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Autore: piccola_Calliope    29/03/2017    2 recensioni
Storia teach and love, tema più che trattato, ma ognuno lo tratta a modo suo.
Gloria si sta per laureare se non fosse per Alessandro, lo stronzissimo assistente del prof che si imbatte nel cammino della povera Gloria.
Odio è quello che scorre fra i due, ma i loro sguardi dicevano altro, dicevano tutto tranne che odio.
Dal testo:
-Se ha smesso di scrutarmi potrebbe anche passarmi la carta d'identità e iniziare con l'argomento a piacere-sbotta,classico, tanta bellezza non può essere accompagnata a gentilezza e intelligenza.
-Non la scrutavo-dico.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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Uno dei giorni più belli 

POV. ALESSANDRO
30 giorni erano passati da quando l'uragano Gloria Forti aveva fatto irruzione nel mio ordinatissimo appartamento.
Domani Gloria si sarebbe laureata...
E dire che in questi giorni era intrattabile, era dire poco, ma io ero immensamente felice, mi piaceva svegliarmi con i suoi capelli in bocca, o le sue gambe tra le mie, mi piaceva la domenica osservarla a dilettarsi per farmi avere un pranzetto con i fiocchi, mi piaceva lei che cantava sotto la doccia anche se terribilmente stonata e mi piacevano tutti quegli oggettini rosa che aveva sparso per casa, accusandomi di avere una casa davvero spenta, il rosa l'avrebbe resa, accogliente ed allegra.
Ogni giorno mi chiedo, come io abbia potuto sopravvivere senza Gloria accanto a me...Come io abbia potuto vivere senza qualcosa di cosi forte e straordinario, come l'amore.
Quel pomeriggio Vinci mi dà la grazia di uscire prima da lavoro, quella sera sarebbero giunti in casa nostra i coniugi Forti e avrebbero conosciuto i miei genitori e Gloria era tesissima, aveva paura che le nostre due madri si sarebbero ''scannate''. Io invece credo che essendo entrambe due donne esuberanti sarebbero andate d'accordissimo, già me le vedo a complottare contro di noi.
Apro la porta dell'appartamento quando vengo investito dalle urla della mia fidanzata.
Mi reco in cucina e trovo Greta che cerca di tranquillizzare una Gloria ricoperta di farina.
-Posso sapere che succede?-domando.
Le due si voltano e Gloria scoppia di nuovo in lacrime.
-Sono una pessima donna-sbraita e poi corre via.
Io guardo la scena decisamente scioccato fin quando non vedo la porta del bagno chiudersi violentemente.
-Posso sapere che le succede?-domando.
-Ha avuto dei problemi in cucina-risponde Greta.
-E per questo ha dato di matto?-domando perplesso.
-E' stressata Ale, poi ci teneva tanto a fare bella figura con i suoi e con i tuoi, voleva preparare una cena con i fiocchi e le è capitato di tutto, si è bruciato l'arrosto, la panna non monta...-afferma Greta.
-Ordineremo qualcosa-dico.
-Spiegalo a lei-risponde Greta alzando le spalle.
-Cristian?-chiedo.
-E' andato a rimediare una bella torta, almeno il dolce c'è, io mi occupo di finire le tartine per l'antipasto, tu caro professorino, penserai al primo e al secondo-afferma Greta.
-Vado da Gloria-dico e mi dirigo verso il bagno, dove immagino la mia piccola in un lago di lacrime.
Busso e quello che ricevo in cambio è un ringhio.
-Tesoro aprimi per cortesia-busso nuovamente.
-No sono una donna di merda-urla lei.
Io sorrido, avevo ormai capito che Gloria è una di quelle donne che se messe sotto pressione danno di matto, non oso immaginare cosa si sia messa a fare il giorno che all'esame la bocciai.
-Non sei una donna di merda, sei solo terribilmente stressata, domani ti laurei-le dico.
