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Autore: Lucalucaluca    08/04/2017    4 recensioni
Ciao ragazzi. Questa è la mia prima fanfiction che pubblico quindi abbiate pietà di me XD. Datemi delle dritte per migliorare che non fanno mai male. Questa storia verte su delle prove, mascherate da missioni, che faranno capire con naturalezza e abbastanza lentamente ai due personaggi (Natsu e Lucy) di amarsi profondamente. Spero che vi possa piacere. :)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 21 - NULLA SI DA’ PER NULLA
Non smettono di scendere le lacrime salate dai volti dei presenti, Gray, Elsa e Lluvia sono ancora occupati con Sieghart che grazie alla sua magia li tiene quasi alle corde.
“Lucy - pronuncia ancora Natsu, stringendola a sé con forza - dovevamo dire a tutti di noi, di quanto ci volevamo bene…”.
“Natsu” sussurra Happy, poche volte, forse nessuna, l’ha visto così sconvolto. Le mani del rosato tremano sotto le spoglie morte della maga, pallida come neve.
“Ehi tu - Charle intende far finire quel pianto così straziante e al momento inutile - ascolta, Lucy non tornerà indietro, però…”
“Sì, lo so!” risponde appoggiando il corpo a terra e togliendosi le lacrime dalla faccia con una passata di braccio. Gli occhi passano da un’espressione cupa, triste, luttuosa ad una forma più tagliente, aggressiva e vendicatrice. “Quel verme la pagherà. E’ una promessa che ho fatto a Lucy!” afferma pronto a prendere parte al combattimento.
“Natsu vengo con te!” Happy è pronto ad affiancare il suo migliore amico come sempre, ma un cenno negativo lo ferma.
“No Happy, è una questione che riguarda solo me”.
“Ma che dici?! Lucy era un’amica non solo tua!”.
“Lucy era una nostra amica, ma la colpa è mia e di quel bastardo. Per favore Happy, non t’intromettere” controbatte, volendolo solo per sé stesso, per la sua rabbia. Parte veloce verso il punto dello scontro. Happy, Charle e Wendy rimangono lì, vicino al corpo della bionda esanime.
“Charle - interviene la ragazzina vedendo il mago correre rapido - perché lo hai aizzato? C’erano metodi migliori, sì è Natsu, però, nello stato in cui si trova, forse non lo risparmierà nemmeno”.
“Wendy, più qualcosa per te è preziosa, più la sofferenza sarà grande quando questa ti verrà sottratta. E’ giusto che Natsu voglia vendicare Lucy ed è giusto che quell’uomo venga fermato. Io non l’ho fatto per aizzarlo, ma perché credo che sia la cosa più giusta” sospira alla fine, non le viene facile fare discorsi di questo genere.
“E poi - continua - c’è anche quella cosa…”.
“Quale cosa” chiede curiosa Wendy.
“Ho avuto una visione, era particolarmente confusa quindi non ci ho capito granché… però…io… ho visto Lucy” conclude.
“Cos’hai detto Charle?!” la blu è sorpresa, non se l’aspettava di certo, però un barlume di speranza si accende in lei, che Lucy possa ancora vivere?
***
“Tu me la pagherai” urla Natsu ai quattro venti prima di buttarsi sul mago dai capelli blu con un calcio invaso da fiamme rosse e ardenti troppo violento e veloce perché il nemico lo possa schivare. Inizia quindi la battaglia, senza esclusione di colpi. Elsa principalmente lo trattiene, Gray e Lluvia utilizzano l’Unison Raid e Natsu, con la copertura dei compagni sferra colpi micidiali.
Sieghart si trova in evidente difficoltà. Grida, fuori dal suo personaggio, solitamente pacato e apparentemente impossibile da impressionare. Tutto intorno a lui si ferma, replicando ciò che ha fatto la prima volta alla gilda. Elsa riesce a malapena a muovere leggermente le braccia, Gray invece muove solo gli occhi per guardarsi attorno. Lluvia cade e non riesce ad alzarsi. Natsu in posizione naturale, eretta e statica. Nessun atteggiamento di combattimento, le braccia rilassate lungo i fianchi, i piedi ben distanziati e la testa alta, che guarda frontalmente l’avversario.
“Che strana posa” commenta il mago, forse leggermente divertito da quel caso, sì, per lui è un caso.
“Beh - improvvisamente parla il rosato - Beh, non vuoi più combattere?”.
Lo sconcerto lo assale, mai nessuno era sfuggito alla sua magia temporale.
“Sieghart giusto? - continua il Dragon Slayer - Su me non funziona, non lo sai che il demone etherius più forte è immune a giochetti del genere?”.
“E.N.D. Non credevo che avessi tutto questo potere. Tanto da combattere contro il tempo stesso”.
“Ti ucciderò, non posso perdonare chi ha distrutto la mia casa e chi ha ucciso la mia famiglia”. Gli occhi pieni di rabbia.
