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Autore: ShawnBlade    31/03/2017    1 recensioni
“Tango, Uniform, Victor, Whiskey, X-Ray, Yankee, Zulu. Oggi vi ho convocati perché intendo affidarvi un progetto di classe S” disse la direttrice, volgendo loro le spalle.
“Ai tuoi ordini, Delta!” risposero coralmente gli altri “come desideri”.
“Molto bene” si girò verso di loro, mostrando la sua classica espressione fissa. “Sappiate che il destino dell’umanità dipende da voi. La vostra missione è di vitale importanza”.
Delta fece alcuni passi all’indietro, come se volesse temporeggiare. Si sedette sulla poltrona in pelle e continuò: “Voi siete i miei agenti più fidati. Voglio contare su di voi perché ho una grande stima dei miei soldati più fedeli”. Fece una pausa, poi disse: “Dovete stare pronti a tutto. Questa è l’Operazione D”.
Genere: Commedia, Fantasy, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUARTO - UN FIORE PER QUENTIN
 
Riassunto delle puntate precedenti - A causa di una frattura temporale il passato è mutato e tutti si trovano in un mondo parallelo. La Dragon Link, squadra campione del Cammino Imperiale, si allea con gli Ultraevoluti mentre la Raimon ottiene un miximax con il Maestro David Evans per rafforzarsi e riportare la storia com’era. Il Benefattore X, accusato di tradimento da Gyan di fronte a Simeon, sparisce agguantandosi Alex Zabel, mentre Mehr e Ghiris lo inseguono. Delta nel frattempo procede nella sua Operazione D dando vita alla Missione X…
 
Presente, Stadio Zenit
 
Gli allenamenti della Dragon Link erano appena iniziati, quando una minuta figura si materializzò a centrocampo. “Che carini, fanno educazione fisica. Bene, io mi presento, mi chiamo Beta. Vengo dal futuro” disse, con la sua vocina minuta.
“Oh no, eccone un’altra!” disse Quinque Flores.
“Ma non temete, me ne andrò subito, solo il tempo di rubarvi il calcio!” il dispositivo sferico divenne giallo limone “Modalità controllo mentale”.
“Cascata di frecce!” un fiume di schegge fucsia e viola investirono l’oggetto del futuro, che si spense.
“Così imparate a cercare di plagiarci! Badate che anche se sono un portiere, so tirare!” la aggredì Quentin. “E poi, attaccati da una donna!”
“Che cos’hai tu contro le donne?” tuonò Beta, passando alla personalità cattiva.
“Beh… insomma… le donne...” disse, in modo sfottente. “D’accordo, non dirlo, ho capito” ribatté Beta, tornata alla voce normale. Bene, potete dimostrare la vostra superiorità maschile contro la mia squadra, la Protocollo Omega 2.0! E badate bene che se perdete perderete anche questo orribile sport maschilista!” fece, sarcastica.
 
***
 
Presente, sede della Raimon, sala della prima squadra
 
“Ce l’abbiamo fatta! Ed è anche stato facile. Ora siamo pronti per la rivincita”.
“Lo spero Arion. Però non dobbiamo metterci la mano sul fuoco. Prima di scontrarci con gli Ultraevoluti io opterei per una partita di prova”.
“E con chi, Fey?”
“Con la Dragon Link! Non volevate mica la rivincita? Così vedremo se questo miximax è forte come sembra”. Tutti si complimentarono per l’ottima idea, mentre da un angolo spuntava un bizzarro vecchietto: “Fey, Wonderbot, c’è un problema”.
“Professor Cryptix! Non ha perso l’abitudine di apparire all’improvviso!”
“Asley ed Axel sono spariti nel nulla. Non c’è traccia di loro nei miei strumenti! Oh oh oh!”.
“Professore, cosa ci trova da ridere in un momento come questo???”
“Professore…? Ma dov’è andato? Oh no è sparito di nuovo! Che vizio!”.
 
