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Autore: xxlili_luna    05/04/2017    2 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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E SE TI DICESSI CHE LO AMO
Pov Hermione
La mattina di ritornare a Hogwarts arrivò fin troppo in fretta. Dopo il meraviglioso mese passato alle Hawaii, eravamo andati al Malfoy Manor e avevamo passato il resto dell' estate lì. Io non avevo ancora detto niente ai miei amici di Draco, e la mia relazione con lui andava molto bene. Stavamo praticamente sempre insieme, a baciarci, ad abbracciarci e a parlare. Stavo benissimo con lui. Tra l'altro i nostri genitori ci avevano detto, pochi giorni fa, che mi sarei potuta trasferire nella sua camera da Prefetto, dato che avevano parlato con il preside e lui aveva accettato. Tutto sembrava procedere bene, c'era solo un piccolissimo problema, nessuno sapeva che adesso facevamo sul serio e con tutta probabilità i miei amici sarebbero svenuti, o peggio, tutti i Grifondoro. 
Il 1 Settembre mi svegliai in una stanza che conoscevo fin troppo bene ormai. Quella di Draco. Lui era dietro di me e temeva un braccio sulla mia vita. Mi voltai stando attenta a non svegliarlo e lo guardai dormire, era talmente sereno che sembrava un angelo. Allungai una mano e gli tolsi un ciuffo di capelli biondi dalla fronte. Gli angoli delle labbra erano lievemente incurbate verso l'alto. 
- Herm... se continui alla fine mi consumerai. - disse senza aprire gli occhi. Sgranai gli occhi dalla sorpresa e arrossí violentemente. Afferrai il cuscino più vicino e glielo lanciai sulla faccia. - Ehi! - 
- Pensavo dormissi! - dissi divertita mentre mi tiravo su con un gomito. 
- Infatti, fino a qualche minuto fa. - si giustificò lui aprendo gli occhi e guardandomi. O suoi occhi erano ancora un po' appannati dal sonno. Si avvicinò e mi depositò un lieve bacio sulle labbra. 
- Dobbiamo prepararci. - sussurrai quando lui cercò di approfondire il bacio. Lui sbuffó scocciato ricordandosi che giorno era. 
- Uffa! È stata un'estate magnifica, perché deve finire? - si lamentò seppellendo la faccia nel cuscino.  Possibile che quando si comportava da bambino lo amassi ancora di più? 
- E dai! Chi lo sa? Magari sarà magnifico anche quest'anno. - dissi sorridendo. Lui scostò di poco il cuscino per potermi guardare e sorrise anche lui. 
- Va bene. Ti concedo il bagno per prima. - disse lui indicando la porta del suo bagno privato. Scesi dal letto, afferrai della biancheria pulita e mi catapultati nel bagno, dato che ero completamente nuda. Accesi il getto ed entrai nel box; ne uscì dieci minuti dopo completamente sveglia e rinfrescata. Mi ascugai e indossai la biancheria che avevo preso. Rietrai in camera e notai subito Draco disteso sul letto, gli occhi chiusi. Feci un passo nella sua direzione e lui li aprì di scatto facendomi prendere un'infarto. Mi sorrise lievemente e sgusciò fuori dal letto, mostrandosi in tutta la sua nudità. Con passò tranquillo mi superò ed entrò nel bagno. 
Chiusi gli occhi per calmare il battito frenetico del mio cuore. Okay, lo amavo, ma insomma era pur sempre un Malfoy e soprattutto una Serpe. Bè, ma se voleva la guerra, la guerra avrà. Mi diressi a passo veloce verso la piccola pila di vestiti ammucchiati al centro della stanza. Afferrai la camicia di Draco e la indossai, agganciando i vari bottoni tranne gli ultimi due. Intanto in bagno l'acqua scorreva. Mi avviai al mio baule, più per prendere tempo che per controllare veramente qualcosa. Dopo aver setacciato ogni centimetro di quel baule sentì la porta del bagno aprirsi. Mi tirai su e lo vidi uscire con solo un asciugamano stretto in vita. I pettorali erano lucidi per l' acqua e i serici capelli umidi. Dio, se era sexy! Lui mi squadró con in piccolo ghigno sulle labbra. Sapevo che non voleva che mi mettessi le sue camicie, o almeno non dopo averlo fatto. Non perché non potevo toccare le sue cose ma semplicemente perché lo faceva impazzire. Infatti la sua reazione non si fece attendere. In un lampo fu davanti a me, mi alzò di peso e mi buttò sul letto, poi mi sovrastò e poggio le labbra sulle mie. Fu un bacio lungo e passionale. Quando ci staccammo appoggiò la fronte sulla mia. 
- Quante volte ti ho detto che vederti con addosso le mie camicie mi fa impazzire? - chiese retorico. 
- Più o meno cinque volte. - risposi sorridendo soddisfatto. - Ma sei stato tu a stuzzicarmi per primo. - 
- Okay, hai vinto. - disse sorridendo a sua volta. Alzai lievemente la testa e feci incontrare le nostre labbra, di nuovo. La sua mano andò verso i bottoni della camicia e cominciò a sbottonarla, mentre le mie correvano sul suo petto muscoloso. Ma proprio sul più bello... 
- Ragazzi! Sbrigatevi o farete tardi! - era la voce di mia madre e proveniva dal piano di sotto. Io e Draco ci staccammo, a malavoglia, e andammo verso l'armadio. Io mi misi una canottiera bordeaux, un paio di jeans neri e le mie immancabili convers nere. Draco, invece, un semplice paio di jeans che avevano l'aria di essere molto costosi e una mablietta  blu scuro. Draco mi aiutò a portare giù la mia roba e poi sistemò anche la sua. Dopo aver fatto colazione i nostri genitori ci accompagnarono alla stazione, ma sotto le nostre richieste, non entrarono. 
- Ciao mamma! Ciao papà! - salutai i miei genitori stringendoli in un forte abbraccio. Accanto a noi Draco e i suoi stavano facendo la stessa cosa, più o meno. Mi scostai dai miei genitori e salutai quelli di lui. 
- Buon viaggio, cara. - mi salutò Narcissa abbracciandomi. 
- Grazie Narcissa. - 
- Bè. È ora che andiate. - disse Lucius guardando il prezioso orologio che aveva al polso. Dopo un ultimo saluto entrammo nella stazione. A quell'ora era popolata principalmente da babbani che dovevano prendere i vari treni per andare a lavoro o per partire, oppure che stavano ritornando dalle vacanze. Facendoci largo ci ritrovammo di fronte al muro che ci avrebbe portato al treno. Lì, mi bloccai. Un senso di panico mi avvolse al pensiero di cosa ci stava aspettando dall'altra parte. Spiegazioni, pettegolezzi, litigate, pianti, prove... 
- Ehi! Che succede? - mi chiese Draco vedendomi bloccata. Mi voltai verso di lui e lo guardai un secondo prima di parlare. 
- Ecco... io non ho... s-si insomma... i-io - balbettai agitata. 
