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Autore: Sterlocked    26/03/2017    5 recensioni
In una notte di febbraio uno Stiles ubriaco va a sbattere contro un palo della luce. Sembra che questo piccolo incidente gli farà trovare un volantino che darà il via a dei messaggi imbarazzanti, a una amicizia che crescerà giorno per giorno e che forse sfocerà in qualcosa di più.
Sei interessato a una notte bollente e passionale? Vuoi scoprire le gioie del sesso? Del vero sesso? Allora scrivi a questo numero e Derek saprà come soddisfarti ;)
[Sterek] [In parte text!fic | College!AU | Tutti umani]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sesto Capitolo

 

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Stiles arrivò tutto trafelato, con Scott al suo fianco nelle stesse condizioni. Ad aspettarli vi erano Jackson, Boyd, Isaac, Derek e una ragazza che gli stava attaccata al braccio.

«Scusate, abbiamo fatto il più in fretta possibile». Il primo a rispondere fu Jackson che, dopo un'occhiata scocciata, chiese a Stiles l'indirizzo del locale.

«Non ne sono sicuro, ma dovrebbe essere sulla Union Street».

Rispose pulendosi le mani sudate sui pantaloni.

«Io sono Stiles e lui e Scott». La ragazza ricambiò sorridendogli.

«Io sono Cora».

Stiles le rivolse un sorriso esitante per poi rivolgersi al resto del gruppo.

«Che lo stalking abbia inizio!». E per evitare le lamentele di Jackson alla sua definizione perché “Stilnski, noi non stiamo stalkerando nessuno, lo facciamo perché...” Stiles incominciò a camminare seguito dagli altri.

Derek prese Stiles da una parte tirandolo per il braccio.

«Cosa sta succedendo?». Il ragazzo sorrise a trentadue denti e guardò Derek e Cora con un pizzico di malizia e divertimento.

«È divertente. Ammettilo». Derek alzò lo sguardo sui tre ragazzi che camminavano decisi e fieri qualche passo davanti a loro.

Sembravano tre pavoni: Jackson, il pavone leader, combattivo e determinato a portare a termine la sua missione; Boyd, il pavone bodyguard, con gli occhiali da sole alla James Bond, lo sguardo vigile e giudicante; Scott, il pavone di scarto, spennacchiato e zoppicante, ma  illusoriamente convinto della sua missione.

Derek si riscosse da quell'immagine, inquietato dalle sue stesse costruzioni mentali.

 

Camminarono per una quarantina di minuti prima di arrivare al locale indicato da Stiles. Da una delle grandi vetrate del locale Jackson aveva intravisto la chioma rossa di Lydia.

«Non sembra un nightclub». Scott espresse le sue perplessità guardando Stiles che puntò gli occhi sull'asfalto.

A quel punto intervenne Cora, incuriosita dalla piega che le cose stavano prendendo e divertita dallo scherzo di Stiles.

«Ci sono alcuni locali che dopo la mezzanotte si trasformano». Stiles si girò a ringraziarla con un sorriso di cortesia. Sembrava simpatica ma chi l'aveva chiamata, e sopratutto perché stava incollata a Derek in quel modo? Per tutti i quaranta minuti avevano camminato a braccetto e non lo aveva sentito lamentarsi nemmeno una volta. Non credeva che Derek fosse così un don Giovanni e la cosa lo infastidiva un poco.

Ma non ne aveva motivo o diritto, perciò mimò un grazie riconoscente per l'aiuto ricevuto.

«Prendiamo un tavolo e vediamo che succede poi».

I ragazzi presero un tavolo poco distante da quella delle ragazze, in una posizione a detta loro strategica, da cui avrebbero potuto guardare senza essere visti. Questo sempre a detta loro, Derek era un po' scettico.

Stiles si sedette lontano da Jackson, per evitare di essergli vicino non appena si sarebbe accorto dello scherzo. Si ritrovò così davanti a Derek e a quella ragazza che gli stava tutto il tempo appiccicata.

Stiles non pensava che Derek fosse così. Pochi giorni fa quella Amber e ora questa Cora?

 

§§§

Coperto parzialmente dal menù, Jackson lanciava occhiate preoccupate alle ragazze ogni volta che un cameriere passava vicino al loro tavolo.

E quando portò loro le ordinazioni, Boyd dovette trattenerlo per non andare da loro e far saltare la copertura.

«Jackson, ti rendi conto che il tuo comportamento non ha un minimo di senso?».

Jackson lo guardò indignato.

«Der, non impicciarti». Cora lo riprese dandogli uno sbuffetto sulla guancia.

