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Autore: Cielo_Pietra    08/04/2017    0 recensioni
Dopo la battaglia di Hogwarts, Teddy Lupin rimase orfano ma se non fosse stato l'unico?
Se Teddy avesse una sorella? Come sarebbe? Quale sarebbe il suo nome? Il suo carattere?
Leggete l'incredibile storia di Teodora Lupin
"La mia normalità non è comune, quindi, tanto vale essere diversa" cit. Teodora Lupin
Spero gradiate l'idea e che la storia vi appassioni, buona lettura e commentate tanto, mi interessano le vostre opinioni.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Al mattino la prima cosa che feci fu andare a cercare Lysander e Lorcan, si stavano spargendo varie voci su Zakaria e volevo che anche loro due conoscessero la verità. Pensai di dire la verità anche a Scorpius, sapevo che Draco e Astoria erano a conoscenza della mia situazione speciale già quando si proposero di accogliermi, pensai subito fosse stata mia nonna ad avvertirli in collaborazione con la preside ed infatti non mi ero sbagliata, decisi che avrei avuto tempo di parlare con Scorpius e andai alla ricerca dei gemelli. Lì trovai a fissare le nuvole in giardino prima della colazione, mi misi seduta accanto a loro, per un po’ rimasi in silenzio poi mi decisi a parlare.
‘’Ragazzi volevo chiedervi quali voci vi erano arrivate sul mio amico ’’ incentivai io
‘’Beh per adesso, dicono che tu stia con lui ’’ disse Lorcan
‘’Aggiungendo che il vostro prefetto ha scoperto che uscivi di notte per incontrarti con lui ’’ aggiunse Lysander
‘’Concludendo con una profonda gelosia da parte del tuo prefetto, che non vuole ammettere’’ ribadì Lorcan
‘’In questa scuola sono tutti impazziti, non è vero niente di tutto ciò’’ dissi io
‘’Lo immaginavamo, sei qui per dirci la verità? ‘’ domandò Lysander
‘’Esatto, siete dei cari amici e avete il diritto di sapere la verità anche voi’’ risposi io
Gli raccontai tutto, quando conobbi Zakaria la prima volta, la scoperta del mio segreto da parte di Louis e finendo con l’altra notte quando si è svegliato. Rimasero in silenzio fino alla fine e mi guardavano con attenzione incuriositi dalla storia, se avessero avuto una pergamena avrebbero preso appunti. Mi ringraziarono per averglielo raccontato e poi si alzarono per andare a far colazione e io feci altrettanto.
In Sala Grande erano presenti già tutti gli studenti, andai al primo posto che trovai libero e feci una colazione rapida poi andai in infermeria per vedere come se la cavava Zakaria. Prima di attraversare il portone dell’infermeria percepii una voce, l’Alpha non era solo, c’era anche mio fratello con Louis e stavano parlando, poche parole arrivarono al mio orecchio umano, una cosa però mi era chiara stavano parlando di me e del mio futuro, cosa avevano da impicciarsi quei tre sulla mia vita. Entrai in infermeria e tutti e tre si immobilizzarono come fossero fatti di ghiaccio. Ted rosso in faccia dalla rabbia corse fuori e sbatte il portone alle sue spalle, Louis prese ad uscire dall’infermeria, questa volta fui io a bloccarlo.
‘’Aspettami qua fuori, ti devo parlare di una cosa ’’ dissi io e lui annuì in risposta poi uscì dal portone
‘’Buongiorno’’ disse Zakaria con un sorriso di dolore
‘’Buongiorno, non sforzarti, potresti far riaprire le ferite’’ dissi io, decidendo di ignorare l’accaduto di poco prima
‘’Allora cosa farà la piccola streghetta oggi? ’’ chiese lui in tono sarcastico
‘’Ti trasforma in rospo se non stai attento ’’ dissi io
Passai in rassegna le sue bende per vedere se si stessero macchiando ancora di sangue, sembravano a posto ma non era detto, Madama Chips aveva detto che sarebbe guarito in parecchio tempo e lei era affidabilissima.  Zakaria ed io parlammo un po’ e mi assicurai che mangiasse qualcosa e che prendesse la sua pozione curativa prima di andarmene. Fuori dal portone mi aspettava, come da accordi, Louis, non avevamo molto tempo prima delle lezioni quindi dovevamo fare in fretta.
Andammo in un corridoio del settimo piano, solitamente il meno popolato e ci sedemmo in terra. Passarono lunghi attimi di silenzio prima che mi decidessi a parlare.