- Herm! - mi fermò lui poggiando le mani sui miei fianchi. - Ascolta, anch'io non ho ancora detto niente ai miei amici. E se non sei ancora pronta per dirlo ai tuoi amici... va bene. - 
- Davvero? Cioè non è che non sono sicura della nostra relazione, solo che ho paura che loro si arrabbino. Non voglio perdere i miei amici per la persona con cui sto. - dissi sicura poggaindo la fronte sul suo petto. Lui mi accarezzò i capelli. 
- Lo so. Tranquilla. - disse alzandomi il mento. Si avvicinò e mi diede un leggero bacio. - Allora, facciamo così. Attraversiamo insieme ma poi ognuno va dai suoi amici, ci vediamo dopo davanti all'entrata della mia Sala Comune così ti mostro la stanza è ti puoi sistemare. - 
- Ma... i Serpeverde mi vedranno e... - 
- Raramente qualcosa esce dalla nostra casa. Uno dei nostri motti è: " Vivi e lascia vivere " - mi interruppe lui sorridendo. Mi rilassai immediatamente. Come d'accordo attraversammo insieme il muro, ma prima che mi allontanarsi alla ricerca degli altri, lui mi afferrò il polso e mi trascinò in un angolo nascosto. Lì, nascosti agli occhi indiscreti di tutta Hogwarts, ci baciammo con passione. 
- Ci vediamo dopo. - disse con il fiato cotto. Io annuì e dopo un lieve bacio a fior di labbra, mi allontanai, il mio carrello davanti, alla ricerca di una chioma rossa e una bianca. Appena le vidi mi corsero in contro e io feci lo stesso, lasciando il carrello. 
- Ragazze! - le salutai ancora strette nel nostro abbraccio. 
- Herm! Ci sei mancata così tanto! - disse Ginny appena ci fummo staccate. Dietro di loro, intanto, ci stava raggiungendo il mio migliore amico. Harry Potter. Abbracciai anche lui, tenendo per un attimo gli occhi chiusi, ma quando li riaprì vidi il mio ragazzo fissarci con evidente irritazione. Accanto a lui, Astoria Greengras gli parlava senza accorgersi che la sua totale attenzione era dedicata a me. Sorrisi a vederlo geloso. Alla maggior parte delle ragazze non piace che il proprio ragazzo sia geloso, ma a me sì. Infondo se è geloso è solo perché mi ama, Ron non era mai veramente geloso di me e infatti guardate com'è finita. Appena ci staccammo distolsi lo sguardo da Draco ma non feci a tempo a dire una parola che il treno fischiò. Prendemmo i nostri bagagli e salimmo sul Hogwarts Express. Quasi tutte le cabine erano piene, tranne una verso la fine dello scomparto che era completamente vuota. Prendemmo posto lì. 
- Allora Herm? Come sono andate le vacanze con quel rompipalle di Malfoy? - mi chiese Harry una volta seduti. Mi astenni dal dargli uno schiaffo per come l'aveva chiamato, solo presi un bel respiro per calmarmi. 
- Ehm... bene. - mentì. - Insomma ci siamo parlati pochissimo - bugia. - solo quando eravamo con i nostri genitori ci rivolgevamo la parola - grossa bugia. - e per il resto è rimasto il solito Malfoy di sempre. - enorme bugia. 
Ma Harry ci credette. - Quindi il solito stronzo. - commentò lui ridacchiando. Di nuovo dovetti fare un bel respiro per trattenermi dall'urlargli in faccia che no, non era uno stronzo ma sarebbe sembrato sospetto. E poi vedendo cosa Harry pensava di lui, ero ancora più sicura di voler aspettare a confessarlo a tutti. Le uniche persone a cui mi dispiaceva veramente tanto mentire erano Ginny e Luna. Insomma, anche Harry era il mio migliore amico, ma loro due erano come sorelle per me. Ginny ed Harry sedevano accanto e si tenevano per mano, scambiandosi sguardi dolci quando credevano di non essere visti. Ero molto felice per loro. Appoggiai la testa al finestrino e guardai il paesaggio che saettava davanti a noi, chissà cosa stava facendo Draco in quel momento... possibile che lui fosse in tutti i miei pensieri? Dovevo distrarmi. Afferrai la mia borsa e presi il libro che avevo messo dentro. Era quello trovato nella biblioteca della casa alle Hawaii, non ero ancora riuscita a finirlo dato che ogni volta che ci provavo Draco mi distraeva. Lo aprì e cominciai a leggere, isolamdomi da tutto il resto. Tempo due minuti e i suoi occhi grigi tornarono nella mia mente. Sentivo ancora il suo sapore sulle mie labbra, il suo profumo che impregnava i miei vestiti, anche se gli altri non dovevano essersene accorti. Mi tornò in mente il bacio che ci eravamo scambiati prima di partire, poi quello di stamattina prima che mia madre ci interrompesse e infine le svariate notti passate insieme durante quella meravigliosa estate. Continuai a fissare il libro senza vederlo realmente finché un particolare non attirò la mia attenzione. Una scritta sull'angolo in alto della pagina. 
" Ciao piccola! " diceva e riconobbi subito la calligrafia. Era di Draco! Appena realizzato la scritta scomparve e ne apparve un'altra. 
" Sai mi piacciono molto di più le giornate come queste. Con il sole ma con qualche nuvola. " aggrottai le sopracciglia. Cosa diavolo voleva dire? Stava impazzendo tutto insieme? La scritta scomparve di nuovo e ne apparve un ennesima. 
" Guarda fuori. " lo feci e per un momento non successe niente, poi delle nuvole si addensarono come a formare una piccola sfera, che dopo un attimo si andò a dividere e a formare due parole. 
TI AMO 
Si dissolse un attimo dopo e quando mi voltai vidi che i miei amici non si erano accorti di nulla. Abbassai lo sguardo sul libro. Un sorriso che si apriva sulle mie labbra. Per il resto del viaggio restai in silenzio, felice e sorridente. 
Qualche ora dopo scendemmo dal treno e cercai immediatamente con gli occhi una chioma bionda platino. Appena lo avvistai notai che anche lui mi stava guardando e appena si accorse che stavo ricambiando lo sguardo mi sorrise. Ben attenta a non farmi notare gli lanciai un bacio prima di sorridere a mia volta. Poi mi voltai di nuovo verso i miei amici. 
- Dai ragazzi andiamo. - disse Luna incamminandosi verso le carrozze. La seguimmo e appena preso posto notai l'assenza dell seconda chioma rossa.
- Ehi. Ma dov'è Ron? - 
- Te ne sei accorta solo ora? - fece Ginny con tono divertito. - Comunque è laggiù. - disse indicando un gruppo lontano. Era formato da Seamus Finnegan, Cormac Mclagen e una altro paio di persone che non conoscevo. Tra di loro c'era anche Ron. Ero sicura che era lì perché voleva evitarmi. Distolsi lo sguardo e lo puntai sul terriccio della strada che portava al castello. Un attimo dopo la carrozza partì.
- Io vado nel mio dormitorio per sistemare le mie cose. Ci vediamo dopo! - disse Luna andando nella casa di Corvonero. 
