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Autore: amilcara95    09/04/2017    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Parte seconda: la Maledizione del Calice di Giuda


Nono capitolo


Era passato un anno e mezzo da quando Flynn Carsen e Nicole Noone erano stati alle Miniere di Salomone, molte cose erano successe, molte erano cambiate e molte verità erano state rivelate. 
Fra le tante avventure vissute dal Bibliotecario e dalla Guardiana una in particolare merita di essere raccontata prima di arrivare a tempi più recenti, non tanto per rivelazioni sconvolgenti quanto per una profonda consapevolezza ottenuta dai nostri eroi, in particolare per il nostro intelligentissimo Bibliotecario.
In particolare quando la storia che state per leggere ebbe inizio Flynn Carsen si trovava a Londra, alla casa d'aste Glenn Estate, a causa di una missione per conto della Biblioteca; era solo dato che la missione era piuttosto semplice, Nicole era rimasta a casa ad occuparsi del piccolo Alastair, il loro vivace primogenito di appena un anno.
Dopo essersi sistemato con cura lo smoking che indossava per l' occasione Flynn scese le scale con portamento deciso e sicuro; a metà scalinata decise di approfittare dell' offerta di champagne che faceva la casa d' aste.
Dopo aver bevuto un sorso di vino Flynn decise di mostrare la sua cultura enciclopedica alla cameriera correggendo un suo errore:" Ad essere precisi non è champagne, questo è caba. È un vino spumante spagnolo che usa il metodo champenoise... È comunque molto buono anche se ritengo migliore il vino italiano."
Detto questo il Bibliotecario raggiunse la sala dove si sarebbe svolta l' asta di suo interesse tra gli sguardi stupiti di tutti quelli che lo avevano ascoltato, lui li ignorò perché abituato a quegli sguardi al contempo stupiti e increduli per la sua cultura; nel frattempo squillò il suo telefono: era Charlene. 
La donna ovviamente non si era presentata, aveva semplicemente esordito la telefonata con un brusco e burbero:" Allora?"
" Vaso di porcellana della prima dinastia Ming, 1400 circa. Lotto numero 011."
Il Bibliotecario le rispose tranquillo, erano ormai tre anni che conosceva la donna: sapeva come trattarla; inoltre dopo la sua avventura alle Miniere era diventato più sicuro di sé a causa delle responsabilità che erano sopraggiunte.
In Biblioteca Charlene si collegò al sito della casa d'aste e si mise a seguire l' andamento delle trattative sul vaso di loro interesse; chiese poi:" Mason?"
A quella domanda lo sguardo di Flynn cadde su un uomo sulla trentina, molto distinto e con tanto di guardia del corpo:" È qui... E ha portato un amico, un amico molto grosso..."
" Non lamentarti; sei voluto andare in missione da solo. Ricorda: costi quel che costi Mason non dovrà andare via con il vaso."
Flynn rispose tranquillo, sapeva ormai come gestire quelle situazioni:" Salvare il mondo, costi quel che costi. Ricevuto."
Dall' altro capo del telefono la contabile rispose schietta:" Basta che non sfori il budget."
Il Bibliotecario rassicurò la donna:" Tranquilla Charlene, male che vada le Miniere copriranno la differenza. Ora devo andare: l' asta sta per iniziare."
A quelle parole Flynn si sedette in attesa che il banditore iniziasse, non dovette aspettare molto visto che l' uomo iniziò a parlare:" Bene, il prossimo lotto è un vaso della prima dinastia Ming, 1400 circa. La base d' asta di partenza è ventimila sterline."
Mason si prenotò subito così Flynn iniziò una battaglia di offerte, mentre i due si davano battaglia il cellulare del Bibliotecario suonò nuovamente così rispose alla chiamata:" Pronto?"
" Ciao Secchione! Come procede lì a Londra?"
Flynn sorrise mentre rispondeva, sentire la sua Psicopatica preferita gli faceva sempre piacere:" Bene Psicopatica. Anche se ad essere sincero avrei preferito averti seduta di fianco a me... Sai goderci un bel fine settimana a Londra, solo io e te... Senza rotture da parte della Biblioteca, di qualche Massone o di Martin*."
