
E stato bellissimo.
Dopo qualche minuto entriamo in casa continuando a parlare del più e del meno, con una tale facilità che non credevo possibile.
Il soggiorno è enorme, come mi aspettavo ci sono una ventina di persone all'interno. Da lontano noto Taehyung tutto intento a conversare con un ragazzo e sembra più radioso del solito. 
Strano...
Appena io e Jimin ci avviciniamo, mi fiondo su di lui senza pensare di essere troppo invadente.
"Grazie per avermi lasciato solo, eh. Ciao sono Jungkook, il suo migliore amico, tu sei?" Gli porgo la mano e lui la stringe.
È poco più basso di me, capelli castani e un viso che mi ricorda tanto un cavallo.
"Ah quindi sei tu il famoso tizio di Halloween! È bello dare un volto a un nome, finalmente. Comunque sono Hoseok , piacere" sorride ampiamente e la sua bocca forma un cuore.
Mi giro di scatto verso Taehyung e lo guardo furioso. Lui si gratta il collo nervoso.
Come ha potuto raccontare ad uno sconosciuto quella vicenda?
"Tae..." inizio esasperato.
"Si, lo so. Ma tanto ormai non ha più importanza, no?"
"Infatti, non ha senso discuterne adesso, goditi la festa" si intromette l'altro.
"Va bene... e da quanto vi conoscete voi due?" Chiedo
"Mh... saranno già cinque mesi?" Chiede Tae guardando il ragazzo.
"Così tanti? No, io direi tre"
So che Taehyung non è mai stato bravo a memorizzare le date, infatti sbaglia ancora la data del mio compleanno e non mi sorprendo affatto.
E mentre discutono sull'argomento se ne vanno da un altra parte, lontano da me. Mi giro verso Jimin che mi fa spallucce.

Passo tutto il pomeriggio a ridere e scherzare con lui, ho l'occasione di conoscerlo meglio.
Ho scoperto che è figlio unico e viene da Busan, a scuola è un secchione, a detta sua, tutti lo snobbano, ma io credo sia un ragazzo d'oro e veramente affascinante. 
Lui e Hoseok sono una coppia di ballerini negletti che sono a capo di un associazione che crea eventi in cui giovani artisti come loro possano esibirsi e farsi conoscere. Insieme hanno vinto molte gare nazionali e adesso ho una voglia matta di vederli ballare.

Mentre mi racconta un aneddoto divertente sul suo compagno di danza sento dei rumori dietro di me, finché qualcuno non si aggrappa con forza, sollevandomi di peso.

"Kookieee~, Tesorooo~" 
Cazzo... mi ero scordato di lui...

"Minho mettimi subito giù!" urlo frustrato. Ormai tutti i presenti ci stanno guardando, vedo infondo alla stanza Hoseok che ridacchia voltato dall'altra parte e Taehyung piegato in due dalle risate.
Stronzo, è colpa tua se lui è qui.
Appena mi riappoggia a terra noto la faccia perplessa di Jimin che mi lancia un occhiata per dire 'e questo chi è?'
Lo guardo dispiaciuto per poi rivolgermi al nuovo arrivato.

"Ti ho detto mille volte di non aggredirmi cosi, siamo persino in pubblico" dico a denti stretti.
"Eddai Kookino, questa si chiama dimostrazione d'affetto, mai sentito parlate?"
"Ciao, io sono Jimin, tu sei?" Si intromette con un grande sorriso e lo ringrazio internamente.
Minho vedendolo interagire con lui mette un braccio davanti a me facendomi indietreggiare dietro di lui, come se volesse difendermi da Jimin.
"Io sono il suo ragazzo! Tu chi diavolo sei?" Alzo gli occhi al cielo.
"Jimin... te l'ho appena detto..."
"Si si" agita la mano lentamente per far notare che non gli importa davvero. Per un istante ho visto Jimin con espressione schiva per poi tornare calmo e sorridente.
"Quindi Kookie, da quanto state insieme?"
Sto per rispondere ma...
"Da tre" orribili "Fantastiche settimane" cinguetta.
Sospiro.
"E tu, Jimin? Sei fidanzato?" Chiedo incuriosito.
"No, non più" dice un po amareggiato.
"Ah, mi dispia-"
"So quello che vuoi fare." Minho mi interrompe all'improvviso, mettendo le sue possenti spalle proprio davanti a Jimin, guardandolo dall'alto in basso.
"Non permetterò che un nano come te mi portarmi via il mio Kookie." A quell'affermazione vedo la vena della tempia di Jimin pulsare e le sue labbra assottigliarsi.
Deve aver toccato un nervo scoperto.
Prima che lui potesse controbattere, Minho si fionda su di me aggredendomi con foga le labbra.
Fantastico! Anche sta notte avrò gli incubi.