-Certo, ci vediamo dopo. - dissi salutandola con la mano. Si allontanò saltellando. Le nostre valige erano state trasportate nelle stanze e la mia in quella di Draco. 
- Dai andiamo a disfare le valigie. - disse Harry prendendo la mano della sua fidanzata. 
- Ehm... - feci attirando l'attenzione dei due. - Io... arrivo dopo. Devo fare una cosa. - dissi e prima che loro potessero dire qualcosa scomparvi dietro un angolo e camminai velocemente verso i sotterranei. Scesi le scale e attraversai il lungo corridoio, superando l'aula di Pozioni e l'ufficio di Piton. Arrivata all'entrata della mia nuova sala comune lui era lì, appoggiato al muro. Quando sentì i miei passi si voltò e mi sorrise. 
- Ciao! Ce l'hai fatta. - disse venendomi incontro. Mi prese per i fianchi e mi attirò a sé. 
- Già. - risposi mettendo le mani ai lati del suo collo e baciandolo. E il bacio si sarebbe prolungato molto se non avessimo sentito dei passi. 
- Andiamo. - sussurrò lui. Si voltò verso il quadro e pronunciò la parola d'ordine. - Malfoy. - 
- Non ci credo! - esclamai io mentre la porta si apriva. Lui mi lasciò un attimo, poi mi prese per mano e mi portò dentro. Nella sala comune non c'erano troppi alunni ma quei pochi si voltarono verso loro due e appena mi videro sgranarono un attimo gli occhi.
- Cosa avete da guardare? - chiese ad alta voce Draco. Tutti sussultarono a sentire il suo tono brusco, soprattutto quelli più giovani, e tornarono a fare quello che stavano facendo. Attraversammo la sala e lui mi portò nella sua... nostra camera. I colori predominanti erano, ovviamente, il nero, il verde e l'argento. Le pareti erano di colore scuro, il letto matrimoniale a baldacchino aveva le coperte verdi scuro con alcuni decori argentati. Un grande armadio dall'altra parte della stanza. Entrai nella stanza e mi guardai intorno, su una parete c'era un'altra porta. La aprì e notai che era il bagno, era quasi completamente bianco. Richiusi la porta e solo in quel momento notai il mio baule ai piedi del letto, accanto a quello di Draco. 
- Allora... ti piacie? - chiese lui chiudendo la porta. Annuì voltandomi verso di lui. Mi avvicinai e gli misi le braccia intorno al collo, mentre il biondo mi metteva le mani sui fianchi. 
- Malfoy? Sul serio? - chiesi sorridendo divertita. 
- Bè? Sono il Principe delle Serpi. È ovvio che il mio nome sia la parola per entrare. - rispose avvicinandosi lentamente alle mia labbra. Troppo lentamente. Alla fine colmai io la distanza. Le nostre labbra si unirono e un attimo dopo entrambe le nostre labbra erano socchiuse, le nostre lingue danzavano. 
- Che presuntuoso. - sussurrai tra un bacio e l'altro. Portai una mano sulla sua guancia mentre la sua si insinuava sotto la canottiera. Un attimo dopo ci ritrovammo sdraiati sul letto, io sotto e lui sopra di me. Con un veloce movimento mi tolse l'indumento e scese a baciarmi il collo e poi il petto, passò sull'incavo tra i seni e passò la lingua sul mio ventre. - Draco... - sussurrai con respiro affannoso. - Dovrei... sistemare tutto... - 
- Puoi farlo dopo. - rispose tornando sulle mie labbra. 
- Ma... - cercai di dire ma la sua bocca mi bloccò. Le parole mi morirono sulle labbra e così anche le mia intenzioni e mi arresi.
Dopo circa un'ora uscimmo dalla camera, sempre mano nella mano, e uscimmo dalla sala. Ci incamminammo  verso la Sala Grande per la prima cena dell'anno. Davanti alla porta, però, ci dovemmo lasciare. 
- Ci vediamo dopo. - disse lui dandomi un ultimo bacio. Entrò e si richiuse la porta alle spalle. Aspettai un paio di minuti e poi entrai anch'io. Andai a sedermi al mio posto, accanto a Neville e davanti a Ginny e Harry. 
- Ciao Herm! Ma dove sei stata tutto il pomeriggio? - chiese la mia migliore amica. 
- Te l'avevo detto. Dovevo fare una cosa. - risposi versandomi un po' di succo di zucca, e bevendo nervosamente. Appena poggiai di nuovo il bicchiere, ora vuoto, sul tavolo e miei occhi si posarono su un certo rosso in questione. Seduto lontano da noi, a mangiare. Mi guardava arrabbiato. Okay, non l'aveva ancora superata. Distolsi lo sguardo e lo puntai sulla mia cena. Di malavoglia cominciai a mangiare. Non mi piaceva mentire ai miei amici, non poter raccontare a nessuno quanto lo amavo ma sapevo che non ci avrebbero creduto, anzi, mi avrebbero chiamata traditrice, falsa, e di tutto di più. Probabilmente se la sarebbero presa anche con Draco e quella era l'ultima cosa che volevo. 
- Herm? - mi chiamò con voce canzonante Ginny. Alzai lo sguardo su di lei. - C'è un certo Serpeverde che non ti toglie gli occhi di dosso. - disse con malizia indicando con il mento il tavolo dietro di me. Mi voltai di poco e incontrai i suoi occhi grigi-celesti. Gli sorrisi lievemente e lui ne accennò appena uno, dato che Ginny non ci toglieva gli occhi di dosso. Non so per quanto avevamo continuato a guardarci, forse secondi o forse minuti. 
- Hermione? - mi sentì chiamare dalla mia amica. Mi voltai verso di lei, che mi guardava interrogativa. - È successo qualcosa con Malfoy, quest'estate? - 
- Cosa? Certo che no. - risposi facendo saettare lo sguardo da un posto all'altro della Sala, per non incontrare i suoi occhi indagatori. 
- Sì, ma allora quegli sguardi? - chiese di nuovo lei. 
- Niente, Ginny. - risposi con tono duro. Mi alzai e uscì velocemente. Camminavo velocemente senza avere una meta precisa finché non mi sentì afferrare per i fianchi. 
- Ehi! Dove scappi? - chiese una voce che conoscevo bene. Mi voltai sorridendo di poco e incontrai di nuovo i suoi occhi. 
- Non sto scappando. - risposi io.
- Ah no? - fece lui scettico. 
- No! - mi misi sulla difensiva. - Questo è uscire da una stanza perché non vuoi parlare più con una persona. - 
- Alias scappare. - replicò stringendomi maggiormente a sé. Gli avvolsi il collo con le braccia e lo avvicinai di più, se possibile. 
- Una Grifondoro, soprattutto se Granger, non scappa mai. - gli sussurrai sulle labbra. Lui fece un piccolo ghigno e culminò quei due millimetri che separavano le nostre labbra. Le nostre lingue si unirono in un nuovo bacio passionale. Mi mordicchiò il labbro inferiore facendomi sospirare. Mi spinse verso il muro la mia schiena si ritrovò a contatto con la superficie fredda del muro. Le mie mani andarono a intrecciarsi tra i suoi serici capelli, le sue mi strinsero maggiormente i fianchi per poi scendere sulle gambe e si insinuò sotto la gonna. Prima di andare a cena, ci eravamo entrambi cambiati e messi la divisa. Quasi sicuramente ci saremmo chiusi in un'aula vuota se... 
