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Autore: BlazeHope    26/03/2017    1 recensioni
In seguito ad un brutto incidente, Adeline, una ragazza italiana di appena 17 anni, si troverà a girare l'Europa al fianco del suo idolo, Justin Bieber. Tra i due nasce subito una grande intesa che verrà compromessa da un accordo stipulato dai ragazzi. Tutto ciò li porterà a prendere strade diverse allontanandosi per molto tempo, ma quando per sbaglio il loro cammino si incrocerà nuovamente i giovani amanti capiranno che quello ciò che li lega non potrà mai scemare.
Adeline era diversa, molto diversa.
Adeline e Justin.
p.s. Tengo a precisare che sono pienamente consapevole dell'errore grammaticale riportato nel titolo assicurandovi che è assolutamente volontario in quanto per chi non lo sapesse porta il medesimo nome di una canzone di Justin.
Buona lettura,
con affetto
-Blaze
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminando su quelle scale
Ti ho visto tra le braccia di un altro
Siamo rimasti separati per più di cinque anni 
Sembravi più felice


 
Mentre l'intensità della luce cresceva man mano che il sole si levava continuavo a guardare il suo viso mutare ad ogni nuovo riflesso al quale veniva esposto. Quel cipiglio sul volto, indice dell'iperattività della sua mente, le conferiva un aria ancora più tenera. Forse la stavo fissando da una buona mezz'ora quando di scatto si girò a guardarmi con sguardo intenso. 
«Vuoi per caso una foto? » disse con superiorità come era suo solito fare. «Si, ti prego, sono un tuo grande ammiratore è un onore per me poter stare a così poca distanza da te Adeline ti prego fammi un autografo sulle tette. » Le strappai un sorriso amaro che cercò subito di nascondere dietro la cascata di capelli dorati. 

Ti ho visto ballare tra le sue braccia
Ti ha detto qualcosa per farti ridere
Ho visto che i vostri sorrisi erano più belli rispetto ai nostri
Si sembri più felice, certo


 
Finalmente trovai la forza di alzarmi dal divano e mi andai a sedere sul davanzale insieme a lei. Stavamo semplicemente così, uno difronte l'altro a guardarci di sottecchi come due amanti proibiti, come se avessimo paura di essere scoperti. Una volta riuscivo a leggere la sua anima con un solo sguardo, ma in quel momento sentivo la presenza di una barriera tra di noi, che non potevo abbattere in nessun modo. 

Non c'è nessuno che ti possa ferire più di quanto abbia fatto io
Ma nessuno ti potrà amare come posso fare io
Ti prometto che non la prenderò sul personale, piccola
Se ti vedi con qualcun altro
Perché tesoro sembri più felice, si


 
E' strano come una persona che per tanto tempo ha rappresentato il tuo tutto abbia una vita sua nella quale non sei completamente incluso, nemmeno citato per sbaglio. 


I miei amici mi hanno detto che un giorno lo sarò anch'io
Fino a quel momento sorriderò per nascondere la verità
Ma io so che ero più felice con te


 
Mi resi conto di quanto quella situazione mi stava stretta, era come se potessi vedere la mia vita ideale scorrermi davanti senza però poterne fare parte, ero semplicemente uno spettatore. Avrei voluto fermare il tempo per definire uno spazio da me prescelto, porre rimedio a tutti i casini della mia vita e poi far ripartire il cronometro. Non sapevo se stavo vivendo esattamente un sogno o un incubo, mi sentivo come il vecchio Marinaio che aveva ucciso l'Albatros il quale era semplicemente accorso in suo aiuto pensando fosse la scelta migliore e invece aveva scatenato semplicemente il putiferio ritrovandosi solo in mezzo al peggiore degli incubi. 
«Non si possono nemmeno contare le volte che mi sono sbronzato consapevole di aver mandato a puttante la mia vita.. » 
« Justin ti prego.. »
«Il giorno che sei andata via non sono riuscito a chiudere occhio per tutta la notte, sentivo la mancanza di qualcosa di essenziale, ero profondamente turbato e non sapevo veramente come occupare il tempo perché stare a letto, solo, al buio, mi stava facendo diventare pazzo perché continuavo a pensare e ripensare a tutto quello che era successo, continuavo ad arrovellarmi il cervello al punto da avere un attacco di panico così mi alzai e andai e sistemare le ultime cose rimaste nella tua stanza d'hotel. Mi sedetti sul pavimento e inizia a piegare le ultime cose, rimuginandomi addosso. Sentivo la tua presenza in quella stanza, il tuo profumo era così intenso la dentro.. evidentemente quando sei uscita quella mattina, hai rovesciato per sbaglio la boccetta di profumo sulla moquette. Non so se fu veramente quello a farmi addormentare o semplicemente il fatto che ero sfinito dalle tante lacrime ma una volta essermi disteso su quelle lenzuola crollai in un sonno profondo. Da quel giorno spruzzo sempre un po' di quel profumo sul pigiama prima di andare a letto, lo so che sembra malato e ridicolo ma non so spiegarmi il perché è l'unico rimedio per l'insonnia veramente efficace. »

Seduto nel angolo della stanza
Tutto mi ricorda te
Scolandomi una bottiglia vuota
Dicendo a me stesso che sei più felice ora
Non lo sei?


