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Autore: tigrotta87    06/04/2017    1 recensioni
Nella quotidianità e nella pace che ha raggiunto Berk,Astrid e Hiccup arrivano lentamente ad una ulteriore fase del loro rapporto. E nel mezzo c'è tutto il resto.
“quando un vichingo vuole fare diventare una donna sua moglie, le fa un dono, qualcosa di bello e di unico..." [Cap 6. The Gift]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti, Valka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Goodnight

Riuscire a passeggiare per le strade di Berk percependo l’aria accarezzarti senza lasciare gelo era raro, quello che si poteva definire come estate durava davvero poco in quelle zone. Alzò gli occhi verso la Luna brillante di quella sera, senza nessuna nuvola ad oscurarla.

Tradusse il suo pensiero in parole per la persona che gli stava camminando accanto silenziosa “sarebbe bello se questo clima durasse un po’ più a lungo eh”

Hiccup annuì deciso “non sai quanto è comodo! Sono riuscito a riparare tutti i tetti danneggiati, e non ci sono stati più incidenti nelle case perché i draghi dormono all’aperto. Insomma oggi quasi nessuno mi ha chiesto niente…” strinse il pugno come per festeggiare una vittoria “posso dedicarmi hai miei progetti, a cena ti avevo accennato a quello a cui sto lavorando?”

Si piegò dalla sua parte per coinvolgerla in una lunga spiegazione. Oddio era ripartito!

“si me lo hai spiegato bene! È davvero interessante” parlò prima che lui potesse ricominciare e cercò di tirare le labbra in un sorriso del tutto autentico e poi cambiò direzione al discorso “ ma quindi potremmo andare alla riva domani? Avevi detto che una volta finiti le riparazioni avresti potuto assentarti..” aveva una voglia matta di volare su Tempestosa e di tornare all’isola dai ragazzi.

Hiccup non rispose subito e guardò il selciato meditabondo “si potrebbe fare…” poi più deciso e con un tono decisamente allegro disse “passiamo dalla isola dei gronchi che è di strada, devo solo prelevare dalla cima un campione di terra per Gambedipesce” le prese la mano e la fermò “ottima idea mia signora” sentì la ultima parola direttamente soffiata sulla sua guancia e le labbra di Hiccup la raggiunsero.

Chiuse gli occhi e assaporò la morbidezza che avevano, lo si poteva capire anche guardandolo, che aveva delle labbra fatte per i baci. Scoprirlo di persona in quei mesi era stato…eccitante. Tanto più che non erano mancate le occasione, all’inizio era stata sempre lei a prendere l’iniziativa la maggior parte delle volte. Ma Hiccup imparava in fretta e la loro relazione aveva preso quella piega qualche mese prima della battaglia quindi ormai era passato quasi un anno…

Mordicchiò piano il suo labbra superiore e sentì un piccolo gemito dal ragazzo che ricambiò. Poi senti del duro dietro le spalle. C'era un muro così vicino? Hiccup era praticante sopra di lei con le mani ai lati della sua testa che si appoggiavano a sua volta alla parete. Subito dopo sentì dell’umido sul collo. Questa era una piacevole novità. Sembrava piacergli tantissimo torturarla su collo e, quando lo faceva,in lei la percezione di ogni sensazione si amplificava.

Aprì la bocca per prendere più aria. E passo le mani nei capelli spettinati del ragazzo, mentre lui continuava sulla sua scia. Le sue mani vagavano sul suo corsetto avanti e indietro. E ad astrid pareva improvvisamente di essere dentro la stanza del fabbro e non in una strada deserta per tornare verso casa.

Tutto il calore che stava accumulando era normale? Non sapeva molto di tutto questo, sapevo solo che ultimamente era diventato così intenso che una volta divisi avevano entrambi il fiato corto come se avessero fatto un allenamento.

Riportò il viso di hippup sulla sua bocca e continuò quello che ormai sapeva fare bene e che la calmava almeno un po’. Baciarlo era così giusto. Si sentiva ogni volta graziata dal fatto che lui si concentrasse così tanto su di lei, sapeva che era parte della sua vita e l’aveva scelta ma niente glielo faceva sentire come quando la sua lingua esplorava la sua bocca e i suoi occhi diventavano un po’ più scuri nel guardarla. Quegli occhi sopratutto..le davano un brivido, e li voleva vedere sempre più spesso. Sentiva che stava andando verso un punto di non ritorno, e ci stava arrivando in maniera consapevole e felice.

Le mani che prima erano su suoi capelli adesso erano adagiate su di lui. Percepiva i movimenti che lui stava facendo sul suo busto anche dai movimenti del petto che stava toccando. Mmm…

CRACK! Il rumore di una porta che si apriva e si staccarono all’improvviso l’uno dall’altro.

Oddio erano in mezzo al villaggio! Astrid strizzò gli occhi provando per un attimo un ondata di vergogna poi si ricordò che non era stata lei a iniziare

“hiccup..!” il filo di voce con cui lo chiamò era estremamente risentito

“si lo so” guardandolo vide che aveva chiuso gli occhi anche lui e la mano destra stava stringendo l’attaccatura del naso come quando cerchi di risvegliarti. Poi si rilassò “ti porto a casa”

Non sapeva se essere dispiaciuta o meno che non li avessero colti in fragrante. Infondo i loro momenti finivano sempre più o meno così ultimamente, a lei piacevano molto e anche a lui, lo sapeva. Ma succedeva sempre qualcosa. Che fosse skaraccio o un abitante che aveva urgente bisogno del suo parere. Questo perché non si spostavano mai da Berk da quando era diventato il nuovo capo.

 “si andiamo” replicò

Essere interrotti non le piaceva, soprattutto perché lui le mancava. Cercò la sua mano e la strinse, almeno quello. Fece un enorme sospiro mentale. Questa nuova relazione aveva tirato fuori degli aspetti di lei che proprio non si sarebbe aspettata.

Raggiunsero piuttosto velocemente la abitazione all'estremità est del villaggio. Infondo erano vicini quando avevano sentito la porta aprirsi.

“bene e anche stasera siete sana e salva”  e le fece un piccolo inchino

“idiota!” rise “sai perfettamente che non ci sarebbe bisogno che mi accompagni”

“così mi ferisce” continuò il gioco

“no non lo faccio, ma se vuoi posso provvedere” e alzò le mani verso di lui che si ritrasse di pochissimo “sempre manesca” borbottò

Una delle mani arrivò davvero su di lui e lo sfiorò “ per stasera buonanotte”

“buonanotte mia signora, ci vediamo domattina con Sdentato e Tempestosa” Annui e lo baciò sulla guancia.

“e ricordati che vi ho lasciato anche delle cose per la colazione, a te e a tua madre…” la voce di Hiccup aveva il tono di chi sottolinea l’ovvio quando le rispose  “certo, e chi se lo dimentica…”

 Continua…

 

 

 

 

  
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