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Autore: linea_carmensita94    31/03/2017    2 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 3 – L’incontro

 
Rodha passa una notte insonne, non fa altro che pensare a questa intervista.
Il mattino, per Rodha,  non è diverso dalla notte trascorsa.
<  Bambolina, sei pensierosa questa mattina?  > Rodha torna in sé quando sente la voce della madre.
<  Cosa te lo fa pensare?  >
<  A malapena stai toccando la tua colazione …  > Rodha osserva il suo piatto e si accorge  con stupore che sua madre ha ragione:
<  Oggi devo fare un intervista a un batterista piuttosto celebre. Sono agitata! Quando Richard me l’ha detto, mi sono mostrata tranquilla e rilassata, invece …  >
<  Tesoro, devi stare tranquilla. La lingua non ti manca di certo!  >
<  Farò del mio meglio.  > risponde a sua madre cercando di mantenere la calma.
<  E chi sarebbe questo   celebre batterista ?  >
<  Si chiama John Dolmayan.  > Emily sente un tuffo al cuore, lei sa bene chi è, si ricorda bene di quel tenero e timido ragazzino che le correva sempre incontro ad ogni sua visita nella casa di famiglia. Adesso sta per incontrare sua sorella, sembra uno scherzo del destino!
<  Mamma ti senti bene?  > Emily cerca di far finta di nulla.
<  S – si tesoro, non è niente. Scusami ma devo sbrigarmi, ho delle commissioni da fare per i signori Roberts. Ci vediamo stasera e mi dirai come è andata!  >
<  Va bene, mamma.  > Emily corre di corsa alla porta, tormentata da mille pensieri.
“  Chissà se lui adesso sa la verità?  “ Si chiede col pensiero mentre esce di casa con una lieve lacrima sul viso. 
**********************************
Arrivata alla KNAC, Rodha avanza con passi veloci verso la redazione ripensando alle domande da fare a John scritte sul suo taccuino.
“  Calmati, dolcezza! Stai solo per parlare con un batterista e che BATTERISTA!   “
Richard la vede e le va incontro tutto eccitato.
<  Ciao Rodha, è già in sala! Ti sta aspettando.  > Rodha, da parte sua, fa un respiro profondo e si dirige verso la porta. Anche John, seduto di fronte al microfono spento, cerca di calmarsi.
“  Tra poco, varcherà quella porta … devo cercare di essere me stess … Oddio! Sono troppo emozionato! Mai nella mia vita, mi sarei aspettato una svolta simile!  “
Rodha entra in sala, i loro sguardi s’incontrano e creano in John un batticuore pazzesco.
“  Siamo così simili … Dio, ti prego, fa che non si accorga di niente!  “ Rodha si avvicina a John con un sorriso smagliante e gli tende la mano.
<  Buongiorno, John. È un vero piacere poterti incontrare di persona!  > John l’ammira in tutto il suo splendore: ha un vestito a pantaloncini corti con motivi etnici verde oliva e nere e sandali di legno con le zeppe.
“  Ho una sorella davvero carina.  “
<  Grazie Rodha, mi fa piacere che hai accettato la mia richiesta. Tra sette mesi, inizierà il nostro tour di sensibilizzazione e ci tenevo a fare l’annuncio ufficiale.  >
<  Allora che aspettiamo? Diamo inizio al programma.  > La tensione di Rodha cala lentamente.
 
3 – 2 – 1 … In onda!
Ciao a  tutti i fratelli metallari della California!! Oggi ho una sorpresa per voi. Un ospite speciale! Tra sette mesi, lui e la sua band daranno inizio al loro tour europeo per poi tornare nella loro terra natale, l’Armenia, come tappa finale con sette date in occasione dell’anniversario centenario del genocidio armeno. È qui con noi John Dolmayan!


Ciao a tutti!

 John, parlaci del progetto che è alla base di questo tour.