“Ma guarda questa...”.

«Veramente, mi spieghi perché siamo qui?».

A prendere la parola, con grande sorpresa di Jackson, fu Boyd.

«Stiamo controllando che nessuno approfitti di loro». Derek alzò un sopracciglio, Stiles rise e Cora scosse la testa.

«Stiamo parlando di Erica, la stessa che ci ha fatto ubriacare tutti senza dare alcun segno di sbronza».

Isaac gli tirò un calcio da sotto al tavolo.

«Fatti i cavoli tuoi e da' ascolto a Cora».

«Ragazzi, fate più piano ché rischiamo di farci scoprire!». Jackson aveva preso molto seriamente l'intera questione dello stalking e ci teneva a svolgere diligentemente il suo ruolo. Peccato che i suoi sbuffi infastiditi non erano poi così silenziosi e non passarono di certo inosservati.

Cinque minuti dopo un cameriere giunse al loro tavolo.

Questi, un ragazzo sui vent'anni e discretamente attraente – a detta di Stiles – attirò la loro attenzione con un colpo di tosse.

«Le ragazze a quel tavolo mi hanno chiesto di darvi questo». Allungò un foglio bianco accuratamente piegato. A prenderlo fu Boyd che ringraziò con un gesto della testa.

«Che c'è scritto?». Scott allungò il collo nel tentativo di leggere la grafia ordinata di Lydia.

«Ci hanno scoperto». Isaac scoppiò a ridere rumorosamente – attirando molti sguardi incuriositi – mentre Scott arrossì furiosamente.

«Tu. Zitto». Jackson era stizzito.

Prima ancora che potesse decidere il da farsi Stiles si era già alzato, seguito da Derek, Isaac e Cora.

Indispettito dal tradimento dei suoi amici, si alzò pure lui, trascinandosi dietro uno Scott imbarazzato e un Boyd con piccole difficoltà a mantenere la sua perenne neutralità.

Fu Stiles a chiedere al cameriere se potessero far unire i loro tavoli, e dopo aver ricevuto una risposta affermativa si sedette alla sinistra di Lydia.

Gli altri si sedettero accanto alle proprie ragazze, e questa volta Stiles si trovò accanto a Cora che gli sorrise leggermente imbarazzata.

«Tutto bene?», gli chiese. Dopotutto aveva ricevuto solo sguardi infastiditi da parte del ragazzo e non capiva perché.

«Sì, certo». Stiles le rivolse un sorriso tirato. Si rendeva conto di essere risultato maleducato, dopotutto lui non la conosceva e solo per suo semplice pregiudizio non era stato affatto amichevole con lei.

Non aveva nulla contro di lei, era più che altro irritato da Derek. Qualche giorno fa lo aveva visto con quella Amber e ora si era presentato a cena con i suoi amici con questa Cora. Per quanto poco lo conoscesse non pensava fosse così, che cambiasse ragazze così frequentemente, e anche se lo facesse non aveva nulla da ridire dopotutto. Ma portare una sua recente conquista di già fuori con i suoi amici? Ecco, questo gli dava fastidio.

Allison stava consolando Scott con carezze sulla schiena, sussurrandogli che non era arrabbiata e che gli faceva piacere che lui fosse lì con lei. Erica era divertita da Boyd che ancora non si era deciso a incontrare il suo sguardo o a rivolgerle la parola.

Di diverso avviso era invece Lydia che dopo aver incenerito Jackson con lo sguardo, adesso gli stava urlando contro.

«Non fare la vittima ora». Il silenzio della ragazza fece deglutire Jackson che cominciò a muoversi freneticamente sulla sedia.

«Sei tu ad essere venuta in un nightclub». Stiles distolse lo sguardo e prese a fischiettare con nonchalance.

«Nightclub? Cosa stai dicendo?».

«Ora non fare finta di nulla. Sei voluta venire in un nightclub e io semplicemente stavo controllando che non cadessi in qualche pericolo». Jackson sapeva di essere nel torto ma credeva fermamente nelle sue buone intenzioni.

Alle parole del suo ragazzo Lydia prese un profondo respiro.

«Jackson, questo è un semplice ristorante». Stava cercando di mantenere la calma ma alcune volte il suo ragazzo superava il limite e questa era una di quelle volte.

«Ma Stiles ha detto che-». Jackson realizzò solo in quel momento e si girò a fissare uno Stiles che invece era più agitato del solito e faceva di tutto per evitare il suo sguardo.

«Stilinski». Jackson gliel'avrebbe fatta pagare.