- Lo sapevo! - esclamò una voce accanto a noi. Mi staccai velocemente dal ragazzo e vidi che, all'inizio del corridoio c'era Ginny. Ci guardava con uno sguardo quasi disgustato, sguardo che mi ferì molto.  
- Ginny... - sussurrai. La ragazza guardò prima il ragazzo al mio fianco, che guardava a terra, e poi me. Scosse la testa e prese un altro corridoio. 
- Vai. - disse Draco. Mi voltai verso di lui. - Ti aspetto qui. - detto questo annuì e corsi verso il corridoio da cui era sparita. Le corsi dietro. 
- Ginny! - la chiamai ma lei non si fermò né voltò. Continuai a correre e arrivata vicino a lei la presi per il braccio e la fermai. 
- Che c'è? - fece voltandosi verso di me. La lasciai e feci un passo indietro. 
- Ascoltami. - dissi con il fiato corto a causa della corsa. - So quello che hai visto, ma... 
- Cosa, ma? Ma non era quello che pensi? Ma è stato lui  baciarmi? - mi interruppe la rossa guardandomi con gli occhi un po' più aperti. - Hermione, dimmi la verità. Tu e lui vi siete messi insieme, veramente? - 
- Io... - 
- La verità. - ripeté Ginny con voce ferma. La guardai negli occhi e capí che ormai era inutile mentire con lei. 
- Sì, stiamo insieme. - risposi sospirando. 
- Herm! Ma non ti rendi conto?? Quello vuole solo portarti a letto, appena fatto ti lascerà! - esclamò la mia amica. 
- Non è assolutamente vero! - dissi io, e lo sapevo bene dato che eravamo già andati a letto insieme. 
- E come fai a... - fece per dire ma si bloccò guardandomi. - Tu e lui avete già fatto sesso? - 
Sospirai abbassando lo sguardo. La sentì ridere senza divertimento. Fece per andarsene ma la bloccai di nuovo. 
- Senti hai ragione, su tutto quello che hai detto. Ma... dio! Lo amo. - esclami con voce un po' più alta. 
- E lui? Lui ti ama? - mi chiese incrociando le braccia. 
- Sì. - risposi sicura. Calò il silenzio tra di noi, ci guardavamo e basta. Alla fine parló. 
- Va bene. - disse sospirando. - Se vi amate io non posso fare nulla. Si vede che sei felice. - disse sorridendo appena. 
- Grazie. - dissi sospirando di sollievo. 
- Ma gli altri non lo sanno, vero? - chiese lei. 
- No... ma ti prego di non dire niente. Neanche a Luna. Voglio dirlo io. - la pregai prendendole la mano. 
- Va bene, va bene. Ma non tenerglielo nascosto per molto, si arrabbieranno di più. - mi consigliò, io annuì e le lasciai la mano. - Aspetta! Ma quando sei sparita, prima, eri con Malfoy? - 
- Bè... sì. E a proposito di questo, io mi sono trasferita nella sua camera e... - 
- Tranquilla. Ti copro. - disse lei sorridendo. Sorrisi anch'io e la abbracciai. Era la mia migliore amica e sapevo che potevo fidarmi di lei. Appena staccate lei stava ancora sorridendo. - Dai, vai dal tuo fidanzato. - 
Annuì e mi incamminai, questa volta con passo più tranquillo. E lui era ancora lì, dove aveva detto che mi avrebbe aspettato. Appena mi vide si staccò dal muro e vedendo il mio sorriso, mi sorrise anche lui. 
- Allora? So che il tuo sorriso dice tutto, ma voglio sentirtelo dire. - disse Draco. 
- Ha capito e ha detto che ci coprirà. - dissi mettendogli le braccia intorno al collo e gli diedi un bacio a fior di labbra. - Andiamo? Sono stanchissima. - 
- Sí, anch'io. - rispose lui prendendomi la mano. Entrammo nella sala comune, ancora vuota, e andammo verso la nostra camera. Un attimo dopo aver chiuso la porta si sentì un grande frastuono, segno che gli altri erano arrivati. Mi allontanai dalla porta e andai verso il mio baule. Lo aprì e cominciai a tirare fuori i vestiti e i vari libri. I libri, sia della scuola sia miei, li sistemai su alcuni scaffali liberi. Draco, intanto, se ne stava appoggiato al muro a fissarmi. 
Dopo poco sentì le sue braccia forti circondarmi la vita. Sorrisi e lo sentì baciarmi la guancia. - Posso darti una mano? - 
- Guarda che lo so che vuoi aiutarmi solo per dare un'occhiata alla mia biancheria. - dissi girando il collo per poterlo guardare. 
- Sono abbastanza sicuro di aver già visto la maggior parte della tua biancheria. - replicò lui facendo un piccolo ghigno. 
Mi avvicinai alle sue labbra ma prima che potessero entrare in contatto mi fermai. - Potrei stupirti. - dissi io. Voltai la testa e ripiegai una maglietta, presi le mani di Draco e le spostai, mi allontanai e andai verso l'armadio. Lo aprì e misi la maglietta in un cassetto libero. Ripresi a sistemare i miei vestiti mentre il mio ragazzo aveva ripreso la sua posizione. Finì un'ora più tardi, e tenní fuori solo il pigiama per quella sera. Lo presi e andai in bagno per cambiarmi. Mi tolsi le scarpe, le calze, la gonna, poi mi sfilai la cravatta e infine la camicetta, rimanendo in intimo. 
- Sei sicura? - sentì la voce di Draco dall'altra parte della porta. 
- Su cosa? - chiesi mentre mi infilavo i pantaloncini. Uscì dal bagno e lo trovai già disteso a letto, le braccia dietro la testa e già in boxer. Mi buttai accanto a lui, a pancia in giù, sollevata sui gomiti. 
- Insomma, sei sicura che ci possiamo fidare della Weasley? - chiese con voce un po'... incerta? 
- È la mia migliore amica. - risposi come se questo potesse spiegare tutto. 
- Certo, lo so. Ma potrebbe sempre decidere di dire tutto per vendicarsi di me. - disse lui guardando il soffitto. 
- Vero, ma sa che se lo facesse io mi arrabbierei molto. - 
- Ed è meglio non far arrabbiare Hermione Jean Granger. - fece lui ghignando. Sorrisi e mi sdraia meglio sul letto. Lui tirò le coperte e ci coprì entrambi, presi la mia bacchetta e con un incantesimo non verbale spensi la luce. La misi sul comodino e poggiai la testa sul cuscino. Un secondo dopo il braccio di Draco mi circondò la vita, e la mia schiena venne a contatto con il suo petto. 
- Buonanotte. - sussurrai chiudendo gli occhi. 
- 'Notte. - rispose lui dandomi un piccolo bacio sulla spalla. Poco dopo entrambi scivolammo tra le braccia di Morfeo. 