-Io non discuterò quella tesi di merda-sbraita la mia ragazza.
-Mi apri e ne parliamo?-tento di forzare la porta.
-Sono una fallita-urla Gloria e poi riprende a singhiozzare.
-Io tu e Vinci ci siamo dedicati con enorme passione a quella tesi è una delle migliori discusse da quando mi sono laureato io, domani spaccherai-cerco di rassicurarla.
-La prima cena a casa nostra con tua madre e io che faccio? Non riesco a cucinare-continua ad urlare.
-Mia madre ti adora già solo per il fatto che una cosa del genere sia potuta avvenire, figurati se le frega che mangiamo-le dico.
-A me frega! Volevo impressionare i miei suoceri-sbraita.
-Non apre?-Greta si avvicina a me.
-Non so che fare-affermo togliendomi la cravatta, mi stavo innervosendo.
-Ci penso io-Greta mi fa l'occhiolino.
Un secondo dopo mi raggiunge con una forbice in mano.
-Che vuoi fare?-domando decisamente perplesso.
-Fidati-mi sorride.-Gloria tesoro lo senti questo rumore?-fa finta di tagliare qualcosa.-Immagina questa forbice sul unico abito Chanel che hai e che custodisci con amore...Apri la porta o giuro che quel vestito sarà utilizzato come straccio dopo che ci facciamo la doccia-urla Greta.
Due secondi dopo magicamente la porta si apre.
-Ti adoro-le sorrido grata.
-Trucchetti da donna, pensa ero indecisa se minacciarla con l'abito o con il tuo amichetto lì sotto, sono cose a cui lei tiene immensamente-Greta ride di gusto.
-Posa quelle forbici Greta-le ordino.
-Siete contenti?-sbraita Gloria.
-Amore ascoltami, capita a tutti una giornata no, questa è la tua giornata no, Greta si è occupata delle tartine, Cristian è andato a prendere una bella torta e io chiamo il mio ristorante di fiducia che fa anche catering e mi faccio portare un bel primo e secondo, tu adesso ti prepari e io vado a prendere i tuoi alla stazione ok?-domando.
Gloria mi sorride, poi si avventa su di me e mi riempe di baci.
-Sei un uomo fantastico-afferma stringendomi a se.
-E tu sei leggermente bipolare-rido di gusto.
Salutate Gloria e Greta e chiamato il ristorante, monto di nuovo in macchina diretto alla stazione, devo prelevare i miei suoceri, non avrei immaginato che io Alessandro Castelli un giorno avrei avuto dei suoceri...Gloria mi ha totalmente stravolto il mondo, ma sono immensamente felice.
Appena posteggio e scendo dall'auto vedo Giovanna che si sbraccia.
-Giovanna-le sorrido.
Lei proprio come la figlia mi stringe a se con ardore.
-Sono cosi felice di vederti-afferma entusiasta.
-Anche io sono felice di vederla-continuo a sorriderle.
-Alessandro è un vero piacere rincontrarti-Romualdo mi porge la mano.
-Un onore per me-sorrido anche a lui.
Mi dà una pacca sulla spalla e poi entriamo in macchina.
-E la mia bambina com'è? Agitata? Domani si laurea-Giovanna inizia a singhiozzare, ecco Gloria da chi ha preso questo umore instabile.
-Parecchio nervosetta si-rispondo, ripensando alla scena di poco fa.
-Romualdo ci pensi? La nostra bambina si laurea-Giovanna adesso piange con i lacrimoni, sorrido.
-Tesoro tranquilla-il marito le carezza la spalla.
-Giovanna lei somiglia molto a mia madre, spero voi due riusciate ad andare d'accordo-affermo.
-Ha messo al mondo te andrò d'accordissimo con questa donna-Giovanna mi sorride.
-Tuo padre invece com'è? Andrà d'accordo con me?-mi domanda Romualdo.
