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Autore: Clessidrus    27/03/2017    0 recensioni
Dato che le sue amiche non erano più streghe, Clessidrus fu costretto ad ritornare nel mondo delle streghe. Ma una nascita inattesa gli permetterà di riabbracciarle.
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Nel mondo delle streghe Clessidrus stava aspettando fuori le sue amiche, dopo che avevano superato la quarta visita dei neonati con successo.|

Clessidrus: Perché ci mettono così tanto tempo? Spero solo che la dottoressa non le ammonisca per qualcosa..........ma no, dopotutto Hanna ha passato il controllo in maniera egregia.

|Poi uscirono dalla li.|

Clessidrus: E' tutto ok? Cosa vi ha detto la dottoressa? Per caso è successo qualcosa?

Doremì: Tranquillo è tutto apposto.

Melody: Ci ha affidate un incarico.

Clessidrus: Un incarico?

|Poi presero le loro scope e volarono.|

Sinfony: Ancora una volta Maia ha messo in dubbio le nostre capacità genitoriali e Doremì la sfidata dicendo di metterci alla prova.

Doremì: Dobbiamo andare a farci dare un po di lavanda magica da una strega che si chiama Majo Don.

|In quel momento Clessidrus rimase paralizzato dalla paura e non mosse nemmeno un muscolo.|

Lullaby: Clessidrus, tutto bene?

Clessidrus: Ma certo.

Melody: Per un attimo ci hai fatto preoccupare.

Sinfony: Su andiamo.

Clessidrus: Sentite, si è fatto molto tardi e Kaji sta crollando dal sonno, ciao ciao.

Doremì: Alt! Ti conosco molto bene, stai tremando per qualcosa.

Clessidrus: Chi io, ma scherzi?

|Ma le quattro apprendiste non erano convinte. Alla fine ne parlò.|

Clessidrus: Non posso venire con voi. Vedete quando facevo dispetti in tutto il mondo delle streghe feci qualcosa di vergognoso verso questa strega. Se adesso mi presento da lei di sicuro me la farebbe pagare cara.

Sinfony: Ma scusa, quando hai fatto l'ultima prova, non sei andato a scusarti con lei.

Clessidrus: Gaia non l'aveva scritto tra i crimini che avevo commesso, probabilmente Majo Don non mi ha mai denunciato. 

Melody: Dai vieni con noi.

Clessidrus: Mi dispiace, ma non c'è la faccio.

Lullaby: Non fa niente, ti comprendiamo. Buona notte allora.

|Le streghe se ne andarono mentre Clessidrus volò nella direzione opposta. Però, prima di tornare a casa decise di fermarsi da un bar.|

Clessidrus: Non so te, ma ho un certo languorino. Voglio proprio un bel dorayaki.

|Così si sedette al tavolo e prese per Kaji una tazza di latte. Mentre il clessidriano si gustò la merendina...............|

Clamilia: Clessidrus?

Clessidrus: Eh? Ciao, per caso mi stavi pedinando?

Clamilia: Ma certo che no, dovevo prendere del caffè da portare alla dottoressa...........Dove sono le tue amiche? 

Clessidrus: Dovevano fare una commissione. Chiedere dei rametti di lavanda a Majo Don.

Clamilia: Cosa?! Dici sul serio?! 

Clessidrus: Perché, cosa c'è?

Clamilia: Le tue amiche non sanno in cosa vanno incontro. Majo Don è il capo di tutte le streghe piazziste, è lei che gestisce tutto il mercato. E' c'è di più.................odia terribilmente gli umani.

Clessidrus: E allora, un sacco di streghe odiano gli umani.

Clamilia: Il suo odio però è molto particolare. Vedi, nel lontano medioevo quando le creature magiche vivevano a contatto con gli umani, Majo Don si era perdutamente innamorata di un essere umano che chiese la sua mano. Come ben sai il regolamento vieta il matrimonio tra gli esseri magici e i non magici.

Clessidrus: Che brutta storia, questo è il motivo per cui odia gli umani?