C'è  voluto un po' prima di riuscire a staccarmi da lui, ho dovuto tirargli almeno 5 calci sullo stinco, mannaggia a lui e alla sua voglia di andare in palestra. E mentre si teneva la gamba per il dolore, io mi sono guardato intorno notando le facce scandalizzate miste a divertite dei presenti, fino ad arrivare a quella triste? Di Jimin.
Appena ho realizzato l'accaduto la mia faccia a iniziato a prendere fuoco,  e mi sono rinchiuso in bagno.
Sento bussare, ma non ho assolutamente intenzione di uscire.
Al diavolo l'orgoglio.

"Minho, vai via!" Urlo.
"Sono Jimin"
Oh.
Mi alzo di scatto e apro subito la porta per poi ritornare a sedermi vicino alla vasca. Lui mi segue e fa lo stesso.
Restiamo qualche secondo in silenzio.

"Beh, sembra simpatico" ride voltandosi verso di me.
Lo guardo esasperato facendolo ridere ancora.
"Si può sapere dove l'hai conosciuto questo tipo?"
"In discoteca, è un amico di un mio amico... credevo fosse un tipo apposto, ma poi si è rilevato stupido, maniaco e troppo possessivo"
"E il tuo amico non ti ha avvertito?" 
"Non lo sapeva nemmeno lui..."
"Dai, non puoi stare rinchiuso in bagno per tutta la festa, andiamo a divertirci" mi porge la mano dopo essersi alzato.
"Ma.."
"Troveremo un modo per tenerlo buono."
Ci penso un attimo, poi afferro la sua mano e mi alzo.
Usciamo lentamente dal bagno, ormai tutti hanno ripreso a festeggiare e ho assolutamente intenzione di fare lo stesso.
Appena troviamo Minho, cerco in tutti i modi di farlo ubriacare, cosa che succede dopo neanche due birre, fortuna che regge poco l'alcool. Prima che si addormenti in piedi lo portiamo in mansarda, dove molti di noi dovrebbero dormire sta notte.
Quando torniamo al piano di sotto iniziamo a divertirci e ballare.
Jimin è molto bravo, un po mi vergogno a ballare davanti a lui.

"Hey avete visto Taehyung e Hoseok?" Mi giro e mi ritrovo davanti un bellissimo ragazzo alto dai capelli biondi.
"Ciao Sehun! No, non l'ho visto." Risponde Jimin alzando le spalle.
"Probabilmente sono andati a limonare da qualche parte" dico con nonchalance.
Sul suo volto si crea un sorriso maligno che mi inquieta molto.
"Speriamo non seguino il tuo esempio"
"Come scusa?"
"Simpatico il tuo ragazzo, peccato che lo abbiate steso così presto." Ghigna di nuovo.
"Beh, quando li vedete avvisate che li sto cercando"
E mentre lo vedo girare i tacchi e andarsene sento la frustrazione salire un altra volta. 
Grandioso, un altro stronzo.

Sono così stanco che non capisco nemmeno dove sto andando. Dopo aver ballato per ore mi sento proprio sfinito. Jimin voleva accompagnarmi a letto, ma vedendo Hoseok mezzo ubriaco che cercava di avere una conversazione con la porta d'entrata, si è scusato con me e l'ha riaccompagnato a casa sua a pochi passi da qui.
La stanza è completamente buia, non riesco a distinguere le varie figure apparte, ovviamente, Taehyung che è disteso per terra coperto da un solo cappotto. Mi distendo accanto a lui e dormiamo abbracciati come eravamo abituati fare da bambini.

