STONEHENGE
1600 a.C. (ORE 16.00)
-
E’ in assoluto la storia più pazzesca che abbia
mai sentito – esordì Rose
-
Concordo! È pura follia – continuò Amy
seduta sulla sdraio al suo fianco.
Rory
in piedi dietro loro due non proferiva parola, si limitò a
mettere una mano
sulla spalla di Amy, come per darle sicurezza. Rose sorrise a quel
gesto, erano
così innamorati, si leggeva nei loro occhi. Anche se era
chiaro che Amy non
fosse proprio la novella sposina stucchevole che si ci aspetterebbe,
Rose
sapeva che era pazza di Rory. Lo capiva dal modo in cui si rilassava
quando lui
era al suo fianco, dai sorrisi che seguivano i baci, e da come lo
guardava
quando era sicura che lui fosse distratto. Le sarebbe piaciuto trovare
quel
tipo di amore un giorno, anche se, forse, quello che cercava era
impossibile da
trovare.
-
Anche raccontarla è assurdo posso assicurarvelo –
disse Clara interrompendo i
suoi pensieri. Rose lo aveva capito nel secondo esatto in cui
l’aveva vista
avanzare verso di loro che quella ragazza era fuori dal comune. Mentre
si
dedicavano al pranzo squisito a base di frittelle e salsicce che Rory
aveva
preparato per loro, Clara aveva raccontato loro di quando aveva
iniziato a
viaggiare col Dottore, di come le loro avventure l’avessero
ispirata, di come
si fosse sacrificata per salvare un amico, di come il Dottore
l’avesse salvata
e dopo purtroppo dimenticata, di come era partita con un TARDIS rubato
tutto
suo, dei viaggi che aveva fatto, delle persone che aveva aiutato
seguendo l’esempio
del Dottore, del pericolo di cui era stata avvisata, e delle decisioni
drastiche che aveva preso per salvare la vita del Dottore. Clara aveva
detto
loro che il Dottore l’aveva soprannominata, la ragazza
impossibile, un titolo
che le si addiceva, perché tutto quello che Rose aveva
ascoltato, le risultava
impossibile.
-
Quindi in pratica… - ricominciò Rose rivolta a
Clara – Se non riusciamo a
fermare i Dalek, il Dottore verrà cancellato dalla storia. E
visto che la sua
storia è lunga più di mille anni e ha influenzato
triliardi di vite, il tempo e
lo spazio potrebbero spaccarsi? –
Clara
le rivolse uno sguardo comprensivo – Per farla
breve… si esatto -. Rose scambiò
uno sguardo con Amy e poi si abbandonò sullo schienale della
sdraio – Che sarà
mai… - disse sbuffando e rivolse uno sguardo alle nuvole che
si muovevano nel
cielo come se fosse un giorno come tanti altri.
-
Perché loro? – chiese Rory dopo che ebbe finito di
mettere in ordine le idee –
potevi scegliere tra 13 reincarnazioni diverse. Perché
proprio loro -. Clara
distolse lo sguardo da loro e tutti insieme posarono gli occhi al
centro delle
pietre, dove avevano lasciato i Dottori, e dove ancora si trovavano.
– Perché
so per certo che loro tre insieme potrebbero muovere i cieli
– disse con una
convinzione così forte da far venire i brividi a Rose. Anche
lei sapeva di cosa
fosse capace il Dottore. Il suo Dottore. Sapeva che per salvare una
vita
avrebbe fatto qualunque cosa. Ma era anche il motivo per cui era
preoccupata,
stavolta la vita in gioco era la sua, toccava a lei salvarlo, e non
sapeva se
ne sarebbe stata in grado.
-
Muoverebbero i cieli certo. Ma sarà difficile se restano
impalati lì ancora un
po’ – disse Amy scattando in piedi e avviandosi
verso di loro con passo sicuro.
Rose si alzò nello stesso momento di Clara e insieme a Rory
le andarono dietro.
Adorava l’impulsività di Amy, in qualche modo le
dava sicurezza, ma era anche
sicura che sotto sotto avesse una dolcezza infinita.
Quando
li ebbero raggiunti restarono fermi per qualche secondo, per capire se
in
quelle ore che erano stati soli, avessero fatto qualcosa di diverso
dallo
starsene li in piedi a guardarsi. Quando fu chiaro a tutti che le cose
non
erano andate così, fu Amy ad avvicinarsi a loro per cambiare
le cose.
-
Ragazzi… so che giocare a chi distoglie prima lo sguardo
è divertente… quando
frequenti la prima media… ma dopo quattro ore direi che
potete considerarlo un
pareggio visto che abbiamo altri impegni, tipo quello di salvare i
vostri
sederi millenari… ovviamente se non avete di meglio da fare
si intende -.
Non
si mossero, e Rose vide una vena sulla fronte di Amy iniziare a pulsare
in modo
frenetico, non la conosceva bene, ma non poteva significare nulla di
buono. –
Rose… - Clara le fece solo uno sguardo d’intesa e
lei capì. Entrambe
raggiunsero Amy e ognuna di loro si mise di fronte al proprio Dottore
per
guardarlo negli occhi.
-
Dottore… - iniziò Rose lentamente cercando di
avere la sua attenzione, mentre
ascoltava Clara e Amy fare lo stesso alle sue spalle. –
Dottore ora basta –
disse ferma – Non so cosa stiate cercando di fare voi tre, ma
se non è un modo
per aiutarci in quest’impresa ti prego smettila -. Lo
sentì respirare a fondo,
ma non la guardava ancora. Lentamente avvicinò la mano alla
sua e la strinse –
Dottore… - la sua voce si trasformò in un
sussurrò – Sono già in preda al
panico, la tua vita è in pericolo, e non posso farcela da
sola. Ti prego
guardami -.