E SE TI DICESSI CHE LO AMO




Pov Hermione


La mattina di ritornare a Hogwarts arrivò fin troppo in fretta. Dopo il meraviglioso mese passato alle Hawaii, eravamo andati al Malfoy Manor e avevamo passato il resto dell' estate lì. Io non avevo ancora detto niente ai miei amici di Draco, e la mia relazione con lui andava molto bene. Stavamo praticamente sempre insieme, a baciarci, ad abbracciarci e a parlare. Stavo benissimo con lui. Tra l'altro i nostri genitori ci avevano detto, pochi giorni fa, che mi sarei potuta trasferire nella sua camera da Prefetto, dato che avevano parlato con il preside e lui aveva accettato. Tutto sembrava procedere bene, c'era solo un piccolissimo problema, nessuno sapeva che adesso facevamo sul serio e con tutta probabilità i miei amici sarebbero svenuti, o peggio, tutti i Grifondoro. 


Il 1 Settembre mi svegliai in una stanza che conoscevo fin troppo bene ormai. Quella di Draco. Lui era dietro di me e temeva un braccio sulla mia vita. Mi voltai stando attenta a non svegliarlo e lo guardai dormire, era talmente sereno che sembrava un angelo. Allungai una mano e gli tolsi un ciuffo di capelli biondi dalla fronte. Gli angoli delle labbra erano lievemente incurbate verso l'alto. 
- Herm... se continui alla fine mi consumerai. - disse senza aprire gli occhi. Sgranai gli occhi dalla sorpresa e arrossí violentemente. Afferrai il cuscino più vicino e glielo lanciai sulla faccia. - Ehi! - 
- Pensavo dormissi! - dissi divertita mentre mi tiravo su con un gomito. 
- Infatti, fino a qualche minuto fa. - si giustificò lui aprendo gli occhi e guardandomi. O suoi occhi erano ancora un po' appannati dal sonno. Si avvicinò e mi depositò un lieve bacio sulle labbra. 
- Dobbiamo prepararci. - sussurrai quando lui cercò di approfondire il bacio. Lui sbuffó scocciato ricordandosi che giorno era. 
- Uffa! È stata un'estate magnifica, perché deve finire? - si lamentò seppellendo la faccia nel cuscino.  Possibile che quando si comportava da bambino lo amassi ancora di più? 
- E dai! Chi lo sa? Magari sarà magnifico anche quest'anno. - dissi sorridendo. Lui scostò di poco il cuscino per potermi guardare e sorrise anche lui. 
- Va bene. Ti concedo il bagno per prima. - disse lui indicando la porta del suo bagno privato. Scesi dal letto, afferrai della biancheria pulita e mi catapultati nel bagno, dato che ero completamente nuda. Accesi il getto ed entrai nel box; ne uscì dieci minuti dopo completamente sveglia e rinfrescata. Mi ascugai e indossai la biancheria che avevo preso. Rietrai in camera e notai subito Draco disteso sul letto, gli occhi chiusi. Feci un passo nella sua direzione e lui li aprì di scatto facendomi prendere un'infarto. Mi sorrise lievemente e sgusciò fuori dal letto, mostrandosi in tutta la sua nudità. Con passò tranquillo mi superò ed entrò nel bagno. 
Chiusi gli occhi per calmare il battito frenetico del mio cuore. Okay, lo amavo, ma insomma era pur sempre un Malfoy e soprattutto una Serpe. Bè, ma se voleva la guerra, la guerra avrà. Mi diressi a passo veloce verso la piccola pila di vestiti ammucchiati al centro della stanza. Afferrai la camicia di Draco e la indossai, agganciando i vari bottoni tranne gli ultimi due. Intanto in bagno l'acqua scorreva. Mi avviai al mio baule, più per prendere tempo che per controllare veramente qualcosa. Dopo aver setacciato ogni centimetro di quel baule sentì la porta del bagno aprirsi. Mi tirai su e lo vidi uscire con solo un asciugamano stretto in vita. I pettorali erano lucidi per l' acqua e i serici capelli umidi. Dio, se era sexy! Lui mi squadró con in piccolo ghigno sulle labbra. Sapevo che non voleva che mi mettessi le sue camicie, o almeno non dopo averlo fatto. Non perché non potevo toccare le sue cose ma semplicemente perché lo faceva impazzire. Infatti la sua reazione non si fece attendere. In un lampo fu davanti a me, mi alzò di peso e mi buttò sul letto, poi mi sovrastò e poggio le labbra sulle mie. Fu un bacio lungo e passionale. Quando ci staccammo appoggiò la fronte sulla mia. 
- Quante volte ti ho detto che vederti con addosso le mie camicie mi fa impazzire? - chiese retorico. 
- Più o meno cinque volte. - risposi sorridendo soddisfatto. - Ma sei stato tu a stuzzicarmi per primo. - 
- Okay, hai vinto. - disse sorridendo a sua volta. Alzai lievemente la testa e feci incontrare le nostre labbra, di nuovo. La sua mano andò verso i bottoni della camicia e cominciò a sbottonarla, mentre le mie correvano sul suo petto muscoloso. Ma proprio sul più bello... 
- Ragazzi! Sbrigatevi o farete tardi! - era la voce di mia madre e proveniva dal piano di sotto. Io e Draco ci staccammo, a malavoglia, e andammo verso l'armadio. Io mi misi una canottiera bordeaux, un paio di jeans neri e le mie immancabili convers nere. Draco, invece, un semplice paio di jeans che avevano l'aria di essere molto costosi e una mablietta  blu scuro. Draco mi aiutò a portare giù la mia roba e poi sistemò anche la sua. Dopo aver fatto colazione i nostri genitori ci accompagnarono alla stazione, ma sotto le nostre richieste, non entrarono. 
- Ciao mamma! Ciao papà! - salutai i miei genitori stringendoli in un forte abbraccio. Accanto a noi Draco e i suoi stavano facendo la stessa cosa, più o meno. Mi scostai dai miei genitori e salutai quelli di lui. 
- Buon viaggio, cara. - mi salutò Narcissa abbracciandomi. 
- Grazie Narcissa. - 
- Bè. È ora che andiate. - disse Lucius guardando il prezioso orologio che aveva al polso. Dopo un ultimo saluto entrammo nella stazione. A quell'ora era popolata principalmente da babbani che dovevano prendere i vari treni per andare a lavoro o per partire, oppure che stavano ritornando dalle vacanze. Facendoci largo ci ritrovammo di fronte al muro che ci avrebbe portato al treno. Lì, mi bloccai. Un senso di panico mi avvolse al pensiero di cosa ci stava aspettando dall'altra parte. Spiegazioni, pettegolezzi, litigate, pianti, prove... 
- Ehi! Che succede? - mi chiese Draco vedendomi bloccata. Mi voltai verso di lui e lo guardai un secondo prima di parlare. 
- Ecco... io non ho... s-si insomma... i-io - balbettai agitata. 