 
Non ricevendo risposta continuai il mio monologo. « Io lo so che ti ho fatto stare male, se che non c'è scusante per ciò che ho fatto ma non me ne pento minimamente. Cioè ovvio che mi pento di come mi sono comportato e di cosa ti ho fatto passare ma non mi pentirò mai di quello che abbiamo vissuto perché anche se sotto forma di farsa è stata l'esperienza più reale e sincera che avessi mai potuto vivere. Ti sembrerò ipocrita e lo capisco ma ti sto parlando con il cuore in mano. Non puoi capire l'angoscia che ho provato quando ho capito che non ti avrei più rivista, mi è crollato il mondo addosso, eri andata via senza nemmeno un saluto e capisco che non lo meritavo ma era troppo per me da reggere. Eri scappata da me e avevi tutte le ragioni del mondo per volerlo fare per questo non ti ho inseguito, sapevo che saresti stata meglio senza di me.. »
« Meglio senza di te un cazzo Justin, ero perdutamente innamorata di te e ti sei scopato un'altra dopo nemmeno ventiquattro ore da me, avevi ancora il mio odore sulla pelle quando ti sei infilato nel suo letto lurido verme ma nonostante ciò il sentimento che provavo per te era troppo grande e autentico per poter essere spazzato via anche da una cosa del genere. Sono stata male per anni, cinque fottutissimi anni, e non puoi nemmeno immaginare il mio disappunto quando ho capito che non ti saresti mai fatto vivo. Non volevo un messaggio di scuse, avevamo lottato per arrivare a quel punto ed eri riuscito ad ottenere finalmente ciò che volevi, non dovevi scusarti di nulla ero stata io stupida a credere possibile che la situazione potesse cambiare ma era da idiota illudersi che potessi provare sentimenti reali per me, ma almeno per l'amicizia che ci legava, mi sarei aspettata anche solo un semplice 'Buon Viaggio' o una cretinata simile, un pensiero, un saluto.. no so nemmeno io cosa. Ti ho dato veramente tutto, e tu hai dato tutto a me.. partire è stata veramente l'unica cosa che credo di aver fatto per me o per la mia salute mentale ma allo stesso tempo è stata la decisione più dura da prendere in vita mia. Vogliamo parlare del bambino poi? Anzi no non ho completamente voglia non so nemmeno perché ti sto dicendo tutto questo. Prendo la mia roba e vado via. »

Non c'è nessuno che ti possa ferire più di quanto abbia fatto io
Ma nessuno ha più bisogno di te di me
Lo so che ci sono altri che ti meritano
Ma tesoro mio, io sono ancora innamorato di te
Perché cara sembri più felice, si


 
Si alzò svogliatamente scrociando le gambe portò prontamente una mano al viso per scacciare via le lacrime dagli occhi abbuffati che aveva ma riuscii comunque a bloccarle l'altro braccio strattonandola con forza fino a far aderire interamente il suo corpo al mio, la stinsi con tanta foga da temere di romperla. Si lasciò andare in un vero pianto singhiozzando così forte da non riuscire a respirare. Le carezzavo delicatamente la schiena disegnando cechi immaginari sulla sua spina dorsale sporgente mentre la cullavo tra le mie braccia con mio corpo baciandole la fronte e canticchiando una melodia inventata mente la sua testa era infossata nel mio petto stretta tra le sue mani. Era così fragile ma allo stesso tempo forte, testarda come poche e sensibile come un fiore delicato. Le sollevai leggermente la testa dal mento spingendola a guardarmi negli occhi. Mi persi nel suo sguardo, in quegli occhi pieni di pagliuzze dorate contornate dall'azzurro più limpido del mondo e dal verde smeraldo più puro. In quegli occhi potevo vedere l'infinito e sentirmi finalmente completo. Il mondo attorno a me si stava annullando e ci ritrovammo solamente io e lei in un turbinio di stelle stretti l'uno all'altro come difesa contro il mondo. Istintivamente la baciai, la baciai delicatamente, piano piano mettendoci poi tutta la passione del mondo intensificando quel bacio al punto da sentimi pulsare la testa per la forte emozione provata, sentivo il cuore esplodermi nel petto e l'adrenalina scorrermi nelle vene, un esperienza psichedelica dagli effetti collaterali delle droghe. Ero stato cinque fottutissimi anni lontano da quelle labbra, arco di tempo che era stato riempito da qualcun altro, dall'uomo che aveva imparato ad amare anche dopo aver perso tutto, dalle labbra di colui che probabilmente l'amava e la meritava veramente. Solo sul primo punto potevo non essere assolutamente sicuro. Presi un respiro profondo e sulle sue labbra depositai quelle parole che non avevo mai detto ma che non poteva non sapere. «Ti amo Adeline. » 


I miei amici mi hanno detto che un giorno lo sarò anch'io
Fino a quel momento sorriderò per nascondere la verità
Ma io so che ero più felice con te
Piccola sembri più felice, si


 
Spezzai l'abbraccio e la lascia andare, la lasciai libera di tornare alla sua vita, di tornare da Tom, di tornare in Italia, libera di decidere di prendere nuovamente le distanze da me. Ovviamente scappò di spora in camera e scesa poco dopo pronta per partire mano nella mano con il suo futuro marito. Sorrisi amaramente e andai a salutarli da buon amico quale avrei voluto essere. Li scortai alla porta e li aiutai con le valigie, dopo una beve stretta di mano con Tom mi voltai in direzione di Adel per salutarla un'ultima volta. La bionda mi lanciò le braccia al collo e mi ringraziò per l'ospitalità, subito dopo, poco prima di spezzare definitivamente il contatto sussurrò qualcosa al mio orecchio che realizzai di aver sentito solo quando era ormai troppo lontana.
« Ti amo Justin. »
 
Lo so che un giorno ti innamorerai di qualcun altro
                                                 Ma se lui ti spezza il cuore come fanno gli amanti
                                                                                                             Sappi solo che sarò qui sorridente per te...



 
The End
 
   
 
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