Flynn sentì Nicole mentre ridacchiava:" Sarebbe piaciuto anche a me; però non possiamo lasciare sempre Alastair a tua madre, ai miei genitori o a miei fratelli, Robert ha già i suoi figli a cui badare e Daniel viaggia quasi quanto noi. Porta pazienza, prima o poi riusciremo a fare una vacanza solo noi due."
" Certo... Le chiedi tu a Charlene le ferie? Comunque spero di tornare a casa entro questa sera; è il compleanno del mio ometto, anche se la festa è settimana prossima e lui non se ne ricorderà voglio essere presente... Scusa Nicole, devo riattaccare: ho Charlene sull' altra linea... Sicuramente si lamenterà perché secondo lei sto superando il budget."
Nicole salutò il marito dicendogli:" Prova a corromperla con i tesori delle Miniere se fa storie con il budget; ci vediamo il prima possibile e ricorda di non farti ammazzare. Ti amo Secchione."
Come aveva previsto Flynn, Charlene esordì urlando:" Flynn vuoi mandarci in banca rotta? Siamo già a centomila sterline! Ti voglio ricordare che in Biblioteca non abbiamo il budget di Salomone, a differenza tua!"
Il Bibliotecario decise di giocarsi il tutto per tutto quindi disse alla contabile:" Charlene, ascolta. Prometto di risarcire personalmente la differenza... Ti chiedo solo di fidarti di me: ho un piano e voglio prendere il primo volo disponibile per New York... Quest' asta è durata fin troppo."
Il Bibliotecario a quel punto chiuse la chiamata e mise in atto il suo piano, la prima cosa da fare era attirare l' attenzione mentre si aggiudicava il vaso; dando sfogo al suo lato più teatrale si alzò in piedi e urlò:" Un milione di sterline!"
Dopo quel grido tutti si ammutolirono, a New York vedendo quella somma sul monitor del pc Charlene ebbe un insano desiderio di far male al Bibliotecario prima di iniziare ad andare in agitazione per la somma spesa; il banditore vedendo che nessuno osava controbattere esclamò battendo il martelletto:" Venduto all' impaziente americano per un milione di sterline!"
Mason d' altro canto sussurrò al suo gorilla:" Andiamo a riprenderci il vaso."
Finita l' asta Flynn si diresse nel retro per sbrigare le pratiche di acquisto, decise di firmare l' assegno a suo nome e sborsare la somma di tasca propria; dopotutto aver scoperto di discendere da Artù e Salomone oltre che responsabilità aveva portato anche alcuni benefici, come ad esempio un ingente patrimonio**.
" L' assegno è pronto, aspetti due settimane prima di incassarlo. D' accordo?"
" Perfetto mister Carsen. Sa è un vero piacere trovare una persona che conosce il valore e il pregio di un oggetto così raffinato."
Flynn ignorò tranquillamente la sviolinata del banditore, infilò un braccio nel vaso e sotto lo sguardo stupito e perplesso dell' inglese iniziò a frugare all' interno del cimelio; dopo qualche istante tolse il braccio: il Bibliotecario aveva trovato ciò per cui era venuto a Londra, un sacchettino dorato di piccole dimensioni.
Facendo parecchia attenzione Flynn ne estrasse il contenuto che si rivelò essere una pietra dorata incredibilmente luminosa.
Il Banditore chiese curioso:" Cos'è?"
" Questa è una Pietra Filosofale. Uno dei più famosi oggetti magici della storia dell' umanità. È inglese no? Avrà quindi presente Harry Potter*** e la Pietra Filosofale? Ecco: sostanzialmente l' autrice è stata abbastanza corretta."
" E che vorrebbe dire?"
Fu però Mason, appena arrivato, a fornire spiegazioni all' uomo:" Significa che non fa diventare immortali ma che permette solamente, per così dire, di trasformare qualunque cosa in oro. Signor Carson ci incontriamo di nuovo; vedo che questa volta è solo... Se non sono indiscreto che fine ha fatto l' affascinante bionda che la accompagnava la volta scorsa?"