-Mio padre è un uomo tranquillissimo va d'accordo con tutti-rispondo.
Accompagno i genitori di Gloria a casa e poi scappo al ristorante a ritirare le ordinazioni per la serata.

POV. GLORIA
-Alessandro non si merita una svitata come me come fidanzata-affermo mentre osservo Greta che si dedica alle tartine.
-Piccola Alessandro è innamorato perso e penso che se tu non fossi stata cosi svitata forse non ti avrebbe amato tanto-la mia migliore amica mi sorride.
-Anche Cristian è innamorato perso di te-sorrido.
-Vatti a vestire, tra poco arrivano i tuoi-mi ammonisce e io corro in camera a prepararmi.
Poco dopo infatti sento la voce di mia madre, lascio l'arriccia capelli e corro in salotto, dove trovo i miei genitori.
-Principessa-mio papà mi sorride dolcemente.
-Amore-mia mamma piagnucola.
Io corro incontro a loro e li stringo entrambi a me.
-Ci vediamo dopo-Alessandro mi fa l'occhiolino ed esce di casa.
-Ma sei pallida tesoro-inizia mia madre.
-Mamma ti prego-rido.
-Salve-Greta viene a salutarli, avevo quasi dimenticato che questi erano i suoi suoceri.
-Gretina-mia madre lascia andare me per stringere lei.
-Ti tocca-rido di gusto.
Poco dopo le 20:00 giungono a casa nostra Silvia e Orlando.
-Spero vadano d'accordo-stringo la mano di Alessandro.
-Andrà tutto bene-mi sorride.
Alessandro va ad aprire.
-Cucciolotto di mamma-Silvia inizia a strapazzare le guance di Alessandro.
-Figliolo-Orlando gli dà la solita pacca sulla spalla.
-Buonasera-sorrido ai miei suoceri.
Silvia mi abbraccia immediatamente e Orlando mi bacia le guance.
-Volevo presentarvi i miei genitori-affermo.-Silvia e Orlando loro sono mia madre Giovanna e mio padre Romualdo, mamma papà loro sono Silvia e Orlando i genitori di Alessandro-dico.
Mia madre e la madre di Alessandro si abbracciano e iniziano a farsi mille complimenti, mentre mio padre e Orlando si mettono a parlare di calcio come se si conoscessero da una vita.
-Strabiliante-affermo sorpresa.
-Te l'avevo detto io, preoccupiamoci piuttosto dell'alleanza che può nascere tra mia madre e la tua-afferma Alessandro.
Ci sediamo a tavola e tutto sembra andare per il meglio.
-Ma quindi Greta la miglior amica di Gloria è fidanzata con tuo figlio?-domanda Silvia a mia madre.
-Si-mia madre risponde contenta, facendo l'occhiolino a Greta.
-Tutto in famiglia vah-afferma Silvia.
-In teoria si-intervengo io.
-Voi volete sposarvi presto?-domanda Silvia, Greta si strozza con l'acqua.
-Mamma ti prego non iniziare-Alessandro l'ammonisce.
-Come minimo vogliono sposarsi presto, io sono un uomo all'antica e pretendo che i figli dei miei figli siano concepiti sotto il vincolo del matrimonio, già è tanto che io abbia accettato queste pseudo convivenze, anche Alessandro e Gloria si sposeranno presto non è vero?-interviene mio padre.
Adesso è il mio fidanzato che si strozza con l'acqua.
-Sono perfettamente d'accordo con lei Romualdo, non vedo l'oro di avere un nipotino-afferma saltellando sulla sedia Silvia.
-E' un incubo-sussurro ad Alessandro.
-Speriamo sia un maschietto-afferma contento Orlando.
-Apriamo le scommesse?-domanda ridendo Cristian.
-Cristian non fare lo spiritoso, hai sentito papà, anche tu devi sposarti e presto-fulmino mio fratello.
-Che problema c'è? Io la sposerei anche domani la mia Greta-Cristian sorride.
