Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Vavi_14    10/04/2017    4 recensioni
Piccole scene rubate dalla vita di sette giovani trainee che aspirano a diventare idol.
◊È un torneo di sopravvivenza dove solo i vincitori vanno avanti◊
______________
Dal cap VIII. #pizza
[…]Oltre gli schiamazzi degli attori, si sente solo il respiro pesante di Taehyung e quello di Yoongi, assieme agli sbuffi intermittenti di Jungkook, che ogni tanto lascia ciondolare la testa per poi risvegliarsi all’improvviso, guadagnandosi un’occhiata divertita e intenerita da parte di Jimin.
«Ragazzi, io ho fame».
In quel momento, le teste di tutti – tranne quella di Yoongi – si voltano contemporaneamente verso il criminale che ha osato pronunciare una frase tanto sconsiderata. Sono le undici e mezza di notte, hanno già consumato i loro panini qualche ora prima, perché mai uscirsene con un’affermazione che ha dell’utopico?
A parlare è stato Taehyung e Jimin ancora non si capacita di come abbia fatto a svegliarsi, mettere in moto i neuroni, captare gli stimoli del proprio stomaco e convertirli in parole nel giro di un secondo.
[…]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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XIV. Segreti










Il volto di Jungkook ciondola pericolosamente sulla tazza colma di latte e cereali, il cucchiaio è immerso nel liquido caldo, sorretto appena dalla presa piuttosto incerta di pollice e indice. Nel dormitorio regna un religioso silenzio mattutino; i membri si trascinano lentamente dalla camera da letto al bagno e dal bagno alla cucina. Jimin, nel passare accanto al maknae, gli ruba svelto una cucchiaiata di cereali, stando attento a riporre l’utensile al suo posto, prima di allontanarsi. Nessuno pensa che sarebbe il caso di svegliare Jungkook, prima che affondi il naso nella colazione, perché tutti sono ancora assopiti nei propri pensieri, troppo assonnati per spiccicare anche mezza parola. L’unico che quella mattina sembra più sveglio del solito è Hoseok, stranamente perso nei caratteri luminosi del suo cellulare, con la chat di KakaoTalk aperta e uno sguardo piuttosto giulivo dipinto in volto.
Yoongi fa fatica ad aprire gli occhi, quindi nemmeno ci fa caso; Namjoon è già schizzato a vestirsi e Seokjin sta preparando le sue cose per andare dopo di lui. Taehyung guarda la propria tazza come se, in quel momento, fosse l’oggetto più interessante del mondo, quindi è Jimin ad accorgersi per primo dell’insolito comportamento del suo hyung. In realtà, passandogli accanto, lo sguardo gli è caduto casualmente sullo schermo del cellulare di Hoseok, in cima al quale pareva lampeggiare un nome femminile a lui sconosciuto. Si accomoda proprio accanto al suo hyung, facendo finta di niente e allungando pronto una mano per sorreggere il mento di Jungkook, seduto davanti a lui; in quel momento il maknae si sveglia di soprassalto, stropicciandosi gli occhi con aria svogliata, per poi tornare a mangiare i suoi cereali come se niente fosse successo.
«Hoseok hyung, non fai colazione?»
Jimin decide che è meglio prenderla alla lontana, dopotutto potrebbero non essere affari suoi. Eppure Hoseok sembra talmente assorto a picchiettare le dita sul proprio smartphone, che qualcosa dietro dovrà pur esserci. Anche Jungkook, ripresosi dal trauma dovuto al risveglio inaspettato, sembra scrutare Hoseok di sottecchi, cercando di non attirare troppo l’attenzione. Hoseok non è certo il tipo da utilizzare il cellulare mentre sta mangiando, soprattutto se sono le sei di mattina.
«Ti ha già detto quando verrà a trovarci?» Namjoon raggiunge i ragazzi prendendo posto accanto a Yoongi, il quale si sposta un poco per fargli spazio.
Hoseok alza finalmente il volto, poiché distratto da un buffetto che il leader gli ha lasciato sulla spalla. Inarca appena le sopracciglia, confuso, e incrocia le iridi degli altri, che lo osservano di sfuggita, in attesa di capire meglio la situazione.
Namjoon indica Hoseok con il proprio cucchiaino. «Tua sorella, no?»
«Ah. Non… non stavo parlando con lei». Finalmente si decide a posare il cellulare sul tavolo, ignorando il led bianco che gli comunica l’arrivo di un altro messaggio, per iniziare a consumare il proprio pasto. «Una vecchia compagna di classe. Pare sia venuta a Seoul con i suoi, ma le ho detto che non ce la faccio ad incontrarla».
Namjoon alza un sopracciglio. «Quella compagna di classe?»
Ed ecco che, all’improvviso, le orecchie di tutti si tendono a dismisura per captare quello che, all’apparenza, sembra essere un segreto esclusivo tra i due ragazzi. 
«Quale compagna di classe?»
Jimin si è trattenuto fino a quel momento, ma pare che adesso abbia avuto la giusta occasione per inserirsi nel discorso. Dopotutto la stanno rendendo una questione pubblica, no?