***
 
Presente, Stadio Zenit, campo
 
“Nuova partita, nuova squadra. La Dragon Link oggi affronta la seconda versione della Protocollo Omega ed a commentare come sempre ci sarò io, Igou Manabu, il presentatore ufficiale del Quinto Settore! Quella di oggi è una splendida partita in notturna, dove il campo è illuminato dalla sfolgorante bellezza femminile di Beta. Tuttavia consiglio all’amministrazione di aumentare le luci poiché la visibilità è scarsa…”
“Igou! Togliti gli occhiali da sole!” tuonò Pentra Chek dal campo. “Oh cavoli hai ragione! Scusate, sono abituato col Team Zero, Viverna Bianca è impossibile da osservare senza lenti scure! Beh, si inizia, buon divertimento!”
“Mi dispiace cari che vi dobbiate affaticare così. Dopotutto vi comprendo, potrebbe essere l’ultima partita… E VI ASSICURO CHE LO SARÀ!” fece la capitana del futuro.
“See see… belle parole! Che cosa dobbiamo temere da una squadra capitanata da una donna?”
“Che cafone che sei, non hai rispetto di me… ma sei sicuro di quello che dici? Guarda un po’! Comando di tiro 07!” “Fissione e fusione”. Il tiro da centrocampo spiazzò la difesa della Dragon Link, ma non il portiere che ebbe il tempo di intervenire per bloccarlo.
“Tutto qui? Non era per nulla potente! Non sai fare null’altro?”
“Oh cavoli, presidente, sono parecchio bravi questi!” disse Beta, parlando all’auricolare.
“Non lasciarti ammaliare, gioca tutte le tue carte”.
“Bene signor Toddsforth, lo farò!” disse, concludendo la chiamata con un sorriso fuori luogo.
“Il gioco riprende, Viisi passa a Saviola, il quale con Cavallo Bianco cerca di guadagnare terreno”.
“Che carino che sei, è gentile da parte tua portarmi la palla. Sei un maggiordomo perfetto!” cinguettì Beta, sbarrandogli la strada. “Non lasciarti ingannare, Fivier! Le donne ti incantano e basta!” urlò Quentin molto più addietro. “Oh non ascoltare quello screanzato! Ti travia con le sue insinuazioni! Noi donne sappiamo essere combattive quando vogliamo! COMANDO DI DIFESA 61!” “Infiorata”. Una moltitudine di boccioli colorati avvolsero Saviola ed il suo Spirito, rinchiudendolo dentro un multiforme turbine floreale. Nel frattempo, la cosiddetta esponente del sesso debole si era accaparrata il pallone ed era già di fronte a Cinquedea.
“Ma come, sei già qui? Non importa, ti fermerò!”.
“Quanta scena! Ma sei sicuro che funzionerà? ATENA SIGNORA DEI CONFLITTI! COMANDO DI TIRO SG02!” “Colpo di Atena”. Una cascata celeste avvolse la sfera di gioco.
“Bene, ci riprovi, eh? Saggio Monarca, Re Bianco! Armatura!” Lo Spirito di Quentin lo rivestì da capo a piedi. “Bloccatiro!”. E dopo una serie di colpi micidiali la palla scoppiò.
“Noo, noo, nooo! Così non va! Quentin, cambia, basta bloccatiri!!! Te l’ho già detto mille volte!!! Ti ho insegnato l’armatura apposta per non bruciare i palloni e tu me li fai esplodere?
“Ma padre, questa tecnica è uno dei miei marchi di fabbrica!”
“Lo so, ma cambia marchio! Hai idea di quanto devo spendere per mantenere questa tua fissa?”
“Beh, tanto paga il Quinto Settore!”
“Sì, ma Alex mi fa sempre un sacco di storie quando deve dirottare i fondi! Quell’uomo è estremamente reticente su certe cose. A patto che possa continuare, visto è stato rapito…”
“E allora, qual è il problema? Andiamo avanti così!”
“Grrr… dopo la partita faremo i conti! Di bilancio però!” gridò il padre dalla panchina.
“Ahahah… siete carinissimi quando bisticciate. Non si preoccupi allenatore, ci penseremo noi a distruggere il calcio. Così a suo figlio dovrà comprare solo le caramelle! Pensi che risparmio!” disse la capitana avversaria.
“Beta, c’è un cambio di programma. Rientrate tutti subito nel futuro”.
“Proprio ora presidente? Ma non abbiamo finito…”.
“Esegui e basta”.
“Come vuole” disse, chiudendo la chiamata. “Oh cari, mi dispiace per voi, ma dobbiamo interrompere questo match. Mi rendo conto che senza la mia indispensabile presenza voi dobbiate struggervi, ma dovrete farvene una ragione!”
“Stai pur tranquilla che non sentiremo la tua mancanza!”
“Non perdi il sesto senso da screanzato vero? Cafone sei e cafone resti!”
“Prova a ripeterlo se hai il coraggio!”
“Ooh, ma non agitarti… non ti ho insultato, lo sei! Ma prima di andarmene voglio lasciarti un ultimo regalino che dimostrerà la superiorità del sesso debole sul sesso forte! ARMATURA! COMANDO DI TIRO 60!” “Florocannone”. Un raggio purpureo avvolse la palla, che al centro di un grosso fiore di passiflora si fiondò verso la porta di Quentin.
“Ci riprova eh? Ma io lo parerò. Armatura!” Quentin tentò nuovamente il Bloccatiro, mentre il padre a bordo campo gli inveiva contro per l’ennesima volta. Tuttavia la sfera bianconera questa volta nonostante l’impegno profuso non si distrusse, bensì riuscì ad infiorare la rete.
“Che cosa??? Non è possibile! E da una donna poi!”. Ma tanto Beta si era già dissolta da un pezzo, e con lei l’intera squadra.
 