-Bravo amore mio-mia madre gli fa un applauso.
-Alessandro perchè non sei come Cristian?-Silvia guarda male il figlio.
-Noi vorremmo concen...-Silvia interrompe Alessandro.
-Non dirmi quella cazzata che volete concentrarvi sulla carriera, poi sarete vecchi per correre dietro un bambino tu hai già 28 anni quasi 29 ti stai avvicinando ai 30-afferma Silvia.
-Il mio Cristian invece a soli 26 anni ha la testa proiettata verso il matrimonio, lo sai Silvia carissima lui a 23 anni voleva sposarsi ma è andata male-afferma dispiaciuta mia madre.
-Mamma ti prego-Cristian la fulmina.
-Meglio cosi-ci scherza su Greta.
-Meglio cosi?-domanda Cristian alzando un sopracciglio.
-Adesso sei mio-Greta gli sorride e regala a Cristian un casto bacio.
-Ma quanto sono belli-mia madre piagnucola.
-Vogliamo un bacio anche di Alessandro e Gloria-afferma Orlando.
-Si forza datevelo anche voi un bacetto, siete sempre cosi composti in pubblico-insiste Silvia.
-Papà?-domando, so che mio padre non ama vedere la sua bambina baciare un altro uomo.
-Evitiamo la lingua-risponde.
-Caro-mia madre lo ammonisce.
Io sorrido e Alessandro posa le sue labbra sulle mie, Dio quanto lo amo, me ne rendo conto sempre di più ogni secondo che passa.
-Ti amo immensamente-gli sussurro quando lui si è staccato da me.
-Anche io piccola-mi sorride.
-Troppe gioie-mia madre piange a lacrimoni.
Tutti nell osservarla scoppiamo a ridere.
Passo la notte insonne, mentre Alessandro accanto a me dorme beatamente, domani mi laureerò, domani il mio percorso di studi avrà ufficialmente fine, tutti i miei sacrifici dietro ai libri si concluderanno.
-Non riesci a dormire?-mi domanda improvvisamente Alessandro.
-Scusa amore ti ho svegliato?-chiedo.
-Ti giravi spessissimo-mi sorride ancora con gli occhi chiusi.
-Come ci si sente?-domando.
-Laureati?-mi domanda aprendo i suoi bellissimi occhi castani.
-Tu vecchietto sei già laureato-gli sorrido.
-La notte prima la mia laurea mi sono ubriacato-scoppia a ridere.
-L'impeccabile Alessandro Castelli la notte prima delle discussione si è ubriacato?-domando sorpresa.
-Un usanza dei miei colleghi che si erano già laureati-risponde.
-Ma il giorno dopo come stavi?-domando.
-Una merda, ho vomitato 10 minuti dopo la proclamazione, però ricordo esattamente quel istante, la sensazione provata quando mi hanno proclamato dottore...Mi sono rivisto in un istante tutti gli anni di studio passare davanti, ho pensato che domani la mia vita sarebbe cambiata che oggi diventavo definitivamente un adulto e poi nel secondo in cui hanno annunciato la mia valutazione, ho guardato i miei genitori e li ho visti fieri di me e quello, quello è stato davvero un bel momento-mi racconta sorridendo.
-Il più bello della tua vita?-chiedo.
-Uno dei più belli, per il momento il più bello in assoluto è stato il mio primo incontro con te-mi stringe a se.
-Sei un uomo fantastico-gli carezzo il braccio che mi tiene stretta a lui.
-Non mi hai mica detto a chi hai dedicato la tesi signorina-afferma.
-Ai genitori no?-rispondo.
-Anche io ho fatto cosi-sorride.-Adesso dormi-mi bacia le labbra e poi riprende a dormire.
Il mattino seguente sono più agitata che mai.
-Andrà male, andrà male-continuo a ripetere.
-Tesoro andrà tutto bene-Greta cerca di tranquillizzarmi.