***

Sto congelando e ho malissimo alla schiena, infatti solo adesso mi sono ricordato che ho dormito per terra avvolto da un cappotto, che ormai è finito chissà dove. Appena apro gli occhi noto una figura di spalle, solo in mutande, distesa di fianco a me.
Prima di notare chi è gli osservo per bene il culo che sembra appartenere ad una statua greca.
Wow  ragazzi, sono davvero euforico!
Ma dato che so che quella statua greca è Minho, smetto subito di guardarlo e mi alzo sperando che il mio amichetto li in basso resti fermo.
Quando scendo in soggiorno Taehyung e Jimin mi augurano un caloroso buongiorno. Mi spiegano che la maggior parte delle persone se né andata dopo aver messo a posto quello che dovevano e dopo che mi sono lavato anche a me tocca la mia parte e il compito più duro è quello di svegliare Minho.

"Perché devo farlo io? Sei tu che l'hai invitato."
"Perché è il tuo ragazzo. "
Taehyung se né liberato cosi, prima di andarsene.

Beh non è andata tanto male, mi ha solo steso per terra sovrastandomi col suo corpo e cercato di farmi un succhiotto al collo.
Mi sorprendo ancora di quanto questo ragazzo possa essere pervertito anche d'appena sveglio.

Inizio a lavare i piatti e sento una presenza dietro di me. Mi volto un attimo, e vedo Minho guardarsi in torno con le mani in tasca a non fare niente.

"Che cosa stai facendo?" Chiedo senza smettere di pulire.
"Niente"  dice semplicemente
"Appunto! Potresti dare una mano! C'è un pavimento da pulire" sto grattando  il piatto così forte che sono sicuro verrà via la vernice.
"Ma io non pulisco il pavimento, quello non è un lavoro da uomo." La mano con cui sto pulendo il piatto ormai senza colore, scivola facendomi cadere lievemente in avanti.
Questa devo proprio godermela .
Lascio stare i piatti e mi giro verso di lui a guardarlo.
Persino Taehyung, che è entrato in cucina per buttare la spazzatura si è fermato ad ascoltare.

"Ah davvero? E dimmi, quale sarebbero i lavori da "uomini" secondo te?" chiedo con sarcasmo misto irritazione, che lui non pare cogliere.

"Spaccare la legna"
Lo dice con una tale innocenza che mi viene da piangere.
Sento Taehyung sghignazzare dall'altra parte della cucina, vorrei unirmi a lui, ma devo finire questo discorso.

"E perché, spacchi la legna anche d'estate?" Chiede Taehyung leggermente divertito.

"No, d'estate vado in palestra"

Lancio un piccolo urlo esasperato.

"Okay, fammi capire, tu come lavoro domestico spacchi la legna, ma mettiamo in caso che abiti in un appartamento senza camino. Cosa fai?" 

"Cambio le piastrelle."

A quel punto non ce la facciamo più, sia io che Taehyung scoppiamo a ridere come dei matti.

"Cosa ridete? Guarda che lo faccio davvero" dice indignato.

Che idiota...

Gli passo il mocio e con un semplice 'pulisci' torno a lavare i piatti.

Qualche ora dopo aver finito di sistemare tutto, mi siedo stanco sul divano. Vedo scendere dalle scale Jimin e gli sorrido involontariamente.
Sta per sedersi di fianco a me quando un Minho selvatico compare all'improvviso, intrommettendosi.

"Ahh finalmente abbiamo finito" dice appoggiandomi un braccio intorno alle spalle.

"Ma se non hai fatto niente, mister lavoro da uomo."
Vedo Jimin fermarsi per poi girarsi e tornare al piano di sopra, per un istante percepisco una strana impronta sul suo viso. Delusione?
"Hey! Ho lavato il pavimento contro la mia volontà!" Urla indignato nel mio orecchio.
Ora basta!
Mi stacco da lui, lo prendo per un polso e costringendolo ad alzarsi.
"Andiamo fuori ti devo parlare."