«Perché mi guardi così? Io ho detto che credevo fosse un nightclub, non ho mai detto di esserne sicuro». Nonostante Stiles cercasse di mostrarsi tranquillo, lo sguardo di Jackson non prometteva nulla di buono.

«Stilinski, è tutta colpa tua. Se tu non mi avessi-».

Lydia aveva perso la pazienza e fermò la scenata del suo ragazzo sul nascere.

«Jackson, non osare a incolpare Stiles! Qui se c'è qualcuno ad essere nel torto quello sei tu! Come ti sei permesso di indagare su dove andassi? Io vado dove voglio, e se volessi pure in un nightclub!».

Questo era il rapporto tra Lydia e Jackson: entrambi orgogliosi, entrambi fieri e gelosi. Se c'era una sola persona in grado di mettere a tacere Jackson quella era Lydia.

A disagio e intimorito dalla ragazza, Jackson si passò le mani tra i capelli.

«Beh, tu potevi scegliere un ristorante con un nome più normale. Temptation. Cosa avrei dovuto pensare?».

«Lydia, è innegabile che Jackson abbia sbagliato per-».

«Zitto tu. Sei loro complice». Cora rise e appoggiò la testa sulla sua spalla, circondandogli il collo con le braccia. Il bacio rumoroso che gli lasciò sulla guancia sembrò averlo notato solo Stiles.

«Siete intimi, eh?». Lydia e Jackson intanto continuavano a litigare, mentre Boyd aveva chiesto scusa ad Erica che lo aveva baciato con il sorriso sulle labbra.

«Direi...», rispose Derek senza capire che cosa gli fosse preso.

Alla risposta ovvia di Derek, Stiles giunse alla conclusione che le opzioni erano due: o Derek non era uno da relazione stabile e qui il discorso si ricollegava al suo ragionamento precedente; oppure Stiles aveva travisato tutto e Amber era solo una sua collega come Derek aveva fatto capire e Cora era la sua ragazza. In ogni caso questi non erano certo affari suoi.

Per il momento era meglio concentrarsi sui suoi amici e sulle loro vite amorose.

La reazione di Lydia non era quella che si era aspettato e cominciava a sentirsi in colpa. Sapeva quanto poco bastasse ai due per litigare e non voleva assolutamente esserne la causa scatenante.

«Lyds, è colpa mia, dai». Allungò la mano verso la guancia di Lydia, ma non arrivò a toccarla perché fu trascinato verso l'uscita da un Derek serio e... determinato? Sì, sembrava determinato.

Si riscosse solo quando il vento freddo di inizio marzo lo colpì in pieno volto.

«Derek».

Derek non rispose ma si limitò a trascinarlo lungo la strada.

«Amico, che ti prende?».

Derek gli lanciò un'occhiata di sufficienza – che indignò non poco Stiles – e si fermò di fronte ad una fioreria.

«Hai fatto il danno, ora rimedia».

Stiles si fermò in mezzo alla strada – i piedi ben puntati a terra e le braccia incrociate al petto.

«E che dovrei fare?».

Derek scosse la testa e indicò il negozio.

«E secondo te?».

L'altro alzò gli occhi al cielo ma si lasciò convincere.

Comprarono delle rose per le ragazze per farsi perdonare e dimenticare il disastro della serata.

Stiles notò Derek comprare una rosa e un peluche a parte, sicuramente per Cora.

La strada che gli separava dal ristornante era molto breve, e Stiles era molto grato di ciò perché si sentiva molto stupido a camminare con le rose in mano. Perché non poteva essere elegante come Derek e avere la sua stessa fierezza?

Ritornarono al tavolo in pochissimo tempo, e Stiles distribuì le rose alle tre ragazze, lasciando per ultima Lydia alla quale, oltre che delle scuse sussurrate e un "Auguri" concesse un lungo abbraccio carico di significato.

«Grazie per esserci stata sempre». Jackson fece una smorfia per sottolineare a tutti quanto trovasse stupido e senza senso quel gesto, ma in realtà era grato a Stiles e Derek per aver calmato le acque. L'ago della bilancia che misurava la rabbia di Lydia sembrava star pendendo verso lo zero, perciò poté finalmente rilassarsi. Dopo che Stiles si fu allontanato si sporse verso la ragazza, rubandole un bacio.

«Scusami. Ti amo».

Intanto Derek aveva consegnato la rosa a Cora insieme al piccolo orsacchiotto.

«Grazie!». Cora era tutto un baci e abbracci, fin troppo per i gusti di Stiles. Insomma, erano pur sempre in pubblico.

