Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Eevaa    10/04/2017    5 recensioni
Dopo alcuni mesi dalla grande battaglia contro Majin-Bu, gli abitanti della Terra sembrano vivere un armonioso periodo di pace. Ma, con il ritorno di Mirai Trunks, un nuovo pericolo incombe prepotentemente sulle vite dei nostri eroi e non solo.
Una particolare richiesta da parte del saiyan del futuro potrebbe sconvolgere per sempre il corso degli eventi, di cosa si tratta? Riusciranno i combattenti a far fronte ad una catastrofe apparentemente silenziosa?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DRAGON BALL GA : GAME OF AGES



CAPITOLO 7 - IL DESTINO D'ORO
 


 
Vegeta volava velocemente, trattenendo quelle pesanti lacrime agli occhi che per sempre avrebbe rinnegato. Com'era possibile che suo figlio l'avesse superato? Come aveva potuto prendersi gioco di lui in quel modo? Con quell'aria di superiorità, con quel tono da commiserazione.
Gli aveva addirittura proposto di poterlo allenare. Allenare lui! Il principe dei saiyan! Mai e poi mai si sarebbe fatto addestrare da un bastardo mezzo terrestre. 
Si sentì ferito, si sentì umiliato. Cosa si era perso in tutti quegli anni? Cos'era successo ai gloriosi tempi in cui tutti lo temevano? I suoi schiavi, i suoi sottoposti tremavano al solo pensiero del suo sguardo severo. Nonostante ci fosse stato un periodo in cui era stato secondo a qualcuno, dopo la morte di Kaarot per quella malattia al cuore era stato senz'altro stato il combattente più forte dell'universo, morto poi gloriosamente in battaglia come solo un grande guerriero avrebbe fatto, morto per mano di un nemico più forte di lui tentando di salvare il suo nuovo popolo: i terrestri. Ma quel dannato ragazzino aveva deciso di riportarlo in vita, trent'anni più tardi, cancellando le gesta eroiche ed il suo momento di gloria. Non era più nessuno, o meglio... era uno tra i tanti. Per giunta era stato superato persino da suo figlio, quel figlio che avrebbe dovuto proteggere lui stesso e invece era sopravvissuto anche senza il suo aiuto. 
Quel figlio mezzo terrestre l'ultima volta che l'aveva visto non sembrava essere più forte di un moscerino. Lui e quella donna maledetta che si era anche permessa di abbracciarlo e dopo tutto quel tempo non era neanche invecchiata. Il principe ricordò vividamente quella notte, come se fosse passato solo un giorno dall'ultima volta che la vide, dall'ultima volta che li vide.

 

