Dean e Sam erano increduli. Il professore aveva un altro rifugio in montagna poco distante da dove era rimasto ferito ed erano stati sorpresi dal lupo mannaro.

Dean e Sam credettero che qualcuno da lassù li stava guardando e proteggendo. Non era possibile avere tutta quella fortuna così solo perché loro si chiamavano Dean e Sam.

E adesso si ritrovavano da soli, nel pieno della notte, a seguire le indicazioni deliranti di un professore ferito da un lupo mannaro e sulla base di queste, dovevano trovare la casa e cercare di dissipare la paura che l’altro – un lupo mannaro piuttosto aggressivo – si risvegliasse improvvisamente e facesse fuori tutti in un battibaleno.
 
Erano sicuramente passati solamente pochi minuti, ma a Dean e Sam sembrò un’eternità. Dean aveva anche dovuto guidare al posto del professore, perché con una gamba ferita non ce la faceva, per fortuna il professore riusciva comunque a restare abbastanza lucido e a muoversi da solo, facendo strada ai ragazzi, mentre si dirigevano verso la casa.



“Sam, entra dentro. Dean, per favore, aiutami..”

“No, no, stia fermo, cosa vuole fare in queste condizioni? Per favore, entri dentro e accenda le luci per farci strada. Mi faccio aiutare da Sam.” disse Dean, rifilando un'occhiata di rimprovero a Sam che alle parole "entra dentro" e accompagnate dalla parola "Dean" , Sam aveva abbassato lo sguardo e si era morso il labbro , sforzandosi di non ridere.

“È troppo pesante, non ce la potete fare..” cercò di protestare il professore, mentre Dean cercava a sua volta di dissimulare una risatina, scuotendo la testa alla malizia del fratello minore.

“Professore, per favore. Mio fratello sta gelando qui fuori.” disse Dean cercando di scuotersi da quei pensieri proibiti. Affidarsi alla preoccupazione per il fratello minore, funzionava sempre.
 


Ferito e bastonato, il professore andò, zoppicando, ad aprire il rifugio con le sue chiavi e accese tutte le luci. Aspettò che i due ragazzi arrivassero, e aspettò un bel po’, quando finalmente i due arrivarono alla porta con la barella, sembrava che avessero le ossa spezzate.

“Ragazzini presuntuosi..ora forse lascerete che vi aiuti.”

“Sai, Dean, sono sempre più convinto che lui e nostro padre andrebbero d’accordo.” Disse Sam a bassa voce.

“Per carità..un altro John? Considerato che già uno sarebbe troppo.” Disse Dean.
 


Il professore, aiutato poi dai due ragazzi, riuscì a far scendere il lupo mannaro dalla barella, che nel frattempo era tornato umano ed era nudo. Infatti il professore lo aveva ricoperto con un lenzuolo per coprirne la nudità, dopodiché il professore e Dean, lo presero sotto braccio per portarlo giù in cantina.
 


“Come mai è così docile ancora?” chiese Dean preoccupato mentre il professore lo adagiava su un vecchio materasso.

“In macchina avevo della verbena. Ai vampiri brucia la gola, ma con i lupi mannari funge solo da tranquillante, serve a tenerlo tranquillo.” Disse.

“Professore, io e Dean siamo preoccupati per quel taglio..” disse Sam.

“Cosa? Questo? No..non è un morso..solo che brucia molto..” disse lui, sentendosi girare la testa.
 
Dean e Sam fecero in tempo a sorreggerlo, prima che Philip svenisse.

“M-mi sa che..mi sento un po’ debole..” disse Philip, guardando i ragazzi con un sorriso, mentre lo sostenevano ancora.

“Dobbiamo subito fasciare le ferite. Professore, aspetti ancora un po’ prima di dormire, deve dirci dove si trova la cassetta del pronto soccorso..” disse Dean.

“E deve anche dirci come fasciare questa ferita..” disse Sam di rimando.

Philip sorrise. Erano ragazzi in gamba, ma avevano ancora tanto bisogno di essere seguiti. Si stupì di non averli mai visti in compagnia dei genitori. Come potevano lasciarli soli in questo modo?

















Note dell'autrice: 

il titolo del capitolo è non solo per la loro, ma anche per la mia! ahhah xd scusate per il capitolo corto, ma vi giuro, è stato faticoso già questo xd

il prossimo finalmente smuoverà qualcosa ^^