"Che bella giornata. Peccato che non sono andato in palestra oggi..."
Alzo gli occhi al cielo, è ora di fargli il discorso, anche pur di sembrare uno stronzo senza cuore.

"Sai, è da un po che ci penso e credo che tu lo debba sapere. Io non sono felice, noi non stiamo molto bene insieme e mi sento a disagio" cerco di trovare le parole più delicate possibili così che lui possa capire.
"Sono solo tre settimane che ci conosciamo, ma non sono riuscito a sentire quella scintilla" Rido delle mie stesse parole. Ma che minchiate sto dicendo? Ancora qualche frase fatta e sono a posto.
"Ma non è colpa tua, anzi, è  mia che non sono riuscito ad adattarmi"
Ecco, per l'appunto...
"Quindi penso che dovremmo finirla qui"
Resto in attesa di una qualche sua reazione, che sembra arrivare con molto ritardo visto che sembra essersi perso a guardare il cielo.
Mi schiarisco la voce per attirare la sua attenzione e finalmente sembra aver compreso le mie parole.

"Eh?" Ha una faccia cosi ridicola che faccio fatica a trattenermi dal ridere.
"Aspetta... sei serio?" Annuisco.
"Ma stiamo bene insieme, non puoi lasciarmi cosi!"
"Mi dispiace, ma io non sto bene"
"E a me non pensi? Dopo tutto il tempo che siamo stati insieme?"
"Tre settimane?" Chiedo confuso ma sembra che non mi ha sentito.
"Non pensi ai bei momenti che abbiamo vissuto insieme? Non ti senti nemmeno un po in colpa? So che abbiamo passato dei bei momenti insieme e tu lo sai! Ripensaci, ti prego."
"Scusami ma voglio un po di spazio, per pensare e restare single per un po."
"Spazio? Che vuol dire essere single per te?"
"Che non voglio stare con te! Cazzo, mi violenti ogni volta che mi vedi. Controllati! E non fare quella faccia, perché ieri non mi hai fatto fare una bella figura."
Mi dispiace essere così stronzo, ma questo ragazzo mi fa arrivare l'esasperazione e prima finiamo meglio è.
Continua a piagnucolare per mezz'ora su come lui stesse bene con me e di come lui sia triste perché la sua vita amorosa gli riserva delusioni da 19 anni. Il che mi fa ridere visto che ne ha per l'appunto 19... è stato rifiutato persino da sua madre?
Gli ho appoggiato una mano sulla spalla e sussurrato un tenero  "mi dispiace" tornando in casa senza aggiungere nient'altro.
Fantastico Jungkook, sei ufficialmente uno stronzo. Il karma mi punirà, lo so già.

***

Ormai se ne sono andati quasi tutti, persino Tao ha lasciato la sua casa, lasciando le chiavi a Jimin, che è ancora al piano di sopra a fare chissà ché. E io sono disteso sul divano del soggiorno pensando a quello che è appena successo, quando noto Taehyung in piedi di fianco a me che mi guarda divertito.
Mi metto seduto e lui fa lo stesso.

"Ho lasciato Minho" gli dico, sentendomi un po in colpa.
"Davvero? Quindi dev'essere stato per quello che è corso da me in lacrime dicendomi che lo avevi lasciato. Non ci avevo proprio pensato." dice sghignazzando e io gli tiro una gomitata facendomi sfuggire un sorriso.
"Che comunque non ti perdonerò per averlo invitato "
"Eddai, se non l'avessi fatto ci saremmo persi delle perle... dai, i veri uomini spaccano la legna" ridiamo.
"I veri uomini non puliscono il pavimento... lo cambiano"
Ridiamo per almeno 10 minuti prima di tornare lievemente più seri.
"E adesso come sta?"
"Come vuoi che stia? È distrutto... ho fatto un enorme fatica a calmarlo e mandarlo a casa..."
"Mh..."
Gli racconto quello che è successo e ogni tanto lui commenta con un "sei proprio crudele" però nonostante questo, lui concorda con me che ho fatto la scelta giusta.

