Da:
sosehun@yahoo.kr
A: redazione.nonmidire@gmail.com
Oggetto: Esigo delle scuse!
Nell’ultimo
numero del vostro
giornale, il responsabile della Posta del Cuore ha avuto il pessimo
gusto di
liquidare la mia lettera con una battutina acida e sgarbata.
Onestamente, l’ho
trovato un comportamento del tutto fuori luogo. Si è
permesso di prendersi
gioco dei miei sentimenti, ignorando quanto mi sia costato mettere a
nudo la
mia vita di fronte a un perfetto estraneo. Se era davvero sua
intenzione
rispondermi con professionalità, avrebbe potuto usare una
maggiore delicatezza,
come il galateo insegna, oppure non pubblicare la lettera e
risparmiarmi una
simile umiliazione. Perché ridicolizzarmi in tal modo?
Quando si supera il limite della buona educazione è giusto
riconoscerlo.
Pertanto vi avverto che, se a breve non avrò letto sulle
pagine della vostra
rivista una lettera di scuse firmata a suo nome, disdirò
l’abbonamento e non
esiterò a farvi cattiva pubblicità.
In fede,
OS
Da:
redazione.nonmidire@gmail.com
A: sosehun@yahoo.kr
Oggetto: RE: Esigo delle scuse!
La sua mail
è stata inoltrata a chi
di dovere; le arriverà una risposta il prima possibile.
Mi scuso con lei a nome del giornale.
Kim Minseok, vicedirettore
Dalla rubrica
A Cuore Scoperto del settimanale Non mi dire!, n. 14 9/04/2017
Caro Kai,
qual è la sottile linea che divide un sincero interesse
dallo stalking? E come
distinguerla?
Nell’ospedale dove lavoro è arrivato da poco un
nuovo infermiere. Non parla
benissimo la nostra lingua perché si è trasferito
dalla Cina soltanto sei mesi
fa, però nel suo lavoro è molto competente.
Forse è per questo che metà dei nostri pazienti
gli sbava dietro (l’altra metà
è troppo giovane o avanti d’età per
guardarlo con concupiscenza). O magari è
merito del suo fisico da urlo, delle fossette che gli si disegnano agli
angoli
della bocca ogni volta che sorride, degli occhi scuri come semi di
girasole e gentili…
Poiché siamo amici su Facebook, mi succede spesso di dare
una sbirciatina al
suo profilo. Così facendo ho scoperto che ha anche tanti
altri interessi oltre
alla medicina. Ama i musical, suona la chitarra, canta (la coincidenza
mi fa
sorridere, perché da ragazzina sognavo di debuttare in una
girl band). Gli
piacciono i bambini (io lavoro in Pediatria!), cucinare e lavorare a
maglia. Ha
un dolcissimo coniglio nano di nome Lay che vezzeggia come un figlio.
A sua insaputa lo seguo anche su Weibo, Tumbrl e Instagram. Il guaio
è che,
nella vita reale, lui quasi non sa che esisto! Nonostante capiti spesso
nel mio
reparto, infatti, sembra non ricordarsi mai il mio nome. Altri colleghi
mi
confermano che si comporta così anche con loro. Se non
altro, almeno, ho una
piccola consolazione: è fatto così. Ma resta il
problema del mio semi-stalking,
tristemente in contrapposizione alla sua indifferenza.
Come dovrei agire, secondo te? Sono in crisi.
Baci stellari dalla tua lettrice
BB
«Cara
BB, se
fossi in te eviterei di darmi per vinta in partenza.
Il tuo bell’infermiere è un tipetto alquanto
svagato, concordo. Ma sta a te stimolargli
la memoria.
Sfrutta Facebook: scrivigli un messaggio, lascia qualche like
(non troppi, onde evitare di essere presa per una vera
stalker) ai post che condivide, commenta le sue foto più
carine. Durante
l’orario di lavoro salutalo sempre con un gran sorriso; se lo
vedi stanco,
offrigli un caffè. Fatti consigliare una ricetta. Chiedigli
un parere
professionale. Mostrati espansiva e apertamente disponibile, in
sostanza.
