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Autore: Demon dark    30/03/2017    0 recensioni
Da sempre ho sognato di vedere le stelle e viaggiare nello spazio.
Non sognato di diventare un supereroe per la città, chi volevo combattere minacce alieni e organizzazioni militari?.
Peccato che tutto non e un sogno, ma la mia vita incasinata. Sono Eleonora Galaxy alias Zero, il Eroe di Los Diablo, Host di tecnologia aliena autonoma, capitano di una navicella interstellare e pilota di robot giganti. Questa e la mia storia.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Memoria Two: La Iron-caverna

Stato: S.U.A.

Città: Los Diablo

Luogo: Villa Galaxy (camera Zero)

Data: 21/6/2051

Ore: 23:30

La porta blindata, nominata Zero da me, si era finalmente aperta. 

Per colpa della adrenalina e curiosità corsi dentro, senza pensare alle conseguenze delle mie azioni. 

Però questa volta, prima di mettere nuovamente il piede in una stanza buia, con chi sa quale stranezza al interno, forse una scatola con un marciano o una mummia.

Usai la lanterna, trovai facilmente il interruttore della luce. Davanti ai miei occhi c'era una stanza … la potevo descrivere solo come una specie di Bat-caverna, solo senza pipistrelli e più cose stile UFO.

La caverna era strana, le pareti sembravano fatte di metallo, no, di pietra o un materiale conosciuto. 

La camera era molto fredda, per fortuna, avevo preso la felpa di mio fratello Jason, per tenermi al caldo. Rimasi ferma per un minuto, guardai dal alto, il rifugio segreto del mio nonno.

 Il posto aveva dei riflettori installati nel soffitto per permettere di vedere bene la grande zona, specialmente le attrezzature di ricerca montate.

Scesi lentamente le scale di metallo, tenendomi vicino alla ringhiera. Stringendo fortemente la lanterna. Ho un piccolo problema con il buio.

Provavo una strana sensazione. Non riuscivo a descrivere ha parole, questa sensazione. 

Era come se il mio scopo e di trovare qualcosa, ma non so cosa devo trovare.

" Fino adesso, tutto quello che vedo è strano o terrificante. Perché il nonno non poteva avere una ossessione più normale." Dissi ha me stessa, veramente devo perdere questa brutta abitudine. 

Sono arrivata al centro della Iron-caverna. Non molto originale, ma meglio di Bat-caverna o rifugio del più grande svitato di Los Diablo.

Nel centro c'era un mucchio di TV e computer messi uno sopra il altro, con miliardi di fili che erano incrociati e uniti.

Collegavano ciascuno schermo a una ventina di Server di computer. Formando una specie di Super computer Frankenstein. 

Davanti a questo mostro d'informatica c'era una sedia nera con un cappotto di laboratorio appoggiato sopra. Feci un breve giro attorno al posto.

Notai che da qui, partivano quattro strade, attorno al cuore della caverna, avendo la forma di un +.

Uno di loro era la entrata e uscita della Iron-caverna.
Il resto delle 3 strade erano ancora un mistero, ma non per molto.

Nell'area Ovest c'era una Aula Lime, davanti un tavolo piene di strumenti informatici e non so quanti cassetti pieni attrezzi, materiali e pezzi di ricambio.

Accanto al tavolo pieno zeppo di strumenti in costruzione, c'era un tavolo molto più grande con sopra schizzi e progetti, ma soprattutto c'erano delle invenzioni da finalizzare, modificare e perfezionare.

Mi avvicinai al tavolo pieno d'invenzione e presi fra le mie mani, una specie di rampino.

Una scelta molto sbagliata, il sistema era molto sensibile.

Il rampino scatto e sparò il suo cavo, colpendo un cassetto. Una volta che il cavo incominciò a tirare indietro, portando con sé un cassetto pieno di attrezzature pesante, esempio una grossa chiave inglese.

Feci l'unica cosa ragionevole, lascia cadere il rampino e mi buttai per terra, schivando per fortuna il cassetto.

" Nota personale non toccare i giocattoli del nonno senza legge le istruzioni." Mormorai ha me stessa, un po' abbattuta per il piccolo accidente.

Ora è tempo di andarmene nella direzione opposta" senza pensare ad altro, incominciai a imitare un serpente, con cosa rimaneva del mio piccolo orgoglio striscia verso l'area Est.

lì trovai una grande mappa 3D della città piena di notte e marcature.

