Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _ChocolateKookie_    03/04/2017    3 recensioni
Due persone che si detestano, e che si mettono i bastoni fra le ruote possono arrivare ad amarsi?
Lavorano entrambi nella stessa banca, ma un episodio li porterà a farsi la guerra.
Si evitano, ma saranno costretti a lavorare insieme.
****
-"Non avevi una presentazione che doveva iniziare circa...venti minuti fa?" chiede.
+"Cretino" parlai senza il mio volere, mi era uscita spontanea la cosa.
+"Non per farmi i fatti tuoi, ma tu come mai vieni a lavoro a quest'ora? Anche tu sei in ritardo" dico acida.
-"Oh...ho fatto colazione con una cliente e mi sono trattenuto più del previsto"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 12 Guardo la mia immagine riflessa nello specchio, continuo a ripetermi che questa è solo una normalissima cena e niente di più. Più continuo a guardarmi e più sono convinta che qualsiasi abito mi sta un orrore.
"Stai uscendo?", mi chiede Luhan affacciandosi alla porta.
"Ehm si"
"Con il tizio che ti piace giusto?" domanda ancora poggiando il gomito sulla porta.
"Si, ma stai tranquillo è una normalissima cena, niente di più e niente di meno", lo anticipo prima che possa fraintendere perché lo avevo già notato ghignare.
"Certo! Ti do un consiglio cara cugina, se vai vestita in questo modo sono sicuro che ti porterà a letto in un istante" dice indicando il mio vestito.
Rimango un attimo a bocca aperta "Perfetto! Non so nemmeno quanti abiti ho provato questa sera, sono un orrore e se non mi sbrigo farò anche in ritardo" sbuffo e mi siedo sul letto.
"Non provare a cambiarti" mi minaccia "Stai benissimo, sei davvero una favola posso garantirtelo".

Gli scompiglio i capelli, so che gli da fastidio ma lo faccio ugualmente. Si protrae indietro implorandomi di smettere. Ci alziamo dal letto e mi accompagna alla porta. "Non farlo attendere molto mi raccomando, o lo farai impazzire" dice schiudendo la porta.
"Luhan!" continua a ridere come se nulla fosse. "Un'ultima cosa: questa sera non ti aspetto in piedi"
"Ma insomma, vuoi piantarla!" dico, tirandogli una piccola sberla sulla spalla. Mi affretto ad uscire di casa, metto in moto la macchina e mi dirigo verso la casa di JungKook. Proprio nel pomeriggio mi ha mandato un messaggio con l'indirizzo di casa sua. Arrivo a destinazione, un edificio di non so quanti piani mi appare dinanzi agli occhi, leggo nome e cognome al citofono e suono. Alcuni minuti dopo la porta si apre, entro e salgo alcuni scalini che mi portano dritta all'ascensore. In poco tempo arrivo al quarto piano e, una volta che la porta dell'ascensore si apre mi compare lui davanti alla porta del suo appartamento ad osservarmi.

"Be' devo farti i miei complimenti, sei splendida!", dice. Cavolo! Mi sto seriamente spaventando, lui che fa dei complimenti a me.
"Grazie", rispondo avvicinandomi. Si sposta per farmi entrare in casa sua e richiude la porta alle sue spalle una volta dentro. Indossa i suoi soliti vestiti eleganti che ama tanto. Elegante in qualsiasi circostanza. Noto il suo appartamento moderno, abbastanza spazioso. I mobili sono color grigio rovere, mentre i divani in tessuto di un marroncino scuro. Vicino alla finestra la tavola è apparecchiata: tovaglia beige, piatti del medesimo colore, bicchieri e posate di cristallo.

Mi fa accomodare fino al divano. "Ti prendo qualcosa da bere?" domanda.
"Forse è meglio di no" mormoro, sento già l'ansia assalirmi solo per il fatto di averlo così vicino.
"Oh avanti, non vorrai mica farmi bere da solo questa sera". Mi mordo a sangue il labbro inferiore, immaginavo che sarebbe successo.
"Va bene! Ma solo un goccio" acconsento in controvoglia, torturandomi le mani nervosamente. Scompare e riappare pochi secondi dopo con un bicchiere di vino che mi porge.
"Hai davvero un bell'appartamento, mi piace", dico cercando di togliermi quell'ansia di dosso.
"Grazie, ma non credo di rimanerci molto anche perche' sono in affitto" dice posando il bicchiere sul tavolino.
"Tu invece? Hai intenzione di rimanere in quella casa?" domanda.

"La mia intenzione è quella di comprare un appartamento più al centro, ma visti i prezzi alti non so quando sarò in grado di comprarla. Pensa che ne stavo scegliendo una quando stavo con il mio ex, ma alla fine ci ho rinunciato"
"Capisco, con il tuo ex è chiusa definitivamente o vi sentite qualche volta?" chiede tornando a sorseggiare il suo vino.
"No è chiusa definitivamente, e poi dovresti saperlo che non torno mai indietro sulle scelte che faccio"
"Si questo è vero, ma certe volte uno ci ripensa" dice.
"Si ma non nel mio caso, sono convinta ancora adesso che Jimin non è l'uomo adatto a me, siamo troppo diversi e abbiamo idee diverse per il nostro futuro".
"Ah per questo posso capirti alla perfezione" dice.