Amichevole. E tra una chiacchierata e l’altra, sii subdola.
Sonda la sua vita privata,
cerca di capire se è single e interessato.
Se son rose fioriranno. In caso contrario, non abbatterti! Non esiste
uomo che
meriti le tue lacrime, ricordalo. Sono sicuro che una ragazza come te
non
faticherà a trovare un altro (e migliore) candidato.
Comunque vada, ti auguro che sia un successo.»
Da:
kimkai@gmail.com
A: sosehun@yahoo.kr
Oggetto: Mi voglia scusare
Mi voglia
scusare, esimio signore, per
aver ferito il suo orgoglio di maschio dolente. Disonore su di me,
disonore
sulla mia mucca![1]
E’ evidente che posseggo la sensibilità
di un sarago.
Tuttavia devo avvisarla che non riceverà alcuna lettera di
scuse da parte mia,
né privatamente né sulla mia testata. (Si
dà il caso, infatti, che Non mi dire!
appartenga alla famiglia Kim da due generazioni.) Pertanto, se si
aspettava che
fossero presi provvedimenti disciplinari nei miei confronti, sono
spiacente di
deluderla.
Disdica pure il suo abbonamento, sparli di noi con chi più
le aggrada. Qualche
migliaio di won in meno al mese non ci manderà in rovina.
Cordiali saluti.
Kim Kai
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Oggetto: RE: Mi voglia scusare
Se questo
è dunque il trattamento che
devo accontentarmi di ricevere in risposta alle mie rimostranze, signor
Kim, il
nostro scambio epistolare termina qui.
Avrà notizie dal mio avvocato.
Da: kimkai@gmail.com
A: sosehun@yahoo.kr
Oggetto: RE: RE: Mi voglia scusare
Prego, si
accomodi. Se è in spese
legali che vuole sperperare il suo denaro, lungi da me trattenerla.
Mi chiedo, tuttavia, di quale tipo di denuncia io sia passibile. A
quanto mi
risulta, non ho rivelato dati personali, non l’ho calunniata
né ingiuriata né
tantomeno ho minacciato la sua incolumità.
Il mio unico errore è stato quello di pubblicare la sua
prima lettera, invece
di cestinarla come avrei dovuto. Le dirò, era partito
così bene. Mi divertiva
risponderle, mi piaceva la sua ostinazione romantica. Peccato che poi
se ne sia
uscito con quel mea
culpa francamente penoso. Se
c’è una cosa
che non sopporto, signor Oh, è l’ipocrisia. E lei
è una persona profondamente
ipocrita.
Le auguro una buona giornata. A mai più risentirci.
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Oggetto: RE: RE: RE: Mi voglia scusare
Un momento. Come
fa a sapere il mio
cognome? Chi glielo ha detto?
Da:
kimkai@gmail.com
A: sosehun@yahoo.kr
Oggetto: RE: RE: RE: RE: Mi voglia scusare
L’ha
scritto lei nella lettera di
reclamo al giornale.
Da:
sosehun@yahoo.kr
A: kimkai@gmail.com
Oggetto: RE: RE: RE: RE: RE: Mi voglia scusare
Devo
contraddirla. Non l’ho scritto
da nessuna parte, ho controllato. Non compare nemmeno sul mio indirizzo
mail. Ne
devo dedurre che ci conosciamo, signor-?
Ora che ci penso, il mio ex fa Kim di cognome; è il rampollo
di una dinastia di
editori e giornalisti. Se non ricordo male aveva un cugino di nome
Minseok, che
casualità vuole sia il vicedirettore della
rivista…
Cazzo.
Jongin, sei tu?
[1] Mulan docet.
Una
cliccatina è sempre gradita: https://www.facebook.com/IlGeniodelMaleEFP/.