***
 
???, ???, ???
 
Il Benefattore X ed Alex apparvero in un lampo di luce, poi il primo dei due disse: “Ohibò, ma dove siamo?”
“E a me lo chiedi? Sei tu che mi hai portato via con uno strattone!”.
“Sì, ma avevo impostato il braccialetto temporale per arrivare a casa mia dieci anni fa, invece ora ci troviamo in questa sala buia… che non assomiglia per nulla al mio salotto!”.
“Sicuro che non sia lo sgabuzzino delle scope? Non si sa mai nella vita”.
“Grande come uno stadio no, non ne ho mai avuti! Il mio ripostiglio era tre metri per tre, senza finestre. E pure abusivo, perché al catasto me l’avevano bollato come luogo insalubre. Di sicuro questa specie di hall non corrisponde come metratura”. Ma ad un certo punto le luci si accesero ed i due si accorsero della presenza di una persona nel bel mezzo dello stanzone. Stanzone che, per via dell’erba verde e delle linee a terra, assomigliava sempre di più ad un campo da calcio.
Appena i loro occhi si furono abituati ai nuovissimi faretti luminosi comperati spendendo un patrimonio, lo sconosciuto disse: “Benvenuti, Asley ed Axel. Vi trovate nel Centro di Detenzione e Correzione. Il mio nome è X-Ray”.
 
***
 
Presente, Stadio Zenit, campo
 
“Quante volte ti ho detto di non usare il Bloccatiro? Perché mi hai disubbidito?”
“Hai ragione padre. La prossima volta userò la mia seconda tecnica”.
“Che tra l’altro è pure più potente. Benedetto Cinereous Slate quando te l’ha insegnata”.
“A proposito, torneremo a trovare i nostri istruttori? È un sacco che non andiamo al Giardino Imperiale!”.
“Quando avremo tempo e tutto questo sarà finito. Non ho idea di quante altre squadre ci siano da affrontare e soprattutto quando si presenteranno”.
“Signor Cinquedea, presto, venga a vedere!” disse un valletto, entrando trafelato. “Ai cancelli si è presentata una squadra di calcio! Dicono di essere la Raimon, ma mi sembrano un po’ strani…”
“In che senso 《dicono》 di essere la Raimon? E come strani?”
“Beh, sembrano come dire... dei... drogati? Hanno tutti un cappellino rosso e i capelli grigi! Non capisco se sia scoppiata la moda della tintura per capelli o cosa…”
“Forte” disse Viisi “Ce li facciamo anche noi qualche volta i capelli in technicolor? A parte Quentin i nostri sono tutti bianchi!”.
“Ma anche no” rispose l’allenatore, che al solo pensiero della spesa per il colore sentiva delle acute fitte al portafoglio. Ci pensiamo dopo, ora andiamo a vedere che vogliono”.
 