‘’Ti devo della scuse Louis’’ dissi io
‘’Non è vero’’ rispose lui
‘’Si è vero, stai cercando di aiutarmi e io sono stata sgarbata, prima di tutto tu sei il mio Prefetto e ti devo del rispetto ’’ ribadì io
‘’Allora, ti devo delle scuse anch’io e più grosse delle tue, tutte quelle volte che ho definito i lupi mannari come dei mostri davanti a tuo fratello o alla mia famiglia e tu stavi sentendo, sono io il vero mostro e mio padre aveva ragione quando mi dava dell’ignorante, questa cicatrice è la punizione perfetta’’ disse lui guardando nel vuoto
‘’Ho deciso di accettare il tuo aiuto, alle mie condizioni ovviamente’’ feci io
‘’Davvero?!’’ chiese lui incredulo, i suoi occhi si illuminarono di felicità
‘’Si, il tuo compito sarà molto facile, quando perderò nuovamente il controllo dovrai uccidermi’’ dissi io
‘’Cosa? No, non ci riuscirei mai’’ fece lui
‘’L’altra notte ti sono cadute queste dalla tasche e non te ne sei accorto’’ feci io tirando fuori dalla tasca interna del mio mantello tre pallottole argentate e mettendogliele in mano
Louis porse la mano e guardando le tre pallottole sbiancò in volto e cominciò a sudare, forse pensava di avercele ancora oppure di averle perse ancora prima, sicuramente non si aspettava di vederle in mano mia, balbetto per un po’ cercando qualcosa da dire e alla fine ci riuscì.
‘’Teodora ti giuro che…’’ cominciò lui prima che lo fermassi
‘’Tranquillo, non sono arrabbiata, sei l’unico a cui posso chiedere una cosa del genere e dovrà rimanere un segreto tra me e te, potrai usare il metodo che preferisci, le pallottole oppure un incantesimo, non mi fa differenza’’ dissi io
‘’Sbaglio o avevi detto che le pallottole d’argento erano una leggenda?!’’ domandò lui
‘’Beh, partiamo dal fatto che ti serve un’arma babbana altrimenti sono inutili, una volta ho visto un cacciatore che le usava, comunque sono una leggenda per quanto riguarda il destinatario, se venisse colpito in un punto vitale anche un essere umano potrebbe morire con quelle’’ risposi io
‘’Affascinante’’ commentò lui rigirandosele in mano
‘’Devi promettermelo Louis’’ dissi io guardandolo negli occhi
‘’Non…’’ cominciò per poi bloccarsi
‘’Promettimelo, non voglio fare ancora del male ’’ ribadì io soffocando le lacrime che provarono ad uscire
‘’E va bene, te lo prometto’’ disse lui
Controllando l’orario ci rendemmo conto di aver conversato più del necessario, la prima ora era quasi finita e noi avevamo perso la lezione, per essere un Prefetto non era molto disciplinato. Mi diressi subito alla mia seconda lezione della giornata e aspettai gli altri.
 
Passa un mese, Aprile
La primavera era ufficialmente cominciata, i fiori spuntavano sugli alberi, il sole era alto e scaldava tutto intorno a sé. Gli studenti giravano per il castello con le maniche della camicia arrotolate o con il mantello aperto e si respirava un’aria quasi rilassata con l’avvicinarsi delle vacanze estive. Zakaria è stato nostro ospite per parecchio tempo e oggi finalmente tornava nei boschi. Arrivata in infermeria trovai lui già pronto ad andare e tutti i professori erano lì, lui li guardava in cagnesco, credo avesse paura che gli mettessero il guinzaglio.
‘’Buongiorno a tutti’’ dissi io per annunciare il mio arrivo, i professori mi salutarono con un sorriso
‘’Arrivo subito… credo di dovervi un grazie, mi avete salvato la vita e non eravate tenuti a farlo’’ disse lui rivolto ai professori e Madama Chips
‘’Dovere ragazzo, siamo felici che tu sia guarito’’ rispose la preside
Zakaria ed io uscimmo dall’infermeria, mi avevano dato il permesso di accompagnarlo per un po’ quindi quella mattina non feci colazione. L’intero castello ci guardò sfilare tra i corridoi, le voci su noi due non si erano placate anzi ogni giorno si facevano più frequenti e anche quelle della gelosia di Louis, non ci davo orecchio e passavo oltre, la noia degli studenti era misurabile alla velocità del pettegolezzo che si diffonde e a giudicare in quanto tempo quello su di noi aveva fatto il giro del castello, gli studenti dovevano annoiarsi tanto. Sulle scalinate di marmo mi accorsi che in giardino ad aspettarci c’erano i miei amici che si erano posti su di una fila perfetta.