Flynn rispose infastidito e acido, non gli piaceva per nulla il tono viscido con cui Mason aveva parlato di Nicole:" Per prima cosa il mio cognome è Carsen, non Carson; ti faccio anche lo spelling: C-A-R-S-E-N... In secondo luogo mia moglie è rimasta a casa, con nostro figlio. Dopo tutto basto io per tenere a bada entrambi."
Mason rispose altrettanto pungente:" Peccato, una bella donna con pessimi gusti in fatto di uomini; chissà che la vedovanza non le faccia cambiare idea. Come stavo dicendo la Pietra è molto preziosa, ma anche pericolosa se non viene maneggiata con cura. La mia guardia del corpo, mister Persy, una volta ha avuto la sfortuna di tenere in mano la Pietra senza le dovute precauzioni."
Mentre venivano dette quelle parole il diretto interessato mostrò la mano destra, che prima era coperta: era di oro massiccio.
Flynn dal canto suo rispose serafico mentre osservava l' orologio:" Beh signori... Tutto questo è molto interessante, rimarrei con voi altro tempo se solo non volessi prendere il primo volo per New York. È il compleanno di mio figlio, anche se ha un anno vorrei essere presente."
Mason rispose impassibile:" Non credo sarà possibile."
Detto questo fece un cenno alla sua guardia personale che attaccò Flynn con la mano d' oro; a causa dell' impeto il Bibliotecario cadde su un divano che aveva alle spalle mentre veniva soffocato.
Mentre il newyorkese tentava di liberarsi con un cuscino Mason disse divertito:" Chiedo scusa per la mano pesante. Ma la sua mano è d' oro. L' avete capita? Ahahahah!"
Quelle parole diedero un' idea a Flynn: tramutò in oro un cuscino del divano e lo usò prima per stordire l' assalitore e poi per togliere a Mason la pistola; prima di darsi alla fuga il Bibliotecario lanciò il cuscino d' oro massiccio al banditore dicendogli:" Facciamo così: si tenga il vaso, stracci l' assegno e tenga il cuscino come compenso: ora dovrebbe valere due milioni come minimo. Arrivederci."
Dopo aver iniziato la sua corsa Flynn sentì Mason urlare:" Fermati Carson! Voglio quella pietra!"
" È Carsen! Diamine sei sordo?!"
Arrivato alle scale il Bibliotecario stava per scivolare così si aggrappò ad una statua in legno per mantenere l' equilibrio; il suo inseguitore lo raggiunse e nel cercare di colpirlo con una spada che aveva trovato finì per decapitare la statua e non il Bibliotecario.
" Era del diciottesimo secolo!"
" Ops... La prossima volta non mancherò il bersaglio."
Flynn pensò bene di scendere le scale dal corrimano per fare prima, giunto a metà della scalinata notò un armatura con tanto di spada, decise quindi di prendere l' arma per mostrare a Mason cosa capitava a chi voleva duellare con un Pendragon addestrato da Excalibur.
Quando i due uomini furono sul pianerottolo si misero a duellare, avendo incrociato le lame ed essendo vicini Flynn analizzò le armi:" Una spada della cavalleria inglese, filigrana d' argento."
" Costerà parecchio."
Flynn non aggiunse altro, più interessato a riprendere il duello; mentre scendeva la scalinata guardò l' orologio facendo una smorfia infastidita: rischiava di perdere il primo volo; si concesse poi di osservare il quadro che passava alla sua destra; questa distrazione permise a Mason di colpirlo, tagliandogli la camicia che indossava.
" Ehi! Un po' di attenzione! Questo smoking è di Armani ed è anche un regalo!"
" Non l' avrei mai detto, pensavo fosse a noleggio."
Flynn rispose altrettanto arrogante, dopo tutto con un uomo come Mason poteva anche permetterselo:" Rimarresti sorpreso dallo scoprire quanto io sia schifosamente ricco in realtà, paragonato a me sei di sicuro un poveraccio."
Quello scambio di battute riaccese gli animi visto che il duello proseguì fino al pian terreno, i due uomini si diedero addirittura battaglia sotto il quadro che aveva attirato l' interesse di Flynn; mentre i due erano occupati in un corpo a corpo sopraggiunse il banditore che disse allarmato:" Fate attenzione è un Tiziano!"