***
 
23° secolo, Centro di Detenzione e Correzione, campo
 
“E che cosa ci facciamo qui? Di sicuro non ci ha portati il mio braccialetto temporale!” disse Asley.
“No infatti, vi abbiamo richiamati noi” replicò X-Ray. “Abbiamo bisogno di voi”.
“Interessante… ci rapite e poi dite che avete bisogno di noi? Siete geni della diplomazia, non c’è che dire!” fu il pensiero di Axel.
“Non esattamente, voi siete liberi di andarvene. E poi abbiamo notato che due signori, Ghiris e Mehr, erano sulle vostre tracce. Avocando a noi la vostra presenza invece li abbiamo confusi ed in questo momento vi stanno cercando a casa vostra, signor Rune. Ovverosia la vostra destinazione originaria, se non erro”.
“Già, ma come fate a saperlo?”
“Vi abbiamo monitorati. Ritenevamo necessarie le vostre presenze e dovevamo trovare il momento giusto per richiamarvi. E l’occasione si è presentata quando siete fuggiti dalla New-Gen, pigliando due piccioni con una fava abbiamo deviato la vostra linea spaziotemporale di arrivo portandovi qui”.
“Bene, allora spiegateci di che cosa avete bisogno”.
“Carissimo signor Blaze, voi ed il vostro amico Rune rappresentate una grande ricchezza in questo mondo. La nostra direttrice, Delta, ha inteso che si sono verificati dei mutamenti nelle linee temporali, ma le cause e gli effetti sono a noi ancora sconosciuti. Tuttavia anche voi parevate esserne al corrente e saremmo desiderosi di ascoltare la vostra versione. Dovete sapere che noi stiamo indagando per mantenere la corretta funzionalità degli avvenimenti e per noi sarebbe fruttuoso uno scambio di informazioni”.
“Se anche voi lavorate per ripristinare la storia, sarò ben felice di fornirvele. Esatto, il tessuto secolare si è lacerato e si sono generati dei paradossi temporali. Ad esempio ora noi ci troviamo in una realtà parallela che sta sostituendo quella originaria”.
“Interessante, signor Blaze… continui, continui!” disse X-Ray, mentre i suoi occhi vennero lacerati da un lampo di profondo interesse.
 
***
 
23° secolo, dieci anni prima degli eventi, casa Rune
 
“Zuccherino mio, ma qui non ci sono!”.
“Già fiore mio, pare che si siano dileguati in fretta”.
“Oppure non sono mai arrivati! Il mio dispositivo sferico dà strani segni sulle direzioni”.
“Ma è perché lo stai leggendo al contrario, Mehr!”.
“Umpf, Ghiris, non prendermi in giro solo perché le donne non vanno d’accordo con la tecnologia! Ecco, fai tu, mister abilità, tu sei più bravo!” disse, porgendogli in malo modo il pallone futuristico, quasi assestandogli un destro nella pancia. “Ah e per tua informazione io gradirei essere chiamata biscottino, pasticcino oppure bocciolino, non Mehr!”
“Scusami tesorino, non volevo offenderti, ohi ohi... Lo sai che la tua bellezza offusca ogni tecnologia…”
“Oh caro come sei dolce! Mi rimangio tutto quello che ti ho detto, incluso il colpo nello stomaco!”
“Non fa nulla, tanto lo sai che i tuoi pugni sono carezze per me!”
“Davvero??? Oh gioia mia come sei carino!”
“E poi anche se si rompe lo abbiamo fregato all’Eldorado, quindi in ogni caso non è nostro”.
“Ah ecco perché assomigliava così tanto a quello di Beta. Quell’antipatica! Mi fa venire le doppie punte!”.
“Ma tu sei bella lo stesso, dolcecuore!”
“Sul serioo? Grazie, se mi dici così ho già quasi dimenticato la presenza di quella insopportabile odiosa!”.
“Ma adesso il problema è un altro. Dove saranno il Benefattore X e l’altro strano tizio? Questa è la casa di Fey, non vedo perché debbano recarsi qui…”
“Ci sono!!! Vogliono costringere Fey a non unirsi a noi!”
“Hai ragione! Sei un genio, Mehr! E noi glielo impediremo!”
“Mehr chiami tua nonna caro!” e gli assestò uno schiaffone.
“Veramente mia nonna si chiama Hamsta…”
 