- Herm! - mi fermò lui poggiando le mani sui miei fianchi. - Ascolta, anch'io non ho ancora detto niente ai miei amici. E se non sei ancora pronta per dirlo ai tuoi amici... va bene. - 
- Davvero? Cioè non è che non sono sicura della nostra relazione, solo che ho paura che loro si arrabbino. Non voglio perdere i miei amici per la persona con cui sto. - dissi sicura poggaindo la fronte sul suo petto. Lui mi accarezzò i capelli. 
- Lo so. Tranquilla. - disse alzandomi il mento. Si avvicinò e mi diede un leggero bacio. - Allora, facciamo così. Attraversiamo insieme ma poi ognuno va dai suoi amici, ci vediamo dopo davanti all'entrata della mia Sala Comune così ti mostro la stanza è ti puoi sistemare. - 
- Ma... i Serpeverde mi vedranno e... - 
- Raramente qualcosa esce dalla nostra casa. Uno dei nostri motti è: " Vivi e lascia vivere " - mi interruppe lui sorridendo. Mi rilassai immediatamente. Come d'accordo attraversammo insieme il muro, ma prima che mi allontanarsi alla ricerca degli altri, lui mi afferrò il polso e mi trascinò in un angolo nascosto. Lì, nascosti agli occhi indiscreti di tutta Hogwarts, ci baciammo con passione. 
- Ci vediamo dopo. - disse con il fiato cotto. Io annuì e dopo un lieve bacio a fior di labbra, mi allontanai, il mio carrello davanti, alla ricerca di una chioma rossa e una bianca. Appena le vidi mi corsero in contro e io feci lo stesso, lasciando il carrello. 
- Ragazze! - le salutai ancora strette nel nostro abbraccio. 
- Herm! Ci sei mancata così tanto! - disse Ginny appena ci fummo staccate. Dietro di loro, intanto, ci stava raggiungendo il mio migliore amico. Harry Potter. Abbracciai anche lui, tenendo per un attimo gli occhi chiusi, ma quando li riaprì vidi il mio ragazzo fissarci con evidente irritazione. Accanto a lui, Astoria Greengras gli parlava senza accorgersi che la sua totale attenzione era dedicata a me. Sorrisi a vederlo geloso. Alla maggior parte delle ragazze non piace che il proprio ragazzo sia geloso, ma a me sì. Infondo se è geloso è solo perché mi ama, Ron non era mai veramente geloso di me e infatti guardate com'è finita. Appena ci staccammo distolsi lo sguardo da Draco ma non feci a tempo a dire una parola che il treno fischiò. Prendemmo i nostri bagagli e salimmo sul Hogwarts Express. Quasi tutte le cabine erano piene, tranne una verso la fine dello scomparto che era completamente vuota. Prendemmo posto lì. 
- Allora Herm? Come sono andate le vacanze con quel rompipalle di Malfoy? - mi chiese Harry una volta seduti. Mi astenni dal dargli uno schiaffo per come l'aveva chiamato, solo presi un bel respiro per calmarmi. 
- Ehm... bene. - mentì. - Insomma ci siamo parlati pochissimo - bugia. - solo quando eravamo con i nostri genitori ci rivolgevamo la parola - grossa bugia. - e per il resto è rimasto il solito Malfoy di sempre. - enorme bugia. 
Ma Harry ci credette. - Quindi il solito stronzo. - commentò lui ridacchiando. Di nuovo dovetti fare un bel respiro per trattenermi dall'urlargli in faccia che no, non era uno stronzo ma sarebbe sembrato sospetto. E poi vedendo cosa Harry pensava di lui, ero ancora più sicura di voler aspettare a confessarlo a tutti. Le uniche persone a cui mi dispiaceva veramente tanto mentire erano Ginny e Luna. Insomma, anche Harry era il mio migliore amico, ma loro due erano come sorelle per me. Ginny ed Harry sedevano accanto e si tenevano per mano, scambiandosi sguardi dolci quando credevano di non essere visti. Ero molto felice per loro. Appoggiai la testa al finestrino e guardai il paesaggio che saettava davanti a noi, chissà cosa stava facendo Draco in quel momento... possibile che lui fosse in tutti i miei pensieri? Dovevo distrarmi. Afferrai la mia borsa e presi il libro che avevo messo dentro. Era quello trovato nella biblioteca della casa alle Hawaii, non ero ancora riuscita a finirlo dato che ogni volta che ci provavo Draco mi distraeva. Lo aprì e cominciai a leggere, isolamdomi da tutto il resto. Tempo due minuti e i suoi occhi grigi tornarono nella mia mente. Sentivo ancora il suo sapore sulle mie labbra, il suo profumo che impregnava i miei vestiti, anche se gli altri non dovevano essersene accorti. Mi tornò in mente il bacio che ci eravamo scambiati prima di partire, poi quello di stamattina prima che mia madre ci interrompesse e infine le svariate notti passate insieme durante quella meravigliosa estate. Continuai a fissare il libro senza vederlo realmente finché un particolare non attirò la mia attenzione. Una scritta sull'angolo in alto della pagina. 
" Ciao piccola! " diceva e riconobbi subito la calligrafia. Era di Draco! Appena realizzato la scritta scomparve e ne apparve un'altra. 
" Sai mi piacciono molto di più le giornate come queste. Con il sole ma con qualche nuvola. " aggrottai le sopracciglia. Cosa diavolo voleva dire? Stava impazzendo tutto insieme? La scritta scomparve di nuovo e ne apparve un ennesima. 
" Guarda fuori. " lo feci e per un momento non successe niente, poi delle nuvole si addensarono come a formare una piccola sfera, che dopo un attimo si andò a dividere e a formare due parole. 


TI AMO 


Si dissolse un attimo dopo e quando mi voltai vidi che i miei amici non si erano accorti di nulla. Abbassai lo sguardo sul libro. Un sorriso che si apriva sulle mie labbra. Per il resto del viaggio restai in silenzio, felice e sorridente. 
Qualche ora dopo scendemmo dal treno e cercai immediatamente con gli occhi una chioma bionda platino. Appena lo avvistai notai che anche lui mi stava guardando e appena si accorse che stavo ricambiando lo sguardo mi sorrise. Ben attenta a non farmi notare gli lanciai un bacio prima di sorridere a mia volta. Poi mi voltai di nuovo verso i miei amici. 
- Dai ragazzi andiamo. - disse Luna incamminandosi verso le carrozze. La seguimmo e appena preso posto notai l'assenza dell seconda chioma rossa.
- Ehi. Ma dov'è Ron? - 
- Te ne sei accorta solo ora? - fece Ginny con tono divertito. - Comunque è laggiù. - disse indicando un gruppo lontano. Era formato da Seamus Finnegan, Cormac Mclagen e una altro paio di persone che non conoscevo. Tra di loro c'era anche Ron. Ero sicura che era lì perché voleva evitarmi. Distolsi lo sguardo e lo puntai sul terriccio della strada che portava al castello. Un attimo dopo la carrozza partì.


- Io vado nel mio dormitorio per sistemare le mie cose. Ci vediamo dopo! - disse Luna andando nella casa di Corvonero. 
-Certo, ci vediamo dopo. - dissi salutandola con la mano. Si allontanò saltellando. Le nostre valige erano state trasportate nelle stanze e la mia in quella di Draco. 