“La tua famiglia, chi? Quella ragazza? Lei non era altro che un problema per tutti quanti. Non sai ciò che può fare”.
“Sì che lo so, mi è stato detto” controbatte.
“E quindi, la morte di tutti non ti tocca per niente? Sei un demone nell’anima Natsu Dragneel”. A quelle parole esplode, inizia ad attaccarlo ad oltranza non dandogli neanche il tempo di parare i colpi successivi, la sua furia risveglia in lui un potere molto superiore che sbaraglia il nemico, ormai inerme.
“Lucy non era un problema! C’era una soluzione!” esclama a voce forte, le lacrime ritornano a scendere mentre lui lo colpisce ripetutamente. Il tempo, a causa della situazione sfavorevole per Sieghart torna a scorrere in maniera regolare, permettendo a tutti di muoversi.
Esce molto sangue dal suo corpo ma il rosato non intende fermarsi, imperterrito vuole sfogare la sua frustrazione alla fonte senza badare alle conseguenze. Elsa lo ferma bloccandogli un polso. “Lasciami” grida istintivo.
“Fermati Natsu, non sei in te” Gray gli afferra l’altro.
“Cosa dite - sbraita fuori di senno - lui è la causa di tutto. E’ colpa sua!” ferma le sue parole quando lo vede rialzarsi. I ragazzi stanno comunque all’erta nonostante le sue condizioni. Barcolla, ematomi sparsi, vestiti sgualciti. Si avvicina a Natsu, calmo, lento gli si pone davanti. Il mago lo guarda con sguardo omicida finché non inizia a parlare. “Ripeti” dice a voce bassa ma perfettamente scandita.
“Che vuoi ora! - sbotta l’ennesima volta - è tutta colpa tua! Sei tu il mostro, Lucy non ti aveva fatto niente”. Egli continua a tacere, gli insulti di Natsu non lo toccano minimamente.
“Prima… c’era una soluzione…” alza la testa fino a dirigere il suo sguardo negli occhi del Dragon Slayer. L’atmosfera è tesa. Un silenzio seguito dalla calma improvvisa del ragazzo.
“Ce lo ha detto il Re degli Spiriti Stellari - incomincia, nominandolo per indurre Sieghart a credergli - ha detto che se avessimo portato Lucy da lui, avrebbe potuto aiutarla, ci ha detto che, poiché in passato ci sono stati episodi simili, sì non a questo livello però… - sospira - gli Spiriti avevano deciso di prendere delle contromisure. Non so altro" finisce.
“E io, ti devo credere?” domanda l’uomo dai capelli blu, guadagnandosi uno sguardo sdegnato e l’ennesimo insulto.
“Ormai non ha più importanza - risponde dopo - Lucy non è tra noi e ormai ho tutte le intenzioni di ucciderti, però è la verità” il cuore di Natsu piegato dal dolore psicologico e fisico.
“Chiedo perdono” termina.
Una vena pulsante torna a farsi viva sulla tempia del giovane che di rimando a quella così squallida, viscida scusa lo sputa senza pensarci un istante di più. “Natsu!” esclama Elsa, seguita da Gray che proprio non si aspettavano un simile trattamento da parte del loro amico.
“Forse avresti dovuto pensarci prima, ora le tue scuse non servono pazzo” urla sprezzante. E lui, pure inaspettatamente, gli tira un gancio dritto allo stomaco. “Bastardo!” sopprime le parole liberandosi dalla stretta dei compagni e portandosi le mani all’addome.
“Stupido, le scuse non erano verso di te, bensì versi il tempo. Non l’ho protetto” si deprime leggermente a giudicare dallo sguardo. Gray ha lo sguardo torvo, tuttavia pensa “Questo qui è proprio fuori di testa” facendo fuoriuscire debolmente quelle tre ultime parole debolmente.
“Non mettere in mezzo cose che non centrano” il rosato gli afferra il bavero della maglia sollevandolo di peso. L’ultima cosa che vuole sentire sono le sue farneticazioni assurde.
“Invece il tempo centra, come centra Lucy” continua prima di ricevere un cazzotto. “Non nominare Lucy!” esclama a voce alta e aspra.
“Se è vero che esiste un metodo per risolvere questo problema ed io ho agito senza prima essere informato di tutto allora…” si blocca.
“Allora?” continua Elsa e Sieghart parla “Per salvare qualcosa molto spesso bisogna perderne un’altra. E’ su questo che ho basato la mia vita finora, al solo scopo di proteggere il tempo. Ma ovviamente uccidendo non faccio altro che sottrarre il tempo agli essere di questo mondo. Non fraintendete, lo rifarei - e qui Natsu resiste a stento dal rompergli la faccia - se non ci fossero davvero altri metodi. Ma ora…”.