Derek le accarezzò i capelli e tirò fuori dalla giacca una piccola scatolina.

Stiles strabuzzò gli occhi. O Sant'Iddio, le stava per fare la proposta?

Cora aprì la scatoletta emozionata. Stiles aveva il cuore in gola.

Ma Derek perché non si stava inginocchiando? Le cose andavano fatte per bene!

Cora aprì la scatola e... tirò fuori un braccialetto. Stiles rimase quasi deluso, credeva di star per assistere alla sua prima proposta di matrimonio in diretta.

«Grazie, fratellone, non dovevi!». Faceva bene a ringraziarlo, chissà quanto aveva speso, sembrava fosse d'oro. No, aspetta: fratellone?

«Peste, rischi di soffocarmi». Derek rideva mentre Cora lo stava abbracciando stile koala.

«Fratellone?». Stiles parlò senza rendersene conto.

Cora si staccò dall'abbraccio e fissò Stiles.

«Beh, sì». Era stranita, soprattutto di fronte all'espressione da pesce lesso di Stiles.

«Voi due siete fratelli? ». Stiles deglutì vistosamente.

Derek aggrottò la fronte dinanzi allo strano comportamento del ragazzo.

«Sì, siamo fratelli».

Stiles si sentiva decisamente stupido.

«Chi pensavi che fossi, scusa?». Di fronte alla domanda di Cora Stiles desiderò scappare.

Aveva pensato che Derek stesse per fare una proposta di matrimonio, Dio! Non aveva capito nulla, altroché le sue ipotesi improbabili.

«Non vi somigliate affatto. Non è colpa mia». Sia Cora che Derek aggrottarono le sopracciglia e lo guardarono straniti. Beh, forse adesso qualcosa in comune ce l'avevano.

«La sua fidanzata?». Si ritrovò ad ammettere scatenando l'ilarità generale ma soprattutto di Isaac che quella sera era quello che si era divertito di più.

«Nah, non mi metterei mai con uno come lui. Troppo melodrammatico».

Questa nuova prospettiva aveva permesso a Stiles di vedere Cora da sotto un altro punto di vista, riconsiderando le sue opinioni. E, forse, non era poi così male.

«Sì, l'ho notato».

Almeno con la sua gaffe aveva ristabilito l'umore generale, ciò non toglieva che stava morendo di imbarazzo. Che idiota che era.

Derek gli si era avvicinato guardandolo divertito. Stiles si era guardato intorno in cerca di una via di fuga.

«Non ti conviene».

«Cosa?».

«Scappare». Beccato.

«E perché?». Ovviamente doveva ribattere con faccia tosta. Fare finta di essere sicuro di sé, era quello il segreto.

«Perché i tuoi piani fanno schifo. Così come la tua perspicacia a quanto pare». Di fronte al tono derisorio dell'altro a Stiles non rimase che incassare il colpo.

«Touché».

 

La cena trascorse tranquilla e, due ore dopo quando ebbero finito di mangiare, Erica riuscì a convincere tutti ad andare in un pub.

«Che nessuno osi dirmi di no. È la nostra festa e decidiamo noi». Le ragazze le diedero manforte annuendo.

«Basta che Stiles non si ubriachi nuovamente».

«Hai paura che questa volta cederai?». Il sarcasmo aveva vinto sull'imbarazzo quella volta, ma si chiese per quanto tempo sarebbe riuscito ad andare avanti in quel modo.

 

§§§

 

Stiles, [09.03.17 03:35]         
Visto, questa volta non mi sono ubriacato.

 

Derek, [09.03.17 03:35]        
Hai già combinato abbastanza danni prima.

 

Derek, [09.03.17 03:35]        
Quindi non so quanto valga.

 

Stiles, [09.03.17 03:36]         
Ah. Ah. Ah.

 

Derek, [09.03.17 03:36]        
Oh. Oh. Oh.

 

Stiles, [09.03.17 03:36]         
... ... ...

 

Derek, [09.03.17 03:36]        
,,, ,,, ,,,

 

Stiles, [09.03.17 03:37]         
-.-'"

 

Derek, [09.03.17 03:37]        
._.

 

Stiles, [09.03.17 03:37]         
Grazie per avermi salvato il culo con l'idea delle rose comunque.

 

Stiles, [09.03.17 03:37]         
Derek, smettila!

 

Stiles, [09.03.17 03:38]         
Sto cercando di ringraziarti!

 

Derek, [09.03.17 03:38]        
Prego per averti salvato il culo.

 

Stiles, [09.03.17 03:38]         
No, basta.