- Dai andiamo a disfare le valigie. - disse Harry prendendo la mano della sua fidanzata. 
- Ehm... - feci attirando l'attenzione dei due. - Io... arrivo dopo. Devo fare una cosa. - dissi e prima che loro potessero dire qualcosa scomparvi dietro un angolo e camminai velocemente verso i sotterranei. Scesi le scale e attraversai il lungo corridoio, superando l'aula di Pozioni e l'ufficio di Piton. Arrivata all'entrata della mia nuova sala comune lui era lì, appoggiato al muro. Quando sentì i miei passi si voltò e mi sorrise. 
- Ciao! Ce l'hai fatta. - disse venendomi incontro. Mi prese per i fianchi e mi attirò a sé. 
- Già. - risposi mettendo le mani ai lati del suo collo e baciandolo. E il bacio si sarebbe prolungato molto se non avessimo sentito dei passi. 
- Andiamo. - sussurrò lui. Si voltò verso il quadro e pronunciò la parola d'ordine. - Malfoy. - 
- Non ci credo! - esclamai io mentre la porta si apriva. Lui mi lasciò un attimo, poi mi prese per mano e mi portò dentro. Nella sala comune non c'erano troppi alunni ma quei pochi si voltarono verso loro due e appena mi videro sgranarono un attimo gli occhi.
- Cosa avete da guardare? - chiese ad alta voce Draco. Tutti sussultarono a sentire il suo tono brusco, soprattutto quelli più giovani, e tornarono a fare quello che stavano facendo. Attraversammo la sala e lui mi portò nella sua... nostra camera. I colori predominanti erano, ovviamente, il nero, il verde e l'argento. Le pareti erano di colore scuro, il letto matrimoniale a baldacchino aveva le coperte verdi scuro con alcuni decori argentati. Un grande armadio dall'altra parte della stanza. Entrai nella stanza e mi guardai intorno, su una parete c'era un'altra porta. La aprì e notai che era il bagno, era quasi completamente bianco. Richiusi la porta e solo in quel momento notai il mio baule ai piedi del letto, accanto a quello di Draco. 
- Allora... ti piacie? - chiese lui chiudendo la porta. Annuì voltandomi verso di lui. Mi avvicinai e gli misi le braccia intorno al collo, mentre il biondo mi metteva le mani sui fianchi. 
- Malfoy? Sul serio? - chiesi sorridendo divertita. 
- Bè? Sono il Principe delle Serpi. È ovvio che il mio nome sia la parola per entrare. - rispose avvicinandosi lentamente alle mia labbra. Troppo lentamente. Alla fine colmai io la distanza. Le nostre labbra si unirono e un attimo dopo entrambe le nostre labbra erano socchiuse, le nostre lingue danzavano. 
- Che presuntuoso. - sussurrai tra un bacio e l'altro. Portai una mano sulla sua guancia mentre la sua si insinuava sotto la canottiera. Un attimo dopo ci ritrovammo sdraiati sul letto, io sotto e lui sopra di me. Con un veloce movimento mi tolse l'indumento e scese a baciarmi il collo e poi il petto, passò sull'incavo tra i seni e passò la lingua sul mio ventre. - Draco... - sussurrai con respiro affannoso. - Dovrei... sistemare tutto... - 
- Puoi farlo dopo. - rispose tornando sulle mie labbra. 
- Ma... - cercai di dire ma la sua bocca mi bloccò. Le parole mi morirono sulle labbra e così anche le mia intenzioni e mi arresi.


Dopo circa un'ora uscimmo dalla camera, sempre mano nella mano, e uscimmo dalla sala. Ci incamminammo  verso la Sala Grande per la prima cena dell'anno. Davanti alla porta, però, ci dovemmo lasciare. 
- Ci vediamo dopo. - disse lui dandomi un ultimo bacio. Entrò e si richiuse la porta alle spalle. Aspettai un paio di minuti e poi entrai anch'io. Andai a sedermi al mio posto, accanto a Neville e davanti a Ginny e Harry. 
- Ciao Herm! Ma dove sei stata tutto il pomeriggio? - chiese la mia migliore amica. 
- Te l'avevo detto. Dovevo fare una cosa. - risposi versandomi un po' di succo di zucca, e bevendo nervosamente. Appena poggiai di nuovo il bicchiere, ora vuoto, sul tavolo e miei occhi si posarono su un certo rosso in questione. Seduto lontano da noi, a mangiare. Mi guardava arrabbiato. Okay, non l'aveva ancora superata. Distolsi lo sguardo e lo puntai sulla mia cena. Di malavoglia cominciai a mangiare. Non mi piaceva mentire ai miei amici, non poter raccontare a nessuno quanto lo amavo ma sapevo che non ci avrebbero creduto, anzi, mi avrebbero chiamata traditrice, falsa, e di tutto di più. Probabilmente se la sarebbero presa anche con Draco e quella era l'ultima cosa che volevo. 
- Herm? - mi chiamò con voce canzonante Ginny. Alzai lo sguardo su di lei. - C'è un certo Serpeverde che non ti toglie gli occhi di dosso. - disse con malizia indicando con il mento il tavolo dietro di me. Mi voltai di poco e incontrai i suoi occhi grigi-celesti. Gli sorrisi lievemente e lui ne accennò appena uno, dato che Ginny non ci toglieva gli occhi di dosso. Non so per quanto avevamo continuato a guardarci, forse secondi o forse minuti. 
- Hermione? - mi sentì chiamare dalla mia amica. Mi voltai verso di lei, che mi guardava interrogativa. - È successo qualcosa con Malfoy, quest'estate? - 
- Cosa? Certo che no. - risposi facendo saettare lo sguardo da un posto all'altro della Sala, per non incontrare i suoi occhi indagatori. 
- Sì, ma allora quegli sguardi? - chiese di nuovo lei. 
- Niente, Ginny. - risposi con tono duro. Mi alzai e uscì velocemente. Camminavo velocemente senza avere una meta precisa finché non mi sentì afferrare per i fianchi. 
- Ehi! Dove scappi? - chiese una voce che conoscevo bene. Mi voltai sorridendo di poco e incontrai di nuovo i suoi occhi. 
- Non sto scappando. - risposi io.
- Ah no? - fece lui scettico. 
- No! - mi misi sulla difensiva. - Questo è uscire da una stanza perché non vuoi parlare più con una persona. - 
- Alias scappare. - replicò stringendomi maggiormente a sé. Gli avvolsi il collo con le braccia e lo avvicinai di più, se possibile. 
- Una Grifondoro, soprattutto se Granger, non scappa mai. - gli sussurrai sulle labbra. Lui fece un piccolo ghigno e culminò quei due millimetri che separavano le nostre labbra. Le nostre lingue si unirono in un nuovo bacio passionale. Mi mordicchiò il labbro inferiore facendomi sospirare. Mi spinse verso il muro la mia schiena si ritrovò a contatto con la superficie fredda del muro. Le mie mani andarono a intrecciarsi tra i suoi serici capelli, le sue mi strinsero maggiormente i fianchi per poi scendere sulle gambe e si insinuò sotto la gonna. Prima di andare a cena, ci eravamo entrambi cambiati e messi la divisa. Quasi sicuramente ci saremmo chiusi in un'aula vuota se... 