***
 
23° secolo, Centro di Detenzione e Correzione, campo
 
Il trio si era appostato sulla panchina dei locali ed Axel aveva appena finito di narrare ad X-Ray le peripezie della Raimon, della Squadra Invincibile, delle nuove avventure. X-Ray replicò che loro non ne sapevano di più, se non che si erano generati dei paradossi temporali con conseguenti variazioni nel continuum. Successivamente Rune e Blaze vennero accompagnati in una stanza, dove sarebbero potuti rimanere al sicuro in attesa che i loro inseguitori si fossero stancati.
“Missione fallita, deduco. Cinquedea non solo persiste nella sua follia, ma noi l’abbiamo pure aiutato!”.
“Per l’esattezza. Speriamo che non combini troppi guai. Ora dobbiamo solo pensare alle prossime mosse. Fino a prova contraria, tu ti sei dato alla macchia, sei come una specie di criminale per loro ed io sono tuo prigioniero”.
“Crederanno che ti abbia legato come un salame… e invece noi siamo soci! Che situazione paradossale!”.
“Ma potenzialmente preziosa. Chissà se Gyan manderà qualcuno a cercarmi…”
“Speriamo qualche traditore come te, così ci regge il gioco”.
“Sempre se e quando avrà voglia. Non penso sia così attaccato ai suoi sottoposti”.
“Pensi che ti abbandonerà a te stesso?”
“Mah, non si può mai sapere con Cinquedea di mezzo. Comunque dobbiamo stare in guardia”.
“Esatto. A proposito, che ne dici se diamo un’occhiata in giro?”
“Perché no? Così almeno capiremo perché i membri dell’Eldorado avevano così paura di questo luogo. Quando li abbiamo affrontati le prime volte erano terrorizzati dall’idea di tornare qui, il solo pensiero faceva accapponare loro la pelle”.
“Davvero? Non li facevo così impressionabili. Beh, vediamo quali nefandezze si celano in questa sorta di prigione”.
 
Bloccatiro!
Bloccatiro!

Cascata...
...di Frecce!
Cascata di Frecce!
 
Angolo autore
Io: dunquee, l’Operazione D comincia a prendere forma. La Missione X consisteva nell’attirare Asley ed Axel facendosi spiegare come stavano le cose realmente, assistiamo fiduciosi nelle conseguenze. La Dragon Link perde la sua imbattibilità, Beta riesce ad assestare a Quentin un colpo fatale…
Goldie: ho molto apprezzato le nuove tecniche di Beta ispirate alla natura!
Io: beh di Flora ho già parlato nel mio scorso racconto no? Alzi la mano chi ha letto “Dagli Imperiali alla Repubblica”!
*silenzio e vuoto occupano la stanza*
Io: e va beene, dei miei lettori solo DolceZeref ha letto E RECENSITO (onore al merito! E vi preeego, fatelo anche voi altri!) entrambe le fiction. Un applauso! *clapclapclap*
*si accorge che sta applaudendo da solo*
Io: ok come non detto. Una donna non si tocca neanche con un fiore, è il proverbio. Per l’Infiorata mi sono ispirato alla festa che tutti gli anni si tiene a Spello, mentre Florocannone è la mossa peculiare di Magearna anche se senza passiflora.
Goldie: guarda che delle tue paturnie mentali non ce ne frega niente!
Io: ahh… sigh! Ma almeno non dirmelo così brutalmente…
Goldie: d’accordo, parliamo d’altro. La Raimon finalmente ha il suo miximax col Maestro e si appresta a cercare una seconda chance contro la Dragon Link!
Io: ma basterà? E chi lo sa? La vita è questa qua. Arrivederci a domani, con “La rivincita”!
   
 
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