-Tu sei bravissima, spaccherai-mia madre mi sorride.
-Deluderò tutto-ricomincio a piangere.
-Se vuoi che il trucco tenga devi smetterla di piangere-mi ammonisce Greta.
-Ok faccio la brava-faccio un bel sospiro.
Venti minuti dopo sono pronta, avevo scelto una di quelle tute eleganti, rossa con un particolare sul seno, una rosa, (http://www.palatucci.it/wp-content/uploads/2015/05/url-45.jpeg) una giacchetta e delle decoltè nere, Greta mi aveva fatto qualche boccolo qua e là e aveva applicato un trucco fine e leggero.
-Sei bellissima-Greta mi sorride.
-Una gran gnocca sorellina-Cristian mi fa l'occhiolino.
-Sei una principessa stupenda tesoro mio-mio padre mi carezza la mano.
-Meravigliosa-mia madre si asciuga le lacrime
Alessandro era già all'università in quanto faceva parte della commissione della seduta prima della mia.
Arriva il mio momento, il momento in cui dovrò discutere la tesi, ho scelto di scrivere una tesi su Dante Alighieri.
Il rettore legge il titolo e poi apre la tesi soffermandosi sulla dedica.
-A Giovanna e Romualdo, i miei genitori a cui devo tutto.
Ad Alessandro l'amore che ho sempre sognato di incontrare-il rettore la legge ad alta voce, cosa decisamente atipica in quanto non vengono mai lette le dediche degli studenti.
Mi volto verso Alessandro e vedo forse nella prima volta da quando lo conosco i suoi occhi lucidi.
Discuto la tesi e il rettore non smette di sorridermi, passano venti minuti e c'è finalmente la proclamazione.
-Dichiaro con il potere conferitemi dottoressa in Lettere Moderne Forti Gloria con la votazione di 110 con lode-afferma il rettore e io scoppio a piangere, mi volto verso i miei genitori e ha ragione Alessandro questo è davvero un bel momento, perchè negli occhi dei miei genitori leggo il loro orgoglio per me.
Poco dopo posso correre ad abbracciare i miei cari e Alessandro che dopo avermi rubato un bacio appassionato mi incorona con l'alloro.
-Sono fiero di te amore mio-mi stringe a se.
-Siamo tutti fieri di lei-aggiunge mio padre.

POV. ALESSANDRO
Non immaginavo che Gloria mi dedicasse la sua tesi, questa cosa mi ha piacevolmente sorpreso, ad oggi posso affermare che non immagino una vita diversa da questa, una vita senza la mia Gloria e tutte le sue stranezze che adoro.
-Colpito dalla dedica?-mi domanda mentre siamo al ristorante per festeggiarla.
-Non me l'aspettavo signorina Forti devo ammetterlo-le sorrido.
-Hai ragione il momento della proclamazione è davvero un bel momento, secondo però all istante in cui ti ho incontrato-afferma carezzandomi il viso.
-Sono davvero felice d'averti rimandato a quel esame-sorrido.
-Io un po' meno ma va bene-mi bacia.
-Ho assistito a troppi baci-interviene suo padre ridendo.
-Mi scusi-alzo la mano in segno di resa.
-Come mai avevi gli occhi lucidi?-mi domanda Gloria.
-Ero davvero molto emozionato, forse nemmeno quando mi sono laureato io ero cosi emozionato, vedere te agitata ma allo stesso tempo cosi brava, sentire quella dedica...E' stato un insieme d'emozioni-spiego.
-Castelli mi è diventato davvero romantico-afferma ridendo Gloria.
-Solo con te amore mio, ti darei un altro bacio, ma ne riparliamo quando siamo soli a casa-sorrido e Gloria con me.
-Un brindisi alla mia bellissima e bravissima nuora-annuncia mia madre.
-Un brindisi alla meravigliosa donna che ho accanto-Gloria mi sorride dolcemente.