“Sei pentito?” gli chiede posandolo per terra e lui senza molta enfasi “Forse” al quale tutti un po’ rimangono allibiti, che abbiano sentito bene?
“Ragazzi, ragazzi!” Wendy con i due exceed, pensando che sia tutto finito, si avvicina correndo, fermandosi poi alla vista dell’uomo che, esclusa qualche ferita, sembra stare bene. Trema leggermente prima di essere rinchiusa in un abbraccio affettuoso di Lluvia che la tranquillizza con parole dolci. Era rimasta anche lei un poco scossa.
“Ehi Natsu” sia avvicina Happy, scosso per la morte di Lucy ma anche per i modi così brutali del suo migliore amico.
“E lui?” chiede Charle preoccupata.
“Se devo essere sincero vorrei riservargli lo stesso trattamento ha riservato a Lucy - sospira - ma non voglio diventare un verme come lui”.
“Non preoccuparti - s’intromette quest’ultimo - ho già deciso che questa vita non va più bene per me, tuttavia vi chiedo di risparmiarmi, per favore” quelle parole all’apparenza con poco senso non colpiscono nessuno, ormai il suo essere enigmatico non è più un segreto. Tuttavia qualcosa sì che ha colpito tutti.
Per favore. Quell’uomo che dice per favore? Quelle due parole rimbombano forti nelle loro menti. Perché poi dire di voler uccidersi e poi chiedere di non venire ucciso?
“Che intendi?” chiede Gray. Lui dinnanzi sogghigna, per poi accasciarsi a terra in una sonora risata che scatena l’ira di Natsu, prontamente fermato da Elsa che gli tiene un braccio.
Ancora steso sull’erba e “Il tempo è tiranno! Sempre molto da fare e troppo poco tempo per farlo! Ho fallito, non merito un titolo come quello che ho ricevuto tempo fa. Ho ucciso quando non era necessario, ho rubato il tempo di un’altra creatura inutilmente. Ma, come ho detto prima per salvare qualcosa bisogna sacrificarne un’altra. Funziona così anche con la vita - si alza in piedi facendo peso sul ginocchio - Avete mai sentito parlare dell’R System?”
“La Torre del Paradiso!” esclamano Elsa, Gray e Lluvia quasi in sincrono.
“Già - riprende - la chiamavano anche così. Quella magia permette di prendere il tempo passato, presente e futuro di una persona per donarlo ad un altro individuo. Io sono in grado di attuarla anche ora, anche qui” conclude.
“E quindi” lo strattona Natsu, sballottolandolo avanti e indietro.
“Qualcuno di noi - interviene Gray - dovrebbe sacrificarsi per Lucy, giusto?” seguito da un ghigno affermativo stampato appena sul volto del custode del tempo.
“Mi offro io - afferma Elsa con una convinzione fuori dal comune - Lucy mi ha aiutata un sacco di volte, è ora di ricambiare il favore. Fairy Tail significa famiglia, e alcune volte sacrificio” ma viene bloccata dal moro che le cinge un braccio e prontamente dice “Ma Elsa, anche tu hai aiutato un sacco Lucy, tocca a me! Mi sento in dovere di farlo, è più giusto così” finisce a testa alta.
Lluvia gli si avvicina con occhi tristi, si avvinghia a lui premendo la testa al suo petto, frigna “Lluvia non può permettere che Gray-sama muoia… però… però non può essere indifferente a tutto quello che sta succedendo. Lo farà Lluvia!” esclama con le lacrime sugl’occhi blu e un labbro tremolo. Wendy ha un po’ di paura, tuttavia sta per farsi avanti per proporsi anch’essa quando Charle, indispettita e tremante di nervosismo, esplode “Ma la volete piantare! Non è una cosa da prendere così alla leggera: perdereste amici, familiari, compagni, i vostri momenti felici… Se volete il mio parere, è meglio che tutto rimanga come sta” ma non ha nemmeno il tempo di finire che il rosato strepita un “No! Lucy deve tornare e sarò io a farlo! Solo io”. Si scatena il silenzio, più eloquente di qualsivoglia parola. Infondo tutti sanno che farebbero la stessa cosa al suo posto, fare di tutto per la persona che si ama.
“No, Natsu non puoi! - grida improvvisamente Happy legandosi alla sua gamba - mi vuoi lasciare da solo…”. Le lacrime scorrono facili e il tremore è evidente. Con le zampette bianche artiglia il polpaccio del suo caro amico che d’improvviso sembra volerlo abbandonare.
“Happy non sminuire il gesto di Natsu - gli risponde Elsa, preoccupata per il rosato, ma, dopo un’attenta riflessione, disposta a capire i suoi sentimenti - lui non ti vuole abbandonare, vuole salvare Lucy” continua ma la tristezza non diminuisce e come spesso accade sfocia in rabbia, rabbia indirizzata al primo che capita a tiro, immotivata… maledettamente umana, per quanto dettata da un gatto.