Il nome del progetto è ‘ wake up the souls ‘. Vogliamo sensibilizzare la gente, specialmente i governi, sul genocidio del nostro popolo attraverso un documentario proiettato nel corso dei nostri concerti. Noi siamo nipoti di quelli che allora erano ragazzini disperati, rimasti senza famiglia. Noi rappresentiamo la nuova generazione, portiamo avanti la verità su ciò che è stato per non dimenticare! Inoltre, vogliamo che il governo turco riconosca, una volta per tutte, le sue colpe, invece di continuare a nasconderle.

John guarda negli occhi Rodha. Vorrebbe dirle che anche lei fa parte di questa battaglia, di questa voglia di giustizia, di quel disastro disumano! Ma non può. Non ora …
Rodha, invece,  comprende subito che John ha una profondità sorprendente, un lato umano e puramente sincero nascosto dal suo guscio di timidezza e riservatezza.

Aldilà di questo progetto, siete un gruppo molto aperto e diretto sui problemi sociali. Come viene percepito dall’opinione pubblica il vostro lavoro?

Ovviamente, è divisa. C’è chi è a favore dell’impegno sociale e politico dei gruppi musicali e chi non lo è, in quanto può affrontare argomenti scomodi. Il nostro spirito non è leggero e, di conseguenza, non possono esserlo nemmeno i nostri testi. Noi siamo dell’idea che la musica, unita a un grande messaggio, possa diventare uno strumento molto potente.

Il 24 Aprile è il centesimo anniversario dell’inizio del genocidio armeno ad opera dei turchi. Provate risentimento verso il popolo turco? Perché questo genocidio è stato taciuto per così tanto tempo?

Non proviamo risentimento per i turchi, noi ce l’abbiamo con il governo turco, il quale, ancora oggi non vuole riconoscere le sue responsabilità nei confronti del popolo armeno durante la prima guerra mondiale. Abbiamo problemi con i governi dei paesi di tutto il mondo che non rispettano la verità di ciò che è successo e non vogliono ammettere che sia successo. Ci sono ragioni geopolitiche ed economiche dietro alla negazione del nostro governo americano, basta pensare al suo legame con la Turchia per motivi economici e per la vendita di armi! Non sai quanti armeni di oggi hanno un albero genealogico incompleto; non sanno quanti anni hanno i loro nonni, quando sono nati! Dal punto di vista personale, è un fatto grave essere privati della propria storia.
 
Qualche giorno fa, avete organizzato una festa di beneficenza per la vostra associazione ‘ Axis of Justice ‘ nel gran salone dell’Hotel Chateau Marmont. Vuoi parlarci di questo progetto?

Rodha aveva letto sul giornale, qualche giorno fa, di questa festa e ne ha approfittato subito

È risaputo che ‘Axis of Justice’ è un organizzazione no profit fondata da noi e Tom Morello. Forniamo alloggi ai senza tetto e facciamo diversi tipi di donazioni filantropiche in tutto il mondo. Per maggiori informazioni, abbiamo un programma radiofonico sul nostro sito.

Sai, John, i critici hanno visto in questo tour una sorta di “ scusa  “  per esibirsi sul palco senza avere un nuovo disco. Cosa ne pensi?

John resta per un attimo in silenzio, ciò fa credere a Rodha di essersi spinta troppo oltre con le domande, invece …

Da sempre abbiamo parlato del genocidio armeno nelle nostre interviste e nei nostri testi. Per noi questo tour va molto oltre a dover “ giustificare “ i nostri guadagni, se era questo a cui i critici volevano andare a parare. Ai concerti, sarà chiesto ai presenti di dare una mano per ricordare il genocidio, e chiedere ai tribunali internazionali di dare giustizia ai migliaia di morti, anche se sono passati 100 anni!

Grazie mille John per la tua partecipazione!

Di niente, Rodha. Spero di vedervi durante il tour!!