 

Stiles, [09.03.17 03:38]         
Mi rifiuto di parlare ancora con te.

 

Derek, [09.03.17 03:38]        
I rifiuti vanno riciclati.

 

Stiles, [09.03.17 03:39]         
Derek, hai bevuto qualcosa tornando a casa?

 

Derek, [09.03.17 03:39]        
No, mi sto adeguando alla tua stessa lunghezza d'onda.

 

Derek, [09.03.17 03:39]        
Cosa dicevi a Cora? Che sono noioso e monotono?

 

Stiles, [09.03.17 03:40]         
Quindi ti importa ciò che credo di te?

 

Stiles ghignò davanti allo schermo del cellulare come se Derek potesse veramente vederlo.

 

Derek, [09.03.17 03:41]        
E quando mai avrei detto una cosa del genere?

 

Stiles, [09.03.17 03:41]         
Stai cercando di farmi cambiare idea, no?

 

Stiles, [09.03.17 03:42]         
Non negarlo.

 

Derek, [09.03.17 03:42]        
Io non nego e non affermo nulla.

 

Stiles, [09.03.17 03:42]         
Ceeerto.

 

Stiles, [09.03.17 03:43]         
Comunque ho chiesto il numero a Cora. Per te va bene, vero?

 

Derek, [09.03.17 03:43]        
Ti tengo d'occhio.

 

Stiles, [09.03.17 03:43]         
Ahia! Mi fai male!

 

Derek, [09.03.17 03:44]        
Mi rifiuto di parlare con te.

 

Derek, [09.03.17 03:44]        
Ma io ti blocco.

 

Stiles, [09.03.17 03:44]         
Come avevi detto? I rifiuti vanno riciclati?

 

Stiles, [09.03.17 03:45]         
E io rimetto come foto profilo l'annuncio in cui offri sesso, finto gigolò!

 

Derek, [09.03.17 03:45]        
Tu vedo che ricicli le mie battute.

 

Derek, [09.03.17 03:46]        
Ehi, ehi! Non avevamo premuto il tasto reset?

 

Stiles, [09.03.17 03:46]         
Io non nego e non affermo nulla.

 

Derek, [09.03.17 03:46]        
Tu dormi, te lo dico io.

 

Stiles, [09.03.17 03:48]         
Ammettilo che sei tu che vuoi dormire.       
Comunque buonanotte!        
E ricordati, quando farai una proposta di matrimonio dovrai inginocchiarti. O fai le cose per bene o non le fai proprio.

 

Derek, [09.03.17 03:49]        
Ma che cazz-?

 

Stiles, [09.03.17 03:49]         
Shhh.  
Tu ricordati che dovrai inginocchiarti.

 

Derek, [09.03.17 03:50]        
... ok.

 

Derek, [09.03.17 03:50]        
Buonanotte.

 

Stiles, [09.03.17 03:50]         
Notte!

.

.

.

.

.

.

Sourwolf&Volpino

Buona sera e scusateci.
Scusateci per l'enorme ritardo con cui abbiamo risposto alle recensioni,
e scusateci anche per l'aggiornamento.

Queto capitolo è stato abbastanza difficoltoso da scrivere perché tra i
veri impegni personali il tempo a nostra disposizione è stato minimo,
ma nonostante questo spero che lo apprezziate lo stesso.
E, vi prometto, il prossimo sarà di granlunga migliore.


Alina Alboran


Sera!
Finalmente abbiamo aggiornato!
Capitolo forse un po' noioso ma che ci serviva essendo di passaggio
per porre le basi di ciò che sarà il rapporto tra Stiles e Derek in futuro.
Come credo abbiate notato la storia è una slow build e
speriamo di riuscire a rendere al meglio il rapporto tra i due.
Speriamo che con i messaggi finali del capitolo ci siamo riscattate per il ritardo xD
Grazie per aver letto!

Stranger



Come sempre grazie a chi legge e a chi ci recensisce!
Purtroppo abbiamo notato che le visite e le recensioni alla storia sono calate di molto e non sapete quanto ci dispiaccia. Ci rendiamo conto che gli ultimi due capitoli sono un po' più noiosi degli altri, ma nonostante siano di passaggio sono importanti ai fini della trama. Sappiamo anche che gli aggiornamenti sono meno frequenti, non riusciamo a pubblicare più di un capitolo alla settimana :( Sappiate che da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta per coinciliare gli impegni - e purtroppo anche i problemi - della vita privata con la storia, che scriviamo sempre quando ci è possibile :)
Grazie per aver letto!

Sterlocked
   
 
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