"Vogliamo accomodarci a tavola? È tutto pronto" dice alzandosi e incamminandosi verso il tavolino, "Ho cucinato tutto io eh, niente cibo da asporto" Una volta seduti, JungKook sembra non voler staccarmi gli occhi di dosso, mi irrigidisco e lui se ne accorge. "Stai bene?"
"Così così, sono solo un po' nervosa, tutto ciò mi innervosisce" ammetto.
"Mi dispiace, non voglio metterti a disagio, davvero". La cena procede tranquilla, ogni tanto JungKook tira fuori degli argomenti su cui parlare altre volte ci ritroviamo entrambi in silenzio, ancora non riesco a capire il senso di questa serata insieme.

"JungKook" pronuncio il suo nome richiamando la sua attenzione. Solleva lo sguardo dal piatto, e quando ricevo la sua attenzione capisco che è pronto per ascoltarmi. "Non capisco ancora il senso di questa cena".
I lati della sua bocca si sollevano in su creando un perfetto sorriso che fa accelerare il mio cuore. "Te l'ho detto. È per scusarmi e... anche per passare un po' di tempo insieme a te" dice. Mi sento avvampare peggio da un fuoco ardente e le mani mi sudano più del solito, persino i suoi occhi fissi sui miei non mi aiutano a stare meglio.
Tira indietro la sedia per alzarsi e per venire nella mia direzione mentre la mia mente inizia a farsi già mille problemi. Si avvicina pericolosamente accarezzandomi il volto.
"JungKook"
"Sei bellissima". Lo richiamo, ma non mi ascolta affatto, con gesti lievi continua a sfiorarmi.
"JungKook" lo richiamo di nuovo. "Smettila!" dico.

"Non ho la minima intenzione di smettere". Non so nemmeno come e con quale velocità mi ritrovo lui avvinghiato, e le sue labbra che combaciano perfettamente con le mie. Sbatto più volte le ciglia, credo sia un sogno ma se JungKook lo vedo così vicino vuol dire che è la realtà. Mi avvicina ancora di più a sè, e quando sento la sua mano intrufolarsi sotto il vestito indietreggio.
"JungKook finiscila!" dico, alzandomi. Se non posso andarmene l'unica soluzione è di allontanarmi, ma a quanto pare il mio tentativo di fuggire il più lontano possibile non riesce visto che JungKook mi segue.
"Devi solo rilassarti"
"Rilassarmi, rilassarmi! Bé non ci riesco, sarò rilassata una volta a casa". Mi afferra per le spalle trascinandomi con sé fino al divano. "Bene, ora poggia la schiena allo schienale e respira" dice avvicinandosi.

"Oh per favore Jungkook" blatero. Il mio obiettivo è di fuggire nuovamente da lui, ma questa volta mi blocca ancor prima di alzarmi. Mi ritrovo alcuni minuti dopo sdraiata sul divano con un JungKook che mi sta baciando con più foga di prima. Inizia a baciarmi sul collo, mordendolo appena con i denti. Poi si avvicina all'orecchio. Credo di aver davvero il senso della ragione da quando mi sono ritrovata le labbra di JungKook. Torna a far scorrere le sue dita sulla mie pelle precisamente sotto il vestito, e tenta di sfilarmelo di dosso.
"Mmh" mugugno "Non farlo".

"Perché no? Voglio toccare e guardare il tuo corpo" sussurra. Qualche minuto dopo sfila l'indumento mostrando il mio reggiseno nero. Mi maledico mentalmente per essermi arresa così velocemente e per non aver fatto resistenza. Le sue labbra raggiungono l'addome, baciando ogni centimetro. Porto le mie mani sulla sua camicia e mi ritrovo alle prese con i bottoni della sua camicia che sfilo di seguito.
"Credo...che dovremmo spostarci da qualche altra parte della casa"
"Non ci penso nemmeno JungKook" protesto decisa. Sorride beffardo, si alza e mi prende in braccio.
"Per l'amor del cielo mettimi giù JungKook" borbotto imprecando verso di lui mentre mi porta nella sua camera.

Una volta in camera mi posa sul letto sdraiandosi di fianco a me. Mi tira a sè facendomi mettere sopra di lui, mi afferra la nuca baciandomi ancora. L'altra mano viaggia sul mio fondoschiena. Le sue labbra sono rosse e gonfie a causa dei troppi baci. Ribalta le posizioni e si accanisce tra le clavicole e il collo dando dei baci famelici.
"Voglio andare a casa JungKook" dico. Riprendo la mia lucidità per non andare oltre.
"Non credi sia troppo tardi ora Miyon?". Tento di alzarmi ma JungKook mi afferra per le spalle sbattendomi sul letto. "Non pensarci piccola" sussurra vicino al mio orecchio "Dobbiamo riprendere ciò che abbiamo sospeso un minuto fa". Riprende ad afferrarmi il viso e torna a baciarmi nuovamente, sparisce anche il resto degli indumenti lanciati da qualche parte della stanza. Questa volta senza fare resistenza mi lascio trasportare da lui. Una voce all'interno mi dice di contraccambiarlo, l'altra mi dice che quello che sto facendo è sbagliato, spero solo di non pentirmene.



  
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