E adesso partiamo con la playlist. Iniziamo con ‘ the best of you’ dei Foot Fighter!

Si spengono i microfoni e i due sono liberi di poter parlare.
<  Ho esagerato?  > chiede Rodha in tutta onestà.
<  Forse un pochino. Ma non importa, c’è sempre qualcuno che pensa male sulle iniziative altrui.  >
<  è vero. Ne so qualcosa. Quando mia madre decise di lasciare mio padre, anni fa, tutti pensarono subito a un altro uomo! Nessuno aveva immaginato che il motivo fosse il gioco d’azzardo, mio padre ne era schiavo e a causa di ciò, ci siamo ritrovati con un sacco di debiti sulle spalle. È stato ucciso qualche anno dopo da degli strozzini.  > Rodha ha una nota di tristezza sul viso parlando di ciò e John se ne accorge.
“  Mio padre ha combinato un ENORME casino! Ci credo che Rodha lo ha cacciata via da casa sua.  “
<  Mi dispiace molto.  >
<  Non devi, non era una grande persona. Anzi, scusami per questa confidenza troppo personale.  >
<  Non devi.  >
“  Quanti bocconi amari ha dovuto buttare giù!  “ pensa John pieno di compassione. Rodha cambia subito discorso:
<  Tu mi hai  molto colpito in questa intervista.  >
<  Davvero?  >
<  Ho ascoltato altre vostre interviste. Solitamente sei sempre in disparte, poche volte rilasci commenti. Oggi sei stato diverso …  >
<   Sai, io invece ho sentito parlare molto di te da una persona di cui entrambi abbiamo stima ed è per questo motivo che oggi sono qui. Si tratta di Vartan.  > si inventa John.
<  Conosci il professor Vartan?!  > Il volto di Rodha si illumina a quel nome:
<  Forse, dimentichi che suo figlio è il chitarrista dei SOAD.  >
“  Che stupida! Non ci pensavo!!  “ pensa Rodha.
<  Non ho mai avuto occasione di conoscere di persona la sua famiglia … Però, lui per me è una guida. Cosa ti ha detto di me?  >
“ Spero non abbia parlato del mio stomaco senza fondo! “ Pensa con ironia.
<  Mi ha parlato della tua aspirazione ed è stato lui stesso a suggerirmi te per l’annuncio. Mi ha detto che sei una donna determinata ma hai anche un animo gentile.  >
<  Sempre lusinghiero!  > Dice Rodha sentendosi avvampare. John ne approfitta per fare la sua mossa.
<  Sai che terrà una mostra Venerdì sera?  >
<  Certo, me ne ha parlato.  Io  ci sarò.  >
“ Perfetto!!!! “ Pensa John gioioso in sé.
<  Anche io. Adesso devo andare, ma ci rivedremo per quell’occasione. È stato un piacere conoscerti!  >
 <  Anche per me.  >
“  Giornata interessante.  “ Pensa Rodha con un sorriso guardando John andare via.
 