I due contendenti interruppero la battaglia per osservare il quadro, quasi subito dopo esclamarono all' unisono:" È un falso!"
Flynn si allontanò subito dopo e uso la tela come scudo, il dipinto non venne risparmiato visto che subì un taglio e svariati buchi per colpa di Mason; dopo il danneggiamento gli operai che lo stavano trasportando pensarono bene di toglierlo dalla portata delle spade.
Flynn e Mason avendo campo libero iniziarono a girare in cerchio, scrutandosi minacciosi, Mason ad un certo punto disse baldanzoso:" Sei bravo ma non abbastanza. Lo sai che perderai Flynn."
Il Bibliotecario rispose tranquillo, per nulla intimorito:" In realtà so due cose e tu non ne sai una. Il modo con cui impugni la spada fa capire che stai duellando con una spada tedesca del quattordicesimo secolo fabbricata da Lictenhawer^, superata solo dalla tecnica rinascimentale elaborata da Hutton nel 1892.
La seconda cosa che conosco è ovviamente la tecnica rinascimentale elaborata da Hutton nel 1892."
" E la cosa che non conosco io?"
Prima di iniziare il suo attacco Flynn spiegò baldanzoso, con in volto il sorrisetto vittorioso che aveva imparato da Nicole:" Quello che tu non sai è che eri destinato a perdere comunque, quando hai scelto la spada ti sei scavato la fossa da solo. Mai sfidare un Bibliotecario della famiglia Carsen a duello."
Flynn a quel punto iniziò il suo contrattacco: in pochi istanti disarmò Mason, prima di colpirlo con un forte pugno in faccia ed afferrare al volo la spada dello sfidante.
" Signori e signore, spero che lo spettacolo sia stato di vostro gradimento. Io devo andare, mia moglie mi aspetta."
A quelle parole Flynn se ne andò, pronto a tornare a New York... Doveva ricordarsi di suggerire a Judson una modifica sui trasporti: dopotutto usare la magia per risparmiare tempo e denaro non era un' idea così sbagliata; Charlene sarebbe stata d'accordo se significava risparmiare.
Flynn era in aereo, ignaro che nei Carpazi si era messa in atto una serie di eventi che lo avrebbe coinvolto personalmente: un gruppo di russi era arrivato in una tomba polverosa e dopo qualche ricerca aveva trovato un sarcofago con incisa una V, il loro obiettivo.
Di cosa fecero poi i russi se ne parlerà in seguito, al momento è bene prestare attenzione a cosa fece Flynn appena tornato in Biblioteca: era pomeriggio inoltrato quando il Bibliotecario passò davanti all' ufficio di Charlene, la donna vedendolo lo inseguì di corsa urlando il suo nome; una volta raggiuntolo disse furiosa:"Un milione di Sterline? Volevi farmi prendere un colpo?"
" Ti ho detto che alle spese avrei pensato io, inoltre ho restituito il vaso e grazie alla Pietra Filosofale ho anche dato al responsabile un cuscino d' oro massiccio di almeno due milioni come disturbo. Non c'è di che."
La contabile commentò secca:" Da quando usi i reperti per trarre profitto? Non ti bastano i tesori delle miniere? E poi questo smoking te l' abbiamo regalato io e Judson! Un po' di riguardo!"
Flynn rispose mortificato:" Scusa Charlene, hai ragione... Ma è colpa di Mason! Per ciò che riguarda la Pietra... L' ho usata per difendermi lo giuro!"
Dopo qualche attimo di pausa il Bibliotecario aggiunse in un sussurro, che la donna faticò a sentire:" Sai che preferivo non sapere nulla? Molte meno preoccupazioni e problemi..."
Nel frattempo i due erano arrivati in Biblioteca così Flynn chiese curioso:" Dov'è Judson?"
" Nell' area delle grandi collezioni."
Il Bibliotecario a quelle parole chiese curioso ma anche leggermente ironico, il dubbio gli era venuto la prima volta che era stato nella suddetta area:" Charlene, mi sono sempre chiesto una cosa: esattamente, quanto è grande la Biblioteca?"