‘’Non potevamo non salutare il nostro ospite che se ne va ‘’ annunciò Louis pieno di orgoglio
‘’Potevamo’’ protestò Ted
Tutti salutavano con la mano ed un gran sorriso stampato in faccia, il più contento di tutti restava però Teddy, aveva sul volto l’espressione di chi si toglie una spina molto dolorosa dal piede, Zakaria era disinteressato, dopo un mese di infermeria, l’unica cosa che voleva era correre libero tra gli alberi e lo capivo benissimo. All’inizio della foresta mi bloccai e lui si girò a fissarmi con aria confusa.
‘’Non posso proseguire, la foresta è proibita agli studenti’’ dissi io
‘’Non farmi ridere’’ sbottò Zakaria
‘’Potevo accompagnarti solo entro i confini della scuola, mi dispiace’’ feci io per giustificarmi
‘’Vieni con me, nel tempo che quegli umani se ne accorgeranno noi due saremo già irraggiungibili’’ disse lui
‘’Non posso, io appartengo a questo posto ’’ dissi io
‘’Non puoi ma vuoi, la differenza sta lì’’ replicò lui
‘’Dimmi chi ti ha ridotto così, prima di andare via’’ feci io in modo autoritario
‘’Non adesso, tanto tornerò presto e a quel punto ti spiegherò tutto’’ disse Zakaria dirigendosi nel folto del bosco
Rimasi ferma lì a fissare il punto in cui era scomparso finché non venni richiamata da Albus per andare a lezione, tornai verso gli altri che ancora occupavano i loro posti, fermi immobili ad aspettarmi.  
Durante il pranzo la professoressa McGranitt annunciò a tutti gli studenti che il nostro ospite era guarito e aveva abbandonato questa mattina il castello, un gran vociare si levò alto ma si placcò in fretta, una serenità nuova si era formata tra le mura del castello, Louis ed io stavamo appianando le divergenze e diventando amici, avevo deciso che quel pomeriggio avrei rivelato tutta la verità a Scorpius, così non avrei avuto più segreti con nessuna delle persone a me più vicine e care.
Quando rivelai a mio cugino la verità, notai che la sua mente si azzerò, la sua espressione si fece trasparente e non traspariva più alcuna emozione. Rimase in silenzio e poi annuendo se ne andò per la sua strada, non me la presi sul personale per quello stato di shock, immaginavo che la notizia fosse sconcertante e aveva bisogno di assimilarla, la consapevolezza sarebbe arrivata poco a poco e non alla velocità di un boccino d’oro.
L’aria della primavera era piacevole e mi godevo la brezza ad occhi chiusi, i miei capelli si tinsero di un bel colore ramato e i miei occhi diventarono azzurri come il cielo, quella serenità all’interno di Hogwarts durò poco, dopo la scomparsa dello straniero, gli studenti si concentravano molto di più sullo studio, molti passavano le ore libere in biblioteca per iniziare a prepararsi per gli esami. I più ansiosi erano gli studenti del quinto e del settimo anno, non si vedeva nessuno di loro passeggiare per i corridoi e chiacchierare amichevolmente, quasi tutti passavano il loro tempo rintanati nelle sale comuni o in biblioteca, impedendosi qualsiasi tipo di distrazione, anch’io ovviamente ero preoccupata per i miei esami, Rose aveva insistito perché formassimo un gruppo di ripasso, ci incontravamo spesso ma davamo anche spazio a chi come la mia amica voleva studiare in autonomia. Quel pomeriggio, infatti, stavo aspettando gli altri nel giardino interno, avevamo stabilito che sarebbe stato il luogo migliore per noi, eravamo in tanti e non essendo tutti della stessa Casa non potevamo sfruttare le rispettive sale comuni. Rose ci raggruppò tutti e così studiammo insieme ad Albus, Scorpius, Victoire, Lorcan, Lysander, Savannah, Mary Jeanne e Priscilla, insomma il nostro gruppo di studio era formato da tutte le persone del primo anno che conoscevamo.
Dopo il pomeriggio impegnativo, la sera arrivò in fretta e pian piano anche l’anno scolastico volgeva al termine, presto sarebbe arrivata l’estate e con lei avrei iniziato la mia convivenza a Malfoy Manor.
 




Buon pomeriggio e buon weekend, un capitolo molto rilassato questo ma ogni tanto ci vogliono hahaha spero che vi piaccia, lasciate un commento se vi va e grazie a chi mi legge ancora. un bacio, ciao ;) 
   
 
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