Clamilia: No sciocchino. C'è una cosa che non ti ho detto l'ultima volta, il matrimonio può essere celebrato a patto che la creatura magica rinunci per sempre ai suoi poteri.

Clessidrus: Ahhhhhhh.

Clamilia: Majo Don chiese al suo futuro marito di dargli un po di tempo dato che era una scelta molto difficile e lui le promise che l'avrebbe aspettata. Passarono dieci anni e Majo Don prese la sua decisione, decise di accettare la proposta di matrimonio ...................ma quando tornò nel mondo degli umani lo vide insieme ad un'altra donna.

Clessidrus: Oh...........quindi alla fine si era sposato con un'altra.

Clamilia: Gli spiegò che, non avendo più sue notizie pensava che lei lo avesse dimenticato. Lei non sentì più ragione perché gli era stato spezzato il cuore. Da quel giorno lei etichettò tutti gli umani come esseri inaffidabili e approfittatori.

Clessidrus: Come sai tutte queste cose su Majo Don?

Clamilia: Me le ha raccontate la dottoressa Maia, sai loro sono amiche di lunga data e insieme compongono il Gran Consiglio Delle Streghe. Se le tue amiche vorranno la lavanda dovranno pagare una cifra esorbitante. E credimi se ti dico che lei conta fino all'ultimo centesimo. E' strano, perché non sei andato da loro?

Clessidrus: Non mi andava, tutto qui.

Clamilia: Clessidrus?

Clessidrus: Ok, ok, non voglio andarci perché............perché ho paura delle conseguenze che dovrò sopportare.

Clamilia: Spiegati meglio.

Clessidrus: Ecco, come ben sai io ero uno dei più ricercati nel mondo delle streghe per i miei scherzi di cattivo gusto. Un giorno, mentre mi nascondevo dalle guardie del regno.............

|Flash back. Clessidrus si era nascosto tra i cespugli per sfuggire alle guardie.|

Clessidrus: Hahahahaha, schiappe. 

|Poi notò una enorme porta chiusa a chiave e lesse il nome della proprietaria.|

Clessidrus: Majo Don? Perfetto questa è la casa di una strega. Una strega ricchissima a giudicare dalla porta dorata. 

|Poi prese la sua bacchetta.|

Clessidrus: Con un movimento aggraziato a pimpante./Apri questa porta all'istante!

|La porta si aprì in men che non si dica.|

Clessidrus: Facilissimo.

|Entrò senza problemi. Intanto nella sua sala la strega stava bevendo del tè quando sentì dei rumori, così controllò la sua sfera di cristallo e lo vide.|

Majo Don: Bene, bene, bene. Un clessidriano.

|Intanto Clessidrus cominciò a controllare gli oggetti di valore che la strega possedeva.|

Clessidrus: Vediamo, ci deve pur essere qualcosa di valore e sopratutto magico che una possibile minaccia del mondo delle streghe possa "prendere in prestito". No.......no........assolutamente no..............

|Poi vide in una bacheca di vetro un bastone tutto d'oro.|

Clessidrus: Non ci credo!...........Quello è il leggendario Bastone Della Protezione. Mamma mi diceva che veniva usato dai clessidriani per scacciare via gli esseri malvagi. E' proprio quello che fa a caso mio.

|Con una forcina per capelli aprì la serratura e prese il bastone.|

Clessidrus: Finalmente, la vittoria sarà mia! Mia! Hahahahaha!

Majo Don: Salute a te clessidriano, e io che credevo che vi eravate tutti estinti.

|Il clessidriano si girò e vide la strega.|

Clessidrus: Indietro, ho tra le mie mani una arma pericolosa.

Majo Don: Mettila giù, quel bastone non è un giocattolo.

Clessidrus: Non ci penso proprio, quest'arma magica è il mio lasciapassare per la giustizia. E voi sarete la prima a sperimentare il suo micidiale potere...............appena capirò come funzione.

Majo Don: Ti prego, non essere stupido e rimettila apposto.

Clessidrus: Forse dovrei sbatterla a terra.