La burbera contabile rispose enigmatica:" È grande tanto quanto serve."  
Raggiunta l' area della Biblioteca dove si trovava Judson il duo si mise a cercarlo per poi trovarlo alla fonte dell' eterna giovinezza; mentre Judson usciva dalla cascata, sotto forma di bambino disse:" Ben tornato Flynn."
" Err... Judson potrebbe tornare alla sua vera età? Capisco che stia provando la Fonte dell' Eterna Giovinezza però le dovrei parlare."
Schioccando le dita il vecchio Bibliotecario tornò ad essere vecchio, prima di dire:" Hai ragione, così è molto meglio... Non vorrei dover ripetere la pubertà. Allora Flynn com'è andata a Londra? Trovata la Pietra Filosofale?"
Togliendola dalla tasca della giacca Flynn la porse a Judson dicendo:"Eccola qui."
Charlene dal canto suo bisbigliò ironica:" Chiedigli quant'è costata!"
" Ottimo lavoro, sapevo che non ci avresti deluso. E so che non ci deluderai nemmeno per il prossimo incarico."
Flynn rispose seccato, non gli piaceva dove stava andando a parare il discorso:" Come sarebbe a dire il prossimo incarico? Sono appena tornato, sono le sei passate, il mio turno è finito e voglio andare a casa."
Judson spiegò cosa volesse dal Bibliotecario, ignorando le sue proteste:" Abbiamo appena ricevuto un manoscritto da Yale, è in prestito e deve essere tradotto entro domani mattina."
" Non oggi, no. Devo andare via presto." Flynn stava iniziando ad irritarsi, perché doveva farlo lui quando Judson era ampiamente in grado di farlo da solo? Era stato un Bibliotecario anche lui e non uno qualunque!
" No, oggi no."
" Si oggi. Devo ricordarti che non ho solo impegni con la Biblioteca e che, cosa più importante, ho una vita privata?"
Flynn volle aggiungere altro ma venne interrotto da Excalibur che gli picchiettò la spalla destra con fare amichevole; vedendo quella scena Judson disse tranquillissimo:" Giusto, oggi è il giorno di allenamento con Excalibur. Le sei mancato."
Flynn ringraziò di essere per metà un Pendragon prima di dire:" No, direi di no. Oggi mi sono già allenato a sufficienza con la spada; Cal sta buona, devo parlare con Judson."
" Beh Flynn, credo che dovrai passare la notte qui. C'è una brandina..."
Vedendo che Judson aveva ignorato le sue proteste il Bibliotecario decise di chiarire le cose una volta per tutte, dopotutto l' ultimo anno e mezzo per lui era stato fin troppo stressante; Flynn decise di esordire urlando arrabbiato e frustrato:" Ora basta Judson! Mi stia a sentire bene una volta per tutte! Per prima cosa sappia che questa sera non rimarrò qui a tradurre un manoscritto che anche lei potrebbe tradurre benissimo; me ne andrò a casa e passerò la serata con mia moglie e mio figlio. Le ricordo che ho una famiglia anche io!" 
Detto questo indicò la fede alla mano sinistra per sottolineare il concetto con maggiore enfasi, prima di proseguire:" Vorrei ricordarvi che oggi è anche il compleanno di mio figlio! Non passerò la serata chiuso in una dimensione parallela che sembra un sotterraneo gigantesco a svolgere incarichi segreti!"
Judson chiese balbettando:" Fl..Flynn... Stai... Stai bene?"
Il Bibliotecario rispose vomitando sarcasmo:" Certo che sto bene! Perché non dovrei stare bene? Dopo tutto sono il Bibliotecario, il capo dei Massoni Criptici e il prossimo capo famiglia dei Pendragon! Perché non dovrei stare bene con tutte le responsabilità e gli oneri che mi toccano a causa di questi tre ruoli? Insomma: se non sono impegnato con voi sono in giro per il mondo a fare da ambasciatore a causa dei conflitti fra le fazioni soprannaturali e i Cavalieri oppure devo riunire i Massoni e vedere se hanno incontrato qualcuno di meritevole per entrare nel giro! Vi ricordo che ora siamo ventuno famiglie! Perché dovrei stare male visto tutto questo stress?"