“E voi non lo fermate!” esclama. Elsa, Gray e Lluvia, toccato il punto dolente, abbassano lo sguardo, guardano il prato in silenzio, cupi. OK i sentimenti, ma loro, da membri della gilda, non dovrebbero impedire tutto ciò? La confusione li prende, vorticosa mischia i loro pensieri distorcendoli.
“Voi volete solo scollarvi un problema…” grida a più non posso Happy che, però, viene sollevato dal ragazzo, poggiandolo sulla sua spalla larga. Lo accarezza piano e poi sussurra “Lo sai, Happy, - marcando il suo nome con dolcezza - che tutti noi di Fairy Tail faremmo di tutto per un nostro compagno no? Sono certo che ognuno di loro lo farebbe al posto mio, lottare per gli altri è diventato ormai un mestiere quotidiano - sorride - Però devo farlo io, perché voglio rendere Lucy felice con le mie forze, renderla fiera di me al 100%, voglio solo il meglio per te, per lei e per tutti gli altri… Ah… quando tutto sarà finito, mi devi promettere che non litigherai più con Lucy, OK?”.
Happy scoppia allora a piangere più di prima poggiandosi sul collo del mago, aggrovigliando la coda al suo braccio in maniera affettuosa e possessiva. Un’ultima pacca sulla sua testolina prima di poggiare l’exceed per terra.
“Beh allora, vogliamo iniziare?” si rivolge tetro verso Sieghart.
“Certo certo” ribatte lui con indolenza. Si spostano vicino al corpo della ragazza, quelle poche decine di metri che fanno capire a Natsu come quello che sta per fare sia un grandissimo sacrificio, ma ciò non lo scoraggia, anzi, è orgoglioso di poter essere utile alla sua compagna.
“Ascolta Natsu - riprende il blu - tu ne sei proprio certo?” gli chiede e il cenno della testa fatto con forza dà la risposta che in fondo tutti si aspettavano.
Allora il custode del tempo si avvicina ad Elsa e “Prometti? - chiede e vedendo il volto incuriosito della rossa continua - Quando questo rito sarà finito leggi questo foglio a tutti, senza perdere tempo, indipendentemente dalle circostanze - porgendoglielo - ma prometti di non aprirlo prima di allora”.
“Prometto sull’onore di Fairy Tail” solenne risponde, non sa il perché ma non se l’è sentita di dubitare o tentennare né tantomeno di porre domande, quelle le sono sembrate parole sincere, senza ombra di dubbio.
“Ma perché non puoi farlo tu?” chiede Gray sopperendo alla mancata domanda di Titania. Il mago ghignante non risponde, si rimette nello stesso punto in cui stava prima di andare da Elsa camminando con flemma disarmante.
Distende le braccia come quasi a mettersi in croce mentre Natsu rivolge sguardi veloci a lui e al corpo esanime, pallido e spento della ragazza, sperando che il tutto si risolva nel migliore dei modi… certo, forse il migliore dei modi sarebbe stato il ritorno di Lucy senza il sacrificio di nessuno, ma nulla si dà per nulla, e la sua vita è meno importante di quella di Lucy, dal suo punto di vista.
Sieghart punta gl’occhi al cielo prima che una modesta massa d’aria incominci a spostarsi al livello della terra, per poi salire e lambire con raffiche fredde i volti dei presenti, scompigliando i capelli. Una specie di colonna di vento avvolge pian piano i due e il corpo ormai freddo della maga, assieme a quel turbinio si scatena una luce azzurra che si diffonde avvolgendo in una specie di nebbia tutto il campo circostante.
La colonna si fa più alta, fino a non distinguerne più la sommità e l’onda d’aria ora quasi devastante costringe chi sta al di fuori di essa ad allontanarsi a meno di non voler essere spazzati via. Le nuvole di mescolano intorno al fulcro di tutto mentre i ragazzi sentono un calore irradiare i loro corpi mentre il suolo cede alle crepe, la cui origine è la stessa di tutti gli altri fenomeni. A bocca aperti, sbalorditi, si stupiscono ancora di più guardando una specie di fiammata, o almeno così pensano guardando quella luce rossa e informe che illumina il cielo.
Infine un boato, un incredibile boato, assordante, fenomenale, fa stramazzare i maghi e i due exceed a terra mentre il vento comincia lentamente a dissolversi. Le nuvole come il terreno si assestano frenando improvvisamente i loro movimenti, quella massa d’aria cede mentre la luce bluastra termina all’epicentro di tutto, il luogo in cui sono presenti i due e Lucy, sempre che almeno loro siano ancora siano vivi. Questo il pensiero di tutti, che precipitosi si affrettano a raggiungerli, per accertarsi che almeno non faccia la stessa fine della bionda anche il ragazzo. Lluvia, preoccupata “Gray-sama, Lluvia ha paura che anche Natsu possa…” interrompe le parole quando Gray le afferra la mano stringendola nella sua nel bel mezzo della corsa, facendola sentire al sicuro, protetta. “Lluvia, quello zuccone neanche volendo potrebbe…” e non continua la frase, eloquente di per sé.