Majo Don: Aspetta!

|Ma era troppo tardi, Clessidrus sbatté il bastone a terra ed esso si animò. La prima cosa che fece era colpire il testa Clessidrus che, preso dalla paura, scappò via. Il Bastone Della Protezione lo inseguì e usò la sua magia per fulminarlo.|

Clessidrus: Aiuto! Qualcuno faccia qualcosa!

|Durante l'inseguimento, mise a soqquadro la casa di Majo Don, fino a quando non ne uscì e fuggi via. Fine Flashback.|

Clessidrus: Da quel giorno non misi più piede lì dentro, con la consapevolezza che un giorno avrebbe voluto che pagassi i danni che avevo causato.

Clamilia: Capisco.

Clessidrus: Tuttavia lei non mi ha mai denunciato. Non capisco perché.

Clamilia: E' semplice, lei era contraria alla decisione della ex-regina di pietrificare tutti i clessidriani del nostro regno. Sai aveva alcuni amici la che l'aiutavano con il commercio dei prodotti magici. Da quel giorno si era promessa di dare protezione a qualsiasi clessidriano. Quando venni presentata al suo cospetto mi tratto molto bene, e mi fece pagare solamente il cinquanta per cento per la conversazione e il tè che mi aveva offerto. Secondo me, dovresti andare da lei per chiederle scusa.

Clessidrus: Quindi non mi ha denunciato perché non voleva che mi capitasse qualcosa di spiacevole? Devo andare subito a chiederle scusa. 

|Poi pagò il conto e se ne andò con Kaji.|

Clessidrus: Grazie Clamilia.

|Così volò per raggiungere la casa della strega, quando ad un tratto incontrò le sue amiche.|

Clessidrus: Ragazze? Avete già preso la lavanda magica? 

Lullaby: Purtroppo no, Majo Don voleva una cifra esorbitante per qualche rametto.

Clessidrus: Già, temevo che ve lo avreste detto.

Melody: Inoltre ci ha fatto pagare tanto per un po di tè e una conversazione durata cinque minuti.

Doremì: E così c'è ne siamo andate.

Sinfony: Mai vista una donna così avara. Anzi è l'avidità fatta persona.

Lullaby: Che cosa facciamo?

Melody: Non possiamo di certo tornare da Maia e ammettere la nostra sconfitta.

Tutte e quattro: Mai!

Clessidrus: Quindi quello che state per dire è che volete tornarci?

Tutte e quattro: Proprio così!

Clessidrus: Vengo con voi. Stavolta non l'ascerò che il mio passato mi spaventi.

|Le sue amiche sorrisero e ritornarono da Majo Don che rimase sorpresa di rivedere non solo le apprendiste ma anche il clessidriano.|

Clessidrus: Salve, è da un po di tempo che non vengo qui. Hehehehe.

Melody: Senti, in quanto alla nostra visita.......

Sinfony: ..........ci dispiace per essere andate via. 

Lullaby: Così abbiamo deciso di ritornare per farti una proposta. 

Doremì: Ci daresti della lavanda magica in cambio di qualcosa che non sia il denaro?

|La strega ci pensò un po.|

Majo Don: E va bene, vista l'insistenza ho deciso di darvi ciò che volete. Ma voglio qualcosa in cambio, e vi garantisco che vi pentirete di non avermi pagato in contanti. E' un lavoro faticoso e non so se riuscirete a farlo, ma se proprio ci tenete a volere la mia lavanda...........dovrete pulire tutto il mio castello.

|Le ragazze rimasero un po perplesse.|

Tutte e cinque: Cosa?

Majo Don: Sì, avete notato anche voi che la mia dimora è molto sporca. Sarà almeno vent'anni che non faccio le pulizie come si deve, ma non voglio costringervi, se la mia proposta non vi piace potete anche...........

Clessidrus: Tutto qui?

Melody: Se ti puliamo la casa ci dai la lavanda?

Majo Don: Eh? 