Di
colpo fu come separare dei magneti, il Dottore abbassò lo
sguardo su di lei e,
anche se non stava guardando, sapeva che anche gli altri due avevano
fatto lo
stesso per concentrarsi su Amy e Clara.
-
Che ti è preso zuccone me lo spieghi? – diceva Amy
al Dottore col cravattino.
-
Fortuna che dovevamo fare le cose in fretta – scherzava Clara
con quello più
anziano.
Il
suo Dottore invece si limitò a ricambiare la stretta e
sorriderle. Era quel
tipo di sorriso che conosceva bene, quello che riusciva a rassicurarla
anche
negli scenari peggiori. Il cuore le martellava nel petto, mille
pensieri
affollavano la sua mente.
-
Tranquilla Rose – disse dolcemente – facevamo il
punto della situazione. Tutto
qui -.
-
Si e lui ci stava spiegando la sua stessa esistenza senza svelare
troppo del
futuro. Tra l’altro… Bella storia sul serio
– disse il Dottore col cravattino
rivolto a quello anziano che gli sorrise – Inoltre spiegare
tutto a questi due
marmocchi è stato complicato – disse lui con
l’aria da professore.
-
Chi hai chiamato bamboccio scusa? - - COSA? – urlarono in
coro tutte e tre le
ragazze inchiodando i Dottori con lo sguardo. – FACEVATE
CONVERSAZIONE? –
continuò Amy – CI AVETE FATTO PREOCCUPARE PER
QUATTRO ORE DI ASSOLUTO SILENZIO.
E STAVATE FACENDO CONVERSAZIONE? -.
-
Più che conversazione cercavamo di capire come muoverci e
farlo mentalmente era
più semplice Amy – fu il Dottore col cravattino a
risponderle guadagnandosi uno
sguardo di fuoco da tutte e tre loro. – E cosa
c’era di così complicato da non
poterlo condividere con noi? – chiese Clara dopo qualche
secondo.
I
tre Dottori si scambiarono un’occhiata – Ad esempio
la possibilità di andare
senza di voi – disse lentamente il Dottore anziano. Rose vide
Clara sbiancare
totalmente mentre dava loro le spalle e si concentrava su di lui.
Anche
Rose rivolse al suo Dottore uno sguardo che implorava una spiegazione
– Sarà un
viaggio pericoloso. Coinvolgervi sarebbe… - - Cosa?
– lo interruppe Rose –
Pensi davvero che ti lascerei andare incontro ad un tale pericolo senza
essere
con te Dottore? – lui non rispose, il suo sguardo diceva
tutto ciò che aveva
bisogno di sentire.
Si
voltò verso gli altri – Non vi lasciamo da soli.
Non si discute – disse sicura
di se e Amy le sorrise decisa – Ha ragione. E poi senza di
noi non durereste
cinque secondi siete troppo testardi -. Clara non si mosse, lei e il
suo
Dottore sembravano aver intrapreso la stessa muta conversazione che
poco prima
avvolgeva i tre Dottori. – Non pensare mai più di
lasciarmi indietro è chiaro?.
Siamo insieme in questa storia, e non voglio più tornare
sull’argomento va
bene? – disse con un tono di voce che sorprese Rose, il suo
modo di parlargli
era così… era così simile a quello che
aveva il Dottore. Lui non rispose fece
un cenno per rassicurarla e poi entrambi tornarono a concentrarsi sugli
altri. -
Bene Dottore… - cominciò Rose rivolta al suo
Dottore – Cosa facciamo? -.
-
Beh direi… –
-
Penso che… -
-
Innanzi tutto dovremmo… -
Cominciarono
tutti e tre all’unisono, poi si bloccarono scambiandosi
sguardi assurdi. – Va
bene direi che per prima cosa urge trovarvi, diciamo, dei nomi in
codice per
evitare situazioni come queste nei momenti critici – disse
Rory che trovò
subito consenso generale.
-
Che ne dite di Bei Capelli, Cravattino, e Vecchietto? – disse
Amy sarcastica,
ma Rose vide soddisfazione negli occhi del suo Dottore, in fondo lui
adorava i
suoi capelli trasandati. – Carini ma credo ci serva qualcosa
di più semplice e
breve – disse Rory abbracciando teneramente Amy. –
Concordo. – disse il
loro Dottore con sguardo esasperato.
-
Perché non Dieci, Undici e Dodici? – disse
semplicemente Clara e i Dottori la
guardarono con curiosità – So che tecnicamente ci
sarebbe da considerare… - -
Mi piace! – la interruppe il Dottore col cravattino
sorridendo. – Anche a me –
disse il suo Dottore accostandosi a lei.
-
Va bene andata – disse Rose rivolgendosi al suo Dottore
– Dieci, Undici e
Dodici -. – Perfetto ora che siamo tutti d’accordo
– iniziò Dieci – E’ ora di
parlare di cose meno divertenti – continuò, e Rose
vide tutti gli altri
assumere un’espressione cupa, c’erano miliardi di
cose che potevano andare
storte, ma se i Dalek avessero avuto successo, le cose sarebbero
peggiorate
irreparabilmente. Era il momento di fare ciò che di solito
faceva il Dottore,
salvare l’universo.