Arrivano. Lucy è ancora dove l’avevano lasciata, solo che ora nella sua stessa posizione, supini sull’erba, ci sono anche Natsu e Sieghart. Tutti si precipitano sulla giovane, schiaffetti, strattoni, carezze… Elsa cerca di sentire il polso, niente. Sta per lasciare il braccio ma poi sente una pulsazione sotto le sue dita, debole, delicata ma percepibile come la vita che miracolosamente riprende da dove era stata interrotta. A quella molte altre ne seguono, tutti le si avvicinano dopo quel mezzo urletto di gioia della rossa, finché lei non apre gli occhi, stanchi, affaticati ma pieni di vita. Incomincia a guardarsi intorno, le iridi castane mettono a fuoco i volti dei suoi compagni, gioiosi. Ha molto freddo ed è stordita. Muove leggermente una mano, meno bianca di prima, per poi con voce rotta dire “Ehi ragazzi, che è successo? - porta una mano alla testa, data la forte emicrania - Dov’è Natsu?” già, Natsu… Abbassano tutti lo sguardo, creando una smorfia di preoccupazione sulla bionda. Cerca di alzarsi, ma trattiene un grido di dolore quando muove le gambe, ancora intorpidite. “Cos’è successo?” chiede agitata, ma nessuno vuole darle una risposta così esplicita quanto dolorosa. Happy le si avvicina, poggiandosi sul suo petto che da poco ha ricominciato ad essere caldo, con voce rassicurante “Natsu ti ha salvata…” e a quelle parole lei se ne compiace, e quel “Dopo lo dovrò ringraziare allora” detto in maniera scherzosa imprime un senso d’angoscia nei presenti.
Elsa inizia con “Vedi Lucy, la verità è che tu… che Natsu insomma…” ma un nodo allo stomaco le impedisce di continuare e quel po’ di senso di colpa per non aver insistito prima ora si fa più presente.
“Lucy - interviene Lluvia - Lluvia è sicura che Natsu sia felice ora”, Lucy inizia a spalancare bocca e occhi e la respirazione è più accentuata, boccheggia senza esalare suoni riconducibili a parole. Semplici lallazioni portate dalla sensazione che le parole dei suoi compagni scatenano in lei.
“Tu eri morta Lucy - continua con un fil di voce il gatto blu - e allora abbiamo usato la stessa magia della Torre del Paradiso…”.
“Q-quindi… Natsu lo ha fatto. Lo ha fatto davvero?! - inizia a piangere senza tregua, continua a parlare facendo vibrare le parole della sua tristezza - Non doveva, non doveva, non doveva, non doveva, non doveva…”.
“Su Lucy adesso calmati, infondo lo ha fatto per te” Wendy cerca di consolare la disperata maga, presa da un fitto dolore al petto prorompente, lancinante.
“Non posso, non posso” fa lei, in preda all’angoscia. Si accuccia su sé stessa cercando un po’ di solitudine per riflettere sull’accaduto mentre i compagni si allontanano da lei a passi lenti, che però si sentono distintamente amplificate da quella terra ormai bruciata dall’incantesimo attuato poco prima.
“Ma dov’è andato!?” dice a voce alta la rossa.
Un accorato “Chi?” crea un atmosfera di curiosità che lei subito soddisfa “Sieghart, il suo corpo era disteso proprio qui fino a un minuto fa…”.
“Tipico di lui - risponde il mago del ghiaccio - prima ha ucciso Lucy, poi ci ha dato la possibilità di scegliere solo per aumentare in noi i sensi di colpa e ora è sparito…”. Gray viene bloccato dalla maga dell’acqua, resasi conto che le parole del suo amato creano solo sofferenza nell’animo di Lucy. “Gray-sama non essere insensibile, altrimenti l’unica che avrà dei sensi di colpa sarà Lucy” gli bisbiglia.
“Appena tornati a casa celebreremo il funerale di Natsu, sarà ricordato come guerriero dai grandi valori, che ha messo in tutta la sua vita gli altri davanti a sé stesso” afferma Elsa, nascondendo la tristezza. Sono tutti d’accordo, tranne Lucy che ancora non si rassegna all’idea di averlo perso per sempre.