-Se permettete un brindisi alla mia brillante figlia-afferma Romualdo e tutti scoppiamo a ridere.
-Va bhe dai abbiamo capito, un brindisi a me-detto questo da Gloria finalmente facciamo questo brindisi.

POV. GRETA
Io e Cristian andiamo via prima dalla festa per Gloria.
-Non capisco perchè siamo dovuti andare via prima-affermo mentre siamo in macchina.
-Perchè devo farti una sorpresa-Cristian sorride.
Io e Cristian stiamo insieme da un mese e va tutto a gonfie vele, Cristian è il compagno perfetto è quel tipo d'uomo che riesce ad essere, tuo migliore amico, tuo amante, tuo compagno e io non avrei mai immaginato di poter incontrare un uomo cosi, che mi amasse profondamente come Cristian ama me, qualcuno che mi facesse letteralmente perdere la testa come Cristian ha fatto con me.
-Che sorpresa? Io non le amo particolarmente però se me le fai tu sono tranquilla-affermo.
-Sono convinta ti piacerà pomodorina-mi risponde lui.
-Non chiamarmi pomodorina-mi acciglio, quel sopranome è davvero odioso, me l'ha dato Cristian per via del colore dei miei capelli.
Lui mi stringe la mano e mi sorride.
Arriviamo di fronte casa nostra.
-Sai che sorpresa-esclamo.
-Pomodorina non fare la scontrosa-mi ammonisce Cristian.-Adesso ti bendo e le cose cambieranno-mi sorride e poco dopo mi benda.
-Vedremo-affermo.
Mi prende per mano e ci introduce immagino nel nostro palazzo, poi sento le porte del ascensore chiudersi.
Poco dopo Cristian armeggia con il portone di casa nostra.
-Siamo a casa-esclamo.
Cristian mi indirizza verso quella che credo sia la cucina...E mi sbenda.
C'è la luce spenta e non posso vedere niente.
-Aspetta-Cristian accende una candela e la posiziona sul tavolo.
Io resto letteralmente a bocca aperta, sul tavolo ci sono dei petali che disposti formano una scritta e al centro di esso una scatoletta di velluto rossa.
''Will you marry me?''
-Cristian-esclamo sorpresa con gli occhi che pizzicano.
-Stiamo insieme da pochissimo è vero, ma io ti amo e voglio sposarti-mi sorride.
-Io anche-affermo correndo verso di lui.
Lui mi solleva e mi fa volteggiare.
-Speriamo che stavolta la sposa si presenti-ride di gusto.
-Scemo-gli do uno schiaffetto.
Cristian mi posa per terra, afferra la scatoletta e si mette in ginocchio.
-Allora signorina Greta mi fa l'onore di diventare mia moglie? Di trascorrere la sua vita per sempre con me?-mi domanda.
-Infinitamente si-gli sorrido, lo afferro dal colletto della camicia e lo bacio.

Angolo autrice
Mi scuso per l'immenso tempo passato tra un aggiornamento e un altro...L'università mi ruba davvero tantissimo tempo, ho mille idee, manca il tempo per metterle in atto, un pò di pazienza e ogni storia sarà conclusa.
Allora ecco qui il capitolo nuovo, Glorietta si è laureata...
Abbiamo finalmente avuto l'incontro tra le famiglie che come immaginavate è stato particolare ahahaha.
Ma cosa più importante il  mio dolce Cristian ha chiesto a Greta di sposarla *.* 
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Per chi mi segue in altre storie oggi troverete anche l'aggiornamento di ''Che non potrà finire mai'' mentre per quanto riguarda ''Indimenticabile'' e ''Tu sei impossibile'' troverete l'aggiornamento nei prossimi giorni.
Ahhh vi lascio il link del prologo di una nuova storia (lo so 5 storie da seguire sono tante) è una mia rivisitazione della bella e la bestia:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3653467&i=1
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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