Una scrivania piena di fascicoli codificati è moltissimi File. 

Un vero proprio archivio che poteva mettere invidia al CSI, FBI o NASA.

In un angolo di questo archivio c'era un tavolo pieno di cibo scaduto da un anno. Il terribile odore poteva uccidere un uomo. Mi copri il naso più velocemente possibile, diedi una occhiata al cibo.' Il polo deve brillare al buio?, aspetta si sta muovendo. Tempo di Ritirata!." Chiesi leggermente spaventata da una possibile minaccia biologica.

Feci la saggia decisione di esplorare la rimanente area Nord, speravo che non c'era niente di pericoloso là.

Il ultimo angolo inesplorato della caverna era in poche parole una miniera d'oro per un senziato.

"Bingo!. Questo deve essere la fonte della ossessione del nonno" ho detto senza staccare i occhi di dosso, dai più grandi segreti del nonno.

Ero davanti a un pannello di controllo, con un mucchio di sistemi e macchinari alcuni di loro era molto vecchi. Montati verso i anni 80 più meno. Alcuni era di ultima generazione.

Tutti questi macchinari monitorano e studiano … non riesco a crederci ad cosa sto per dire, ma mio nonno studiava 3 grandi, grandi UFO.

Un gigantesco cubo di colore nero con simboli simili a percorsi di circuiti. Sembrava indistruttibile e impossibile da muovere.

Un serbatoio con al interno una specie di fossile antico, come le ossa dei dinosauri, non era di un cavernicolo o qualsiasi Homo Sapiens, ma di un essere umanoide proveniente dalle stelle.

Il nonno aveva trovato e analizzato molto bene il DNA del fossile alieno. Per convincere me, che non era un semplice vecchio fissato con i alieni.

Ultimo oggetto era molto grande ed estremamente avanzato, ma era ugualmente danneggiato e arrugginito.

Una specie di Mecha grande 5 o 7 metri. Una cosa del genere dovrebbe essere presente soltanto nei mie sogni, dopo una maratona di Anime.

Non nella realtà, ma era davanti ai miei occhi, un mostro di metallo, a dire al occhio 6 metri di altezza. Aveva un design umanoide.

 Esisteva un mucchio i danni, ad esempio gli mancava il braccio destro, metta della gamba sinistra. 

Il mio parere personale sul relitto, sembrava ancora forte è grandioso. Pronto per combattere e vincere, anche se gli mancava un arto o due.

Tutti i macchinari circondavano il cubo, leggendo i documenti presenti nei computer.

Potevo dedurre, che il nonno aveva trovato questo tesoro. Ha costruito questo posto nel corse dei anni, usando ogni briciola di energia è denaro che possedeva.

Aveva spesso la intera vita. Cercando di capire e replicare, questa tecnologia aliena. Dai pochi dati raccolti, diceva in parole semplici, una astronave precipito sulla terra molto tempo fa.

Al momento del impattò, il suo carico si era sparpagliato sulla superficie del pianeta. Il nonno aveva cercato di raccogliere cosa poteva di questa tecnologia, non riuscì ad farla funzionare.

Sulle note presenti sui computer e alla fine del diario. Per farla funzionare devi avere i geni giusti o qualche caratteristica particolare. 

Le sanse di trovare una persona giusta era 1 su 1000000.

Accessi il cellulare per vedere l'ora, era passato un po' dalla mezzanotte. Decisi che avrei guardato ancora un po' la tecnologia.

Non ogni giorno scopri, che sotto casa tua esiste una specie di base segreta riempita con tecnologia aliena.

Feci un breve giro in questa area nordica. Trovai al lato di questi grandi tesori alieni.
5 capsule blindate, grandi 2 metri.

I Documenti non dicevano molto di queste capsule, ma il diario parlava un po' di essi.

Al interno delle capsule c'erano i tentativi di replica la tecnologia Extraterrestre. Usando come base il Mecha nominato Zero.

Un nome strano e unico,
Zero potrebbe essere sia l'inizio e la fine di qualcosa. Zero.
Tutto sempre tornato a zero. Popolazioni, problemi di matematica, mappe. Zero.
La fonte di tutto, ma nulla, nell'universo.