Un ronfo. Sentono un ronfo provenire da un punto indefinito della zona circostante. Poi vedono il corpo steso del rosato. “Sarà stato un animale” deduce il moro. Ricominciano a parlare come prima ma un altro suono simile li desta. “Ma che diavolo è?” incominciano a indispettirsi. Ancora un paio di quei rumori e infine uno sbadiglio sonoro, prima di vedere la sagoma di Natsu alzarsi fino a mettersi seduto sulle gambe. “Ehi, ciao ragazzi - li guarda come se nulla fosse - sapeste che sogno strano che ho fatto…” pronuncia con voce piena di sonno prima di essere travolto da una calca di persone ed exceed che lo abbracciano con un affetto fuori dal comune. “Oi oi ma che avete?” domanda vedendo uscire delle lacrime da alcuni. Poi vede Lucy che si sta avvicinando con un sorriso grato, sincero e lui non può fare altro che ricambiare con quanto più amore può farlo. La bionda si butta su di lui con un salto capitombolando a terra mentre lo stringe sfogando le sue lacrime sul petto muscoloso del compagno.
“Io… credevo che tu… sì, che tu… fossi andato via, per sempre” dice quando lui le carezza i capelli con la mano grande e le stinge la vita legandola a lui.
“Prima io pensavo la stessa cosa… per questo ho fatto quello che ho fatto” conclude poggiando la sua fronte su quella della ragazza. Ripensando a quelle parole Charle pone una domanda “Ma quindi il sacrificio? E Sieghart è davvero scappato?”. Domande lecite.
“Elsa, ma il foglietto che ti aveva dato?” domanda Wendy, ricordandosi di ciò che era accaduto qualche minuto prima.
“Già! - esclama la rossa, prendendo il foglio e aprendolo - ora leggo:
Cosa è giusto? E cosa non lo è? Da quando ero bambino, abbandonato dai miei familiari, senza nessuno al mondo, povero, mi ero chiesto chi poteva giudicare gli altri e perché. Chi dà il diritto di giudicare?
Ho cercato la risposta per anni, sono diventato un mago, poi un adepto dei custodi del tempo facendo la solenne promessa che avrei difeso il tempo, almeno quello difendibile. E con tempo intendo la vita. Finora ho dovuto solo scegliere il male minore, senza rimpiangermi nulla. Uccidere una persona per salvarne dieci mi sembrava giusto, ed ancora un po’ sono d’accordo; ma oggi ho ucciso senza salvare niente, provocando solo altro dolore quando c’era una soluzione che non sono riuscito a trovare.
Ho fallito nella mia ricerca per capire chi ha il diritto di giudicare gli altri.
Proprio quando credevo di poter dire indiscriminatamente chi ha torto e chi no, ho finito per fare gli stessi errori di chi, tempo fa, mi abbandonò, lasciandomi solo al mio destino.
Pertanto, ho deciso di rimediare ai miei errori con la mia vita.
 
 
Ho capito che, prima di giudicare gli altri, devo giudicare me stesso.
Il custode del tempo, Sieghart”.
“Quindi si sarebbe sacrificato?”. Sono tutti un po’ increduli, Lucy prende la parola “Io ci voglio credere, sono sicuro che ha fatto tutto questo non per sé stesso, ma per tutti quanti” cerca di convincerli.
“Ma perché lo difendi? Lui ti aveva ucciso!” le rimprovera Gray, ma lei subito “Mi ha ucciso, e poi mi ha salvato sacrificando la sua vita per questo!”. Un attimo di silenzio si fa spazio, lasciando solo il lieve frusciare del vento.
“Io personalmente lo ringrazio - fa Natsu, incrociando le braccia dietro la nuca - si beh ha salvato Lucy alla fine, e ha salvato anche me!” sorride.
***
“Ok ok Lucy, devi stare calma… calma Lucy… caaaalma” ripete nella sua testa stanca di una giornata stressante. Era appena entrata nel suo appartamento, con l’intenzione di farsi un bagno lungo almeno un’ora e poi una bella dormita, dopo aver scritto qualche pagina del suo romanzo. E’ a un punto che le piace particolarmente e non vedeva l’ora di continuare. Ma, aprendo la porta, trova, ovviamente, il soqquadro più totale. I fogli della sua storia sono sparpagliati per terra, arnesi da palestra disseminati qua e là, un puzzo di sudore acre e la sua biancheria pulita cacciata fuori dai cassetti.
Non ce la fa più e “Nastuuuu! Happyyyy!” urla con tutto il fiato in corpo vedendoli ben stesi nel suo letto a poltrire beatamente. Questi ultimi scattano subito a quel grido saltando giù dal letto sbattendo duramente sul pavimento.
“Buongiorno Lu” fa il primo e il blu a seguire “Aye, ‘giorno Lucy” trattando la rabbia evidente della ragazza con indifferenza.
“Ma che diavolo fate? Scommetto che prima siete venuti per allenarvi, giusto?” e i due accennano un sì con la testa meccanicamente.
“Poi, dopo esservi allenati e aver sudato parecchio avete letto il mio romanzo, vero?” e ancora un altro sì.