Mentre si sfogava Flynn aveva percorso il corridoio che si affacciava sugli enormi reperti a grandi falcate, gesticolando come un forsennato e con Excalibur che gli fluttuava alle spalle, pronta ad eseguire qualunque ordine: il sangue di Artù era più forte dell' influenza di Judson.
Charlene d' altro canto commentò ingenuamente, parlando con Judson:" Credo si sia arrabbiato."
" Tu dici Charlene? Le vostre richieste mi stanno succhiando letteralmente via la vita! Ora non vedo più reperti ma momenti che ho perso! Vi faccio un elenco? Vi va? Non ero a casa per il compleanno di Nicole due anni fa, per lo scorso Natale, per il decennale del college, per il compleanno di mia madre e la lista è lunga! E ora per tradurre uno stupido libro pretendete che io mi perda anche il primo compleanno di Alastair? Voi siete pazzi!"
Questo sfogo era stato fatto urlando, Flynn aggiunse poi con un tono di voce a volume normale, però gelido:" Faccio il lavoro più pericoloso del mondo, sono sempre via e pretendete che io mi perda l' infanzia di mio figlio? Sapete bene cosa vi dissi alla sua nascita: io non ho mai saputo cosa volesse dire avere un padre quindi non avrei mai condannato mio figlio allo stesso destino."
Flynn fece una pausa per poi riprendere la sua sfuriata urlando e gesticolando:" Con il vostro egoismo state approfittando della mia pazienza e del mio buon cuore, ve ne rendete conto? È tutto un Flynn fa questo; Flynn fa quello; Flynn va a parlamentare con i draghi; Flynn, Flynn, Flynn! So che è il mio destino, sappiate però che anche io sono un essere umano! Ho il mio limite!"
Quell' ultima frase la disse saltando e pestando i piedi come un bambino capriccioso, il tutto sotto lo sguardo basito di Judson e Charlene.
" Vi rendete conto che fra una storia e l' altra sono tre mesi che non ho tempo di stare un po' da solo con Nicole?! O sono via per conto mio o siamo in missione o c'è da badare ad Al! Sapete che se non avesse funzionato con lei sono certo che a trentatré anni sarei stato nella situazione di non avere relazioni stabili?"
Judson e Charlene per tutto il tempo dello sfogo del Bibliotecario non dissero una parola, consapevoli che le parole di Flynn erano vere: avevano preteso fin troppo da Flynn visto e considerato che non era solo un Bibliotecario.
Judson decise di rimediare a quella sua mancanza:" Flynn hai ragione; dovresti prenderti un po' di tempo libero."
Charlene diede man forte al suo Bibliotecario:" Si Flynn... Sia tu che Nicole avete accumulato un discreto ammontare di ferie pagate, perché non vi prendete una vacanza? Non siate avidi però!"
Flynn a quelle parole disse interessato:" Ferie? Hai detto ferie? Accetto la proposta Charlene. Se volete scusarmi ora vado a casa, domani ci metteremo d'accordo."
Il Bibliotecario fece quanto promesso, lasciando Judson e Charlene soli nell' area delle grandi collezioni; sapendo di non essere più a portata d' orecchio la donna chiese incerta:" Premesso che non ha tutti i torti a lamentarsi e a dire che con lui abbiamo esagerato, credi che tornerà? Potrebbe benissimo rinunciare al ruolo di Bibliotecario e rimanere un semplice alleato."
Judson rispose enigmatico:" Non preoccuparti Charlene. Tornerà. Sa qual è il suo destino e sa qual è il suo ruolo; inoltre abbiamo dei progetti per lui, lo sai... Se però vuoi essere tranquilla chiedi a Merlino di dirti cos'ha visto."
Charlene chiese perplessa e incerta:" Cosa mi stai nascondendo?"
Dopo un sospiro pesante e preoccupato Judson disse serio come poche altre volte lo era stato nella sua lunghissima vita:" Merlino mi ha detto che è destino che Flynn prenda l' Occhio di Ra... Dopo quanto successo nel 1611 ho pensato bene di informarmi..."