***********************************
John incontra i suoi colleghi nel solito luogo di ritrovo per tenerli aggiornati sul loro  piano.
Tutti e tre hanno una bella tazza di caffè americano da sorseggiare.
<  Allora? com’è andata???  > chiede Serj notando il sorriso smagliante dell’amico.
<  è andato tutto a meraviglia!  > John è visibilmente felice.
<  Fantastico! Che impressione ti ha fatto?  > chiede Shavo.
<  è molto bella e solare. Tuo padre aveva proprio ragione, sai?  >
<  Spero che per te non sia un problema il fatto che il mio vecchio sa tutto?  > chiede Daron.
<  Tanto prima o poi lo sapranno tutti ma non finché non lo saprà la diretta interessata. Rodha mi ha detto che ci sarà anche lei alla mostra di Vartan. La conoscerete in questa occasione.  >
C’è un membro del gruppo che non vede l’ora …
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Durante la pausa pranzo, Rodha si vede con Vartan.
<  Ti è piaciuta la mia sorpresa?  > chiede Vartan recitando a sua parte con Rodha mentre i due  fanno una passeggiata nel parco. La giornata è meravigliosa e molto calda.
<  Si, lo ammetto. È un uomo schietto.  >
<  è un bravo ragazzo, lo conosco da tanti anni.  >
<  Andava a scuola con suo figlio?  >
<  No, si sono conosciuti venti anni fa quando mio figlio e i suoi colleghi fecero una jam sassion per cercare un nuovo batterista. John si presentò alle selezioni ed eccoci qua.  >
Vartan ripensa al segreto confidato da suo figlio Daron a proposito del legame di parentela tra i due. Per il bene che nutre per Rodha è tentato di metterle la pulce nell’orecchio ma  non lo fa. Lascia che sia il destino a fare il suo corso.
<  Sa, professore, quando John ha parlato del genocidio  e di tutti quegli armeni dall’albero genealogico incompleto … per un momento ho pensato alla mia storia, alle mie origini. Sia chiaro, io voglio bene a mia madre e ai miei fratelli; li amo più di qualunque altra cosa al mondo! Però vivo dei momenti in cui penso “  se avessi perdonato il mio padre biologico, cosa sarebbe successo?  “ Lei mi aveva già avvertita che un giorno mi sarei pentita di aver chiuso la porta  in faccia  a quell’uomo perché il rancore non porta da nessuno parte; ma non posso dimenticare il completo menefreghismo del mio padre adottivo verso di noi, della mia adolescenza piena di lavoro e sacrifici, delle rinunce che ho fatto per non far pesare a mia madre la nostra condizione disagiata quando si è separata da suo marito. E poi quella notte …  > si blocca, è troppo doloroso quel ricordo e Vartan lo sa bene.
<  E tutto questo per cosa? Perché un uomo non ha saputo assumersi le sue responsabilità.  > Vartan poggia la sua mano sulla spalla della ragazza.
<  Rodha, siamo esseri umani. Tutti possiamo sbagliare. Possiamo diventare deboli in certe circostanze perché ci sentiamo impotenti, ci rendiamo conto dello sbaglio commesso e non sempre siamo capaci di trovare subito una soluzione così si finisce per sbagliare ulteriormente. E poi come hai rammentato tu adesso, il tuo padre adottivo non è stato migliore di lui.  >
<  Lo so, ma il mio padre biologico voleva sbarazzarsi di me! È questo il principale motivo per cui non posso perdonarlo. Anche se in alcuni momenti provo la curiosità di sapere di più sulle mie vere origini. Negli ultimi tempi, sono stata molto brava a reprimere questi pensieri ma John è riuscito a farli tornare.  >
<  Forse è il richiamo del sangue a farti pensare … > Risponde Vartan, provando a far leva su questo fattore, ma Rodha non si lascia incantare.
<  Non credo a queste cose. L’affetto non nasce da quello ma dai gesti quotidiani di ogni giorno.  >
<  Tutto ciò non potrà mai cambiare il fatto che ti è mancato un padre, ragazza mia.  > Risponde Vartan e Rodha si rattrista a quell’amara verità.