“Poi, visto che la lettura vi annoia, vi è venuto sonno e siete andati a dormire nel mio letto, non è così?” l’ennesima affermazione.
“Eh allora… mi volete spiegare perché tutta la mia biancheria è sparpagliata dappertutto?!” urla furente.
Happy vola via dicendo solo un “Non è colpa mia!” mentre Natsu rimane a fissarla e la bionda comincia a provare un po’ di soggezione. Il suo è uno sguardo intenso, ‘stimolante’.
“Na-Natsu, che cos’hai?” gli dice mentre lui si avvicina a grandi passi.
“Non mi dire che non posso neanche sapere che cos’hai in casa, infondo sei mia” ghigna.
“Davvero pensi che io sia una tua proprietà?” con sguardo leggermente perverso si attacca al suo torace con impeto.
“Sì” fa lui. Si avvicina pericolosamente alla ragazza. Lei sta già pregustando quel bacio che sta per avvenire quando un formicolio la prende alla pancia, fino a farla scoppiare dal ridere.
“Basta, basta Natsu” ride sotto le mani ora delicate ora più forti del rosato che la trascina sul letto e si poggia sopra di lei non smettendo mai di solleticarla.
“Infondo è giusto no, tu sei solo mia perché io sono solo tuo…” le bisbiglia nell’orecchio, prima di stendersi dolcemente vicino e aspettare che finisca di ridere.
Lei gli accarezza i capelli con la mano destra mentre con l’altra struscia le braccia forti del mago e “Sono passati già tre giorni da quando è successo tutto eppure mi sembra quasi di averlo vissuto un secondo fa”.
“Beh sei morta, poi ritornata in vita e infine hai reso permanente il portale di Plue, tutto nell’arco di poche ore. Sfido io a non avere un ricordo marchiato a fuoco”. Già, per sigillare il potere di Lucy il Re degli Spiriti Stellari ha reso permanente, grazie ad un incantesimo, il portale del Cane Minore, Plue insomma, così che l’energia di Lucy possa sempre scorrere da un mondo all’altro ma in quantità ridotte, in modo da controllarne il flusso.
“A proposito, dov’è Plue?” chiede curiosa.
“Buh, credo in gilda. Qui non c’è nessuno… oltre a me e te…” e quelle parole lente la fanno rabbrividire. Vuole dimostrarsi dura, sicura di sé e del fatto di poter resistere al fascino del ragazzo. “Fermo Natsu, fermo. Sono stanchissima e non ne ho proprio voglia” dice mentre letteralmente freme sotto i suoi tocchi.
“Ma come…” è rimasto deluso, ma non si scoraggia. Si accascia su di lei pesandole e Lucy “No Natsu sei pesantissimo! Togliti! Togliti!” ma lui e il suo “Non mi va” non augurano beni. Con la testa si accoccola meglio a lei, vicino ai suoi prosperosi seni dicendo “Almeno coccolami” con aria viziata. Sospira per poi mettere meglio le mani tra i suoi capelli rosa pastello che le solleticano i polpastrelli, per poi iniziare a posargli carezze delicate. “Sei proprio un bambino” lo rimprovera con rassegnazione.
Sulle prime si lascia alle dolci cure ma lui non ha alcuna intenzione di fermarsi alle carezze, no, vuole di più.
Lucy chiude gl’occhi, il rosato le grava meno essendosi posizionato meglio e quella sensazione setosa la calma, la rilassa. Presa da quelle dolci sensazioni non si accorge della mano di Natsu che furtiva si sposta finché con un solo colpo le palpa il sedere con irruenza. “Ma sei un pervertito!” gli urla in faccia lanciandogli uno schiaffo alla rovescia e lui non può fare altro che scoppiare in una fragorosa risata seppur con un segno rosso in faccia.
“Allora… - alzando due volte di seguito le sopracciglia - sei ancora stanca?”. Si avvicina alla sua bocca poggiando le labbra a quelle della bionda. Inizialmente delicato il contatto diventa rude quando le lingue calde e bagnate si uniscono e i loro sapori si mescolano lottando sbattendo da parte a parte, spingendosi l’un l’altra accalorandosi e tremando d’eccitazione. La volontà della ragazza si annichilisce difronte al suo amore, alla voglia che ha di lei, di toccarla e possederla. Si staccano con il fiatone e senza perdere tempo è già sul suo collo per assaggiare il sapore delicato di quella pelle invitante anche più delle sue adorate fiamme. Schiocca baci veloci alternandoli a leccate e piccoli morsi, fino a marchiarla con un succhiotto.
“Anche questo ora?!” protesta trovandosi poi la faccia del Dragon Slayer a due centimetri dalla sua “Che c’è di male a chiarire di chi sei?” risponde veloce.