Sinfony; Evviva, mettiamoci subito a lavoro prima che cambi idea.

|Così le ragazze corsero subito a mettersi a lavoro.|

Clessidrus: Scusateci, potete badare a questi due teneri angioletti? Grazie di cuore, aspettatemi!

|Così le quattro apprendiste e il clessidriano si rimboccarono le maniche e cominciarono a pulire il castello da cima a fondo con molto entusiasmo, lasciando completamente sorpresa la strega.|

Tutti e cinque: Abbiamo finito.

Majo Don: Beh, ottimo lavoro.............

Melody: Cosa possiamo fare ora?

Doremì: Lasciami indovinare, vuoi che facciamo il bucato.

Sinfony: Presto, muniamoci di sapone e mettiamoci al lavoro.

Majo Don: Ecco, credo che non sia il caso, non vorrei approfittarne.

Clessidrus: Nessun problema, sarà una cosa breve. E poi per me è il minimo dopo i danni che vi ho causato.

|La squadra lavò e stese il bucato, cambiato le tende delle finestre, falciato l'erba e sopratutto preparato la cena per Majo Don. Dopo aver completato tutti i lavori si ripresentarono alla strega che non aveva aggettivi per descrivere tutto il lavoro che avevano fatto.|

Tutti e cinque: Abbiamo fatto tutto!

Majo Don: Io non capisco.

Tutti e cinque: Cosa?

Majo Don: Apprendiste, come mai avete fatto tutto questo per un po di lavanda?

Lullaby: Non saprei, l'abbiamo fatto punto e basta. 

Majo Don: Invece ho il sospetto che abbiate fatto un accordo con la dottoressa Maia.

Sinfony: Questo non è vero. In realtà..........

Majo Don: Continua.

Doremì: L'abbiamo fatto per mantenere una promessa.

|A quella risposta la strega cominciò a ridere.|

Majo Don: Voi esseri umani siete sciocchi e sentimentali. 

|Poi prese una chiave.|

Majo Don: Fate quello che dovete fare e sparite, non voglio più vedere le vostre facce. E' la chiave che apre la porta del giardino, potete raccogliere tutta la lavanda che vi serve. Dimenticavo..........

|Poi diede a loro una spilla.|

Majo Don: Quando vedete la dottoressa Maia dovete restituirle quella spille e dirle che un oggetto come quello per me non vale niente.

|Le ragazze annuirono e se ne andarono non prima di averle ringraziate.|

Clessidrus: Senta, volevo dirle che.............

Majo Don: Non me ne faccio niente delle tue scuse. Il tuo ritorno già mi basta, cerca solo di non cacciarti in altri guai.

Clessidrus: Senz'altro.

|Così corse al giardino insieme alle sue amiche per raccogliere un po di lavanda. Quando entrarono notarono una marea di porte.|

Doremì: Come mai ci sono un sacco di porte?

Sinfony: Probabilmente sono qui perché le vuole vendere.

Clessidrus: Improbabile. Queste solo le porte che collegano i vari regni a quello del mondo delle streghe. 

Melody: Davvero?

Clessidrus: Certo.........chissà se da queste parti ci sta pure quella per il mio mondo.

Lullaby: Bando alle ciance, siamo qui per la lavanda.

|Così iniziarono a raccogliere qualche rametto da dare alla dottoressa, mentre Hanna e Kaji guardarono le tante porte che c'erano nel giardino. La bambina ne notò una chiusa da un rampicante, poi giunsero gli altri e raccolsero i bimbi.|

Lullaby: Che strana porta, è chiusa da un rampicante.

Melody: E' secca.

Doremì: Così mi fa tristezza.

|Poi Hanna usò la magia per far crescere dei fiori sul rampicante.|

Clessidrus: Sbalorditivo.

|E mentre loro si allontanarono inconsapevolmente la porta si aprì un pochino. Intanto in un regno un conte corse nella sala reale di un castello.|

Conte Phillip: Maestà c'è un emergenza gravissima! La porta comunicante con il mondo delle streghe...........

Re Dei Maghi: E' stata aperta, lo so. Hahahaha.
 
  
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