- Lo sapevo! - esclamò una voce accanto a noi. Mi staccai velocemente dal ragazzo e vidi che, all'inizio del corridoio c'era Ginny. Ci guardava con uno sguardo quasi disgustato, sguardo che mi ferì molto.  
- Ginny... - sussurrai. La ragazza guardò prima il ragazzo al mio fianco, che guardava a terra, e poi me. Scosse la testa e prese un altro corridoio. 
- Vai. - disse Draco. Mi voltai verso di lui. - Ti aspetto qui. - detto questo annuì e corsi verso il corridoio da cui era sparita. Le corsi dietro. 
- Ginny! - la chiamai ma lei non si fermò né voltò. Continuai a correre e arrivata vicino a lei la presi per il braccio e la fermai. 
- Che c'è? - fece voltandosi verso di me. La lasciai e feci un passo indietro. 
- Ascoltami. - dissi con il fiato corto a causa della corsa. - So quello che hai visto, ma... 
- Cosa, ma? Ma non era quello che pensi? Ma è stato lui  baciarmi? - mi interruppe la rossa guardandomi con gli occhi un po' più aperti. - Hermione, dimmi la verità. Tu e lui vi siete messi insieme, veramente? - 
- Io... - 
- La verità. - ripeté Ginny con voce ferma. La guardai negli occhi e capí che ormai era inutile mentire con lei. 
- Sì, stiamo insieme. - risposi sospirando. 
- Herm! Ma non ti rendi conto?? Quello vuole solo portarti a letto, appena fatto ti lascerà! - esclamò la mia amica. 
- Non è assolutamente vero! - dissi io, e lo sapevo bene dato che eravamo già andati a letto insieme. 
- E come fai a... - fece per dire ma si bloccò guardandomi. - Tu e lui avete già fatto sesso? - 
Sospirai abbassando lo sguardo. La sentì ridere senza divertimento. Fece per andarsene ma la bloccai di nuovo. 
- Senti hai ragione, su tutto quello che hai detto. Ma... dio! Lo amo. - esclami con voce un po' più alta. 
- E lui? Lui ti ama? - mi chiese incrociando le braccia. 
- Sì. - risposi sicura. Calò il silenzio tra di noi, ci guardavamo e basta. Alla fine parló. 
- Va bene. - disse sospirando. - Se vi amate io non posso fare nulla. Si vede che sei felice. - disse sorridendo appena. 
- Grazie. - dissi sospirando di sollievo. 
- Ma gli altri non lo sanno, vero? - chiese lei. 
- No... ma ti prego di non dire niente. Neanche a Luna. Voglio dirlo io. - la pregai prendendole la mano. 
- Va bene, va bene. Ma non tenerglielo nascosto per molto, si arrabbieranno di più. - mi consigliò, io annuì e le lasciai la mano. - Aspetta! Ma quando sei sparita, prima, eri con Malfoy? - 
- Bè... sì. E a proposito di questo, io mi sono trasferita nella sua camera e... - 
- Tranquilla. Ti copro. - disse lei sorridendo. Sorrisi anch'io e la abbracciai. Era la mia migliore amica e sapevo che potevo fidarmi di lei. Appena staccate lei stava ancora sorridendo. - Dai, vai dal tuo fidanzato. - 
Annuì e mi incamminai, questa volta con passo più tranquillo. E lui era ancora lì, dove aveva detto che mi avrebbe aspettato. Appena mi vide si staccò dal muro e vedendo il mio sorriso, mi sorrise anche lui. 
- Allora? So che il tuo sorriso dice tutto, ma voglio sentirtelo dire. - disse Draco. 
- Ha capito e ha detto che ci coprirà. - dissi mettendogli le braccia intorno al collo e gli diedi un bacio a fior di labbra. - Andiamo? Sono stanchissima. - 
- Sí, anch'io. - rispose lui prendendomi la mano. Entrammo nella sala comune, ancora vuota, e andammo verso la nostra camera. Un attimo dopo aver chiuso la porta si sentì un grande frastuono, segno che gli altri erano arrivati. Mi allontanai dalla porta e andai verso il mio baule. Lo aprì e cominciai a tirare fuori i vestiti e i vari libri. I libri, sia della scuola sia miei, li sistemai su alcuni scaffali liberi. Draco, intanto, se ne stava appoggiato al muro a fissarmi. 
Dopo poco sentì le sue braccia forti circondarmi la vita. Sorrisi e lo sentì baciarmi la guancia. - Posso darti una mano? - 
- Guarda che lo so che vuoi aiutarmi solo per dare un'occhiata alla mia biancheria. - dissi girando il collo per poterlo guardare. 
- Sono abbastanza sicuro di aver già visto la maggior parte della tua biancheria. - replicò lui facendo un piccolo ghigno. 
Mi avvicinai alle sue labbra ma prima che potessero entrare in contatto mi fermai. - Potrei stupirti. - dissi io. Voltai la testa e ripiegai una maglietta, presi le mani di Draco e le spostai, mi allontanai e andai verso l'armadio. Lo aprì e misi la maglietta in un cassetto libero. Ripresi a sistemare i miei vestiti mentre il mio ragazzo aveva ripreso la sua posizione. Finì un'ora più tardi, e tenní fuori solo il pigiama per quella sera. Lo presi e andai in bagno per cambiarmi. Mi tolsi le scarpe, le calze, la gonna, poi mi sfilai la cravatta e infine la camicetta, rimanendo in intimo. 
- Sei sicura? - sentì la voce di Draco dall'altra parte della porta. 
- Su cosa? - chiesi mentre mi infilavo i pantaloncini. Uscì dal bagno e lo trovai già disteso a letto, le braccia dietro la testa e già in boxer. Mi buttai accanto a lui, a pancia in giù, sollevata sui gomiti. 
- Insomma, sei sicura che ci possiamo fidare della Weasley? - chiese con voce un po'... incerta? 
- È la mia migliore amica. - risposi come se questo potesse spiegare tutto. 
- Certo, lo so. Ma potrebbe sempre decidere di dire tutto per vendicarsi di me. - disse lui guardando il soffitto. 
- Vero, ma sa che se lo facesse io mi arrabbierei molto. - 
- Ed è meglio non far arrabbiare Hermione Jean Granger. - fece lui ghignando. Sorrisi e mi sdraia meglio sul letto. Lui tirò le coperte e ci coprì entrambi, presi la mia bacchetta e con un incantesimo non verbale spensi la luce. La misi sul comodino e poggiai la testa sul cuscino. Un secondo dopo il braccio di Draco mi circondò la vita, e la mia schiena venne a contatto con il suo petto. 
- Buonanotte. - sussurrai chiudendo gli occhi. 
- 'Notte. - rispose lui dandomi un piccolo bacio sulla spalla. Poco dopo entrambi scivolammo tra le braccia di Morfeo. 

 

   
 
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