Hoseok guarda Namjoon, indeciso sul da farsi; si concede qualche secondo per rimproverarlo silenziosamente di avergli lanciato una frecciatina a sua insaputa, ma tanto, prima o poi, lo avrebbe detto anche agli altri in ogni caso.
«Una ragazza che ha frequentato per qualche mese».
Quelle parole, però, non sono uscite dalla bocca di Hoseok, il quale, invece, era rimasto in silenzio per due minuti buoni, alla ricerca della frase giusta con cui iniziare a raccontare. Gli altri membri fissano Yoongi con le palpebre spalancate ed Hoeok gli molla uno schiaffo poco convinto sulla gamba, grattandosi la nuca imbarazzato. «Hyung, perché hai-»
«La stavi tirando troppo per le lunghe, ti ho dato una mano» è la risposta lapidaria di Yoongi, che con un gesto gli fa segno di proseguire senza perdersi troppo in dettagli.
«E non è andata?» Taehyung sta sgranocchiando avidamente i biscotti, nemmeno fossero una porzione gigante di pop corn da divorare davanti al proprio film preferito.
Hoseok esita prima di rispondergli, ma già che la bomba è stata lanciata – anzi, già che Yoongi e Namjoon si sono premurati di lanciarla al posto suo – tanto vale andare fino in fondo.
«In realtà è stata una decisione presa di comune accordo. Ci vedevamo troppo poco, avevo a mala pena il tempo per chiamarla durante la giornata». Lo dice ridacchiando un po’, ma si percepisce chiaramente una lieve nota di malinconia in quel tono di voce apparentemente tranquillo. «E a quanto pare sarà sempre peggio, quindi è stato meglio così».
Jungkook ha smesso di mangiare i suoi cereali; guarda Hoseok pensando a qualcosa da potergli dire, ma non gli viene in mente nulla di appropriato, così abbassa di nuovo lo sguardo e aggiunge nella tazza un po’ del latte caldo che Seokjin ha appena portato a tavola.
«Però vi sentite». Jimin rompe il silenzio, guadagnandosi un’occhiata gentile da parte del suo hyung.
«Sì, siamo buoni amici. L’avrei incontrata volentieri, ma a quanto pare adesso non è proprio il caso».
«Anche Jungkook aveva una fidanzata a scuola».
Il maknae sente quella che, fino a un attimo prima, era stata una piacevole bevanda calda, andargli completamente di traverso e bloccargli di netto il respiro. Namjoon si sbriga a mollargli due pacche forti sulla schiena e nel frattempo il clima del dormitorio si è già infervorato. Mentre tossicchia e si schiarisce la gola, Jungkook si chiede perché diavolo Taehyung sia a conoscenza di una cosa del genere, visto che gli sembrava di averlo detto solo a Seokjin. Chissà quale subdole strategie avrà usato per scucirgli quell’informazione.
«Aish, Jungkookie, perché non ci hai mai detto niente?» Jimin, al solito, la prende come un’offesa personale.
«Ero alle elementari» lo liquida il più piccolo, sperando che la questione non sia così interessante da meritare tutti e cinque i minuti che rimangono loro prima di prepararsi e uscire dal dormitorio.
«Ma che carini» commenta Yoongi, sorridendo in modo piuttosto sinistro.
«Dai, dicci almeno come si chiama» rincara Hoseok che, sebbene un po’ dispiaciuto per le sorti di Jungkook, cerca di deviare il discorso dalla propria storia sentimentale priva di lieto fine.
«Non me lo ricordo».
«Bugiardo!» esclama Seokjin. «Hai ancora il suo numero di telefono» butta lì, e Jungkook sta già meditando su come fargliela pagare; a volte Jin sa essere peggio di lui.
«È lei che mi ha scritto» si giustifica, facendo spallucce.
«Cosa ti ha scritto?!» sbotta Jimin, piegato in avanti con entrambi i gomiti sul tavolo.
Jungkook scuote entrambe le mani davanti a sé. «Non lo so hyung, ho cancellato il messaggio senza leggerlo».
«Come?! Perché?!»
Taehyung, intanto, è già piegato in due dal ridere e anche Yoongi sembra mascherare, dietro le dita incrociate, un ghigno piuttosto divertito.
«Non mi interessava» è l’ultima dichiarazione che Jungkook concede ai suoi compagni, sempre con lo sguardo basso e un’aria fintamente assente.
«Aish! Ma sei un insensibile!» si lamenta Jimin, provocando la risata di Hoseok, Seokjin e Namjoon, il quale avvolge un braccio dietro le spalle del maknae.
«Si sta facendo tardi, no?» Jungkook scocca un’occhiata al leader, che annuisce comprensivo, non senza prima aver sghignazzato un altro po’.
«Cambia pure discorso» lo canzona Taehyung, afferrando passivamente le tazze sporche che Seokjin gli ha passato per portarle al lavabo.
Namjoon a quel punto si alza, seguito poco dopo da tutti gli altri. «Avanti muoviamoci, guardate che siamo davvero in ritardo» rincara la dose, salvando appena in tempo un Jungkook piuttosto in difficoltà. Mentre è intento a sistemare la tavola assieme a Yoongi, pero, quest’ultimo si lascia scappare un borbottio che solo lui può sentire.
«Ringrazia che non sia stato tirato in ballo tu, Namjoon» sussurra con un velo di bonaria perfidia nella voce, non immaginando minimamente che dietro di loro ci fosse già un curioso Taehyung intento a far finta di sistemare le posate nella credenza.
 

 










 
  
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