<  Pensaci bene, non lasciare che la collera rovini la tua esistenza.  > Le consiglia Vartan con fare paterno, ma segue un momento di silenzio tra i due.
<  Ora devo andare a casa. Oggi devo preparare la cena. Buona giornata, professore!  >
<  Ciao Rodha.  >
Vartan guarda la sua allieva preferita allontanarsi.
“  John, spero tanto che il tuo piano vada in porto. Lo spero davvero, per il bene di Rodha.  “
*********************************   
A casa Evans, le pentole emanano odori sfiziosi mentre la cuoca ripulisce la cucina e la sorella minore finisce i suoi compiti. Nicole smette di scrivere per un momento.
<  Sabato sera, Amber organizza una festa a casa sua.  > Inizia Nicole guardando la sorella con la coda dell’occhio.
<  E tu ci vuoi andare.  > Risponde Rodha guardandola con la coda dell’occhio mentre apparecchia la tavola.
<  è ovvio!!  >
<  Non credo che mamma avrà qualcosa da obbiettare. >
<  No, non è questo il punto …  >
<  E allora?  > Nicole è imbarazzata e quasi incerta se continuare oppure no, come se è in dubbio se confidarsi con sua sorella
<  Ci sarà un ragazzo a quella festa.  >
<  Uuuuh!  > Fa Rodha sorridendo a sua sorella e mettendosi subito a sedere di fronte a lei, un piccola donna dagli occhi celesti e dai lunghi capelli castani lisci.
<  Un ragazzo che ti piace.  > Nicole arrosisce vistosamente.
<  Ma nooo!!  > Squittisce. Rodha guarda sua sorella come per dirle “  ma a chi la dai a bere! ”
<  E allora perché hai sentito il bisogno di parlarmene?  > Nicole guarda sconfitta sua sorella.
<  Forse … Un pochino.  >
<  Come si chiama questo ragazzo?  > Nicole  fa un sorriso timido alla sorella
<  Edward.  >
<  è carino?  >
<  Molto.  >
<  Non sarà il miglior giocatore della  squadra di football della scuola? Ho frequentato in passato uno così e credimi non ne vale proprio la pena! Pensano troppo alle apparenze.  >
<  Veramente a lui piace il basket  e la lettura. È un po’ introverso ma è anche gentile e altruista. In qualche occasione, abbiamo parlato ed è stato proprio lui a parlarmi della festa.  >
<  Allora anche a lui piaci.  > Risponde Rodha entusiasta.
<  Non ne sono sicura.  > Confessa Nicole abbassando lo sguardo.
<  Ma ha fatto la prima mossa!  >
Emily rientra in casa e le due sorelle ritornano in alle loro mansioni.
<  Ciao ragazze!  >
Emily si avvicina prima alla più piccola per salutarla con un bacio.
<  Nicole com’è andata a scuola?  >
<  Bene, ho preso una B nella verifica di Algebra.  >
<  Brava, mia cara. E tu? L’intervista alla radio?  > Chiede Emily a Rodha, segretamente curiosa.
<  A meraviglia! John si è rivelato un ragazzo socialmente impegnato, gentile e simpatico.  >
<  Volevi dire anche affascinante, vero?  > Ammicca sua sorella:
<  Smettila! La mia rottura con    Mr. HoUnaReputazioneDaDifendere   è ancora recente.  > Risponde Rodha fingendo di essere arrabbiata, però cambia subito espressione
<  Anche se fosse?  > Entrambe ridono ad eccezione di Emily.
“  Spero di no. Se scoprissi che Rodha è attratta da John, sarei costretta a dirle la verità e chissà come reagirebbe!!  “ pensa la povera Emily.
<  Non dire sciocchezze, Nicole!  > Sbotta Emily forse con troppo fastidio.
<  Mamma, perché questa reazione?  > Chiede Rodha.
<  Nulla, scusatemi. Sono un po’ stanca.  >
<  Allora siediti, ti servo la cena a tavola.  >
La famiglia consuma la propria cena in silenzio. Mentre Rodha si sente serena, tante preoccupazioni tormentano la povera Emily.
 

Buonaseraaaa!!! Non mi soffermerò molto per oggi, mi limito solo a dire che per l'intervista mi sono ispirata a alcune domande fatte ai SOAD in varie interviste, reperibili su internet. Voglio lasciarvi con le seguenti domande?
Come vi sembra questo primo incontro tra fratelli? e cosa ne pensate del  rapporto di Rodha con la sua famiglia? Aspetto i vostri commenti. Buonanotte

  
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