«Quel coso continua a frignare anche dopo aver mangiato!» grugnì spazientito Vegeta, indicando la culla a lato del letto matrimoniale.
«È normale, caro: è ancora piccolo» spiegò Bulma prendendo posto accanto al principe, sul letto. «Ma scommetto che quando sarà grande diventerà forte come il suo papà».
«Non credo proprio, non perderò tempo con lui. È un mezzo terrestre, hai visto il figlio di Kaarot: ora che lui non c'è più pensa solo a studiare» osservò il saiyan lanciando un'occhiata disgustata al bambino nella culla, così piccolo eppure così rumoroso da svegliare l'intero vicinato.
Spostò gli occhi verso la donna al suo fianco, l'unica donna che avrebbe accettato di avere vicino a sé, durante i migliaia di allenamenti, durante tutte le prove.
Era l'unica persona in quel pianeta di buoni a nulla con cui valeva la pena di avere a che fare. Gli aveva dato una mano, gli costruiva marchingegni per migliorare, gli dava da mangiare e gli offriva il proprio corpo. 
Dopo la morte prematura del suo avversario, Kaarot, non si era dato pace. Avrebbe voluto dimostrarglielo, avrebbe voluto batterlo. Si stava allenando da quando era atterrato su quell'insulso pianeta di mollaccioni per raggiungere lo stadio del Super Saiyan, ci stava quasi per riuscire. Ma non avrebbe mai potuto mostrarglielo, Kaarot era dipartito per una malattia cardiaca. Triste destino per un valoroso guerriero. 
Il suo miglioramento avrebbe potuto dimostrarlo solo a se stesso. E a quella donna, quella maledettissima donna. Non sapeva neanche lui perché, ma non gli interessava più combattere, non gli interessava uccidere. Voleva solo migliorare, voleva diventare migliore di quanto non fosse stato Karoot, ma quel fastidiosissimo essere piagnucolante gli disturbava il sonno. Ogni notte. 
«Fallo smettere immediatamente, devo dormire o non mi concentrerò durante gli allenamenti!» ordinò il saiyan duramente.
«Dormire? Avresti veramente intenzione di dormire ora?» domandò la donna abbassandosi una spallina della canottiera nera con il pizzo. Vegeta arrossì e deglutì rumorosamente, rimanendo ammaliato dall'incredibile bellezza di Bulma. Ogni sera, da quando era arrivato sulla Terra, non aveva saputo resisterle. Non riusciva, era come una calamita per lui, la sua più grande distrazione, il suo più grande piacere terreno.
«Mmm, ok. Magari dormirò più tardi» le sussurrò nell'orecchio prima di prenderla per i fianchi. 
Fecero l'amore. Si, l'amore, anche se non lo avrebbe mai ammesso, per lui unirsi a quella donna non voleva dire solo soddisfare i bisogni carnali. Lei era stata l'unica, sarebbe stata sempre l'unica. Quel che ancora non sapeva era che quella sarebbe stata l'ultima volta. 
Abbracciati, nudi l'uno contro l'altro, sembravano entrambi aver raggiunto il loro angolo di paradiso. La loro routine, la loro perfetta sintonia. Di giorno allenamenti e ricerche scientifiche, di notte l'amore, il piacere. Stavano bene entrambi, appagati e senza alcuna voglia di cambiare quella piacevole cantilena che si ripeteva ogni giorno e ogni notte. 
Ma quella sera ci pensò un terribile rumore sordo a spezzare il ritmo delle loro vite, quell'esplosione a pochi chilometri di distanza. Un boato forte, orribile, echeggiante. Delle grida fuori dalla finestra, grida di terrore. Il pianto del bambino nella culla, che fino a quel momento sembrava essersi estinto, riprese ininterrotto.
«Cosa è stato, Vegeta?» domandò Bulma portandosi a sedere, guardando il compagno destarsi ed infilarsi i vestiti tolti un'ora prima.
Altre urla disperate, altre esplosioni seguirono quella precedente. 
«Non ne ho idea. Nulla di buono, vado a vedere» rispose il saiyan, aprendo la finestra della grande camera.
«Stai attento!» urlò lei prendendo tra le braccia il bambino, il quale continuò a piangere disperatamente.
«Voi non muovetevi di qui».
Quelle furono le ultime parole dette, le ultime parole che si scambiarono prima che se ne andasse per sempre. O meglio, per molti, moltissimi anni.

 


Continuò a volare velocemente, stringendo i pugni e digrignando i denti, urlando come un forsennato rivivendo quel ricordo così reale, così vicino. Quel moccioso che non faceva altro che piangere e urlare ora era più forte di lui, era un Super Saiyan. Non poteva accettarlo, non poteva. 
«Papà!» urlò Trunks parandosi dritto di fronte a Vegeta. «Fermati!»
«Che cosa vuoi da me!? Io non ti voglio vedere» dichiarò il principe alzando ancora di più la voce. «Vattene via o ti farò sparire io stesso!»
Trunks non si mosse, osservando la rabbia del padre crescere di fronte a lui. Improvvisamente dalle mani del principe iniziarono a irradiarsi potentissime sfere di energia, dirette proprio verso il corpo del figlio, il quale però non si spostò di un centimetro continuando a pararle come se nulla fosse.
«Io ti faccio fuori!» ululò Vegeta, gonfiandosi dalla rabbia.
Perché l'aveva inseguito? Perché quel disgustoso mezzo terrestre aveva deciso di tormentarlo in quel modo? 
"Arrabbiati, papà. Arrabbiati più che puoi" pensò Trunks tra sé e sé, scansando le sfere di energia indirizzandole in aria in modo da non distruggere nulla. Quel mondo aveva subito sin troppi colpi in passato.
«Tu dovevi lasciarmi all'inferno! Dovevi farti gli affari tuoi! Io ti odio... io...»
Un lampo di luce dorata si irradiò sulla pelle del saiyan come una scarica elettrica. Gli alberi si sollevarono da terra, persino le nuvole si spostarono da dove si trovarono, rendendo vano ogni tentativo di Trunks di preservare la natura intorno a loro. I cespugli si sradicarono, il laghetto sottostante sembrò divenire un mare in piena tempesta. 
Un vortice di foglie, vento ed elettricità avvolse il principe dei saiyan, il quale emanò una luce così forte da rendere dorato tutto ciò che lo circondava.
 


Angolo autrice:
Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti/e.
Sono tornata in forma e piena di energie, questo capitolo è molto introspettivo e malinconico, l'orgoglioso principe dei saiyan non ce la fa proprio a starsene sereno e tranquillo! Cosa sta succedendo a Vegeta? :)
Spero che questo aggiornamento vi sia piaciuto, ho visto che ci sono dei nuovi lettori e colgo l'occasione per ringraziarvi tutti per la fiducia che state dando a questa storia. Un abbraccio e a prestissimo!
Eevaa
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Eevaa