“Ma io non ti ho mai fatto un succhiotto” gonfia le guance e “Prego, decidi solo dove e io sarò a tua completa disposizione, in qualsiasi momento…” conclude prima di baciarla di nuovo e poi di nuovo.
“Spogliamoci ora” sussurra Lucy, “Hai avuto la mia stessa idea” conclude.
Si tolgono gli ormai sudati indumenti. La gonna viene sfilata via con noncuranza mentre la maglia buttata per terra dopo aver fatto la guerra per sfilarla. Il suo vestito monomanica lanciato per aria, le scarpe di entrambi un vecchio ricordo. La biancheria un po’ strappata e un po’ scaraventata sulle mattonelle del pavimento.
Natsu vede la ragazza tremare dal desiderio e il suo, di farla godere, non è da meno. Accarezza la rotondità del seno con il palmo mentre con la lingua giochicchia con un capezzolo scuro e indurito, strappando alla bionda qualche sussulto mentre lo morde o succhia con impeto. Continua con l’altro mentre a tradimento, con due dita, la penetra con rigore. Il pollice le massaggia il clitoride sensibile, mentre con indice e medio entra in lei strappandole urla di godimento. Lei, che non vuole assolutamente sentirsi da meno, afferra sicura l’erezione pronunciata del rosato con una mano, scendendo e salendo provocandogli spasmi nel respiro dalla goduria.
“Lu, Lu aspetta!” parla improvvisamente togliendo la presa dalla vagina e fermando la mano della maga. La guarda meglio e sorridendo “Potrei venire anche solo guardandoti” mentre lei non sa se prenderla come un semplice complimento date le sue doti fisiche o magari un modo per farle capire quanto lui la ami.
Si posiziona meglio sopra di lei, dirigendo il suo membro verso la sua apertura bagnatissima. “Quest’odore mi fa impazzire” le dice con sincerità, la lussuria nei suoi sguardi come nelle sue parole. Incomincia a farsi spazio in lei entrando lentamente con il glande e venendo elettrizzato da quel contatto. Poi entra completamente, lasciandola senza fiato. Le sorride, gli piace sapere l’effetto che le fa. Continua a ondeggiare seguita da lei che fa lo stesso ma con meno forza. Aumenta le botte che diventano forti, sconvolgenti per entrambi.
Le movenze perdono delicatezza facendo sprofondare entrambi in un antro buio del loro cervello. Lei lo prende per la schiena stringendoselo forte e leccando il suo collo mentre lui le sconquassa il ventre. Il godimento è forte, stoccate di piacere che la riempiono mentre sente le pareti che si restringono.
Quel movimento è pura passione per Natsu, quel formicolio indescrivibile, quella sensazione che lo fa sentire così bene lo esalta. Spinge ancora più forte, di più, di più fin quando non giunge nel punto che la bionda etichetta come ‘magico’, qualche fiotto di sperma la invade eliminando ogni barriera e l’orgasmo raggiunge anche lei, svuotandola ma regalandole un incredibile goduria, sente Natsu scansarsi, una cattiva sensazione non essere più così unita a lui.
“Natsu” gli bisbiglia, abbracciandolo forte.
“Sì?” fa lui ricambiando il gesto di affetto arrotolando le coperte sopra i loro corpi nudi.
“Questa non è l’ultima nostra avventura, ma, qualsiasi cosa accada io, te e tutti i nostri amici di Fairy Tail saremo sempre uniti, vero?”.
“Non lo dire più, non c’è bisogno” l’afferra per i fianchi e la porta all’altezza del suo petto, facendole sentire il suo cuore che batte fortissimo e stringendola in un abbraccio ancora più dolce di prima.
***
Intanto, fuori dalla finestra Happy, che con le ali sorregge il piccolo Plue, “Alla fine finiremo con l’avere un fratellino o una sorellina eh? Tu cosa preferiresti Plue?”.
E lo Spirito “Pu pu-puun”.
“Già, hai proprio ragione…” conclude il gatto blu.


#note
Allora, salve a tutti! Questo è l'ultimo capitolo della mia prima storia. Ho voluto scrivere questa fic (a parte il piacere di scrivere ciò che piace) per poter fare un test in modo da avere anche il parere di altre persone (quindi grazie per le critiche costruttive) e devo dire che il lavoro ha dato i suoi frutti. Ho riletto i primi capitoli e gli ultimi, estremamente diversi. Ora sono meno superficiale, riesco (credo e spero) a introdurre meglio i discorsi diretti e le frasi sono più scorrevoli anche se il mio stile rimane abbastanza ipotattico, seppur ora con qualche paratassi in più. Quindi. In primo luogo grazie di avermi seguito per tutto il tempo; in secondo luogo, poiché questa era una prova, vi aspetto, tra qualche mese credo (1 o 2), con la prima vera storia in cui la trama sarà più intrigante. Al 95% una Modern AU, chiaramente NaLu, quindi a presto!!! 
   
 
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