Come nostro solito iniziamo a divagare su altri argomenti come: i ragazzi.

"Adesso che ci penso, dove eravate finiti ieri sera, tu e Hoseok?" A questa domanda arrossiscie violentemente e cerca di nasconderlo facendo finta di distrarsi con qualcosa di ignoto.
Ma a chi vuole darla a bere?
"Tae, cosa avete fatto?" Lo chiedo con il tono più malizioso possibile.
"Niente" 
Lui resta girato dall'altra parte, quindi mi alzo e mi piazzo davanti a lui. Mi tocca muovermi come un serpente per riuscire a incontrare i suoi occhi.

"Ci siamo baciati, okay?" Finalmente mi guarda negli occhi, si morde il labbro inferiore per l'imbarazzo.
Che carino.
"Lo sapevo! L'avevo detto a Jimin. Ma tu guarda... ti conosco troppo bene "
"Kookieee~" comincia a lamentarsi, ma io lo fermo subito.
"Si si lo so, cosi siamo pari. Quindi com'è stato? Con le labbra che si ritrova deve baciare proprio bene" vedo il suo sorriso ampliarsi mentre pensa alla vicenda.
Ho fatto centro.
"Ohh Kookie, è stato bellissimo"
Oh è stato veloce.
"Eravamo seduti dietro i bidoni dell'immondizia"
Mamma mia, che romantico.
"E stavamo guardando le stelle, quando Hoseok-hyung mi ha baciato"
"Ma quindi adesso state insieme?"
"Oh, non te l'avevo detto? Stiamo insieme già da un mese"
"EH? No, credo che ti sia sfuggito... perché non me l'hai detto?"
"Abbiamo avuto problemi. E volevo che lo conoscessi prim-"
si blocca all'istante quando vede arrivare in soggiorno, Jimin. Ci saluta entrambi e prima di uscire dalla stanza i nostri occhi si incontrano e ci scambiamo un caloroso sorriso.
Tutum tutum. Cuore accidenti, stai calmo!
Taehyung, che a quanto pare ha notato il mio sguardo, si illumina d'immenso.
"Oddio, ti piace Jimin? Non sorridevi così da Tu-Sai-Chi." Sussurra, non cosi tanto a bassa voce. Gli tiro un pugno e mi guardo intorno per vedere che non ci sia più nessuno.
"Stai zitto! Non è vero! Non è che mi piace e solo che..." sorrido.
"Ti piace"
"Si...ceh No! Perché stiamo parlando di me?"
"Però lo baceresti"
"La smetti?" Sbuffo.
"Ti conosco troppo bene, Kookie e conosco i tuoi sguardi. Comunque dubito che riusciresti a baciarlo." Mi guarda con così tanta malizia in volto da farmi irritare.
"E perché no?"
"Non sei il suo tipo" sghignazza.
Grande. Ci sono cascato.
"E sono sicuro che al momento gli piaccia qualcun altro, mi dispiace"
Lo guardo serio per qualche secondo e lui continua a sorridere malizioso.
Ricambio.
"Staremo a vedere"

Sfida accettata.



 
 
バビ
 Salveeeee^-^
Vi ringrazio infinitamente per essere arrivati fin qui.
Questa é stata la mia primissima fanfiction e di problemi per scriverla ce ne sono stati tanti. Mi scuso per eventuali errori che mi sono sfuggiti.
Spero tantissimo che continuerete a leggerla e che vi piaccia. Mi farebbe tanto piacere, sapere cosa ne pensate *_*, ma apprezzo anche i fantasmini :).
Grazie ancora, e al prossimo capitolo 😘
Yoko.
Ps. Vi giuro che non ce l'ho con Minho, anzi lo adoro, e mi dispiace che il suo personaggio sia uscito fuori cosi, ma tranquill* servirà per la storia.
  
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