A quelle parole Charlene non disse nulla: era senza parole; l' espressione preoccupata e affranta che aveva in viso però era già abbastanza eloquente.^^
Erano le sette di sera quando Flynn tornò finalmente a casa sua; aperta la porta di casa venne accolto da sua madre che una volta venutagli incontro gli disse allarmata, vedendo il taglio sullo smoking che ancora indossava:" Ben tornato Flynn! Ma che è successo? Sei ferito?" 
A quelle parole alla porta di ingresso arrivò anche Nicole con Alastair in braccio; vedendo il padre il bambino iniziò ad agitarsi e ad esclamare "papa!" con la sua vocetta acuta.
Prima di iniziare a raccontare l' accaduto alla madre e alla moglie Flynn pensò bene di tranquillizzare il figlio prendendolo in braccio e dicendogli, non del tutto sicuro di essere compreso alla perfezione:" Ciao Al! Anche tu mi sei mancato. Hai fatto il bravo?"
Nicole vedendo quella scena sorrise intenerita, Flynn si stava rivelando un ottimo padre; il Bibliotecario nel frattempo proseguì, questa volta rivolto agli adulti nella casa:" Mamma ciao, non pensavo saresti passata."
" E perché non avrei potuto fare un salto? È il compleanno di mio nipote!"
Flynn a quella risposta annuì per poi rispondere alle domande che la madre gli aveva fatto:" Per prima cosa sto bene, non sono ferito; lo smoking però non la pensa così... Diciamo solo che la missione mi ha fatto evitare l' allenamento settimanale con Excalibur..."
La Guardiana osservando attentamente il marito commentò secca:" Allora perché hai quell' aria colpevole? Sembra che tu stia nascondendo qualcosa. Sbaglio Margie?"
" No non sbagli Nicole. Flynn cosa stai nascondendo?"
Il Bibliotecario a quelle parole propose sarcastico, vedendo come le due donne si erano coalizzate contro di lui:" Perché non andiamo a sederci prima di iniziare a giocare ad accusiamo Flynn?"
Una volta che tutti e quattro si furono messi comodi Flynn con aria colpevole e imbarazzata raccontò dello sfogo che aveva avuto in Biblioteca; le reazioni delle due donne però lo stupirono: Nicole infatti aveva detto irritata:" In questo momento vorrei strangolare Charlene. Perché non ha mai accennato alle ferie pagate? Delle ricevute però si ricorda ogni volta!"
Margie d' altro canto commentò:" Lo avevo detto a Judson di non tirare troppo la corda, spero che ora abbia imparato la lezione. Flynn, non approvo i metodi però ammetto che le ferie ti servono. Perché voi due non vi fate una bella vacanza dopo la festa di compleanno di Alastair? Mentre sarete via baderò io a mio nipote."
Detto questo vedendo che il bambino, sempre più somigliante a suo padre, si stava allungando verso di lei lo prese in braccio per poi proseguire:" Al vero che starai un po' con la nonna mentre mamma e papà si fanno una vacanza?"
Il bambino in tutta risposta esclamò:" Nonna!", quasi a voler dire che a lui andava bene la proposta di Margie.
I tre adulti si chiesero se il piccolo Carsen non fosse sulla buona strada per dimostrarsi intelligente come suo padre; Nicole chiese poi incerta ma speranzosa, pur essendo meno impegnata di Flynn a livello professionale compensava con il dover badare ad Alastair:" Margie sei sicura? Per quanto mi alletti l' idea di una vacanza bisognerà vedere a chi affidare la Biblioteca in nostra assenza e poi se la sente di badare ad Alastair e a gestire Massoni e Cavalieri?"
L' interpellata rispose tranquilla:" Si non preoccuparti Nicole, dopotutto, anche se fuori esercizio, sono abituata: quando Flynn era piccolo lo portavo sempre alle riunioni dei Cavalieri."
Il diretto interessato a quel punto chiese curioso:" Come mai non mi ricordo assolutamente nulla?"
" Perché non avevi neanche tre anni. Quando poi hai iniziato ad andare a scuola mi sono organizzata e ho sempre fatto le riunioni quando tu non c'eri."