Persa nei pensieri sul significato di Zero, non mi sono accorta che ero arrivata davanti al cubo, era come se fossi in trans. Qualcosa mi chiamava.

Missi la mano destra sulla faccia del cubo, senza sapere cosa stava andando incontro.

I simboli del cubo incominciarono a brillare emanando un grande calore.

Per puro istinto e soprattutto panico, cercavo di tirare la mana via dal cubo incandescente. Inutilmente la mano era incollata alla superficie del oggetto di origine aliena, sembra fatto di puro fuoco.

Il calore era insormontabile, certamente la cosa peggiore, che mi si era capitata nella mia intera vita.

Per i prossimi minuti le mie urla, avevano riempito la Iron-caverna. Incomincia a pregare per un miracolo.

Il signore in cielo lavoro veloce, perché successe un miracolo, il cubo smise di brillare ed emettere calore.

Sono riuscita a togliere la mano carbonizzata, non sapevo se potevo chiamarla ancora una mano.

Per via del dolore estremo sono caduta in ginocchio con la mente annebbiata.

' Sono patetica, non è vero?. Sono buona soltanto a essere un topo di biblioteca. Niente amici, nulla di divertente nella mia vita noiosa e monotona. Almeno prima di morire sono riuscita a vivere un momento veramente stupefacente' pensai depressa, rassegnata a morire e diventare, un altro scheletro di questo posto.

" Vorrei poter morire e rinascere come qualcosa di meglio."
Il mio desiderio si era avverato. Il cubo si aprì mostrando il suo interno, infondo c'era una specie di sarcofago di metallo.

In un secondo una decina di cavi metallici uscirono dalle pareti interne del cubo. Legandomi come se fossi in uno di quei Manga Hentai Bondage, senza sapere cosa succedeva.

Una specie di macchina, uscì dal soffitto avvicinandosi alla mia schiena, si era collegato con la mia spina dorsale, usando aghi molti dolorosi, mettendo qualcosa in circolazione nel mio corpo.

I cavi come tentacoli incominciarono a emettere radiazioni o qualche specie di energia, che passo attraverso il mio corpo.

" haaaaaaaaaaa !!!!!! " facendomi urlare come non mai.

" Prima sono forzata di traslocare in una vecchia casa in un posto che non conosco. Un lungo anno pieno di prese in giro e bullismo per la mia intelligenza e bassa statura.

Ottengo un braccio carbonizzato è ora vengo torturata da delle macchine. Cosa ho fatto per meritarmi questo?!." Ho urlato arrabbiata e triste allo stesso momento.

XXX

Pov Narratore

La sostanza sconosciuta attraverso il suo corpo, costringendola ad avere le convulsioni e spasmi come un matto fino a quando si sentiva estremamente assonnata tutto a un tratto. Non importa quanto si sforzasse, non riusciva a impedirsi di scivolare in uno stato d'incoscienza in poco tempo.

Adesso Eleonora era spaventa, terrorizzata, confusa provo a muoversi, cercando di rompere i vincoli che la tengono.

Tutto senza successo, i vincoli erano troppo forti, Eleonora non era mai stata una persona fisicamente in forma.
Prima di perdere la coscienza per tutto il dolore, stress e soprattutto il siero iniettato.
Vide come usciva dal sarcofago un essere sconosciuto.

La sua struttura è stata stranamente ricorda un sistema scheletrico, non c'era pollice della pelle o la carne sul suo corpo.

Ciò che ha reso il tutto ancora più inquietante e sconvolgente era che le sue "ossa". Quasi sembravano brillare nel buio, facendolo apparire come se fosse fatto di metallo (in verità, era).

Anche le sue mani erano ossute e le sue dita erano lunghe e taglienti, dandogli l'aspetto che aveva artigli.

Eleonora non poteva vedere gran parte del suo volto. Quello che ha fatto vedere è stato il suo oro, vibrante, occhi guardando a destra verso di lei che si sono distinti come gemme topazio luminosi nelle ombre.
In quel momento Eleonora perse completamente conoscenza.

Come il suo sonno forzato prese su di lei, un cambiamento enorme stava succedendo dentro i suoi stessi geni e il resto del suo corpo, uno che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.

Fu così che tutto è cominciato… l'evento che darebbe luogo alla nascita di Zero.

Memoria Two: The End
   
 
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