A quel punto Flynn e Nicole non aggiunsero niente di nuovo, si limitarono, per così dire, a ringraziare ininterrottamente Margie per il favore che stava facendo loro; a quel punto l' unico vero problema per i due coniugi era solo quello di decidere la destinazione.



Note:

* Vi rimando al capitolo precedente per le spiegazioni, ricordate solo che " Zio Martin" è lo pseudonimo di Merlino.

** È così improbabile? Non penso. Come già detto Flynn in questa storia è l' ultimo discendente di Salomone quindi tutti i tesori delle miniere sono suoi; per quanto riguarda il lato Pennon/Pendragon vale lo stesso ragionamento: non pensò che Artù fosse un poveraccio... Il fatto che Flynn non si atteggerà mai a riccone salvo qualche rara occasione è semplice: a lui va bene vivere come è stato abituato.

*** Da potterhead non ho potuto rinunciare alla tentazione( se Tom Felton in the Flash cita la pietra Filosofale perché non posso farlo io?); dopotutto la storia è ambientata nel settembre del 2007, l' ultimo libro è già uscito. Credo inoltre che il buon Flynn sia sufficientemente nerd da fare questa citazione;)

^ spero di scriva così

^^ ho volutamente citato la terza stagione visto che si intreccia perfettamente al terzo film: i progetti di Judson non sono mai stato specificati però a fine film parla della battaglia finale fra bene e male; nella serie ci dicono che sono stati lui e Charlene a fermare Apopi la prima volta e inoltre Flynn ottiene l' Occhio. Io ho collegato le due cose... C'è anche un accenno al 1611 immagino sappiate a cosa alludo.

Note dell' autrice:

Ecco il primo capitolo del terzo film, vi anticipo che ci saranno meno capitoli a causa di modifiche di minore entità rispetto al film precedente. Come vi avevo anticipato Flynn ha sfasato per motivi diversi: è lo stress e il fatto di essere trattato come una sorta di factotum che fa imbestialire Flynn, che fra l' altro da bravo padre( nessuno mi toglierà mai dalla testa l' idea che Flynn sarebbe un bravo genitore) vuole essere a casa con la famiglia.
Due piccoli appunti: questo Flynn è già stato nell' area delle grandi collezioni, è per questo che non si stupisce più di tanto e inoltre la scena in cui Flynn fa lo spelling del nome è originale ma sensata: Mason chiama veramente Flynn dicendogli Carson, almeno nel doppiaggio italiano.
Nella sfuriata ho cercato di essere il più fedele possibile alla scena originale, in cui personalmente ho adorato la recitazione di Noah Wyle :3 ( Se non si fosse capito adoro quell' attore).
Una considerazione personale sulla scena che è il fulcro del capitolo: Flynn sa che è destinato a fare il Bibliotecario, non ha intenzione di mollare; gli da solo fastidio che Judson approfitti fin troppo di lui: è questa la goccia che fa traboccare il vaso. 
Perché ad essere precisi Judson è stato il Primo Bibliotecario, Flynn lo sa, e sa anche che potrebbe tradurre benissimo il manoscritto da solo; inoltre il caro signor Carsen vuole solo qualche ora di tregua per godersi in santa pace la sua vita privata, spero si sia capito.
Altre cose da dire sono le modifiche nei dialoghi a Londra: vi ricordò che Flynn ora, per citare Jenkins che cita qualcuno del ventunesimo secolo:" È schifosamente ricco, spero renda l' idea." quindi non è così strano che prenda l' iniziativa durante l' asta, Charlene lo sa ed è arrabbiata solo per la cifra, non perché la deve pagare lei; altra cosa: il regalo di Judson e Charlene... Si capisce che già dalla fine del primo film i due si sono affezionati al Bibliotecario quindi non è così insolito che facciano regali a Flynn o almeno per come la vedo io.
Infine ci sono Margie e Nicole, in questo capitolo hanno avuto un ruolo marginale ma va bene così: è Flynn il protagonista assoluto.
Come al solito fatemi sapere tramite recensione se avete dubbi, critiche o quant' altro.
Al prossimo capitolo Librarians:) 
  
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